Mi sento un eunuco... - Pagina 2

Yumenohashi · 04-04-2012, 20:36

Quote:

Originariamente inviata da shady74

gli eunuchi credo fossero degli uomini castrati messi a guardia degli harem...

ommioddio!

alvaro · 04-04-2012, 22:52

Quote:

Originariamente inviata da shady74

Gli eunuchi credo fossero degli uomini castrati messi a guardia degli harem...

è anche uno dei personaggi della commedia di plauto

http://it.wikipedia.org/wiki/Eunuco

canza · 04-04-2012, 23:11

Quote:

Originariamente inviata da feaanor

Falso. Vedere cosa sono riuscito a fare in un ambito ed essere assolutamente incapace a portarlo in un altro ambito è la cosa più frustrante e brutta della mia vita.

[...]

Avete consigli? Almeno su come incominciare? Fate conto che io non sappia nulla di "ragazze".

Molti sostengono che copulare a pagamento possa risolvere questa faccenda di sentirsi "inadatto" nell'ambito "ragazze", questa faccenda di sentirsi degli eunuchi...
Altri sostengono che farlo sarebbe immorale... Alcuni l'hanno fatto e ne hanno tratto giovamento.

Che dobbiamo fa'???

Marco Russo · 04-04-2012, 23:18

Quote:

Originariamente inviata da feaanor

...perché penso di aver superato la fobia sociale nei rapporti tra maschi, mentre la mia esperienza con le ragazze è zero.

Mi spiego meglio: da quando frequento l'università ho creato dei rapporti stabili con un buon numero di persone e ho fatto cose, DIVERTENDOMI e SENTENDOMI A MIO AGIO, impensabili fino a pochi anni fa, tipo:
- andare allo stadio. In curva!!

- giocare a calcio

- uscire in pizzeria, ristorante di sera! Avete capito bene, dopo che il sole era già calato!

Purtroppo, questa crescita interiore (praticamente, ho vissuto una sorta di adolescenza ritardata, imparando a stare in gruppo) non è avvenuta con le ragazze. In questo caso, sono rimasto completamente inerte.

Obiezione: ehi feaanor, però riesci a fare cose che potrebbero invidiarti qui, insomma non sei più fobico perché non ti definisci così nei rapporti con i maschi, non puoi lamentarti.

Falso. Vedere cosa sono riuscito a fare in un ambito ed essere assolutamente incapace a portarlo in un altro ambito è la cosa più frustrante e brutta della mia vita. E' come trovarsi di fronte ad un muro altissimo senza nessun mezzo se non le mani nude per scavalcarlo. Mi sento impotente e invisibile agli occhi delle ragazze.
Aggiungo che la nuova vita di cui sopra mi porta a vedere decine e decine di coppiette felici, di ragazze carine e "alla mia portata" con il solo risultato di acuire la mia sofferenza.
In tre anni di università, per chiudere, ho conosciuto alcune ragazze, nel senso che so come si chiamano per il resto sono assolutamente bloccato.
Quando le incrocio in corridoio, le devo salutare? Se le saluto e mi ignorano? E se...via con le seghe mentali, che mi bloccano in ogni minima interazione con le ragazze.

Avete consigli? Almeno su come incominciare? Fate conto che io non sappia nulla di "ragazze".

sì.
Non esistono regole, solo consuetudini.
Parti dal presupposto che tutto ciò che fai è lecito. Salutare, non salutare, guardare, non guardare. Parlare alle sconosciute come se avessi confidenza da una vita, trattare le persone che conosci con sospettosità.
Inizia ad accettare il fatto che non esiste giusto o sbagliato.
Inizia ad accettare questo.

Poi puoi darti degli obiettivi finalizzanti allo sblocco.

Marco Russo · 04-04-2012, 23:22

Quote:

Originariamente inviata da canza

Molti sostengono che copulare a pagamento possa risolvere questa faccenda di sentirsi "inadatto" nell'ambito "ragazze", questa faccenda di sentirsi degli eunuchi...
Altri sostengono che farlo sarebbe immorale... Alcuni l'hanno fatto e ne hanno tratto giovamento.

Che dobbiamo fa'???

secondo me non è una soluzione per i vergini, a meno che il disagio legato al sesso (alla voglia di far sesso, o al terrore dell'inesperienza sessuale) sia talmente grande da obnubliare ogni altro pensiero.
Non sono contro andare a prostitute e secondo me c'è anche il suo perché ad andarci (ad esempio se uno crede di avere dei problemi e vuole verificare, non può aspettare di fare la figura di merda con una ragazza a cui tiene), ma il rischio è di sentirsi inferiori in quanto si è "barato" nel superamento della verginità.
Dipende molto da come uno vive la cosa, non esistono risposte per tutti.
Comunque per discutere di questo c'era un thread apposito...

canza · 05-04-2012, 03:26

Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo

secondo me non è una soluzione per i vergini, a meno che il disagio legato al sesso (alla voglia di far sesso, o al terrore dell'inesperienza sessuale) sia talmente grande da obnubliare ogni altro pensiero.

A mio modo di vedere un vergine che, superata la ventina d'anni, ha problemi relazionali con le donne ma nega che ciò sia dovuto alla verginità o mente a sè stesso oppure ha passato quella sottile linea che separa i problemi psicologici dai casi psichiatrici...

Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo

Comunque per discutere di questo c'era un thread apposito...

Il titolo di questo thread è "Mi sento un eunuco", è chiaro che ci sono dei riferimenti alla sessualità...

Winston_Smith · 05-04-2012, 03:44

Quote:

Originariamente inviata da canza

A mio modo di vedere un vergine che, superata la ventina d'anni, ha problemi relazionali con le donne ma nega che ciò sia dovuto alla verginità o mente a sè stesso oppure ha passato quella sottile linea che separa i problemi psicologici dai casi psichiatrici...

Secondo me è più probabilmente il contrario (la verginità fisica è dovuta ai problemi relazionali).

canza · 05-04-2012, 04:01

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith

Secondo me è più probabilmente il contrario (la verginità fisica è dovuta ai problemi relazionali).

In parte è pure vero, ma per quelli che non hanno problemi a relazionarsi ma che si bloccano una volta arrivati al tema del sesso?

E poi passati i 20 anni i problemi relazionali non fanno che aumentare a causa della verginità.
Se a 18 anni ti senti uno che è solo un po' in ritardo rispetto ai compagni, a 20 cominci a preoccuparti, a 25 hai ancora la speranza che qualcosa possa accadere, ma con l'approssimarsi dei 30 l'adolescenza e la giovinezza sono belle che andate...

E' chiaro che poi a 30 anni ti senti un eunuco...

marcus85 · 05-04-2012, 04:04

ti senti come billy boy un gelatinoso eunuco

scusate l OT

AloneInTheDARK · 05-04-2012, 05:28

Anch'io ho questo problema.
A casa, da solo, penso che vorrei una ragazza, anche una signora sposata

ma dopo, nella vita reale, mi blocco, neache le guardo in faccia.
Io sono a favore del sesso a pagamento, anche se ancora non ho fatto questa esperienza perchè non è cosi semplice come sembra.
Sono fobico e dep...ogni tipo di relazione sociale mi mette l'ansia ormai.
Che schifo di vita... e pensare che poteva andare bene, anzi alla grande, ma proprio quelle persone di uno si fida, che mi hanno letteralmente affossato.

a 32 anni... ci sono periodi in cui penso che potrei anche riprendermi, ma sono solo false speranze. Non si puo' cambiare così una solitudine completa protratta da anni e una solitudine relazionale che è stata quasi una costante nella mia vita. Ogni volta che devo interagire con una persona... entro subito nel pallone, confuso, ascolto ma non capisco neanche le parole... e quando sono da solo, la situazione migliora ma di poco. Situazione contraddittoria, perchè so che per togliere questa cappa mentale che mi ritrovo , questo continuo cerchio alla testa... devo fare una vita piu' sociale. Non ci riesco.

La mia stanza ormai è la mia prigione ma allo stesso tempo il mio luogo sicuro.

Marco Russo · 05-04-2012, 08:11

Quote:

Originariamente inviata da canza

In parte è pure vero, ma per quelli che non hanno problemi a relazionarsi ma che si bloccano una volta arrivati al tema del sesso?

E poi passati i 20 anni i problemi relazionali non fanno che aumentare a causa della verginità.
Se a 18 anni ti senti uno che è solo un po' in ritardo rispetto ai compagni, a 20 cominci a preoccuparti, a 25 hai ancora la speranza che qualcosa possa accadere, ma con l'approssimarsi dei 30 l'adolescenza e la giovinezza sono belle che andate...

E' chiaro che poi a 30 anni ti senti un eunuco...

condivido l'impostazione di ws, per me è più probabile che i problemi relazionali siano quelli determinanti.
E' chiaro che la verginità ad un'età superiore alla media può aggiungere il suo peso in termini di scarsa autostima, ma ti faccio notare che è un problema culturale, visto che in altre epoche la verginità prematrimoniale era vista come una virtù.
Negli ultimi 40 anni c'è stato un breakthrough culturale (con l'emancipazione femminile) che ha portato molte persone, principalmente donne, a doversi adattare ad un sistema di valori nuovo (il sesso prematrimoniale non più visto come peccato) con tutto il bagaglio culturale pregresso in termini di taboo e stigmi.
Il risultato è che comunque una percentuale anomala dei nati negli anni 50 ha perso la verginità al matrimonio, ad un'età tra i 22 e i 28 anni. Non mi sembra che la cosa abbia particolarmente segnato quelle persone, per loro è stato normale così.

avoidantDuck · 05-04-2012, 10:36

Per me la verginità e i problemi relazionali sono strettamente collegati tra loro e si alimentano l'un l'altro. I problemi relazionali rendono difficile la perdita della verginità. Ma poi il peso della verginità ed il senso di inadeguatezza che ne deriva aumentano i problemi a relazionarsi con le donne. E l'aumento di questi problemi rende ancora piu difficile la perdita della verginità, e cosi via. È un serpente che si morde la coda, una specie di vortice depressivo che si autoalimenta.

Io ad esempio non ho problemi a relazionarmi con le donne come amico. Se so che queste sono gia fidanzate (magari proprio con miei amici), per cui non vedo la possibilità per una storia, sono tranquillo e rilassato e riesco persino ad essere brillante. Al contrario invece con le ragazze libere con cui magari potrei avere delle chance mi blocco totalmente, ho difficoltà a trovare argomenti di discussione e anche nei movimenti mi sento scordinato, un pezzo di legno. Penso che in fondo l'ansia derivi dal sentirmi visto e giudicato in ottica sessuale, invece che semplicemente come persona/amico.

Pietro · 05-04-2012, 12:45

vai a prostitute

altro che eunuco poi

paccello · 05-04-2012, 14:27

Quote:

Originariamente inviata da avoidantDuck

Per me la verginità e i problemi relazionali sono strettamente collegati tra loro e si alimentano l'un l'altro. I problemi relazionali rendono difficile la perdita della verginità. Ma poi il peso della verginità ed il senso di inadeguatezza che ne deriva aumentano i problemi a relazionarsi con le donne. E l'aumento di questi problemi rende ancora piu difficile la perdita della verginità, e cosi via. È un serpente che si morde la coda, una specie di vortice depressivo che si autoalimenta.

Io ad esempio non ho problemi a relazionarmi con le donne come amico. Se so che queste sono gia fidanzate (magari proprio con miei amici), per cui non vedo la possibilità per una storia, sono tranquillo e rilassato e riesco persino ad essere brillante. Al contrario invece con le ragazze libere con cui magari potrei avere delle chance mi blocco totalmente, ho difficoltà a trovare argomenti di discussione e anche nei movimenti mi sento scordinato, un pezzo di legno. Penso che in fondo l'ansia derivi dal sentirmi visto e giudicato in ottica sessuale, invece che semplicemente come persona/amico.

Mi ci ritrovo quasi del tutto. Non sono del tutto bloccato con una che mi interessa, però è altra cosa rispetto allo stare vicino ad una non "targettizzata" (scusate il termine...). Una cosa la so fare, più o meno; l'altra no.

Acheo · 05-04-2012, 16:05

Anche io spesso mi sono sentito come un eunuco, ma questo, paradossalmente, mi ha permesso di meglio avvicinarmi e capire l'interiorità femminile

canza · 06-04-2012, 00:28

Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo

ma ti faccio notare che è un problema culturale, visto che in altre epoche la verginità prematrimoniale era vista come una virtù.

Ogni tanto qualcuno tira fuori questa storia che in altre epoche la verginità prematrimoniale era vista come una virtù...

Se faccio notare che siamo nel 2012 e che, per il momento, non possiamo tornare indietro, passo per uno duro o arrogante?

canza · 06-04-2012, 00:29

Quote:

Originariamente inviata da avoidantDuck

Per me la verginità e i problemi relazionali sono strettamente collegati tra loro e si alimentano l'un l'altro. I problemi relazionali rendono difficile la perdita della verginità. Ma poi il peso della verginità ed il senso di inadeguatezza che ne deriva aumentano i problemi a relazionarsi con le donne. E l'aumento di questi problemi rende ancora piu difficile la perdita della verginità, e cosi via. È un serpente che si morde la coda, una specie di vortice depressivo che si autoalimenta.

Perfetto! E' il concetto che andava espresso!

Winston_Smith · 06-04-2012, 00:32

Quote:

Originariamente inviata da canza

Ogni tanto qualcuno tira fuori questa storia che in altre epoche la verginità prematrimoniale era vista come una virtù...

Ma poi, quella delle donne o quella degli uomini?

canza · 06-04-2012, 00:53

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith

Ma poi, quella delle donne o quella degli uomini?

Si riferiva a quella degli uomini visto che si parlava di perderla andando per copule retribuite...

Winston_Smith · 06-04-2012, 01:04

Quote:

Originariamente inviata da canza

Si riferiva a quella degli uomini visto che si parlava di perderla andando per copule retribuite...

Sarei curioso di sapere in quali epoche la verginità maschile prematrimoniale era vista come una virtù, sul serio