Salve a tutti gli utenti del forum, sono nuovo qui e mi presenterò narrando la mia storia.
Sono un ragazzo siciliano di 25 anni, e abito in un paese di 1600 abitanti circa ( ma forse sarebbe opportuno chiamarli merdacce!)e vivo con i miei genitori e mio fratello più grande. Sono sempre stato un ragazzo ipersensibile, buono, educato e sempre sorridente,ma con la lacuna di essere molto attento al giudizio e ai pensieri altrui.
Essendo molto sensibile, spesso da bambino piangevo se qualcuno mi faceva uno scherzo o se qualcuno rideva di me, o peggio se si fosse azzardato ad insultarmi.Questo però non mi dava fastidio, né tantomeno mi faceva soffrire, perchè col pianto riuscivo a sfogarmi e tutto passava, e si ritornava di nuovo felici.
Poi, un giorno di Novembre del '98, succede qualcosa di inaspettato che sconvolge la mia famiglia: mio padre viene arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ma, stranamente, questa cosa non mi pesa. Vedo il conforto dei miei parenti, degli amici miei e di mio fratello, tutti mostrano un po' di benevolenza nei nostri confronti e soprattutto su di me. Quindi, la mia vita va avanti per altri 3 anni che posso ben definire come i migliori anni che abbia vissuto fino a quando mio padre riceve gli arresti domiciliari e così fa ritorno a casa; e qui, paradossalmente, comincia il mio incubo.
Estate 2001. Finisco gli esami di licenza media e mi accingo a frequentare le superiori, ma sento che c'è qualcosa di strano in me. Sento che la mia attenzione è tutta focalizzata sugli altri ma stavolta in maniera morbosa: mi preoccupo tantissimo per quello che pensano o dicono di me o la mia famiglia, metto continuamente a paragone i miei genitori e i genitori dei miei amici, mio fratello, me stesso, tutto in discussione. E tutti gli altri sembrano migliori. S'instaura in me un senso di insicurezza che mi porto ancora dopo 10 anni, e che mi ha portato sempre notevoli difficoltà. Ricordo i primi giorni di liceo come traumatici, soprattutto perché conoscevo e vedevo gente nuova che mi sembrava due spanne sopra di me, e mi portava difficoltà di relazione con gli altri. Ma, nonostante tutte le sofferenze, sono sempre andato avanti e vado ancora avanti, ma qualcosa del genere non la puoi nascondere, non puoi far finta di niente e reprimere, perché prima o poi ti esploderà con tutta la sua forza. E adesso sono qui, in piena AS/FS e con qualche piccolo disturbo mentale. Ho tralasciato tantissime altre parti della mia vita perchè mi sono accorto che ci vorrebbe un giorno intero per scriverle tutte! Comunque se volete discutere con me di vari argomenti o situazioni che vi sono capitate potete benissimamente farlo, posso anche darvi qualche consiglio visto che mi sono talmente documentato che posso far impallidire qualsiasi psicoterapeuta