|
15-09-2013, 00:20
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Cos'è più importante: le cose che ci capitano o il modo in cui le affrontiamo (il mindset appunto)? Ma soprattutto: è possibile affrontare le esperienze di vita (quelle determinate dalla relazionalità umana) senza filtri percettivi e in maniera il più possibile neutrale?
|
|
15-09-2013, 00:30
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
|
mindset riguardo la prima domanda, la seconda non l'ho capita
|
|
15-09-2013, 02:20
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
|
Mindset tutta la vita.
Tuttavia il mindset è influenzato dall'educazione ricevuta.... Il mindset di un fobico non gli permette di vivere a suo agio....
Se la seconda domanda vuol dire "Possiamo processare le esperienze di vita nel modo più oggettivo possibile", secondo me no. Ogni esperienza di vita sarà processata soggettivamente in base alle esperienze passate. Ad esempio, l'amico che ci fa una battuta [ci puoi ridere, prendertela, rispondere, offendere, ecc, ecc].
Tuttavia ci sono esperienze di vita che [quasi] tutti affrontano allo stesso modo, esempio la morte di un parente.
|
|
15-09-2013, 10:49
|
#4
|
Banned
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 143
|
E' più importante il mindset. E la realtà noi non possiamo altro che percepirla (dunque attraverso i nostri filtri), parlare di neutralità non ha senso. Forse solo i mistici potrebbero (presupponendo che le loro non siano un mucchio di baggianate).
|
|
15-09-2013, 11:21
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 548
|
Il mindset è sicuramente importante , ma anche le esperienze hanno il loro impatto.
Rispondendo alla seconda , credo sia praticamente impossibile affrontare le esperienze senza alcun filtro(i tuoi filtri ed il modo in cui percepisci le esperienze fanno parte di te) ma sinceramente non capisco l'utilità nel eliminarli.
Lavorando sul mindset però , sarebbe fattibile affrontare le relazioni con gli altri in maniera più "neutrale" come dici tu(senza paure di essere rifiutati in partenza , di essere visto come stupido o strano senza alcun motivo ecc. se è quello che intendevi con neutrale).
Lavorare sul proprio mindset tuttavia può non essere così semplice.
|
|
15-09-2013, 12:05
|
#6
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'è più importante: le cose che ci capitano o il modo in cui le affrontiamo (il mindset appunto)? Ma soprattutto: è possibile affrontare le esperienze di vita (quelle determinate dalla relazionalità umana) senza filtri percettivi e in maniera il più possibile neutrale?
|
Ennesimo post socratico di Muttley
|
|
15-09-2013, 12:18
|
#7
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Ho letto Mediaset
|
È un lapsus: c'è qualcosa di berlusconiano in Muttley.
|
|
15-09-2013, 12:26
|
#8
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 149
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Ho letto Mediaset
|
Pure io, ma me lo posso permettere sono Principiante!
|
|
15-09-2013, 14:42
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Ennesimo post socratico di Muttley
|
Perché so di aver ragione
|
|
15-09-2013, 14:53
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
|
Mindset come già detto da altri.
Per la seconda domanda, non capisco a che filtri percettivi ti riferisci.
|
|
15-09-2013, 15:23
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
|
Vedo che la maggior parte di voi si trova d'accordo con l'idea lasciata intendere tra le righe, ovvero che il mindset rivesta una maggiore importanza rispetto al dipanarsi degli eventi esterni. Del resto mi domando: se ho un mindset tipico del fobico evitante medio, all'insegna dell'insicurezza e dell'autosvalutazione, come potrò pensare che gli eventi esterni possano cambiare il mio assetto mentale? Qualora l'insicurezza sia lieve e non particolarmente invalidante, posso anche fare affidamento su ciò che accade al di fuori, ma nel caso in cui l'entità del disturbo superi una certa soglia, credo che poco o nulla possano fare gli accadimenti esterni sulle storture del pensiero.
|
|
15-09-2013, 15:23
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'è più importante: le cose che ci capitano o il modo in cui le affrontiamo (il mindset appunto)? Ma soprattutto: è possibile affrontare le esperienze di vita (quelle determinate dalla relazionalità umana) senza filtri percettivi e in maniera il più possibile neutrale?
|
E' importante il modo in cui le affrontiamo più di tutto.. Ma questo modo di affrontare, questo mindset non è casuale, ognuno di noi usa inevitabilmente e inconsciamente dei filtri la cui natura dipende dai vari fattori che hanno creato la nostra personalità, e il modo in cui si comincia a reagire inconsapevolmente a questi fattori, dal momento in cui si viene partoriti, credo abbia prettamente spiegazioni biologiche.. penso si possa avere una visuale oggettiva, ovvero non farsi vincolare dalla propria personalità nel vivere le esperienze di cui parli solo dopo aver raggiunto un particolare grado di autoconsapevolezza, solo dopo aver preso in mano le redini della propria mente, ovvero non essere più solo ascoltatori dei "propri" pensieri ma costruttori attivi degli stessi. Spero di essere riuscito a spiegarmi
|
|
15-09-2013, 15:51
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
|
Il problema è che il tuo mindset si forma con le esperienze di vita, nel modo in cui le affronti e nel modo in cui vieni educato.
Se i tuoi genitori ti ripetono, fin da piccolo, che nel mondo la gente è sempre pronta a fregarti [cosa che mi ha sempre detto mio padre], spianeranno la strada per un mindset che non si fida della gente [il mio mindset era così] e potresti finire fobico.
La mia opinione è che si nasce con 0 esperienze di vita ed un certo corredo genetico.
La reazione al primo evento esterno dipenderà dal corredo genetico più l'educazione ricevuta [genitori o chi per loro]. La reazione al secondo evento esterno dipenderà dal corredo genetico, l'educazione ricevuta e dall'esperienza fatta con il primo evento esterno.
La reazione ad un certo evento esterno in un dato momento dipenderà dal corredo genetico, dall'educazione ricevuta e dalle passate esperienze.
E' palese come allo stesso evento esterno le persone reagiscono in modo diverso in base al proprio mindset formatosi nel tempo. C'è chi evita, chi offende, chi giudica, chi ci ride sopra, ecc, ecc.
Inutile dire che ci sono mindset più/meno idonei alla vita.
|
|
15-09-2013, 15:57
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,308
|
Mindset, penso che il filtro percettivo della realtà in un contesto socio psicosimatico sia l'esmpificazione di ciò che avviene durante un processo di outstanding, dovuto in larga parte al contempo stesso della socialità meritocratica.
Ovvero parlare senza sapere cosa si dice.
|
|
15-09-2013, 16:31
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
|
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Il problema è che il tuo mindset si forma con le esperienze di vita, nel modo in cui le affronti e nel modo in cui vieni educato.
Se i tuoi genitori ti ripetono, fin da piccolo, che nel mondo la gente è sempre pronta a fregarti [cosa che mi ha sempre detto mio padre], spianeranno la strada per un mindset che non si fida della gente [il mio mindset era così] e potresti finire fobico.
La mia opinione è che si nasce con 0 esperienze di vita ed un certo corredo genetico.
La reazione al primo evento esterno dipenderà dal corredo genetico più l'educazione ricevuta [genitori o chi per loro]. La reazione al secondo evento esterno dipenderà dal corredo genetico, l'educazione ricevuta e dall'esperienza fatta con il primo evento esterno.
La reazione ad un certo evento esterno in un dato momento dipenderà dal corredo genetico, dall'educazione ricevuta e dalle passate esperienze.
E' palese come allo stesso evento esterno le persone reagiscono in modo diverso in base al proprio mindset formatosi nel tempo. C'è chi evita, chi offende, chi giudica, chi ci ride sopra, ecc, ecc.
Inutile dire che ci sono mindset più/meno idonei alla vita.
|
Ti quoto, è bello vedere le proprie fumose ipotesi messe giù nero su bianco da qualcun altro.
(Unica aggiunta per l'autore del topic: ma non era meglio scrivere "atteggiamento" al posto di Mindset???)
|
|
15-09-2013, 18:11
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'è più importante: le cose che ci capitano o il modo in cui le affrontiamo (il mindset appunto)? Ma soprattutto: è possibile affrontare le esperienze di vita (quelle determinate dalla relazionalità umana) senza filtri percettivi e in maniera il più possibile neutrale?
|
io direi che è molto più importante il modo in cui si affrontano le cose. perché anche se ti capita una cosa stupenda, ma non sei preparato rischi di farti scivolare dalle mani tante occasioni e ritrovarti al punto di partenza. quindi meglio affrontare nel modo corretto le cose che ci capitano, almeno si vive un po' sereni.
non ho capito la questione della neutralità, ma mi pare impossibile non avere dei filtri verso il mondo e le relazioni. non possiamo essere neutrali nelle relazioni, perché siamo esseri umani. ognuno sceglie con chi relazionarsi in base alle proprie esigenze, necessità e modo di essere.
|
|
15-09-2013, 18:34
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Daniele89
Mindset...'mazza che brutta parola.
|
Davvero.
Non mi vien da aggiungere altro.
|
|
15-09-2013, 20:05
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,534
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'è più importante: le cose che ci capitano o il modo in cui le affrontiamo (il mindset appunto)? Ma soprattutto: è possibile affrontare le esperienze di vita (quelle determinate dalla relazionalità umana) senza filtri percettivi e in maniera il più possibile neutrale?
|
cosa avrà voluto dire?
|
|
|
|