Mi stanno facendo fuori all'università... mi trovo in Inghilterra. La materia è chimica. Oggi ero tentato di compilare il modulo di ritiro, spedirlo via mail e prendere l'aereo senza che nessuno mi vedesse. Queste sarebbero cose impensabili quì, ma non per me.
Ho 27 anni ed esco da un percorso di psicologia (universitario triennale, più gli anni fuori corso che dentro). Alla fine dello stesso, lo scorso giugno, seppure con tesi ancora da finire decisi di andare a studiare la cosa che più mi piaceva al mondo. Solo che laureandomi per la sessione autunnale, non avrei potuto iscrivermi in Italia. Perciò ho pensato che non avrei più potuto perdere tempo, e ho fatto domanda ad un'università inglese. Le carte in regola accademicamente non le avevo, ma sono convincente e dopo un periodo turbolento mi hanno preso.
Mi sono ritrovato però a procrastinare la fine della tesi fino a settembre. Alla fine, tra andate e ritorni, editing, stampa, burocrazia, et c. non ho potuto finire il tutto se non il giorno prima della partenza. Quindi non ho avuto tempo di ripassare niente in quanto a chimica.
E quì sta il problema: negli UK, come penso altrove, le scienze di base nelle scuole vengono studiate in modo molto più esteso e approfondito. E per questa università era richiesto il livello massimo di conoscenze ottenibile nelle scuole superiori, cioè l'A-Level. Mi sono ritrovato quindi con un gap (direi un fosso) piuttosto ampio tra me e gli altri studenti. Per fare un esempio, quì dal primo giorno danno già per scontata la padronanza della nomenclatura dei composti organici, la conoscenza delle reazioni di base dei gruppi funzionali, e un'infarinatura di tutto... al contrario di quanto succede in Italia, dove i corsi sono in genere ad azzeramento.
Mi sono già preso un "poor" (= grave insufficienza) in un laboratorio. Cosa è successo, che ho la brutta abitudine di essere cortese e lasciare che gli altri, in caso di necessità, si servano dei reagenti, delle pompe di suzione et c. prima di me. Non voglio semplicemente stare alla logica del "mi piglio tutto e tu t'arrangi", perchè ne ho prese parecchie del genere in passato. La conseguenza è che sono rimansto un pò indietro rispetto agli altri nell'esperimento. Avevo inoltre problemi tecnici con la strumentazione che non sapevo risolvere. La ricercatrice ha a quel punto portato gli altri a fare l'analisi dei loro campioni (spettroscopia, RMN), tranne me ed un'altra ragazza che eravamo stati "abbandonati" alle postazioni. Lei era passata dagli altri, istruendoli molto sbrigativamente e in inglese UK strettissimo su che solvente dovevano utilizzare e come (facevamo una ri-cristallizzazione, per purificare al massimo il prodotto di una reazione). Io chiedendo aiuto in giro (umiliandomi in tal senso) sono riuscito ad ottenere il prodotto, ma al momento della purificazione era sparita. Alla fine sono rimasto con un pezzo di esperimento non fatto, e ho pure dimenticato il quaderno di laboratorio dentro a causa dello stress direi estremo. Risultato "poor".
Questo è solo un esempio tra i tanti. Purtroppo questi parlano veloci, ma molto veloci e qualsiasi padronanza della lingua che si può ottenere in Italia è illusoria rispetto a come le cose stanno sul campo. Inoltre, gli studenti si aiutano a vicenda in maniera pesantissima (copiando...), ma io non parlo con nessuno e nessuno parla con me perciò non ho accesso a questa risorsa.
Adesso stavo riflettendo di chiedere assistenza al "servizio asperger" dell'università (si, esiste...
), tanto per parlare con qualcuno.
Vado avanti solo per non deludere due tutor che hanno creduto in me e che sono persone estremamente gentili, sia fuori che dentro. Comunque marca male.