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12-09-2012, 14:53
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#21
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 223
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Ti scrivo in chat novak
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12-09-2012, 17:04
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#22
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 223
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Non poteva mancare Royce
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12-09-2012, 17:40
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#23
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Hisoka
Per quale motivo scusa?
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innanzitutto il "karate" non esiste, visto che ci sono diversi stili e diverse federazioni per stile, ognuna col proprio standard di esecuzione.
Io ho fatto shotokan che è il più diffuso e "sputtanato", e personalmente mi trovo difficilmente a consigliarlo.
Come metodo di difesa personale è inefficiente, tant'è che esiste un detto: "il karate si impara dalla cintura nera in poi" (io sono arrivato alla marrone).
Ma a mio modo di vedere in generale le discipline marziali orientali non si prestano al tipo di obiettivi richiesti in grande maggioranza dai potenziali marzialisti occidentali: sono schemi di apprendimento obsoleti, basati sulla ripetizione di tecniche stantìa e senza né testa né cuore, e lasciano troppo arbitrio all'insegnante (cosa che di fatto ha reso possibile la nascita di infiniti "mcdojo" o "cinturifici"). Il karate non prepara ottimalmente per la difesa personale (basandosi sia sul rapporto impegno/risultati sia sul rapporto capacità fisiche/risultati) e dal punto di vista invece sportivo secondo me c'è di meglio sia in termini di soddisfazione ludico/agonistica che di impegno fisico.
Oltretutto essendo uno stile marziale basato principalmente sui colpi e quindi medio-lunga distanza, risulta pericoloso per la difesa personale, vista la dinamica della rissa tipica in cui ci si può imbattere: offese -> spintoni -> controspintoni -> corpo a corpo. E' possibile non avere tecniche adeguate per questi contesti, oppure peggio ancora trovarsi a dover utilizzare tecniche di attacco per la propria difesa, con relative conseguenze giuridiche.
Stiamo parlando di un'arte marziale nata nel medioevo in un'isola violentissima, dove il samurai Miyamoto musashi disputò il suo primo duello mortale a 13 anni!
Il karate (quello vero, non lo shotokazz) serve per ammazzare la gente, ma serve solo quando già sai fare a botte e invece vuoi riuscire a portare a casa la pellaccia in uno scontro 10 a uno.
Se comunque a qualcuno interessasse lo stesso per ragioni di carattere estetico o culturale, suggerirei il Gojuryu, detto anche "karate tradizionale".
Per il resto io se dovessi consigliare un'arte marziale suggerirei un grappling system, ad esempio il Sambo o il Brasilian Jiujitsu. Tuttavia a me piacciono le botte e quindi penso di iscrivermi a un corso di Muay Thai.
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Ultima modifica di Marco Russo; 12-09-2012 a 17:44.
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12-09-2012, 17:46
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Mi piacciono molto le arti marziali, ne ho fatta una secoli fa, di sport di comnbattimento mi piace molto molto il pugilato, le altre non mi interessano e non le seguo...
Purtroppo trovare un posto dove si pratichino le vere arti marziali, con un Maestro e non con un banale insegnante di colpi e tecniche è difficilissimo.
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Ultima modifica di Myway; 12-09-2012 a 17:53.
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12-09-2012, 18:52
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#25
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,256
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Ho una sorta di passione per il combattimento, spero un giorno di poter iniziare kick boxing o qualche arte marziale.
A che età pensate sia troppo tardi per cominciare?
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Puoi farti un'idea dei diversi "stili" guardando questi video.
Quello linkato è sul takae
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12-09-2012, 19:30
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#26
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Guardando quei video uno si fà un'idea del livello medio di intelligenza che circola in questi ambienti.
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mi interessano le tue opinioni, espandi. Anche a riguardo del karate.
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12-09-2012, 19:34
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,256
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Guardando quei video uno si fà un'idea del livello medio di intelligenza che circola in questi ambienti.
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Ah, certo, in quegli "ambienti" non ci vai certo per parlare con Einstein,magari per fare altro.
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12-09-2012, 19:46
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#28
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Guardando quei video uno si fà un'idea del livello medio di intelligenza che circola in questi ambienti.
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Ah, certo, in quegli "ambienti" non ci vai certo per parlare con Einstein,magari per fare altro.
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Sbagliate entrambi nel generalizzare.
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12-09-2012, 19:46
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,256
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Sbagliate entrambi nel generalizzare.
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12-09-2012, 20:07
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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INtanto cominciamo col dire che una cosa sono le arti marziali ed un'altra gli sport da combattimento, le prime dovrebbero avere una parte interna, interiore fortemente legata alla ricerca spirituale, cosa che poi in realtà non hanno quasi mai, un pò perchè mancano veri maestri un pò perchè mancan veri allievi....
Poi non tutti quelli che fanno sport da combattimento per fortuna sono fanatici fomentati da qualche film di bruce lee.
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12-09-2012, 20:24
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#31
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
INtanto cominciamo col dire che una cosa sono le arti marziali ed un'altra gli sport da combattimento, le prime dovrebbero avere una parte interna, interiore fortemente legata alla ricerca spirituale, cosa che poi in realtà non hanno quasi mai, un pò perchè mancano veri maestri un pò perchè mancan veri allievi....
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Questa della ricerca spirituale è al 90% una boiata.
Perché?
Perché è la "sindrome di karate kid". Ma lo sai che pat morita non sapeva un'acca di karate?
La verità è che gli occidentali amano deliziarsi con le stranezze e la spiritualità orientale attrae perché esotica; viceversa gli orientali (specialmente i giapponesi) spesso si sono lasciati stereotipizzare per ragioni commerciali/politiche.
Ma perdonami se ti dico con franchezza che quest'aspetto della spiritualità va ridimensionato e contestualizzato. Ad esempio, se leggessi un qualche manuale di scherma medievale, scritto per l'indomito cavaliere servitor del Signore e desideroso di andare a conquistare la terrasanta, mi risulterebbe verosimile aspettarmi riferimenti sui valori cristiani (cattolici) dell'antica arte della spada. Persino la spada aveva l'elsa perpendicolare alla lama e al manico, in modo da formare una simbolica croce! Mentre per l'appunto le scimitarre degli ottomani rappresentavano la mezzaluna simbolo della fede in Allah.
Ciò detto è vero una cosa: alcune arti marziali basano le loro tecniche sui cosiddetti "gross movements", che non so come si dice in italiano ma sono i movimenti più grossolani, istintivi: sollevare, spingere, muovere le articolazioni delle braccia o delle gambe in contemporanea. Tendenzialmente le arti marziali di lotta corpo a corpo hanno questa caratteristica.
Questo tipo di movimenti sono naturali e non richiedono grande coordinazione, perciò non necessitano di un particolare allenamento mentale: la reiterazione del movimento "condiziona" l'atleta che lo assimila e lo naturalizza.
Invece i movimenti di fino sono specifici di alcune arti marziali, come il kung fu o il karate, e richiedono precisione e coordinazione. Non basta quindi reiterare il movimento più volte per assimilarlo, giacché in un contesto di pericolo comunque l'adrenalina e la tensione lo renderanno difficile.
Le discipline meditative orientali si conciliano bene con questo genere di movimenti, in quanto svuotare la mente è ciò che serve per applicare un certo genere di tecniche.
Ma il tutto è semplicemente il frutto di una relazione simbiotica tra due memotipi: il carattere dell'imperturbabilità, visto come ideale nel mondo orientale, e le abilità neuromotorie fini.
Ciò significa che tra le tante cose, se uno si fissa a imparare un'arte marziale che richiede questo tipo di abilità mentale, o ce l'ha già di suo, o deve acquisirla. La palestra essendo occidentale difficilmente ci investirà del tempo (anche perché le gare sono un'occasione di confronto "tranquilla" e quindi la gestione dell'ansia è meno critica che in contesti di self defence) e pertanto si potrebbe incorrere in un certo grado di frustrazione, a non riuscire ad ottenere subito risultati concreti.
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Ultima modifica di Marco Russo; 12-09-2012 a 20:28.
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12-09-2012, 20:24
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#32
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
INtanto cominciamo col dire che una cosa sono le arti marziali ed un'altra gli sport da combattimento, le prime dovrebbero avere una parte interna, interiore fortemente legata alla ricerca spirituale, cosa che poi in realtà non hanno quasi mai, un pò perchè mancano veri maestri un pò perchè mancan veri allievi....
Poi non tutti quelli che fanno sport da combattimento per fortuna sono fanatici fomentati da qualche film di bruce lee.
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Segni dei tempi, in altre epoche ogni pratica aveva un rimando a vedute spirituali, anche l' architettura e la costruzione degli edifici.
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12-09-2012, 20:31
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Si esattamente, diciamo che sulla ricerca spirituale so qualcosina.....
Le arti marziali presuppongno una ricerca spirituale, un lavoro interno sul ki o chi, ovviamente questo non viene svolto praicamente in nessuna palestra o quasi , dove tutto viene ristretto alla parte atletica e sportiva, un pò come accade con lo yoga che diventa una specie di ginnastica alllunga muscoli.
In occidente, come dice Marco, tecniche marziali legate alla ricerca spirituale sono esistite in tempi passati, ho finito poche settimane fa di leggere un libro proprio su questo argomento, posso consigliarlo a chi vuole....le ultime sono state portate dai templari a seguito dei loro strettissimi contatti con sette esoteriche islamiche.
Purtroppo in occidente si è perso il ruolo del corpo nell'ottica spirituale, anche nella preghiera esistono libri medioevali che spiegano come si dovrebbe pregare , intendo col corpo, ma sono concetti ormai del tutto spariti, tranne forse che nell'esicasmo...
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Ultima modifica di Myway; 12-09-2012 a 20:46.
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12-09-2012, 20:35
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
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Messaggi: 31,210
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
INtanto cominciamo col dire che una cosa sono le arti marziali ed un'altra gli sport da combattimento, le prime dovrebbero avere una parte interna, interiore fortemente legata alla ricerca spirituale, cosa che poi in realtà non hanno quasi mai, un pò perchè mancano veri maestri un pò perchè mancan veri allievi....
Poi non tutti quelli che fanno sport da combattimento per fortuna sono fanatici fomentati da qualche film di bruce lee.
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ma fossero fanatici sinceramente non ci sarebbe nulla di male, o perlomeno è esattamente come essere fanatici di rugby, canoa o qualsiaso altro sport....
e non ti azzardare a parlar male di bruce lee uno dei pochi eroi che abbia mai avuto
edito per invitarvi a guardare il filmato....sono tutti aforismi applicabili alla fobia
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Ultima modifica di Inosservato; 12-09-2012 a 20:38.
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12-09-2012, 20:36
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#35
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
...
Ma il tutto è semplicemente il frutto di una relazione simbiotica tra due memotipi: il carattere dell'imperturbabilità ...
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Se l' imperturbabilità fosse un qualcosa di così semplice e scontato questo forum non esisterebbe.
Quote:
... Ciò significa che tra le tante cose, se uno si fissa a imparare un'arte marziale che richiede questo tipo di abilità mentale, o ce l'ha già di suo, o deve acquisirla. La palestra essendo occidentale difficilmente ci investirà del tempo (anche perché le gare sono un'occasione di confronto "tranquilla" e quindi la gestione dell'ansia è meno critica che in contesti di self defence) e pertanto si potrebbe incorrere in un certo grado di frustrazione, a non riuscire ad ottenere subito risultati concreti.
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Le gare sarebbero un' occasione di confronto "tranquilla"? Dove andavo nemmeno le sessioni di sparring erano realmente tranquille, e questo è molto utile in un' ottica (sia pur limitata) di crescita interiore.
Per quanto riguarda il resto, gli ambienti dove si praticano corsi di "self defence" sono quelli che personalmente ritengo peggiori, proprio perchè simulare le condizioni (materiali ed emotive) di un' aggressione imprevista è impossibile, così come pure "ottenere subito risultati concreti" (tipica "smania dei fomentati").
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12-09-2012, 20:37
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#36
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Per quanto riguarda il resto, gli ambienti dove si praticano corsi di "self defence" sono quelli che personalmente ritengo peggiori, proprio perchè simulare le condizioni (materiali ed emotive) di un' aggressione imprevista è impossibile, così come pure "ottenere subito risultati concreti" (tipica "smania dei fomentati").
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Esattamente, il corso di self difense ti da una (falsa) convinzione di saper fare a botte, che rischia di metterti in guai seri....
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12-09-2012, 20:40
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ma fossero fanatici sinceramente non ci sarebbe nulla di male, o perlomeno è esattamente come essere fanatici di rugby, canoa o qualsiaso altro sport....
e non ti azzardare a parlar male di bruce lee uno dei pochi eroi che abbia mai avuto
Bruce Lee - Lezioni di vita by lucaslee82 - YouTube
edito per invitarvi a guardare il filmato....sono tutti aforismi applicabili alla fobia
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E infatti non parlo male di Bruce Lee, che era un praicante vero di buon livello....ma di quelli che si fomentano coi suoi film...
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12-09-2012, 21:24
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#38
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Banned
Qui dal: Feb 2012
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Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
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semplicemente nel senso che la dinamica dell'evoluzione di un'arte marziale non può prescindere dagli aspetti caratteristici della sua culla. Ad esempio un'arte marziale basata sui calci (mi pare il taekwondoo) si evolve sul fatto che le contese avvenivano spesso in campi coltivati con vegetazione alta, che rendeva i calci alti più effettivi dei pugni.
Il fatto che gli asiatici siano più propensi culturalmente a celare le emozioni è un dato di fatto e ha contribuito allo sviluppo di un certo tipo di arti marziali, mentre in occidente le arti che si sono sviluppate sono di tipo differente (prendi il savate).
Quote:
Le gare sarebbero un' occasione di confronto "tranquilla"? Dove andavo nemmeno le sessioni di sparring erano realmente tranquille, e questo è molto utile in un' ottica (sia pur limitata) di crescita interiore.
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assolutamente, confronta fare una gara col rischiare una rissa da solo contro 5 skin di cui 4 grossi come armadi e poi tornerai a darmi ragione.
Quote:
Per quanto riguarda il resto, gli ambienti dove si praticano corsi di "self defence" sono quelli che personalmente ritengo peggiori, proprio perchè simulare le condizioni (materiali ed emotive) di un' aggressione imprevista è impossibile, così come pure "ottenere subito risultati concreti" (tipica "smania dei fomentati").
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Su questo sono d'accordo, ma il problema è soprattutto il target: togliendo le donne, che hanno una motivazione chiara per il corso di autodifesa, posso immaginarmi che gli altri che li frequentano abbiano per lo più paranoie o manie varie, oppure abbiano problemi (infatti ho conosciuto uno skin ad una festa e lui faceva krav maga).
Questo ovviamente togliendo i corsi specialistici che fanno a forze dell'ordine e vigilanti, i quali hanno ragioni ben precise per imparare tecniche marziali che siano applicabili efficientemente in breve tempo.
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12-09-2012, 22:06
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#39
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 223
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Scusate se interrompo il flame nel frattempo vi pubblicizzo UFC 152 Jones vs Belfort del 23 settembre.
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12-09-2012, 23:02
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#40
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Il fatto che gli asiatici siano più propensi culturalmente a celare le emozioni è un dato di fatto e ha contribuito allo sviluppo di un certo tipo di arti marziali, mentre in occidente le arti che si sono sviluppate sono di tipo differente (prendi il savate).
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Ma il discorso non sta nel "celare le emozioni" in modo più o meno artificioso, quella può essere una caratteristica più o meno presente in determinati popoli anche attualmente, certo.
Il fatto è che le arti marziali giapponesi, ad esempio, sono connesse alla disciplina Zen, perchè entrambe (la Via monastica e la Via del samurai) tentano di rendere effettiva la capacità dell' individuo di entrare in totale armonia con l' ambiente circostante e con il momento presente. Ma in questo ambito non si tratta affatto solo di "celare" le emozioni per futili motivi di bon ton, quanto di distruggere le illusioni che tengono in vita l' io e tutti i complessi ad esso connessi.
Secondo me, sinceramente, stai proprio equivocando sull' imperturbabilità.
Comunque, ad un livello molto più basso, un qualsiasi sport di contatto, se praticato seriamente, aiuta quantomeno nella capacità di gestire le emozioni.
Quote:
assolutamente, confronta fare una gara col rischiare una rissa da solo contro 5 skin di cui 4 grossi come armadi e poi tornerai a darmi ragione.
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Basta offrir loro qualche birra ed hai risolto.
Ma quale tipo di disciplina/corso potrebbe prepararti ad un' eventualità del genere? Forse l' allenarsi nei 100 metri piani, dato che la fuga sarebbe l' opzione più razionale.
Sinceramente non capisco cosa vorresti dire con quest' esempio paradossale.
Quote:
Su questo sono d'accordo, ma il problema è soprattutto il target: togliendo le donne, che hanno una motivazione chiara per il corso di autodifesa, posso immaginarmi che gli altri che li frequentano abbiano per lo più paranoie o manie varie, oppure abbiano problemi (infatti ho conosciuto uno skin ad una festa e lui faceva krav maga).
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Appunto, ma quei corsi, secondo me, servono a finanziare le palestre e a poco altro, certo non sono consigliabili a chi davvero vuole imparare una qualche disciplina. E credo servano davvero poco anche per le donne, proprio per i motivi che ho descritto prima.
Quote:
Questo ovviamente togliendo i corsi specialistici che fanno a forze dell'ordine e vigilanti, i quali hanno ragioni ben precise per imparare tecniche marziali che siano applicabili efficientemente in breve tempo.
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Questo è un altro discorso ancora, ma ti posso assicurare che (a parte reparti realmente speciali dalla grande professionalità che si addestrano regolarmente) buona parte del personale delle forze dell' ordine e dei vigilanti ha un rapporto problematico già con l' arma d'ordinanza, figuriamoci quindi l' utilità di certi corsi pro forma ...
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