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Vecchio 15-12-2013, 15:51   #1
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Sì, lo so come andranno a finire le cose, già me lo immagino. Io non so davvero perchè persone del genere stanno al mondo. Cerco di spiegare. Per mio papà il massimo privilegio a cui un uomo possa ambire è lavorare come operaio base alla Ferrero. Per lui il lavoro manuale è tutto e conta solo quello. Io sono totalmente negato, sono un incapace, inetto in queste cose, lui ora mi ha convinto a pulire la scala del nostro condominio, cosa che io faccio controvoglia perchè non lo faccio bene e mi fa salire l'asma. E lui la prende come una ragione di vita, dice che non ho voglia di fare nulla, dice che allora non farò mai nulla nella vita!! è un totale ignorante, non capisce il senso delle frasi, le travasa e strumentalizza dando loro i significati che capisce lui!! Ma cavolo, adesso senza falsa modestia, dovrebbe un po' essere contento di me: sono uscito con 83 all'esame e so già cosa voglio fare "da grande", e mi sto impegnando per farlo. Lui lo sa, ma cribbio anche qua lo sapete, lo dico ogni post che scrivo che cavolo voglio fare, perfino qua ci sono utenti che lo sanno e lo ricordano, le mie ex compagne di classe lo ricordano, e lui no!!!! Ma vi rendete conto che una volta ha avuto il coraggio di dirmi che dovevo fare come un mio amico che ha abbandonato la scuola a 15 anni, NON HA QUALIFICHE, non sa fare nulla e non ha il fisico per fare lavori pesanti?? E che quindi marcirà senza un lavoro?? Io che ho già deciso cosa fare (neuropsicomotricista <3), e cerco di arrivarci, e che comunque ho idee e buon senso??? Ora la mia preoccupazione è una...lui oltre ad essere così è pure avaro ed egoista, e ho paura che quando le dirò che farò l'uni cascherà dalle nuvole nonostante io glielo stia dicendo da 3 anni....e io mi cercherò un lavoretto nel frattempo ma un minimo avrò bisogno, e pensate che lui manco i soldi per il mangiare mi da, se non ci fosse mia nonna sarei in mezzo ad una strada.....ecco perchè dico che arriverò ad un punto che mi farà incavolare così tanto che mi ucciderò....anche perchè davvero, sentirmi non dire, CHIEDERE (!!!!!!) "ma allora non farai mai nulla nella vita, quando andrai in fabbrica (ma ti ho detto che non ci vado porco ****, invece per lui ci dovrò andare per forza, chissà per quale motivo), non hai voglia di fare niente" come se mi prendesse per il culo, davvero io non lo so, non è normale, non esiste che mi faccia certe domande e mi dica certe cose (quando ANDRAI in fabbrica), poi lo dice con fare saccente, quando è ignorante peggio che una capra...io non so se lo fa apposta o davvero non capisce....perchè qua non è che me lo dice, nono, me lo chiede proprio stupito, come se non capisse proprio
Vecchio 15-12-2013, 16:00   #2
Esperto
L'avatar di alessietto
 

Riguardo al fatto che insiste con la storia del "quando lavorerai in fabbrica", forse tuo padre pensa che il neuromante (permettimi la storpiatura, non è fatta con cattiveria: non mi ricordo assolutamente come si scriveva, anche se ho cercato su google per vedere cosa fosse e mi sembra una bella cosa, un aiuto per il prossimo; inoltre leggere il tuo obiettivo lavorativo neuroecc.ecc. mi ha fatto tornare in mente questo neuromante che è il titolo di libro cult di fantascienza) si faccia in fabbrica?
Vecchio 15-12-2013, 16:09   #3
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Mi spiace, non pensavo avessi una situazione del genere. Purtroppo ci sono persone che son convinte che studiare non serva a nulla, e fanno di tutto per trasmettere questa stessa convinzione anche ai figli. Nel tuo caso il fatto che tu sia riuscito, nonostante questo continuo e subdolo lavaggio del cervello, a studiare e diplomarti con un voto alto, è ammirevole, e a maggior ragione dovrebbe spronarti ad andare avanti e superare questi forti impedimenti.
Anche perchè avere un'idea precisa sul percorso di studi da intraprendere non è da tutti (tra l'altro penso sia un'ottima strada, bravo). Altri genitori sarebbero molto orgogliosi.
Lui è obbligato a mantenerti all'università, diglielo. Spiegagli che dovrebbe essere orgoglioso e che esser costretto a fare un lavoro per cui non sei portato è ingiusto. E l'idea di cercarti un lavoretto per poterti mantenere mi sembra ottima
Vecchio 15-12-2013, 16:44   #4
Super Moderator
L'avatar di Loner
 

Purtroppo in Italia, paese stracolmo d'ignoranza, ci sono questi luoghi comuni, come quello che chi va all'università è uno che non vuole fare un c**** ecc..
I miei genitori non sono laureati e non hanno mai dato grande importanza alla scuola e ovviamente esprimono i dubbi sul mio voler continuare negli studi ancora per dieci anni se non di più (mi piacerebbe diventare medico)... Per fortuna negli ultimi tempi sono riuscito a fargli capire che se tante persone hanno un lavoro, se ora possiamo fare tante cose che in passato erano impensabili, ecc.., questo è proprio perché ci sono e ci sono state delle persone che hanno studiato, hanno dedicato la vita alla ricerca...
Mia mamma, che lavora in fabbrica, mi ha poi riferito che i suoi colleghi tipo individuano gli universitari come raccomandati figli di papà che si possono permettere di studiare cose che non serviranno mai nella vita ... L'unico lavoro degno di esser così chiamato, per loro è il lavoro manuale..
Questa è purtroppo la mentalità italiana..siamo uno degli stati meno acculturati in UE, e guarda caso ne siamo gli zimbelli..
Vecchio 15-12-2013, 16:45   #5
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grazie per le risposte, sì avete ragione voi, già ho pensato che questa mia situazione non permette paranoie o ansie, non mi posso diciamo permettere di "perdere tempo" attaccato a problemi emotivi, da una parte è anche un bene, se riesco ad usarlo per non pensare e agire, vediamo se ci riesco, ho dei dubbi, ma ci proverò
Vecchio 15-12-2013, 16:51   #6
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Originariamente inviata da Al One Visualizza il messaggio
Purtroppo in Italia, paese stracolmo d'ignoranza, ci sono questi luoghi comuni, come quello che chi va all'università è uno che non vuole fare un c**** ecc..
I miei genitori non sono laureati e non hanno mai dato grande importanza alla scuola e ovviamente esprimono i dubbi sul mio voler continuare negli studi ancora per dieci anni se non di più (mi piacerebbe diventare medico)... Per fortuna negli ultimi tempi sono riuscito a fargli capire che se tante persone hanno un lavoro, se ora possiamo fare tante cose che in passato erano impensabili, ecc.., questo è proprio perché ci sono e ci sono state delle persone che hanno studiato, hanno dedicato la vita alla ricerca...
Mia mamma, che lavora in fabbrica, mi ha poi riferito che i suoi colleghi tipo individuano gli universitari come raccomandati figli di papà che si possono permettere di studiare cose che non serviranno mai nella vita ... L'unico lavoro degno di esser così chiamato, per loro è il lavoro manuale..
Questa è purtroppo la mentalità italiana..siamo uno degli stati meno acculturati in UE, e guarda caso ne siamo gli zimbelli..
Ma infatti io non discuto che FORSE oggigiorno sia meglio imparare un mestiere, che imparandolo si trovi lavoro più facilmente, e comunque non sono certo viziato o schizzinoso, e rispetto tutti i lavori e mestieri....però il problema è che tanto non tutti possono fare quei lavori, non tutti possono essere portati per quello, ci deve essere per forza qualche "scemo" che tenta di fare altri tipi di lavoro...quello che non capisce mio padre è che pur avendo problemi relazionali io ho BISOGNO di fare un lavoro che non sia di ruotine, abitudinario, che mi dia stimoli, insomma una professione che tocchi dentro e mi faccia crescere e soprattutto vivere anche da quel punto di vista, non un mestiere che faccio per il solo motivo di portarmi a casa lo stipendio, ma non è perchè sono viziato ecc., a fare quello che voglio fare sarò quasi sottopagato, altro che....è una questione molto importante per me, anche dato che non sono sicuro che riuscirò a realizzarmi sul piano degli affetti
Vecchio 15-12-2013, 17:00   #7
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Originariamente inviata da daenerys Visualizza il messaggio
prova a crearti delle condizioni ideali... passa del tempo fuori casa in un posto tranquillo, cerca un lavoro che sai non ti creerà uno stress eccessivo a livello di insicurezze (qualcosa in cui non ci sia troppo contatto con il pubblico, per esempio)... infine, se puoi, vai da uno psicologo per avere un supporto o parla con degli amici
dalla psicologa ci vado già per il lavoro è strano, perchè se faccio quello che voglio fare devo per forza lavorare a contatto col pubblico, e che pubblico, e non potrò certo permettermi debolezze e ansie, e voglio davvero farlo, mi arde il fuoco a pensare di farlo, di contro sai meglio di me che se fossimo in real discorsi così non riuscirei a farli manco morto e anzi nemmeno riuscirei a parlare
Vecchio 15-12-2013, 17:02   #8
Principiante
 

Ciao forumista, ti capisco perchè mio papà è simile al tuo.
Io ho risolto la situazione (in realtà non proprio risolta ma se l'è messa via) perchè sono andato avanti per la mia strada.

Devi imparare a farti uno scudo energetico alle influenze di tuo padre, perchè se inizierai a credere a quello che ti dice rischi di finire veramente così.

Ecco alcuni punti che possono aiutarti:

1. esci spesso
2. frequenta persone positive che ti spronino a realizzare i tuoi sogni
3. quando sei a casa ogni volta che ti dice qualcosa di brutto tuo padre pensa sempre "sto imparando qualcosa di me e sto crescendo" o sempre cmq qualcosa che ti renda imperturbabile.

Ti consiglio di praticare e allenarti con lo stato senza mente, puoi trasformare in meglio la tua vita se diventi un maestro in quello, lo spiega nel suo libro e. tolle "il potere di adesso".

Poi da metterlo in pratica ce ne passa, ma almeno ti apri un nuovo mondo di possibilità... (c'è anche un corso per praticarlo volendo)
Vecchio 15-12-2013, 17:15   #9
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sì, anche perchè come si è detto il lavoro dipende molto da me, gli affetti anche dal caso e dagli altri, quindi basarsi solo su quest'ultimi può essere negativo
Vecchio 15-12-2013, 19:16   #10
Esperto
L'avatar di NoSurrender
 

Dura la vita con genitori del genere, ne so qualcosa!!!
Comunque tuo padre potrà impuntarsi quanto vuole, ma non può decidere per te perchè la legge Italiana glie lo impedisce.
Scegliere la tua strada è un tuo diritto ed è puoi farlo soltanto tu, mica gli altri! E poi anche questa storia che non ti dà i soldi per mangiare, ma stiamo scherzando???

Leggi qua.
Dal Codice Civile Italiano, articolo 315bis. Diritti e doveri del figlio: il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni.

Poi l'articolo va avanti dicendo che tu hai il dovere di contribuire al mantenimento della tua famiglia finchè vivi con essa, ma in base alle tua capacità ed alle tua disponibilità.
Faglielo leggere anche a tuo padre
Vecchio 15-12-2013, 22:01   #11
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eh lo so, ma se sono qua secondo te no surr ho le palle per fare quello che sarebbe giusto fare?
Vecchio 20-12-2013, 15:32   #12
Esperto
L'avatar di Tabula Rasa
 

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Originariamente inviata da IlForumista Visualizza il messaggio
CHIEDERE (!!!!!!) "ma allora non farai mai nulla nella vita, quando andrai in fabbrica (ma ti ho detto che non ci vado porco ****, invece per lui ci dovrò andare per forza, chissà per quale motivo), non hai voglia di fare niente" come se mi prendesse per il culo, davvero io non lo so, non è normale, non esiste che mi faccia certe domande e mi dica certe cose (quando ANDRAI in fabbrica), poi lo dice con fare saccente, quando è ignorante peggio che una capra...io non so se lo fa apposta o davvero non capisce....perchè qua non è che me lo dice, nono, me lo chiede proprio stupito, come se non capisse proprio
anche mio padre è così... non mi dice di andare in fabbrica, però per il resto è uguale, mio padre è un troll (e non capisce un cavolo, nel senso che si dimentica le cose appena gliele dici) ma principalmente insulta per vedere una reazione che alla fine non c'è perchè se ci fosse sarebbe definitiva nei suoi riguardi...
a differenza tua io non sò cosa fare da grande, ma tu sì! perciò non puoi ucciderti, perchè hai uno scopo ^^ o comunque è un tuo desiderio molto forte, quindi non permettere che l'incomprensione di tuo padre ti neghi il futuro che desideri, coraggio
Vecchio 20-12-2013, 16:20   #13
Banned
 

ma sì, io e mio padre ci scannavamo tutti i giorni, non potevo sedermi un attimo in salotto che lui mi diceva "fallito, non vali un cazzo", e io rispondevo "ha parlato il presidente delle poste" (era postino), applaudivo alla sua im-posizione di comando nei miei confronti con un "bravo, sei realizzato come uomo nel corpo e nello spirito, si vede lontano un miglio", alzavo i tacchi e andavo in sala prove a spaccarmi timpani e fegato. meno ci si vedeva, meglio era. mentre ora si va d'accordo, come due compagnoni, nonostante io sia ancora un fallito che non vale un cazzo e lui si stia godendo la meritata pensione. quindi chi ha ragione? ma soprattutto, chi se n'incula?
Vecchio 20-12-2013, 16:40   #14
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

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Vecchio 20-12-2013, 18:51   #15
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Originariamente inviata da Tabula Rasa Visualizza il messaggio
anche mio padre è così... non mi dice di andare in fabbrica, però per il resto è uguale, mio padre è un troll (e non capisce un cavolo, nel senso che si dimentica le cose appena gliele dici) ma principalmente insulta per vedere una reazione che alla fine non c'è perchè se ci fosse sarebbe definitiva nei suoi riguardi...
a differenza tua io non sò cosa fare da grande, ma tu sì! perciò non puoi ucciderti, perchè hai uno scopo ^^ o comunque è un tuo desiderio molto forte, quindi non permettere che l'incomprensione di tuo padre ti neghi il futuro che desideri, coraggio
anche il mio lo fa per "stimolarmi"....il fatto è che dovrebbe capire cosa voglio anche perchè gliel'ho detto chiaro e tondo, è come se non so, si stimolasse un musicista ad essere un bravo cestista

@dedalus: purtroppo non è così per me xD
Vecchio 24-12-2013, 22:34   #16
Principiante
 

So che quello che sto per dire non è per tutti, ma prova lo stato senza mente.... ne parla e. tolle nel libro "il potere di adesso", li è teoria, la pratica è ben diversa, ma da spunti importanti!
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