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07-05-2019, 22:55
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#1
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Come avete fatto a mandare avanti progetti a lungo termine e mantenervi motivati se vi sentivate di base esseri senza speranza, depressi etc?
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07-05-2019, 23:02
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Progetti a lungo termine? Cosa sono?
Non ho consigli da darti in merito, la motivazione è proprio ciò che mi manca per fare qualunque cosa.
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07-05-2019, 23:09
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Quote:
Originariamente inviata da brisbian
Non l'ho fatto a lungo e mi sono ritrovata con km di macerie
Da vivi conviene vivere
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Eh ma come... Come.
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07-05-2019, 23:11
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#4
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Ho sperato che almeno stavolta andasse bene, perché sono una positivona di m... a
E poi é andato tutto male.
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07-05-2019, 23:25
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Ho sperato che almeno stavolta andasse bene, perché sono una positivona di m... a
E poi é andato tutto male.
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Perlomeno nel mio caso alcune cose andrebbero meglio se fossi capace di mantenermi motivata e focalizzata sull'obiettivo....
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07-05-2019, 23:49
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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io sono stato talmente motivato a intraprendere e seguire un percorso professionale per 15 anni (laurea più qualche altra esperienza successiva nell'intorno di quel settore), per poi abbandonarlo. Non ero motivato in realtà, lo facevo perchè sentivo di doverlo fare, oppure perchè non vedevo alternative migliori (cosa che poi confluiva in quel senso di obbligo). Poi ho trovato nuove alternative, ma neanche mi sembrano così promettenti, principalmente perchè è leggermente tardi per ripartire. Penso che se anche non dovessi arrivare ai risultati ai quali questi sforzi sono diretti, aggiungeranno qualcosa alle mie conoscenze in un periodo indefinito fino al punto che inizieranno a essermi utili. Nel momento in cui sto scrivendo mi rendo conto che potrei illudermi, diciamo che sto facendo una scommessa, che è una cosa rischiosa, ma scommettendo su me stesso cerco di mantenermi vivo.
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08-05-2019, 00:10
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#7
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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A rigore è una contraddizione in termini, se uno è davvero completamente senza speranza non fa nulla, non c'è proiezione nel futuro e quindi manca la spinta all' azione.
Ma questo, pur essendo logico, è semplicistico, le casistiche sono molto più varie: una persona può assumere la posa del senza speranza in determinati contesti ( ad es. il forum ) per motivi diciamo catartici, quindi per tentare di liberarsi di parti che la frenano e che quindi minano la speranza, o, se ha una personalità particolarmente scissa, può cedere ( ancor meno consciamente ) il comando complessivo ad una parte di sè rigorosa e succube dei "doveri" sottoponendosi a dittatura interiore, reprimendo l' opposizione ( che però prima o poi defenestrerà il tiranno, è solo questione di tempo ).
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08-05-2019, 00:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 909
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Non riesco manco a raggiungere quelli a breve termine figuriamoci i progetti lunghi
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08-05-2019, 00:24
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Lessi tempo fa che piuttosto di concentrarsi sulla motivazione, bisogna concentrarsi sulla disciplina. In modo tale che le azioni produttive e benefiche diventino un'abitudine e la motivazione arriverebbe da lì, anzicché aspettarla inutilmente.
Io non ci sono riuscito. Non ci riesco. Devo avere un motivo per correre, altrimenti mi sento una stupida macchina. E poi sono sempre stanco. Sempre oh.
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08-05-2019, 00:30
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Più che altro per me ai tempi quello che mi spinse era la voglia di rivalsa, dopo le umiliazioni subite. Poi lungo il percorso sono cambiate tante cose, ma in quegli anni ricordo, governava la destra
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08-05-2019, 00:54
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Quote:
Originariamente inviata da Dahmer
Come avete fatto a mandare avanti progetti a lungo termine e mantenervi motivati se vi sentivate di base esseri senza speranza, depressi etc?
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ci sono riuscito, ed ancora parzialmente riesco, solo quando questi progetti a lungo termine sono inerenti ambiti che mi permettono proprio di staccare da pensieri vari ed immergermi di più nel presente, stare con la testa nell'attività stessa. Non c'è bisogno di speranza perchè non c'è proiezione futura orientata al mondo là fuori, vi è solo nella mia realtà personale che è infinitamente meno ansiogena e deprimente.
Quindi principalmente passioni ed hobbies.
Limitatamente a questi, sono capace di avere una disciplina invidiabile anche a lungo.
Non diviene nemmeno una doverizzazione finalizzata ad un obiettivo particolare: è l'attività stessa l'obiettivo, il fare mi restituisce un senso (agisco dunque sono, mettiamola così) e mi invoglia nel continuare a fare. Meno ci penso, meglio funziona.
Sarà così che la gente sopporta di dover vivere certe vite.
Dammi un progetto sul lungo termine che sono consapevole di non condividere, o per cui non riesca a provare interesse, e a passare da 100 a 0 ci vuole ben poco, invece.
Così è stato con lo studio accademico, dopo anni a render da vacca grassa, spinto dal non questionarmi più di tanto, ho iniziato a dubitare su cosa volessi fare ed è andato tutto in frantumi, non c'è stata inerzia o senso del dovere capace di mantenere in piedi la baracca.
Con il lavoro è anche peggio, dato che la spinta iniziale non c'è proprio verso la stragrande maggioranza dei ruoli che potrei, potenzialmente, ricoprire.
Non devo avere un grande istinto di sopravvivenza , anche se so che la prospettiva è la dimora sotto il ponte ed altre difficoltà future, la forza che mi spinge sul culo è scarsa. Trovo più facile mettermi a studiare per ore robe che avranno utilità a lungo termine solo fra le ossa del mio cranio ( per studiarne altre e via così). Se son fortunato capita che coincidano con qualcosa che può avere anche valore all'esterno.
Allontanandosi dal personale, mi trovo comunque abbastanza in accordo con chi sostiene che doverizzarsi un minimo sia inizialmente necessario per invertire la rotta. Per creare un cambiamento devi cambiare qualcosa, makes sense.
Tra apatia, depressione & Co l'unica è costringersi a fare finchè non si smuove qualche ingranaggio e si instaurano abitudini più sane. Una volta che queste sono la propria quotidianità, possono almeno fare da materassino di gomma per le cadute future: eviti di spataccarti per terra e romperti le ossa, mantenendo un minimo di funzionalità.
Poi, vabbhè, l'uomo è di per sè una macchina che va a calci in culo; si tende sempre a stare nella situazione a cui ci si è abituati di più se non si presenta qualcosa di palesemente vantaggioso.
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08-05-2019, 03:07
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 661
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L'unico progetto a lungo termine che ho provato ad intraprendere è andato in fumo anni fa a causa delle mie problematiche psicologiche.
E con esso qualsiasi altra motivazione e stimolo ad intraprenderne di nuovi.
Ora sono privo di obiettivi e vado avanti alla giornata, per inerzia, fallendo persino sul breve termine.
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08-05-2019, 20:37
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Alì consigliava di volare come una farfalla e pungere come un'ape, ma per volare come una farfalla bisogna essere il più possibile leggeri e integrati in un'unica cosa (non guidare con la roulotte che scoda dietro) e anche per pungere come un'ape bisogna essere integrati, essere un'unica cosa che può arrivare in modo veloce ed esplosivo, come la zampata di un gatto (che è integrato, agile, coordinato, armonioso, esplosivo) invece di quella di un cane (che è scoordinato, macchinoso, non armonioso, non integrato).
Bruce Lee estremizzava questo dicendo "Sii acqua", dunque ancora più flessibile e capace di colpire in modo totalizzante. Per essere acqua però bisogna riconoscere (dunque realizzare) il più possibile che nella mente tutto è un'unica cosa (recentemente avevo scritto che ogni emozione è amore, ma non importa il nome che gli si dà, il punto è che ogni emozione è comunque sempre parte della mente, ogni emozione è acqua, sono sempre neuroni che scaricano).
Qualsiasi emozione (negativa o positiva) in questo senso è limitante in quanto avente esistenza propria, è la roulotte che scoda, è un peso morto da portarsi dietro, è un avversario interno inamovibile, è la parte di sé che limita la possibilità di essere acqua dunque cedevoli o travolgenti a seconda del momento.
La speranza in particolare è un'aspettativa, forma il bicchiere che poi si valuterà mezzo pieno o mezzo vuoto, dunque non può essere acqua.
Non avere speranza nel senso di avere certezze negative sul futuro è però diverso dal non avere aspettative (essere napoletani, in una parola) in cui la gioia fiorisce spontaneamente e la motivazione diventa esprimere la felicità, non cercarla (un bambino avendo poco un'idea di sé basata sul passato con cui proiettarsi nel futuro e creare aspettative realizza quello che consigliava Bruce Lee, è acqua e non bicchiere; ed è felice, coincidence? I think not).
In pratica si può sempre funzionare un po' in qualsiasi stato emotivo, meno in base a quanto è pervasivo, ma basta ci sia almeno una parte che è acqua, che è lucida e osserva, gira intorno alla difficoltà emotiva come Alì con Foreman, cedendo o colpendo quando è il momento giusto.
Tanto più se si vuole avere risultati a lungo termine è importante fare così, gestendo i momenti aerobici e quelli anaerobici. E in questo modo la parte che è acqua cresce, altrimenti diminuisce.
Quando c'è una difficoltà più si è cedevoli e meglio è, se metti l'acqua in una tazza diventa una tazza, se la metti in una bottiglia diventa una bottiglia. Ovvero la dimensione oggettiva esterna non modifica quello che sei internamente (un guerriero combatte con lo stesso entusiasmo che stia perdendo o vincendo). Lo stesso vale per una difficoltà interna a cui ci si adatta senza che la parte che è acqua sia in alcun modo modificata. Ma anche: se si è depressi si diventa la depressione, se si è felici si diventa la felicità, cioè si vive le cose in modo totale e facendo così si metabolizzano sempre velocemente (anzi, è l'unico modo per metabolizzarle, non viverle ed esserle fino in fondo significa lasciare qualcosa nell'inconscio che come è noto non le risolve).
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08-05-2019, 20:57
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Torino
Messaggi: 730
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Rispondo al titolo:
Io ho trovato la motivazione quando sono arrivato al fondo, ho creato "speranze" tirandomi un po' fuori da quello che era la mia vita fino a quel momento.
Per mettere un po' in chiaro, sono stato per anni un hikikomori con la terza media e nessuna speranza di combinare qualcosa nella vita, allora ho messo in ordine i pensieri e mi sono creato un percorso che qualche frutto negli anni lo ha dato.
Prima di arrivarci però ho passato un lungo periodo di tempo, prima felice di stare da solo in una stanza, poi depresso perché ero solo in una stanza..
Se quello sopra può essere visto come un piano d'azione io non lo so, però di progetti ne avrei e purtroppo non sono ancora riuscito a portarne a termine.
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08-05-2019, 21:21
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Dahmer
Come avete fatto a mandare avanti progetti a lungo termine e mantenervi motivati se vi sentivate di base esseri senza speranza, depressi etc?
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Semplicemente non ho fatto; non riesco nemmeno su progetti a breve scadenza. Per esempio ho iniziato una mezza dozzina di progetti software di medio respiro e non ne ho portato a termine nemmeno uno. Non parliamo di tutto il resto...
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08-05-2019, 22:46
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#16
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 1,226
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Nonostante abbia tratti autosabitanti conservo comunque quel minimo di amor proprio che mi consente di non lasciarmi andare, di cercare una vita perlomeno dignitosa
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