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04-09-2021, 08:14
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,701
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Mi sento un parassita sociale additata dalla gente come una persona che non ha fatto e non fa niente di utile per la società.
Ad esempio non sono riuscita a formarmi una famiglia,molti di voi non ci sono riusciti in questo forum,ma almeno tanti lavorate e almeno avete la soddisfazione di rendervi socialmente utili sotto questo aspetto ma io neppure quello.
Ho provato a svolgere diversi lavori ma essendo limitata dalla fobia sociale non sono riuscita a crearmene uno stabile.
Uno una volta mi ha detto in faccia che sono una fallita,un'altra:ma che campi a fare?
Mi sento disperata mi viene sempre da piangere in questi ultimi tempi inghiottirei un'intera scatola di ansiolitici e la farei finita,scusate lo sfogo :pian gere:
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04-09-2021, 10:59
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#2
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Principiante
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 6
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Ciao, quello che hai subito è l'atteggiamento proprio di una società insofferente verso gli altri, materialista e votata all'apparenza. Ecco, le opportunità ci sono, la colpa è tua che non sai coglierle. Puoi sempre andare a cogliere i pomodori, rigorosamente in nero. Io ho un lavoro da scrivania ma non per questo mi sento utile alla società laddove "utile" dovrebbe essere inteso a migliorare la condizione comune.
Tocqueville, Packard, Marcuse, Pasolini, dopotutto "alienazione" ed "estraniazione" sono concetti già elaborati e più attuali che mai. "Nel lavoro si tratta sempre in primo luogo della cosa stessa e non del lavoratore (...) Nel lavoro l'uomo viene continuamente allontanato dal suo essere se stesso, è indirizzato a qualcosa d'altro e continuamente presso qualcosa d'altro e per altri" (Marcuse).
Insomma, se non hai un lavoro non hai motivo di campare, è questo quello che ti dicono? Secondo questo glossario di frasi fatte allora il "gioco" è solo un infantile svago, ma "lavoro" di per sé non ha un'accezione positiva. Riprendendo il concetto espresso da Marcuse, il "gioco" è l'unico momento in cui si può realizzare la propria libertà: nel gioco l'uomo crea le regole, non trova quelle imposte da altri e non è succube della "cosa" (il prodotto del lavoro).
Come vedi è una questione di prospettive, certo il lavoro può contribuire all'indipendenza economica e alla realizzazione, ma per utilizzarlo come strumento di misura dell'utilità sociale di una persona servirebbe ben più di qualche risoluta e del tutto opinabile convinzione, frutto di strumentali slogan politici.
Anche nel mio caso l'età è quella in cui già da tempo avrei dovuto arredare casa e riempirla di bambini, in molti tendono a ricordarmelo senza particolare delicatezza, omettendo un dettaglio fondamentale al buon esito di questo imprescindibile (dicono) rituale: con chi. Sembra così facile per loro trovare una persona con cui vivere, evidentemente devono aver inventato il distributore di compagne e sono l'unico a non saperlo.
"Sposati, riproduciti e consuma", come se la comunione fra due persone si realizzasse solo attraverso la procreazione - a volte mi sembra di essere lo sfigato di una campagna pubblicitaria. In realtà non mi infastidisce l'assoluta indifferenza verso i sentimenti altrui con la quale mi rinfacciano di non essermi fatto una "vita" (potrei obiettare che la vita, come la intendono loro, non è l'unica vita: Battiato, ad esempio, gli avrebbe risposto che non siamo fatti per riprodurci, ma per evolverci) trovo piuttosto miope riconoscere solo nella famiglia, nel diventare padre o madre, il significato di maturità e responsabilità.
Del resto la natura ci ricorda che anche gli animali sono responsabili verso i propri cuccioli, dico in sostanza che non curarsi di un figlio sarebbe crudele, crescerlo ed educarlo, di contro, non implica responsabilità, come se ideologicamente questa fosse un valore riconoscibile solo ed esclusivamente nell'essere genitore.
Quindi, qual è il contributo alla società delle persone, magari con busta paga, casa arredata e figli, che ti criminalizzano a parassita?
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Ultima modifica di Scafroglia; 04-09-2021 a 11:01.
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04-09-2021, 11:04
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 26,143
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I fobici hanno impronta ecologica minima, non facendo figli non sprecano nemmeno risorse, essendo limitati nelle esperienze sociali il rischio di andare in giro a rompere i coglioni e fare malanni è più basso. Nemmeno contribuiscono tanto alla diffusione di pandemie.
Direi che quanto a danno sociale i fobici sono mediamente più innocui dei normodotati.
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04-09-2021, 11:04
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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I miei genitori hanno fumato per anni e alla fine lo stato li paga pure. Noi viviamo con quello. Questo è essere parassiti sociali. Ovviamente lo Stato sa che è una cosa temporanea, qualche anno al massimo perciò tranquillizzo i contribuenti che non vi ruberemo più di tanto.
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04-09-2021, 11:39
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#5
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 131
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Se tu non hai la necessità di lavorare per vivere e hai di che campare, allora lascia perdere il lavoro, ne guadagnerai in salute, almeno che tu non abbia in mente qualcosa che ti piacerebbe fare (a TE, dimentica un attimo le pressioni sociali).
Hai dalla tua un bene assai prezioso che è il tempo. Se senti di "sprecarlo" (?) in qualche maniera, dedicati a qualcosa..impara cose nuove, se te la senti prova qualche attività di volontariato, anche per animali se ti piacciono. Ma deve partire tutto da una tua introspezione, mettendo da parte le dicerie della gente.
Inoltre, se vogliamo essere schietti, io non credo nel mito del lavoratore che si sacrifica per la società, per chissà quale senso di responsabilità verso gli altri.
La verità è che molti lavorano per campare, per profitto, per non stare sempre in casa se no si deprimono, perchè senza un impegno si sentono persi, perchè li fa sentire integrati nella società, qualcuno lo fa anche per fuggire dalla famiglia, per riempire vuoti o perchè hanno la fortuna di amare quello che fanno. Però gira e rigira il mondo del lavoro non è così intriso di chissà quali valori e virtù.
La famiglia poi...non pochi se la fanno solo perchè si cagano sotto di stare da soli, per illudersi in una sopravvivenza dopo la morte attraverso i figli (ahah), perchè "va fatto ed è normale così" e magari per sfruttare in futuro i figli come bastone della vecchiaia. Ci sono tanti di quei genitori in giro che non sarebbero mai dovuto esserlo.
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Ultima modifica di Impasse; 04-09-2021 a 11:48.
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04-09-2021, 11:53
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,701
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Quote:
Originariamente inviata da Goh
Solo la fobia sociale ti ha limitato? Come ti mantieni attualmente?
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Con l'affitto di una casa.
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04-09-2021, 12:03
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,422
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Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina
Con l'affitto di una casa.
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Beata te
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04-09-2021, 14:19
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 845
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Ognuno fa quello che può, io sono un convinto sostenitore della teoria che chiunque riesce bene in qualcosa é perché ha delle capacità innate e l'impegno influisce molto meno di quello che si pensa. Inoltre, fallito per fallito, nella mia situazione preferirei non dover neanche lavorare così da avere almeno una piccola soddisfazione rispetto ai tanti che sono obbligati a farlo ma che vivono una vita bella ed intensa. Purtroppo bisogna lavorare perché non si può fare a meno dei soldi, ma se dall'oggi al domani ereditassi 1 milione di euro SICURAMENTE mi licenzierei immediatamente, al diavolo l'orgoglio e il prestigio di farsi vedere un lavoratore.
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04-09-2021, 15:00
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 836
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Questo è il mondo.. Solo te sai perché vivi così. Quello che possono dire gli altri a te non deve interessare è un loro pensiero, riguarda loro.
Non è per niente facile distaccarsi da questi meccanismi ma ci si può provare. Se vuoi ti posso consigliare qualche lettura di supporto.
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04-09-2021, 15:01
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,207
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Io non penso che sei una fallita per questo, forse non saremmo in molti o forse sì , non so, però io personalmente davvero non lo penso.
Diverse persone non lo pensano.
Il problema principale è come vivere, se ce l'hai un sistema per tirare avanti, ma che ti importa.
Ci sono un mucchio di persone che fanno la bella vita con rendite esorbitanti e non mi pare mostrino tutti 'sti sensi di colpa, ti vuoi sentire in colpa tu che da quel che ho afferrato vivi comunque in modo modesto?
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Ultima modifica di XL; 04-09-2021 a 15:06.
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04-09-2021, 15:09
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,751
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Potresti provare a superare questo senzo di inutilità facendo del volontariato. Saresti sicuramente più utile che creando una famiglia o lavorando.
È una cosa che vorrei provare anche io. Secondo me rendersi utili a qualcuno può aiutare anche noi stessi.
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04-09-2021, 16:25
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,090
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Anche io mi sento un parassita, mi vergogno di farmi vedere in giro da persone che mi conoscono.
Probabilmente dovrò isolarmi di nuovo finchè non metto la testa a posto, non riesco a stare con gli altri sapendo che non faccio niente...
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04-09-2021, 16:38
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,632
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Non sei assolutamente un parassita sociale, il parassiti sociali sono ben altri e a volte lavorano pure. Lo so che è difficile rispondere a certi sapientoni quando ti spiattellano in faccia le loro idee del piffero, non considerarli.
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04-09-2021, 17:27
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,422
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Potresti provare a superare questo senzo di inutilità facendo del volontariato. Saresti sicuramente più utile che creando una famiglia o lavorando.
È una cosa che vorrei provare anche io. Secondo me rendersi utili a qualcuno può aiutare anche noi stessi.
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A volte ci penso anche io ma poi mi chiedo, perché aiutare gente che se ti incontrasse nella vita di tutti i giorni ti darebbe del fallito?
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04-09-2021, 17:47
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,701
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Non sei assolutamente un parassita sociale, il parassiti sociali sono ben altri e a volte lavorano pure. Lo so che è difficile rispondere a certi sapientoni quando ti spiattellano in faccia le loro idee del piffero, non considerarli.
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Ne conosco gente che lavorano per inerzia,cosidetti normali.
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04-09-2021, 18:28
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#16
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Intermedio
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 155
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
A volte ci penso anche io ma poi mi chiedo, perché aiutare gente che se ti incontrasse nella vita di tutti i giorni ti darebbe del fallito?
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ma perchè ti darebbe del fallito?Ma pensi che le persone hanno il tempo di pensare alla tua vita,e poi le tue percezioni le proietti sugli altri e non è la prima volta che scrivi queste cose
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04-09-2021, 18:58
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,309
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Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina
Uno una volta mi ha detto in faccia che sono una fallita,un'altra:ma che campi a fare?
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Bisognerebbe rispondergli a parolacce a questa gente, solo che in quei momenti ci si blocca
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04-09-2021, 19:15
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 602
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Ho sentito che qui qualcuno ha parlato di volontariato. Se vuoi approfondire la cosa cercarti il sito internet del volontariato del luogo in cui abiti (di solito ce n'è uno). Se non sbaglio sei anche cristiana (non che sia un requisito ovviamente, io non lo sono), forse ti piacerebbe dare un'occhiata alle iniziative di volontariato proposte dalla Caritas diocesana della tua zona per vedere se ce n'è qualcuna che ti ispira.
Quando il giudizio critico degli altri ti mette in soggezione (tipo fallita, ma che campi a fare etc.) non dico proprio di fregartene, perché comunque è difficile non essere turbati da queste cose, ma piuttosto fai affidamento sulla tua percezione di te stessa, e meno sulla percezione che gli altri hanno di te.
La percezione degli altri è utile se è costruttiva, ma se è soltanto giudicante, beh che vadano a quel paese.
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04-09-2021, 22:10
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,751
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
A volte ci penso anche io ma poi mi chiedo, perché aiutare gente che se ti incontrasse nella vita di tutti i giorni ti darebbe del fallito?
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Se hanno bisogno del nostro aiuto probabilmente sono messe peggio di noi.
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05-09-2021, 16:14
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Smeraldina
Mi sento un parassita sociale additata dalla gente come una persona che non ha fatto e non fa niente di utile per la società.
Ad esempio non sono riuscita a formarmi una famiglia,molti di voi non ci sono riusciti in questo forum,ma almeno tanti lavorate e almeno avete la soddisfazione di rendervi socialmente utili sotto questo aspetto ma io neppure quello.
Ho provato a svolgere diversi lavori ma essendo limitata dalla fobia sociale non sono riuscita a crearmene uno stabile.
Uno una volta mi ha detto in faccia che sono una fallita,un'altra:ma che campi a fare?
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E' la stessa situazione in cui mi rovo io da anni.
E con me non è solo la fobia sociale a bloccarmi ma un insieme di patologie che mi impedisce di svolgere una vita normale come tutti gli altri.
Ogni giorno che passa diventa sempre peggio e in più di 10 anni di terapie non si è trovata ancora alcuna soluzione anche minima.
Non ho finito la scuola, non lavoro, non ho mai combinato niente nella vita.
Vedo i miei coetanei che si laureano (l'ultima l'ho beccata su facebook entrando per sbaglio, laureata con 110 e lode in riabilitazione neuropsicologica, ci manca solo che me la ritrovo al CSM come psicologa...); che lavorano e fanno carriera; che fanno viaggi con amici o partner; alcuni addirittura vanno a convivere e hanno già un figlio.
Non che a me interessi metter su famiglia, però almeno loro hanno combinato qualcosa nella vita e non stanno in casa come un vegetale e consumare ossigeno e risorse e a dipendere ancora per tutto dai genitori come bambini di 6 anni.
Mi basta anche solo guardare mio fratello...
Arrivato a questo punto sono io stesso che mi domando "cosa campo a fare?"
Ma poi non riesco neanche ad ammazzarmi nonostante le numerose volte in cui ho provato a tagliarmi le vene; non riesco mai a trovare il coraggio per andare abbastanza in profondità.
O quando sono in macchina e penso che basterebbe poco per sterzare e fare un frontale con un camion e saltare giù da un ponte.
Ma non riesco a fare neanche questo e quindi rimango qui in questo limbo
Invece per l'overdose di farmaci ci sono i miei che controllano le scatole e quando li prendo quindi non ho chance.
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Ultima modifica di cancellato21736; 05-09-2021 a 16:24.
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