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13-02-2014, 21:52
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 817
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Visti i recenti sviluppi in cui perso un amico li ho persi tutti vorrei discutere di un problema piuttosto comune a noi fobici (credo).
Normalmente ci si fa più amici e si tende ad instaurare rapporti con persone diverse.
Nel mio caso, però, tendo solitamente ad avere un solo amico con cui parlo (massimo due), ed anche se tramite lui riesco a conoscere gente il fatto che non parli con gli altri al di fuori di quando si esce rischia di farmi perdere tutti gli altri in caso di litigio con il suddetto amico.
Ho fatto due immagini con Paint per esemplificare il concetto
Cosa ne pensate?
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13-02-2014, 21:59
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Che nel primo caso hai giustamente disegnato 4 collegamenti fra te e "il mondo". Perso uno ne rimangono 3.
Nel secondo, perso l'unico collegamento, sei fregato. E' successo anche a me ed è devastante.
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13-02-2014, 22:11
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#3
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Avanzato
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 407
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Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg
Visti i recenti sviluppi in cui perso un amico li ho persi tutti vorrei discutere di un problema piuttosto comune a noi fobici (credo).
Normalmente ci si fa più amici e si tende ad instaurare rapporti con persone diverse.
Nel mio caso, però, tendo solitamente ad avere un solo amico con cui parlo (massimo due), ed anche se tramite lui riesco a conoscere gente il fatto che non parli con gli altri al di fuori di quando si esce rischia di farmi perdere tutti gli altri in caso di litigio con il suddetto amico.
Ho fatto due immagini con Paint per esemplificare il concetto
Cosa ne pensate?
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Vero, io ne sono un esempio..perso il mio amico la mia vita sociale e decisamente sprofondata nel nulla
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13-02-2014, 22:20
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Non lo so come farmi degli amici ormai ci sto provando da 14 anni.
Come già scrissi la mia situazione è questa.....svolgo varie attività/passatempi forse per non pensare alla mia situazione.
PEr ogni attività ho un "amico"....quello che si allena con me in palestra,uno in bici, uno a corsa, no a pescare, uno viene allo stadio, uno a fare shopping, uno al cinema...ma di tutti questi con nessuno sono andato oltre l'attività. Ognuno hanno le loro comotive...e io non ho mai proposto di "uscire". Non l'ho fatto perchè mi imbarazza il nn saper coss proporre, mi imbarazza l'ida dei miei silenzi imbarazzanti in una tavolata a cena.
Oltre a questo manca proprio il vedersi a giro....non mi vedono mai e nn possiamo approfondire il rapporto. Vedo gli altri che si vedono con le rispettive comitivein centro, in un locale, ad una festa......ecco queste cose sono fondamentali. In più metteteci i soliti problemi....la mia timidezza, non parlo di esperienze del week end, non parlo di donne, non parlo di pettegolezzi di amici o conoscenti comuni...
Ho 30 anni ma dovrei pensarla come un quarantenne....le comitive nn esistono piu!Quando c'è da uscire dovrei uscire occasionalmente senza pensieri.
Per 10 anni ho commesso l'errore di credere in una possibile riallacciatura tra me e un mio amico che ha una sua compagnia, della quale uscivo e conosco varie persone. Alle altre ossibilità non ci credevo piu di tanto. In lui invece si.
Anche lui ha la mia età e quando parla dei suoi amici della sua compagnia, ne parla come se fosse un unica entità, come se fossero tutti in simbiosi, come se fosse una loggia massonica....questa cosa mi ha sempre fatto invidia ma anche tristezza perchè passati i 30 è finita l'epoca delle "immense compagnie".....o forse lo spero perche ne sono invidioso?
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13-02-2014, 22:36
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#5
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 475
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purtroppo per persone come noi è molto difficle riuscire ad instaurare un buon rapporto di amicizia, io ancora oggi non so come si possa fare ad instaurare ciò.
il tuo secondo esempio è quello che succede anche a me, come credo anche a altri del forum, spero non tutti .
spero un giorno di saper riuscire a coltivare delle amicizie, e riuscire ad avere una mia vita, circondato da delle belle persone, ma questa cosa è, forse per me, troppo.
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13-02-2014, 22:39
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Giusto, è così anche per me, la storia della mia vita E anch'io ovviamente ho capito di dover cambiare e di andare verso il primo modo di farsi degli amici, ma niente, tendo sempre a focalizzarmi su una persona Questo modo sbagliato di farmi degli amici mi ha portato a reprimere la mia voglia di vivere, perchè avendo solo due amici a disposizione non posso mai uscire, anche perchè questi due miei amici sono più asociali di me (e anche di tanto ora che ci penso), e io sono diventato ansioso introverso per non impazzire, altro che.....io ero arrivato a farmi prendere in giro dai compagni in prima liceo perchè ero convinto di avere una fluida vita sociale ahaha...fluida....avevo un amico che al sabato sera non usciva perchè doveva guardare Maria De Filippi, e questo mio amico aveva due amici che uscivano con noi due ma quasi mai.....insomma, io ero felice con me stesso, ma perchè ero ancora un bambino, ero infantile....vabbè la cosa positiva è che così facendo ho creato due amicizie molto forti, e come qualità mi bastano e avanzano loro due, ora mi tocca "solo" più crearmi delle amicizie quantitative con cui uscire spesso
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13-02-2014, 22:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Ottimo concept: semplice, chiaro, veritiero.
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13-02-2014, 23:08
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#8
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg
Cosa ne pensate?
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13-02-2014, 23:19
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#9
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 19
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E chi purtroppo non ha nessun amico e quindi di conseguenza non può rivedersi in quello schema... come si fa?
L'unico che avevo è andato dopo la laurea a lavorare fuori... da settembre che non conosco un'uscita serale
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19-02-2014, 14:55
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#10
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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Di sicuro lo schema è illuminante, ma quando io ho provato a fare una cosa del genere appena entrata in università ho perso il controllo della situazione. Vi spiego: ho pensato "beh, questa volte socializzo subito con più persone così mi faccio più amici e va tutto bene"... no! .__. perchè le persone con cui ho fatto amicizia NON hanno fatto amicizia tra di loro e ciascuno si è creato dei mini-gruppetti con altri. In pratica io sono rimasta in mezzo a questi gruppetti, senza saper scegliere a chi aggregarmi. Inizio a pensare di essere un'incapace cronica nel fare amicizia, indipendentemente dal metodo utilizzato.
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19-02-2014, 16:09
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Non sono messo benissimo ad amici neanche io ultimamente... in questo momento non frequento più nessuno. Loro mi invitavano sempre a uscire e si lamentavano che io non proponessi mai nulla (proprio zero totale), se a questo ci aggiungiamo che quando mi invitavano parlavo poco o praticamente mai, soprattutto se c' erano altre persone che non conoscevo o conoscevo appena, posso capirli eccome. Vabbè, siamo sempre amici e ci conosciamo da tantissimi anni, solo che a quel tempo ero un estroversone mentre ora mi trovo piuttosto lontano dal modo di essere che hanno loro adesso. Vabbè, tanto prima o poi ci si ribecca di sicuro con questi e ho anche altri amici, solo che per un motivo o per un altro, a seconda del caso, o ci sentiamo pochissimo per impegni o lontananze o non mi ci trovo bene. E poi anche stando con gli altri uno si può sentire solo e forse anche di più, soprattutto se senti le vite normali che conducono a differenza del sottoscritto. Qualche mese fa ero anche giunto alla conclusione che non fossi in grado di legarmi a una persona saldamente, infatti ho buttato in cesso alcune amicizie (e non solo) anche piuttosto forti senza praticamente nessun motivo o quasi, e infatti sono giunto a questa situazione. Il bello è che sapevo che me ne sarei pentito... ma come si fa?!
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 19-02-2014 a 16:12.
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19-02-2014, 16:40
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da Ashe
Di sicuro lo schema è illuminante, ma quando io ho provato a fare una cosa del genere appena entrata in università ho perso il controllo della situazione. Vi spiego: ho pensato "beh, questa volte socializzo subito con più persone così mi faccio più amici e va tutto bene"... no! .__. perchè le persone con cui ho fatto amicizia NON hanno fatto amicizia tra di loro e ciascuno si è creato dei mini-gruppetti con altri. In pratica io sono rimasta in mezzo a questi gruppetti, senza saper scegliere a chi aggregarmi. Inizio a pensare di essere un'incapace cronica nel fare amicizia, indipendentemente dal metodo utilizzato.
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Penso che dipenda dal fatto che tu abbia paura del concetto di gruppo. Anche io singolarmente riesco bene o male a parlare con una persona e magari anche a risultare simpatico, ma se poi vedo la stessa persona circondata da altri conoscenti con cui parla, mi sale la paura e sto zitto escludendomi dal gruppo, magari anche sentendomi a disagio con lo stesso individuo con cui in precedenza non avevo avuto chissà quali problemi (poi ovviamente dipende anche da quanti si è, dal carattere delle persone, dal contesto ecc.). Magari anche nel tuo caso quando vedevi il singolo, con cui avevi più o meno confidenza, relazionarsi con altri ti sei magari anche inconsapevolmente autoesclusa. Poi ovviamente è una cosa che dipende da pi
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19-02-2014, 16:53
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 913
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Penso che dipenda dal fatto che tu abbia paura del concetto di gruppo. Anche io singolarmente riesco bene o male a parlare con una persona e magari anche a risultare simpatico, ma se poi vedo la stessa persona circondata da altri conoscenti con cui parla, mi sale la paura e sto zitto escludendomi dal gruppo, magari anche sentendomi a disagio con lo stesso individuo con cui in precedenza non avevo avuto chissà quali problemi (poi ovviamente dipende anche da quanti si è, dal carattere delle persone, dal contesto ecc.). Magari anche nel tuo caso quando vedevi il singolo, con cui avevi più o meno confidenza, relazionarsi con altri ti sei magari anche inconsapevolmente autoesclusa. Poi ovviamente è una cosa che dipende da pi
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Quoto, i gruppetti mi intimoriscono. Penso derivi dall'asilo, quando non riuscivo ad inserirmi in nessun gruppo e le uniche relazioni le avevo singolarmente con qualche compagno.
Quando vedo un gruppo, mi faccio l'idea di un insieme di persone affiatate tra di loro, che sono restie ad accogliere nuovi individui che potrebbero destabilizzarne gli equilibri.
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19-02-2014, 17:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da Alchemist
Quoto, i gruppetti mi intimoriscono. Penso derivi dall'asilo, quando non riuscivo ad inserirmi in nessun gruppo e le uniche relazioni le avevo singolarmente con qualche compagno.
Quando vedo un gruppo, mi faccio l'idea di un insieme di persone affiatate tra di loro, che sono restie ad accogliere nuovi individui che potrebbero destabilizzarne gli equilibri.
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Se poi aggiungiamo tutti gli sguardi rivolti verso di te quando sei al centro dell' attenzione e il sapere che in caso di comportamento strano, di sicuro parleranno tra di loro della tua persona, è la fine. Madonna, chissà cosa dicono di me i miei compagni dell' università quando non sono presente
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19-02-2014, 17:28
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#15
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Madonna, chissà cosa dicono di me i miei compagni dell' università quando non sono presente
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Oddio, non mi ci far pensare che è la fine T_T
Forse mi sono autoesclusa, però avete presente quella sensazione di essere mal giudicati? Vera o falsa che sia, la provo tutte le volte che interagisco con un gruppo, mentre all'inizio con le singole persone parlavo molto tranquillamente. La parte peggiore è quando sto facendo una conversazione di gruppo e all'improvviso cala un silenzio imbarazzante, penso subito che la colpa sia mia che li metto a disagio.
Aiuto, dovrebbero rieducarmi da zero alla vita sociale.
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19-02-2014, 17:41
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#16
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Ashe
Oddio, non mi ci far pensare che è la fine T_T
Forse mi sono autoesclusa, però avete presente quella sensazione di essere mal giudicati? Vera o falsa che sia, la provo tutte le volte che interagisco con un gruppo, mentre all'inizio con le singole persone parlavo molto tranquillamente. La parte peggiore è quando sto facendo una conversazione di gruppo e all'improvviso cala un silenzio imbarazzante, penso subito che la colpa sia mia che li metto a disagio.
Aiuto, dovrebbero rieducarmi da zero alla vita sociale.
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La cosa dei silenzi imbarazzanti capita pure a me
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19-02-2014, 17:45
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da Ashe
Oddio, non mi ci far pensare che è la fine T_T
Forse mi sono autoesclusa, però avete presente quella sensazione di essere mal giudicati? Vera o falsa che sia, la provo tutte le volte che interagisco con un gruppo, mentre all'inizio con le singole persone parlavo molto tranquillamente. La parte peggiore è quando sto facendo una conversazione di gruppo e all'improvviso cala un silenzio imbarazzante, penso subito che la colpa sia mia che li metto a disagio.
Aiuto, dovrebbero rieducarmi da zero alla vita sociale.
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Ma se sei in un gruppo il silenzio non può essere solo "colpa" tua ma collettiva visto che evidentemente anche gli altri non sanno cosa dire o sono imbarazzati. Oddio certo, se magari parlate di politica e ti introduci dicendo senza motivo "io mangio con la forchetta", magari li si può anche rimanere stupiti per quello che hai detto ma sono casi limite e improbabili, visto che poi una persona timida, a parte quando è proprio nel panico che può sparare boiate random, tende a pensare molto (troppo) e a dire quindi poche cose ma inerenti. E poi il silenzio non deve essere interpretato negativamente a priori visto che è naturale e fisiologico che non si dica più nulla per qualche secondo o anche qualche minuto.
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19-02-2014, 17:55
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#18
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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Eh, è quello che mi ripeto sempre, ma un conto è capire le cose dal punto di vista logico, un altro è essere travolti dalla paura e dall'emotività quando si affrontano le situazioni reali. Lo scoglio da superare è riuscire a valutare le cose in modo ragionevole anche quando ci si è in mezzo.
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19-02-2014, 18:08
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da Ashe
Eh, è quello che mi ripeto sempre, ma un conto è capire le cose dal punto di vista logico, un altro è essere travolti dalla paura e dall'emotività quando si affrontano le situazioni reali. Lo scoglio da superare è riuscire a valutare le cose in modo ragionevole anche quando ci si è in mezzo.
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Già, magari bastasse ragionare.
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19-02-2014, 18:36
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#20
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Già, magari bastasse ragionare.
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