DrPsiche

Ciao ragazzi, che ne pensate di condividere qua i vostri miglioramenti negli anni, gli obiettivi raggiunti, come vi siete mossi per ottenerli e quali consigli dareste per ottenere dei risultati? A voi la parola.

Nightlights

Ho imparato a comunicare di più emotivamente rispetto ad anni fa in cui ero molto più bloccato, attraverso esperienze lavorative, esposizione a volte faticosa (anche se a volte ho ancora dei blocchi e delle insicurezze) e a prendere coscienza dei miei pensieri disfunzionali per poi ridimensionarli a posteriori (anche qui però non è sempre facile a volte ci ricasco e sto male).
Ho elaborato il fatto che è impossibile essere in sintonia con tutti, e bisogna accettare il fatto che non si ragiona tutti allo stesso modo senza per forza eliminare le persone dalla propria vita, mentre prima tendevo ad essere molto più rigido in questo.
Ora non ho risolto tutto anzi, ma rispetto ad anni fa credo che qualche passo in avanti sono riuscito a farlo.
Ho comunque ancora fasi di apatia e depressione che a volte ricompaiono.

cancellato21344

Io nonostante sia relativamente giovane (29) credo di aver già raggiunto parecchi risultati nella vita. TUTTI, e ripeto TUTTI assolutamente inimmaginabili all’età di 15-16 anni, quando al massimo pensavo al modo più indolore per suicidarmi..

Onestamente quanto sia frutto delle mie capacità e quanto della fortuna o di altri fattori, non lo so. Inoltre ogni vita è a se quindi inutile spiegare come li ho raggiunti io.

Una cosa che però mi sento di dire, è di dare un ordine di priorità ai problemi e cominciare per quanto possibile a risolverli uno per uno. Se sei un cesso, non hai amici, sei ignorante, sociofobico, depresso, tutto quello che volete, non pensare a come essere un super figo super intelligente super estroverso e super allegro.. pensa piuttosto a come fare per essere depresso, sociofobico, ignorante, senza amici, ma magari un po meno cesso, cercando di curare un po di più l’aspetto estetico.. per fare un esempio.

Non so se mi sono spiegato.

Atraius

Beh, da quando mi sono iscritto nel 2014 effettivamente di miglioramenti e progressi ne ho fatti. Mi sono laureato, ho trovato lavoro, ho cambiato lavoro , ho viaggiato all'estero da solo, ho piano piano migliorato la fiducia in me stesso e ho fatto parecchie presentazioni (per lavoro) di fronte a diverse persone, anche in inglese (cosa per me quasi inimmaginabile qualche anno fa). Sono meno timido e più socievole.
Le cose che mi mancano veramente sono l'amore e un po' più di amicizie.

Le cose che ho raggiunto le ho raggiunte sia per "terapia d'urto", specialmente il discorso presentazioni a lavoro, o le fai o le fai, non c'erano alternative. Le altre le ho raggiunte con forza di volontà (la laurea) e spingendosi oltre la famosa confort zone.

DrPsiche

In sostanza penso tu volessi intendere di partire da un'area in cui si è carenti e in base alla fattibilità cercare di migliorarla concentrandosi esclusivamente su quella, per poi proseguire con le altre a una a una.

Masterplan92

Ho imparato a essere piú menefreghista..ma la depressione non mi molla da dieci anni ormai..i farmaci servono a poco..bisogna tenere duro e stare sempre all erta

milton erickson

Ho raggiunto il punto più basso della mia vita a 24 anni...bloccato negli studi e senza amici volevo suicidarmi/ o e scappare di casa per scomparire nel nulla.

Mosso da disperazione sono andato effettivamente lontano da casa, ma per fare un corso professionale in una cittadina del nord in cui ho vissuto alcuni anni.

Il corso non è andato poi a buon fine, ma nel frattempo si era sbloccato qualcosa: avevo fatto delle amicizie, mi ero abituato a cavarmela un po' di più da solo in un contesto in cui mi sentivo libero perchè nessuno mi conosceva. Ho ripreso gli studi mi sono laureato e ora ho un lavoro fisso da circa 10 anni.

Il mio consiglio? Cambiare, se ne si ha la possibilità ambiente, per allontanarsi dai condizionamenti familiari. Essere tenaci, e non arrendersi ai primi ostacoli: il perfezionismo, la rigidità sono un tratto accessorio di molti fobici che gli impedisce di seguire piani alternativi se ciò che ci si è prefisso non funziona. Questo vale anche per la psicoterapia: se uno psicologo non funziona bisogna avere il coraggio di cercarne un altro. Per l'approccio terapeutico: a mio parere meglio un approccio che costringa a mettersi in gioco anche sul piano pratico (quindi cognitivo-comportamentale ad esempio), anche perchè i fobici sono bravissimi a rimuginare ed esaminare tutto senza mai fare un passo concreto.

Palmiro

Miglioramenti sorprendenti nei campi più importanti della vita li ho ottenuti tra il 2019 e il 2020, in un crescendo rossiniano iniziato già nel 2018.

Tutto è iniziato con una pesante delusione sentimentale che ho subito nel mese di marzo, una botta che stava per abbattermi in maniera definitiva, ma che invece mi ha dato la grinta necessaria per reagire e riprendermi in mano la mia vita più che egregiamente nei mesi a seguire.

Ho passato due mesi d'inferno, aprile e maggio 2019, e anche parte di giugno.. Sempre a pensare a lei, a questa ragazza che mi aveva rifiutato.. Non facevo altro che pensare a lei e a come riconquistarla, invano. Verso agosto-settembre ho avuto uno scatto d'orgoglio, ho sputato sangue lavorando e ultimando la tesi, e sono riuscito a ottenere un master a cui ero iscritto dall'anno precedente.. Prima vera soddisfazione dopo anni di insuccessi.
Nel frattempo avendo lavorato tutta l'estate, avevo messo da parte un piccolo gruzzolo, con cui a ottobre ho fatto un viaggio in spagna che ricorderò negli anni a venire. Nel frattempo pur essendo rimasto disoccupato, ho continuato a uscire e a conoscere gente.

Finché non ho conosciuto lei, poco prima di natale.

Ricordo ancora il primo appuntamento, qualche giorno prima delle festività.. Ricordo bene la mia ansia paralizzante e il mio braccio tremante quando mi sono "dichiarato", esternando quello che provavo per lei.
1 settimana dopo ho dato il mio primo bacio a lei, su ina panchina guardando il mare ...

Ci sono stati vari tira e molla, per un breve periodo sembrava sparita e io stavo per darla per persa, memore delle precedenti esperienze negative, invece aveva solo bisogno di tempo per riflettere ed è tornata

Oggi lei è la mia ragazza e stiamo insieme da poco più di 1 mese, con lei ho avuto la mia "prima volta" pochi giorni fa (sebbene non sia stato un rapporto completo).

Ho avuto una bella parabola ascendente, ho sofferto tanto ma ho avuto delle soddisfazioni immense.

L'unico lato negativo in tutto questo è quello economico : sono attualmente ancora disoccupato, anche se syo seguendo un corso di formazione per imbarcarmi sulle navi da crociera, e la "bella vita" che mi sono concesso da quando ho smesso di lavorare mi è costata un sacco di soldi che se ne sono andati via dal conto in banca.

La felicità non è mai gratis ma ha un prezzo

Ncode

I miglioramenti...? Tutti per amore!
Se non ci innamorassimo resteremo sempre degli eterni bambini immaturi.
Credo che l'innamoramento operi ad una fase molto più profonda e, tutto ciò che diventiamo per amore, non è merito della nostra compagna ma della fase chimica che viviamo.

DrPsiche

Amore per se stessi e gli altri!!!

DrPsiche

Che piacere leggere il tuo nickname un grande maestro!!!

Il punto di partenza è cambiare, ognuno poi ha delle preferenze su cosa cambiare, chi l'ambiente, chi l'università, chi la città, chi gli amici, chi parte del "carattere" e così via...

Masterplan92

Sto facendo molte esperienze con l altro sesso che potranno essermi utili in futuro

Ncode

abbandonare la propria città di origine per la propria realizzazione professionale può essere un opportunità od una sconfitta secondo te ?

Si presume che nella città di origine hai tutto ciò che ti piace, amici, ragazze, famiglia ma manca la realizzazione professionale.

E' giusto fare questo passo a causa delle scarse possibilità professionali offerte nel tuo paese?! La vivrei come una sconfitta sinceramente ma mi interessa la tua opinione

Guybrush

Mi sono sforzato ad essere più propositivo.
Per due settimane sono stato meno evitante, ho cercato di guardare negli occhi le altre persone, di uscire di casa, di dire più si.
Ma non ottenendo nessun risultato sono crollato di nuovo

PietroDigi

Che cosa intendi con ''non ottenendo nessun risultato''?
Sei uscito di casa, hai guardano in faccia le persone e hai anche cambiato il tuo modo di pensare per quel lasso di tempo. Il punto è che per togliere la fobia non basta diciamo stare a contatto con le persone, ma devi cambiare il modo in cui vedi le cose

DrPsiche

Sicuramente quoto @PietroDigi

Kitsune

Mi quoto da un altro thread
Consigli? boh.
Imporsi di cambiare.
Non dare retta ai pensieri disfattisti se ne hai, provarci e non mollare, accettare gli errori e non farne una tragedia, le cose migliorano col tempo.. per chi più rapidamente e per chi meno ma ci si adatta.
Cercare e accettare aiuto, provare più approcci e terapie.

milton erickson

Per un fobico è strano avere tutto ciò che piace..amici ragazze ecc..almeno io non avevo un bel nulla..solo la paura di incontrare persone che mi conoscevano e quindi potevano continuare a farmi soffrire come in passato.

In ogni caso, anche in presenza di amicizie, io credo che per un fobico cambiare ambiente possa essere un momento di svolta..se non altro perchè il modo in cui ci vediamo (cioè deboli, fragili, incapaci) è spesso il riflesso dei messaggi che ci hanno mandato gli altri (la nostra famiglia prima, poi i coetanei e gli altri in genere).

Non è quindi una sconfitta: non si tratta di una fuga, ma della possibilità di scoprire il vero sè lontano dai condizionamenti passati

milton erickson

Infatti milton erickson era un maestro del cambiamento..effettuato spesso partendo da piccole cose

Tu dici che il punto di partenza è cambiare..io penso però che il cambio di ambiente sia uno dei cambiamenti più importanti..penso cioè che il nostro sforzo di volontà possa essere comunque molto aiutato da un mutamento di ambiente perchè spesso i nostri cambiamenti vengono inficiati dalle reazioni degli altri, che in buona o cattiva fede cercano di ricacciarci nel nostro ruolo precedente (di persona debole e bisognosa di protezione se bene intenzionati, o di sfigato incorreggibile se invece mal intenzionati nei nostri confronti)

Non è sempre un passo indispensabile ma aiuta..a me ha aiutato

Masterplan92

Lo noto quando incontro vecchi conoscenti..é come se avessi un marchio