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Vecchio 07-08-2020, 14:37   #1
Intermedio
 

ho letto diversi libri di Goleman e del creatore del programma di mindfulness, kabat-zinn o come diavolo si chiama

da quello che ho capito ci sono effetti positivi concreti sia sulla depressione che sull'ansia sociale.

qualcuno ha esperienza di mindfulness e magari ha riscontrato qualcuno dei suddetti benefici?

perché io le ho provate tutte, mi rimane solo questo tentativo, dopo provo a farmi internare o mi butto sotto un treno, deciderò poi con calma.
Vecchio 07-08-2020, 15:28   #2
Banned
 

Io ho provato qualcosa riguardante la meditazione e la mindfulness, su congilio degli operatori del csm, anche per cercare di diminuire l'ansia in certi momenti della giornata e per controllare gli attacchi di panico, ma con me non hanno funzionato minimamente.
Non sono riuscito a comprenderne appieno il funzionamento, forse per un mio limite mentale o di intelligenza (purtroppo il q.i. basso non aiuta mai) ma soprattutto non riesco a raggiungere lo stato mentale e di rilassamento necessario.
Con me queste pratiche non hanno funzionato minimamente; l'ansia rimane ancora un grosso problema e per gli attacchi di panico solo i farmaci mi aiutano (provo sempre anche con la "semplice" respirazione, anche utilizzando la busta di carta, ma niente, anche perché durante i miei attacchi ho degli spasmi involontari tipo convulsioni che mi rendono difficile fare respiri profondi).

Purtroppo nella mia condizione l'unica cosa da tentare era farsi internare (attualmente sono ricoverato).

Riguardo al fatto di buttarsi sotto ad un treno, beh...penso molto spesso al suicidio, neanche i farmaci o la psicoterapia riescono a distogliere questi miei pensieri ma ancora non ho trovato la spinta necessaria a farlo. Continuo a sperare che arrivi il prima possibile.
Vecchio 07-08-2020, 20:32   #3
Intermedio
 

Io l'avevo provata con costanza poco meno di 1 annetto fa, i risultati furono discreti perchè mi sentivo più tranquillo, poi smisi per vari motivi ma adesso sto pian piano riprendendo. Serve costanza, secondo me comunque può essere uno strumento che sia di ausilio per affrontare quelle situazioni che ci spaventano, ad esempio nel periodo in cui la praticavo costantemente riuscii a parlare in pubblico all'università, avevo abbastanza ansia essendo la prima volta ma a mio avviso la mindfulness mi diede una mano visto che l'ho gestita abbastanza bene quella situazione. Ovviamente non risolve tutti i problemi, ma può essere, ripeto, un ausilio per affrontare meglio certe situazioni e soprattutto per farci fare chiarezza mentale e quindi vedere le cose con maggiore razionalità, facendo rimuginare di meno, quello sì. È utilissima, ma bisogna avere molta costanza.
Vecchio 07-08-2020, 21:52   #4
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Della mindfulness in sé e per sé no, ma conosco decentemente i suoi genitori, ovvero i due tipi di meditazione buddhista che sono stati saccheggiati per produrre questo e altri aborti.

Queste tecniche nascono per altre cose, nello specifico il problema degli indiani e dei buddhisti nello specifico è fermare il ciclo delle rinascite. Siccome questo dipende dalle azioni compiute in vita è importante riconoscere quello che si sta per fare vuoi per farlo con convinzione se l'azione è buona, vuoi per bloccarlo se è un'azione negativa. Per questo motivo si inizia con esercizi di consapevolezza, tipicamente si mette attenzione sul flusso del respiro. Non solo perché è sempre a portata di mano per ovvii motivi ma perché è legato in qualche modo allo stato mentale. E' un'esperienza che si può fare dedicandoci un mesetto di lavoro a ritagli di 5-10 min per qualche volta al giorno. Se si riesce a restare concentrati sul respiro, la mente migliora un po' almeno durante la seduta.

Ora, chiunque creda a questo "frame" in cui si inquadra la meditazione ha una strada davanti: mano mano aumenta la propria consapevolezza di quello che fa e si regola sulle azioni che sta per compiere. Ma per chi non ci crede? E' ben possibile usare parte di queste tecniche per condurre la mente a uno stato migliore e difatti l'inventore della mindfulness e i tanti che hanno saccheggiato queste idee l'hanno capito. Se non funzionasse niente non ci sarebbe il successo che hanno; però sono tecniche che nascono per chi ha già una condizione mentale normale che non è quella media di noi del forum, o almeno mia. Secondo me l'errore, e se posso dirlo in parte la non buona fede di chi propone queste cose sta qua: non avvertono che sono nate per persone che hanno già una stabilità mentale, una condizione di vita non troppo problematica e così via. Si sono detti che dato che qualcosa di buono fanno, perché no?

Ecco, forse sarà chiaro dove vado a parare: testi di 2000 anni fa lo dicono che esiste un collegamento tra la consapevolezza del respiro e uno stato mentale positivo, se non fosse vero queste idee sarebbero state abbandonate mentre sono vitali e pare che funzionino. Ma non ci si può aspettare che siano la base dei cambiamenti che molti di noi, o almeno io, vorremmo: possono aiutare ma ripeto, sono nate per chi ha già superato buona parte dei problemi che affliggono l'utente medio qui.

Ultima modifica di pokorny; 07-08-2020 a 21:56.
Ringraziamenti da
Angus (07-08-2020)
Vecchio 08-08-2020, 00:38   #5
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Quote:
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Io l'avevo provata con costanza poco meno di 1 annetto fa, i risultati furono discreti perchè mi sentivo più tranquillo, poi smisi per vari motivi ma adesso sto pian piano riprendendo. Serve costanza, secondo me comunque può essere uno strumento che sia di ausilio per affrontare quelle situazioni che ci spaventano, ad esempio nel periodo in cui la praticavo costantemente riuscii a parlare in pubblico all'università, avevo abbastanza ansia essendo la prima volta ma a mio avviso la mindfulness mi diede una mano visto che l'ho gestita abbastanza bene quella situazione. Ovviamente non risolve tutti i problemi, ma può essere, ripeto, un ausilio per affrontare meglio certe situazioni e soprattutto per farci fare chiarezza mentale e quindi vedere le cose con maggiore razionalità, facendo rimuginare di meno, quello sì. È utilissima, ma bisogna avere molta costanza.
ti ringrazio per la tua incoraggiante esperienza


Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ecco, forse sarà chiaro dove vado a parare: testi di 2000 anni fa lo dicono che esiste un collegamento tra la consapevolezza del respiro e uno stato mentale positivo, se non fosse vero queste idee sarebbero state abbandonate mentre sono vitali e pare che funzionino. Ma non ci si può aspettare che siano la base dei cambiamenti che molti di noi, o almeno io, vorremmo: possono aiutare ma ripeto, sono nate per chi ha già superato buona parte dei problemi che affliggono l'utente medio qui.

in che senso nascono per chi ha superato buona parte di questi problemi?
se funzionano, come dici, perché qualcuno in particolare dovrebbe privarsene? è solo una questione religiosa, o intendi dire che sia deleterio provarci o comunque inutile?
Vecchio 08-08-2020, 00:48   #6
Intermedio
L'avatar di Raffaele
 

Guarda sinceramente la mindfulness l’ho provata.. ho avuto impressioni alterne e contrastanti pur avendola iniziata da poco tempo e ci tengo a ribadire: con nessuna costanza, ma semplicemente al momento del bisogno, cioè quando avvertivo con urgenza il bisogno di allentare le tensioni interiori e l’inquietudine.. qualche volta riuscivo a lasciarmi andare ed era piacevole perché sembrava “funzionare” e per circa una mezz’oretta mi permetteva di sentirmi più “leggero”, cioè meno appesantito dal ronzio interiore e dal rimuginio.. altre volte la facevo con un certo fastidio, mi infastidiva non riuscire a lasciarmi andare, seguivo le parole degli audio e non notavo nulla, nulla di rilassante, nulla che scardinasse quel turbamento e che lo placasse.. quindi per rabbia a volte prendevo le cuffie e le gettavo lontano.. insomma non una bella reazione.. insomma provandola da così poco tempo non saprei dirti molto altro..
Ringraziamenti da
Gendo (08-08-2020)
Vecchio 08-08-2020, 00:58   #7
Intermedio
 

Ho letto l'altro tuo post, per inquadrare meglio quali sentimenti e pensieri ti provova la fobia sociale e dirti come potrebbe aiutarti la mindfulness. Allora, da quello che ho capito quello che odi di te è appunto la timidezza e il tuo carattere debole, unito all'aspetto fisico. La mindfulness può aiutarti, ho letto che spesso mentre provi a praticarla gli altri ti fanno distrarre, vari esercizi di mindfulness che ho fatto riguardavano l'osservazione e la descrizione, cose che puoi fare praticamente in ogni momento, osservare un oggetto, una persona e descrivere mentalmente com'è vestita, toccare un oggetto e descrivere mentalmente se è liscio etc, insomma sono cose che comunque cercano di svincolarti dal rimuginio dandoti maggiore lucidità. Ovviamente a questo poi devi abbinare un lavoro su di te, in queste situazioni consiglio sempre l'attività fisica che a mio avviso ti farebbe benissimo, visto che non ti piace nemmeno il tuo aspetto fisico. Da quelle righe mi sembra appunto di capire che ci sia un problema di autostima, oltre al fatto che non ti piace la tua eccessiva timidezza. Una cosa che a me ha aiutato in passato è stato stabilire 3 obiettivi giornalieri da raggiungere riguardanti cose che potessero farmi fronteggiare la mia timidezza, es: chiedere una informazione a 3 sconosciuti, parlare di un argomento con il barbiere, parlare con qualcuno in palestra, chiedere il numero di cell a una ragazza cercando volontariamente un no. Ovviamente li ho stabiliti in base a quanto fossero abbordabili per me, raggiungerli mi dava risvolti positivi sia in termini di autostima che per quanto riguarda la timidezza. Anche se adesso ti sembra difficile sappi che puoi raggiungere una condizione dignitosa di vita, anche se si tratta di 32 anni cosi non vuol dire che tu non possa cambiare, forza e non mollare!
Ringraziamenti da
Gendo (08-08-2020)
Vecchio 08-08-2020, 01:01   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Gendo Visualizza il messaggio
in che senso nascono per chi ha superato buona parte di questi problemi? se funzionano, come dici, perché qualcuno in particolare dovrebbe privarsene? è solo una questione religiosa, o intendi dire che sia deleterio provarci o comunque inutile?
Basta vedere il nostro forum: quanti post su "cosa sarà di noi dopo la morte?" puoi trovare? Per uno che ne trovi ce ne sono almeno un centinaio sulle solite cinque cose: la redpill, la lei che non mi caga (variante rara: il lui che non mi caga), non riesco a interagire con la gente, esiste davvero l'amore, un altro po' di redpill, e così via anzi no, giusto un pizzico di psicofarmaci e abbiamo esaurito il 95% dei temi. Per l'utenza media del forum non esiste quasi alcuno spazio per problemi di tipo spirituale e sarei sbalordito del contrario, dato che per 6 su 10 è complicato trovare il coraggio di scendere dal tabaccaio.

Non è una critica, ci sono pure io in questo calderone, ma come vedi facendo un banale conteggio di tematiche di post, occuparsi del problema per cui è nata la meditazione presuppone che i suddetti problemi siano alle spalle, che il lavoro ci sia e non sia troppo stressante, che uno straccio di vita affettiva ci sia, che si abbia una normale capacità di relazione, etc. con altre 15 voci tratte dalla piramide di Maslow o come diavolo si chiama. Solo allora può sorgere il pensiero "cavolo, il tempo passa e morirò; e se ci fosse qualcosa dopo, e questo qualcosa non sia divertente a meno che io non corra ai ripari?".

Ora, come dicevo stando ai testi c'è una stretta relazione psicofisica tra le tecniche di meditazione (di cui la mindfulness usa una parte e nemmeno grande) che va in automatico; solo che mi pare evidente che l'effetto dipende da quanto si è vicini alla normalità. Se sono sott'acqua e ho un pallone che mi fa salire 10 metri, se sono a meno di 10 m risalgo, se sono a 12 posso tentare qualche bracciata, se sono a 100 m sì, arrivo a 90 ma comunque non risolvo il problema di affogare. Meglio di questa metafora non mi viene niente per spiegarmi... Spero abbia reso l'idea.

Comunque io sempre avuto un notevole interesse per quel tipo di mondo indo-buddhista e giammai sconsiglierei qualcosa che credo tra le poche cose utili che restano a un essere umano, ovvero una via spirituale che ritengo "quella giusta"; sono appunto contento se qualcuno se ne occupa se pure di sponda e senza sapere da cosa deriva quello che sta facendo. Ma tra i miei conoscenti i miglioramenti derivanti dalla meditazione non sono tanto più mediamente incisivi della psicoterapia e credo di aver detto tuttto Mi dirai che almeno la meditazione non costa, dato che sono disponibili libri e materiali, e non serve insegnante

Ultima modifica di pokorny; 08-08-2020 a 01:08.
Ringraziamenti da
Gendo (08-08-2020)
Vecchio 08-08-2020, 01:11   #9
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Ho riletto il tuo post di apertura... Prima di buttarti sotto un treno prova la meditazione di consapevolezza, non ti aspettare miracoli ma se parti con calma e fai le mosse giuste magari non realizzerai tutte le tue aspirazioni ma qualcosa potrebbe cambiare. Io mi sono lasciato un po' andare nei commenti perché penso che il saccheggio di metodi nati per altre cose, al fine sostanzialmente di fare soldi non mi piace. Ma questo non toglie niente al fatto che c'è qualcosa di vero e forse può aiutarti.
Vecchio 08-08-2020, 01:31   #10
Intermedio
 

ragazzi grazie a tutti per le vostre esperienze ed impressioni, in particolare Luca per i consigli e l'incoraggiamento, e anche pokorny, penso di averti capito.
chiaramente la pratica è stata portata in occidente e staccata dalla sua dimensione spirituale allo scopo di fare business, però questo, per quanto poco spirituale, è tutt'altro che un crimine. sarebbe un crimine se non servisse a niente, ma mi fai notare che qualcosa di utile può esserci e prendo per buone queste impressioni.

la psicoterapia, a chi lo dici, fatta per anni... forse qualcosa è cambiato, ma sono depresso oggi come allora, quindi qualsiasi cosa abbia cambiato non è quella più importante.
Ringraziamenti da
Luca97ct (08-08-2020), pokorny (08-08-2020)
Vecchio 08-08-2020, 01:35   #11
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Ora, come dicevo stando ai testi c'è una stretta relazione psicofisica tra le tecniche di meditazione (di cui la mindfulness usa una parte e nemmeno grande) che va in automatico; solo che mi pare evidente che l'effetto dipende da quanto si è vicini alla normalità. Se sono sott'acqua e ho un pallone che mi fa salire 10 metri, se sono a meno di 10 m risalgo, se sono a 12 posso tentare qualche bracciata, se sono a 100 m sì, arrivo a 90 ma comunque non risolvo il problema di affogare. Meglio di questa metafora non mi viene niente per spiegarmi... Spero abbia reso l'idea.
Mi sono per l'appunto ricordato di una cosa da questo mess che è anche il motivo per cui smisi di meditare per un periodo. Quando praticavo la meditazione/mindfulness e ho ottenuto dei risultati era un periodo in cui stavo diciamo abbastanza bene emotivamente, quindi mi dava risultati. Successivamente ho avuto un problema di dipendenza affettiva con una ragazza che si comportava malissimo e non riuscivo a lasciarla andare quindi ero depresso, in quel frangente la meditazione sentivo non potesse aiutarmi perchè stavo troppo male e anche perchè per quella problematica l'unica soluzione era tagliare ogni rapporto con quella ragazza, quindi ho smesso. Adesso che ne sono uscito e sto tornando pian piano ad avere uno stato emotivo accettabile sto ricominciando a praticarla. Questo per dire, appunto, che più si sta bene emotivamente e maggiori benefici darà.
Ringraziamenti da
pokorny (08-08-2020), Raffaele (08-08-2020)
Vecchio 11-08-2020, 17:46   #12
Intermedio
 

mi dispiace lake, ma dubito fortemente che queste tecniche possano avere riscontri in tempi così brevi.
un beneficio seppur piccolo magari puoi ottenerlo con la concentrazione sul respiro pura e semplice, non consiglio nulla di più elaborato di così.
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