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06-05-2015, 02:35
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
A prescindere da questi fattori è la situazione in sé a cui sono arrivato, ovvero il rapporto età / esperienza lavorativa, che compromette l'inserimento lavorativo. Da poco sto considerando l'idea di mettermi in proprio ma ci vogliono investimenti che ho paura di sprecare.
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Ma se trovassi un lavoro di discreto livello, corredato però da responsabilità e con magari l'eventualità di trasferte e prolungamenti del normale orario d'ufficio, accetteresti? Saresti disposto a tali "sacrifici" pur di ottenere una stabilità? Se qualcuno mi avesse fatto domande del genere, fino a qualche anno fa avrei risposto di no. Lavorare non mi è mai piaciuto, in quanto non ho mai individuato un settore di expertise e/o una qualsivoglia aspirazione, di conseguenza in ogni ambiente mi sono sempre sentito inadeguato e incapace (sia sul livello umano, sia su quello eminentemente "operativo"). Penso sia il problema più diffuso tra noi altri.
Quanto al mettersi in proprio, penso che se davvero fosse forte in te la volontà, ti saresti già buttato. Negli evitanti è comune lo scontro tra paura e desiderio, e in genere la prima ha sempre la meglio.
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06-05-2015, 06:02
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Volevo provare ad andare in inghilterra dopo aver fatto un po di lezione da un insegnante inglese madrelingua qua in Italia, lo farei perchè studiare le lingue non mi è mai piaciuto e poi non ci sono portato. Penso che il modo migliore per imparare sia trovarsi costretti a parlarla.
Un lavoro ce l ho, è cosi ricercato che non ho grosse difficolta a cambiare azienda e a fare un po come cacchio me pare, ma cmq sarei disposto pure a fare il lavapiatti in inghilterra pur di imparare una lingua che ho sempre voluto imparare bene.
E poi so single, so libero di fare un po come cazz mi pare.
Muttley te che sei in England, che lavori cercano maggiormante?
Tecnici specializzati che nn sanno parlare bene l inglese li cercano per caso?
Ma anche lavapiatti mi andrebbe bene.
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06-05-2015, 09:54
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#43
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ma se trovassi un lavoro di discreto livello, corredato però da responsabilità e con magari l'eventualità di trasferte e prolungamenti del normale orario d'ufficio, accetteresti? Saresti disposto a tali "sacrifici" pur di ottenere una stabilità? Se qualcuno mi avesse fatto domande del genere, fino a qualche anno fa avrei risposto di no.
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Diciamo che per le responsabilità ci vorrebbe un percorso graduale, un periodo in cui mi faccio un po' di esperienza del funzionamento dell'azienda, delle mansioni e diventi autonomo. Se la cosa mi piace e so cosa fare, il discorso delle responsabilità potrebbe non essere un ostacolo. Le trasferte non sarebbero un problema. Sull'orario di lavoro, non vorrei certo andare oltre certi limiti, anche quindi poi dipende dal coinvolgimento nel lavoro che faccio.
Ma tu attualmente lavori?
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06-05-2015, 09:56
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#44
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 94
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Inoltre, per chi cerca un po' di tutto e magari ha un fidanzato, non pensate che sia importante cercare un lavoro compatibile con quello del partner per distanza ed orari?
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Se si mette pure questo paletto il lavoro (che già non si trova) non si trova più del tutto.
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06-05-2015, 10:03
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
le lingue non mi è mai piaciuto e poi non ci sono portato. Penso che il modo migliore per imparare sia trovarsi costretti a parlarla.
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Male, molto male giovanotto (cit.) Lo vieni a dire a me che l'inglese l'ho pure insegnato a scuola? Non sono d'accordissimo sulla tua affermazione sul modo migliore di imparare l'inglisc, io direi che il modo migliore per impararlo sia ascoltarlo (e in Italia questo si fa raramente).
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
sarei disposto pure a fare il lavapiatti in inghilterra pur di imparare una lingua che ho sempre voluto imparare bene.
E poi so single, so libero di fare un po come cazz mi pare.
Muttley te che sei in England, che lavori cercano maggiormante?
Tecnici specializzati che nn sanno parlare bene l inglese li cercano per caso?
Ma anche lavapiatti mi andrebbe bene.
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Ma no, siamo già troppi qui, ora come ora non puoi sederti tranquillamente in metropolitana senza sentirti lezioni di dialetto provenienti da ogni angolo dello stivale. Se hai un lavoro specializzato, non dovresti avere grossi problemi, l'unico ostacolo iniziale potrebbe essere costituito dalla mancanza di referenze, che qui sono assai importanti.
Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Ma tu attualmente lavori?
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Si, cmq smetto quando voglio (cit.)
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06-05-2015, 10:10
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#46
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
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Quote:
Originariamente inviata da Dora
Se si mette pure questo paletto il lavoro (che già non si trova) non si trova più del tutto.
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Se non lo metti che vita di coppia ti fai?
Quando uno è di riposo l'altro lavora, stando insieme solo nei ritagli e coincidenze, tirando solo a campare.
In una situazione del genere io non riuscirei ad essere soddisfatto della relazione e lascerei.
L'alternativa che vedo è quella di avere solo io un reddito oppure che l'altra persona medi su orario di lavoro (part time) e retribuzione per avere una vita insieme decente.
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06-05-2015, 10:20
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Se non lo metti che vita di coppia ti fai?
Quando uno è di riposo l'altro lavora, stando insieme solo nei ritagli e coincidenze, tirando solo a campare.
In una situazione del genere io non riuscirei ad essere soddisfatto della relazione e lascerei.
L'alternativa che vedo è quella di avere solo io un reddito oppure che l'altra persona medi su orario di lavoro (part time) e retribuzione per avere una vita insieme decente.
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vero ci son coppie che lavorano tutto il giorno e poi si danno appuntamento la sera per litigare tipo ring .... e quello è il momento di svago .... relazioni stupende proprio
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06-05-2015, 10:43
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#48
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 2,318
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La cosa peggiore è lavorare in famiglia.
Di solito si usa il lavoro per sparlare della famiglia e la famiglia per sparlare del lavoro, quando è tutto compreso in uno è una guerra continua e se non è guerra comunque non stacchi mai mentalmente.
(Preciso "peggiore" in termini di rapporto col convivente)
Comunque le capacità di adattamento umane sono impressionanti, ancora non ce ne accorgiamo perchè non siamo costretti a farlo (fortunatamente).
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Ultima modifica di SUBurbe; 06-05-2015 a 11:15.
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06-05-2015, 10:52
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#49
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Prendo questo articolo di un amico giornalista
Quote:
COME TROVARE UN LAVORO E FARSI ASSUMERE -
Trovare un lavoro, ormai, è più difficile che scovare un filone d’oro non esaurito in Klondike. Non c’è Jobs Act che tenga, cunei fiscali che aprano certe porte: la verità è che l’Italia è una repubblica fondata sullo sfruttamento del lavoro. Perché al di là di un governo più o meno illuminato, da noi l’imprenditoria considera il guadagno non direttamente dipendente dalla moltiplicazione dei profitti ma piuttosto dalla sottrazione dei diritti dei propri sottoposti. La matematica del disoccupato, del precario e dello sfruttato lavora sempre su un numero vicino allo zero. Zero diritti, zero salario, zero realizzazione, zero assoluto (nel senso che è meglio cantare male che trovarsi un lavoro di questi tempi).
Manifestazione Cgil "Il lavoro prima di tutto!"
Cosa fare, quindi? Alcuni rinunciano, altri cambiano nazione e continente, altri ancora colonizzano casa di mamma e papà fino a far pagare loro un affitto, altri hanno idee geniali che diventano start up (un tempo si diceva chiringuito in Costa Rica), ma c’è chi è ancora fuori moda da volere essere stipendiato, da avere un orario fisso e magari persino un cartellino. O almeno un tetto sul proprio pc che non sia il proprio o un cantiere o un negozio o un ristorante o una redazione o qualsiasi altra cosa che li faccia pensare di avere un’occupazione retribuita. Chiamateli tradizionalisti, conservatori, regazzini, pure bamboccioni che non sanno sacrificarsi, che so, a pagare per lavorare. Ma loro hanno questa utopia, questo sogno. E chi siamo noi per infrangerlo? E allora eccovi dieci consigli, piuttosto spregiudicati, per trovare lavoro. Perché in un’Italia in cui tutto va al contrario, anche la furbizia deve andare contromano. Cambiate verso!
1. Avete un curriculum di dieci pagine? Avete due lauree, tre master e tutto, magari, conseguito presuntuosamente a pieni voti? Avete esperienza con i massimi esperti del settore in cui siete specializzati, magari avete avuto l’ardire, persino, di fare delle pubblicazioni in merito? Dimenticate tutto: al massimo ammettete di essere iscritto a un albo, se l’esercizio della vostra professione lo pretende a norma di legge. Tutto il resto non è mai successo. Voi non avete mai studiato, quando avete lavorato eravate sempre l’ultima ruota del carro, i massimi esperti del settore sono gli sconosciuti con cui state facendo il colloquio. E il giorno prima quei bei libri che avete pubblicato e per cui tutti vi hanno fatto i complimenti, li avete bruciati. Tutti, originale compreso. E avete ucciso chi l’aveva comprati. Ricordate, nessun testimone. Fatelo diventare, quel curriculum, di un paio di cartelle al massimo: nessun buco temporale (altrimenti pensano che sei fallato), è gradita come esperienza il lavoro minorile, sottopagato, con contratti controfirmati da Cofferati e stage gratuiti.
2. Nel colloquio, sorridete. Ma non troppo. In quel momento si gioca tutto il vostro futuro: dovete mostrarvi sereni e determinati, dolci ma risoluti, competenti ma non saccenti, ironici ma non buffoni, eleganti ma non pinguini, onesti ma non fessi, di carattere ma non troppo, coscienti dei propri diritti ma pronti a ignorarli. Praticamente prendetela come la prima volta che uscite con Natalie Portman: è un miracolo che siate là, ci sono diversi milioni di persone che vorrebbero essere al vostro posto, sostanzialmente siete disposti a tutto pur di compiacerla ma sapete che esagerando non andrete oltre il contorno. Se saprete essere tutto e il contrario di tutto, se saprete farvi rispettare facendo sentire un monarca illuminato e infallibile il vostro interlocutore (sì, il lecchinaggio ben fatto è un sempreverde: ricordate, il capo è una divinità minore, bizzosa ma comunque onnipotente), forse avrete un salario al limite della sopravvivenza, qualche giorno di vacanza e persino il sabato libero. Negli anni dispari, ovvio.
3. Non preoccupatevi. Come diceva Kennedy, non pensate cosa il paese può fare per voi. Pensate a cosa voi potete fare per il paese. E per il vostro posto di lavoro. Temete di non essere abbastanza considerati nell’inquadramento delle vostre competenze? Lo capite da soli, già l’espressione è pedante. Inquadramento, competenze, diritti sono parole antiche, sorpassate. Siate come un bel soprammobile: dove vi mettono, state. Come un animale domestico: sempre presente e a disposizione, ma non sporcate. Come un elettrodomestico: avete mai visto una casalinga gratificare un’aspirapolvere? La nuova frontiera è smettere di essere soggetti e diventare oggetti.
4. Non siate ossessionati da impegni scritti, contributi previdenziali, assicurazioni mediche.
C’è un contratto per ognuno di voi, tranquilli. No, non nel senso che possiamo ambire al mito sovietico della “disoccupazione zero”, ma che per ogni vessazione, tranquilli, da Amato a Renzi, c’è stato chi ha normato in modo che il vostro sfruttamento sia legale. Di solito sono acronimi sillabati, perché il Potere è sempre gentile, ha piacere di farvi sentire importanti mentre vi gabba: Co.Co.Pro., Co.co.co. (questo fa anche ridere, per quando siete depressi), ma anche con parole inglesi (job on call, job sharing: lo sappiamo, sembrano categorie di youporn, ma in fondo lavorare in Italia non è una gang bang in cui voi siete la vittima?) o ancora vi comparano a fonti di energia primaria definendovi “a somministrazione” oppure vi blandiscono con un pomposo “a progetto”. Anche quando proprio devono essere spiacevoli, vi accarezzano con aggettivi come “occasionale” o “accessorio”. Voi siatene grati e ringraziate che ancora sprecano della carta per farvi sentire utili alla società.
5. Ricordate, l’università vi è servita per fare l’Erasmus, per limonare forte con belle coetanee (o, se avete avuto fortuna, con avvenenti assistenti che vi hanno permesso di non studiare per un esame), per ritardare il momento in cui mamma e papà potevano finalmente godersi la vecchiaia. Sì, lo so, avete studiato. Pure molto. E bene. Sapete tanto. Potete cambiare il mondo. Sì, forse un altro. Appena terraformiamo Marte, vi chiamiamo. Ora però, voi archeologi, biologi marini, fisici nucleari e quantistici, ingegneri aerospaziali e linguisti semitici e filologi ebraici, specializzati in aramaico antico, smettetela di menarcela con frasi tipo “ho preso 110 e lode”, “sono uno dei primi tre nel mondo ad aver tradotto questa stele” o “Marie Curie me spiccia casa”. C’è quel contratto di tre mesi come assistente archivista nel comune di Pizzighettone che vi aspetta. Ovviamente i primi 75 giorni sono di prova e a rimborso spese. E non c’è nessuna facilitazione per vitto e alloggio. Bamboccioni, viziati, choosy! Non vi lamentate, ringraziate piuttosto, sennò vi mandiamo a fare i volontari all’Expo: allo stand turco, ma costringendovi a mangiare in quello giapponese.
6. Vostro padre vi ha aiutato a scrivere il curriculum. Male. Lui vi ha consigliato di esagerare nel descrivere competenze ed esperienze. Magari vi ha anche consigliato di portare lettere di referenze e ha chiamato quel suo amico per far sì che vi attribuisse un’esperienza da dirigente in quella piccola azienda in cui non avete mai lavorato. Bene, ringraziate papà e cambiate la password del pc: overqualified è una parolaccia. E’ come quando una donna dice di un uomo “è troppo buono” (o viceversa). Sembra un complimento, ma lo sta già tradendo. Basso profilo. Rasoterra. Il capo lo sa che ne sapete il triplo di lui, che mentre lui era a fare pratiche al ministero voi eravate sul campo a salvare il mondo. Per questo adora farti sentire uno stupido. E lo può fare! Un tempo no, c’era quello Statuto dei Lavoratori così ingombrante a impedirglielo. Ma ora può! E voi siete stati assunti per due motivi: fare il vostro e il suo lavoro e far sì che tutti i meriti vadano a lui. A proposito quell’idea geniale con cui siete riusciti a far raddoppiare i guadagni della vostra azienda, non è vostra. Lo so, ci sono mail, chiacchierate, testimoni, persino una registrazione audio e video che la trovata geniale l’avete avuta voi. Ma se volete un aumento di 100 euro lordi e i buoni pasto, convincete voi stessi e lui che quella sera vi ha illuminato con il suo acume, risolvendo tutto.
7. Non andate all’ufficio di collocamento, ma all’anagrafe. Cambiate cognome, ma con intelligenza: Maddalena Renzi, Boris Delrio, Marco Boschi sono troppo sfacciati. E, ve lo dico, non possono essere vostri zii o genitori, la rottamazione politica ci ha rovinato anche in questo. Non millantate esperienze professionali e qualità lavorative uniche, ma, come si faceva un tempo, va bene anche un parente illustre. Politico, possibilmente, ma va bene anche calciatore, tronista o concorrente del Grande Fratello. Nella società dello spettacolo, il fatto di poter regalare al proprio capo un selfie con Totti potrebbe essere meglio di una telefonata con il premier. Che si sa che Matteo neanche i renziani della prima ora gratifica.
Roma, a Porta Metronia mega murales di Totti
8. Non fatevi sedurre dai social. Il fatto che la gente vi contatti perché ha letto un vostro status su Facebook è LEGGENDA. Il fatto che vi licenzino perché avete infamato il capoufficio su Twitter è SENTENZA. Se proprio non ne potete fare a meno, usate uno pseudonimo. O il nome del vostro superiore, così magari lo licenziano.
[.....]
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Ridicolo il limite a numero caratteri nei post
http://www.giornalettismo.com/archiv...rovare-lavoro/
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06-05-2015, 10:55
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#50
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da SUBurbe
Comunque le capacità di adattamento umane sono impressionanti, ancora non ce ne accorgiamo perchè non siamo costretti a farlo (fortunatamente).
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Sì, ma a che prezzo? Se dovessi stare tutto il giorno a stressare la gente per convincerli a firmare contratti di energia e simili, mi distruggerei psicofisicamente in tempi relativamente brevi. Vabbè che quelli ti mandano via loro non appena ne trovano di più convinti.
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06-05-2015, 11:31
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#51
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Ma i curriculum alle agenzie è meglio portarli a mano o basta iscriversi sul sito?
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06-05-2015, 13:08
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#52
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Ma i curriculum alle agenzie è meglio portarli a mano o basta iscriversi sul sito?
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a mano
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06-05-2015, 13:38
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#53
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 94
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Se non lo metti che vita di coppia ti fai?
Quando uno è di riposo l'altro lavora, stando insieme solo nei ritagli e coincidenze, tirando solo a campare.
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E se non ci sono alternative, che fai? Perché campare è una priorità, eh.
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06-05-2015, 14:50
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#54
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Ma i curriculum alle agenzie è meglio portarli a mano o basta iscriversi sul sito?
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a mano armata
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08-05-2015, 14:19
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#55
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Pure per guardare un cane devi avere meno di 30 anni
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08-05-2015, 15:03
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#56
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Pure per guardare un cane devi avere meno di 30 anni
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però sono stati buoni, dai, lo considerano come requisito preferenziale, non necessario.
Ma adesso pure le famiglie si mettono a fare annunci tipo agenzia?
Comunque trovo assurdo che non abbiano inserito tra i requisiti la bella presenza e la conoscenza di almeno due lingue
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08-05-2015, 15:10
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#57
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Anche qui, a costo di risultare antipatico (che tanto credo di esserlo già molti) mi chiedo quanto senso abbia lamentarsi delle storture della selezione nel mondo lavorativo, quando si ha presumibilmente passato la maggior parte del tempo ad evitarlo questo mondo lavorativo, cercando di prolungare il più possibile il periodo universitario e/o vegetando per anni nell'evitamento del mondo professionale.
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08-05-2015, 15:42
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#58
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Anche qui, a costo di risultare antipatico (che tanto credo di esserlo già molti) mi chiedo quanto senso abbia lamentarsi delle storture della selezione nel mondo lavorativo, quando si ha presumibilmente passato la maggior parte del tempo ad evitarlo questo mondo lavorativo, cercando di prolungare il più possibile il periodo universitario e/o vegetando per anni nell'evitamento del mondo professionale.
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Ma quelli che chiedono meno di 30 anni per fare qualsiasi cosa che ne sanno di cosa ha fatto un ultratrentenne fino a quel momento?
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08-05-2015, 16:20
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#59
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Anche qui, a costo di risultare antipatico (che tanto credo di esserlo già molti) mi chiedo quanto senso abbia lamentarsi delle storture della selezione nel mondo lavorativo, quando si ha presumibilmente passato la maggior parte del tempo ad evitarlo questo mondo lavorativo, cercando di prolungare il più possibile il periodo universitario e/o vegetando per anni nell'evitamento del mondo professionale.
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più che antipatico sei come il prezzemolo (ma non solo tu)
Comunque tante cose nella vita non hanno senso e si fanno lo stesso.
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08-05-2015, 16:33
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#60
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Anche qui, a costo di risultare antipatico (che tanto credo di esserlo già molti) mi chiedo quanto senso abbia lamentarsi delle storture della selezione nel mondo lavorativo, quando si ha presumibilmente passato la maggior parte del tempo ad evitarlo questo mondo lavorativo, cercando di prolungare il più possibile il periodo universitario e/o vegetando per anni nell'evitamento del mondo professionale.
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Stai dicendo che ...i fobici evitano???
Maddai.
E una cosa che non sappiamo, quando ce la dici?
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