Ciao a tutti ragazzi sono un 20 enne che convive con questo problema da molto ma è poco he se n'è davvero reso conto.
Vi spiego.
Alle elementari ero pieno di amici ma una volta alle medie ho dovuto convivere con una situazione a casa molto stressante : mio padre cacciato dal posto di lavoro per problemi e casa ipotecata. Alle medie venivo costantemente preso in giro per l'altezza (sempre stato tra i piu bassi ) e perchè mingherlino.
Sono stato sempre iper controllato e con genitori iper protettivi ma severi nelle punizioni. Da li ho sviluppato ansia sociale,ineguatezza,voglia di far 'ridere' gli altri pur di essere accettato. Ero un pò il pagliaccio di classe insomma...però non ridevano con me, ridevano di me e mi alzavano spesso le mani. Ora mi domando perchè mi comportavo cosi e vorrei chiederlo a voi.
Con i miei genitori cominciai ad avere un rapporto molto conflittuale,litigavao su tutto. Cosi cominciai ad andare da uno psicologo,seppur con nessun risultato..
Il primo anno di superiori mi hanno bocciato e mi ricordo che anche li essendo molto immaturo venivo preso in giro costantemente. Mi ritrovavo a fare gag che vedevo in televisione, scherzando spesso su di me e vedevo he la mia autoironia ero diventato lo zimbello. Portavo gli occhiali e mi prendevano in giro facendomi le voci e chiamandomi Harry. Mi ptrendevano in giro sopratutto le ragazze con le quali non avevo rapporti, se non di amicizia.
Cambiai scuola...magistrali e li inominciai a farmi crescere i capelli e cercai di essere un pò piu sicuro di me. Parlavo spesso con una compagna di classe tramite MSN dal vivo son sempre staro vlocato che ho pure baciato ( a . stampo.che figuraccia ). Mi chiamavano 'cugino di campagna'....e pur le ragazze mi prendevano in giro.Bocciato anche li, cambiai scuola.
Nella nuova scuola ci andai con un mio vecchio amico di infanzia con lo stesso percorso scolastico. Incominciai ad andare in palestra e mi appassionai al culturismo. Ho sempre cercato di curarmi pur con scarsi risultati.
Ad inizio anno per la tensione ebbi una sorta di ridarella o risata isterica. Ridevo senza motivo e non riuscivo a smettere, durava anche 20 minuti...era imbarazante,ma tutto fini'. Condividevo con questo mio amico tutto....anche lui si appassionò di palestra e lo trattavo come un fratello. Uno di famiglia trattato bene dai miei genitori. Verso giugno a fine scuola decise di ricomincare la palestra a settembre...e in quei mesi incominciò ad uscire con altra gente. Non era piu un sociofobico come me.
Lo psicologo mi ripeteva di trovarmi amici nuovi....di uscire anche da solo. Ma uscire da solo non risolvi niente, non avrei saputo cosa fare...non vrei voluto sembrare strano se mi fossi avvicinato e 'accollato' a qualche gruppo.
L'anno dopo il nostro rapporto era meno saldo e non capivo perchè. Gli chiesi piu volte di andare a vedere la partita insieme o di uscire insieme. Mi rispondeva sempre che non gli piace uscire in due ma gli piadce uscire in gruppo o che "usciva con altra gente". Lo trattai sempre da fratello, ma non spinsi piu su qyesto.
In quegli anni a scuola mi prendevano in giro chiamandomi palestrato...e prendendomi in giro sui soliti luoghi comuni. sul perchè mangiavo bresaola e su sfottò del tipo 'facci un balletto col petto'. Ci ridevo su,come ho sempre fatto.
Arrivò il diploma e un mese dopo inaspettatamnte anche la morte di mio padre.
In un momento cosi la mia vita cambiò...ma lui nonm mi stette per niente vicino. Lo vedevo yuscire alle 17:00 e tornare la sera tardi...senza mai chiamate o altro. Niente di niente e ne avrei avuto bisogno.
Cosi dopo 2 anni eccomi qui. Senza lavoro,con debiti, senza piu mercedes e tante altre cose. A scontrarmi quotidianamente con mia madre.Non esco mai.mi vista una discoteca e da solo è anch'essa off limits.
Idem ragazze..non mi sento con nessuna. Ho facebook solo per contatti vecchi e non ho foto in cui sono taggato per dire che se volessi approcciare con una mi potrebbe dare pure del fake.
Inoltre seppure uscissi non ho la macchina.non saprei di che parlare e dove portarla.non ho argomenti insomma