Ciao a tutti,
ho 29 anni e soffro di fobia sociale dalla metà della prima elementare.
Sono stata allevata in modo piuttosto "alternativo" (diciamo così) da genitori estremamente motivati a fare di me un piccolo gioiello. Il risultato è stato che in prima elementare non solo sapevo già leggere e scrivere, ma avevo già letto i classici greci e latini; non solo sapevo già contare e moltiplicare, ero anche in grado di dimostrare il teorema di Pitagora. Dopo pochi mesi di scuola risultò subito chiaro a tutti che ero "diversa"; in più, mentre a scuola mi annoiavo atrocemente nel guardare i miei compagni scrivere "mela" e "pera", le insegnanti non facevano nulla per stimolarmi, anzi mi punivano in continuazione e facevano sempre notare a tutti ogni mia diversità. Quindi iniziai a scappare regolarmente dalla classe e a scomparire per ore intere nascondendomi da qualche parte. Preferivo rimanere nascosta per ore, sentendomi "libera", piuttosto che rimanere seduta in classe a sopportare. Ogni volta che mi riacchiappavano e mi mettevano alla berlina, l'umiliazione e l'esposizione era così insopportabile che giuravo a me stessa che non sarei più scappata dalla classe, che per quanto fosse bella la solitudine, non valeva il prezzo della vergogna di essere puniti davanti a tutti... Eppure, nonostante i numerosi giuramenti, continuai a scappare. Non solo alle elementari, ma anche alle medie e al liceo.
Nonostante le fughe e le continue assenze, sono riuscita a non farmi mai espellere o bocciare, e sono arrivata a laurearmi. Ma nulla è cambiato: sono ancora quella bambina che al terzo mese di prima elementare si è arresa e ha deciso che alla fine si stava meglio "fuori". Continuo a fuggire da tutto.
Adesso, a quasi 30 anni, vedo i miei "conoscenti" che si sposano, figliano, fanno carriera... poi guardo me, e mi domando che cosa mi succederà. Non contemplo il suicidio perché sono una vigliacca: le mie sono fughe da niente, fughe meschine. Il suicidio è un livello di fuga troppo alto per un'escapista da 4 soldi come me.
Poche sere fa ho avuto un autentico attacco di panico in seguito alla visita inaspettata di un "conoscente", che si è presentato davanti alla porta di casa mia; dopo essermi ripresa, in un disperato tentativo di razionalizzazione ho cercato su Google "attacco di panico da fobia sociale". E sono arrivata qui.
Ho già fatto psicoterapia e ho anche fatto uso di farmaci. Iscrivermi al forum è l'ennesimo tentativo di affrontare il problema... Sperando che sia potenzialmente meno dannoso della sertralina, dell'olanzapina e del bromazepam, proviamo anche questo.
Minerva