nn90

Buongiorno a tutti
Ho 30 anni e non riesco a legare con nessuno.

Da bambino ero molto estroverso, poi ci siamo trasferiti per lavoro quando andavo in seconda elementare e da allora sono iniziati i problemi. Ero considerato il terrone di turno e mi sono chiuso in me stesso. Negli anni successivi non sono mai stato in grado di interagire bene con gli altri; ero timido, mi sentivo inadeguato, mi sentivo brutto... Una sola amicizia per lo più basata su videogame e scuola, zero ragazze, zero amicizie. La scuola andava bene, sono sempre riuscito a tirare dritto, ma non ho mai frequentato fuori i miei compagni di calcio (con cui ho giocato 8 anni), zero amicizie in due anni di palestra, zero amicizie in due anni di arti marziali... Quando uscivo per vedere qualcuno, era sempre e solo in uscita di gruppo. Il mio cellulare altrimenti non suonava mai solo per me. Anche quando qualcuno si avvicinava, poco dopo spariva.

A 20 anni ho conosciuto quella che è la mia attuale fidanzata. Anche lei ha difficoltà a interagire con gli altri, nonostante sia eccezionalmente empatica, oltre che oggettivamente bella. Con lei mi trovo benissimo, ci amiamo profondamente, nonostante un suo disturbo ginecologico non ci permetta di vivere al meglio la sfera sessuale. Grazie a lei mi sono riaperto, sono gradualmente tornato a essere spigliato ed estroverso, ma la sostanza non è cambiata. Ho frequentato 6 anni di università e dopo ho perso immediatamente ogni contatto con il gruppo che frequentavo; ho frequentato altri 4 anni di specializzazione e sono riuscito a fare amicizia con una sola persona che purtroppo ora sento poco...
Ora sono entrato nel mondo del lavoro e non riesco a integrarmi... Mi conoscevano già qui in reparto, c'ero già stato durante la specializzazione, eppure non mi cercano per le pause caffe, non mi cercano per la mensa, non mi cercano per un cavolo di niente. Come in specializzazione. Come all'università. Come al liceo. Come in palestra. Come a calcio.

Come sempre.

Come avrete intuito sono un medico, quindi dovrei quantomeno avere un certo "appeal" solo per la mia posizione sociale. Fisicamente sono atletico e di bell'aspetto (nulla di straordinario, ma lo reputo oggettivo), di viso sono del tutto nella media, nulla di eccezionale ma neppure brutto.

Non pretendo di avere una cerchia di seguaci, niente affatto; vorrei solo capire cosa c'è in me che allontana gli altri.

Arrivato a trent'anni mi sento quasi patetico a parlare di queste cose, ma dopo l'ennesimo momento di tristezza e amarezza, ho paura che un giorno possa arrivare la depressione...

Grazie

SkywalkerJR

.Ma scusa, queste che elenchi sono caratteristiche che possono essere utili per "accasarsi" ma per fare amicizie non penso proprio siano così importanti. Almeno che questa posizione sociale ti permetta di dare agli altri qualcosa che difficilmente potrebbero ottenere da soli.


Comunque a parte questo più sei stupido, più è facile fare amicizia.
Nel senso che le persone stupide di solito si fanno meno problemi in generale.
Non so perché l'ho detto, è una riflessione personale.

Qwerty

Ho pensato stessa cosa
Ma temo non sono amici parassiti che vuole

nn90

Non volevo porre l'attenzione sul mio lavoro, forse mi sono spiegato male, ma il problema è anche questo, ossia che nessuno di quelli che "conosco" mi ha mai chiesto nulla di medico... Di conseguenza, sento di non avere amici.
Il mio stupido profilo fb è pieno zeppo di "amicizie" di persone conosciute fra scuola, università, sport e lavoro, ma sono quasi tutti sconosciuti alla fin fine... Potrei cancellarli quasi tutti e non accorgermi della differenza. Eppure, quando incontro qualcuno dopo tanto tempo, inizia con "ciao! Ma dai, da quanto tempo bla bla bla!", come se prima fossimo chissà che tipo di amici.

Non ho neppure intenzione di sposarmi perché non voglio subire l'umiliazione di non avere neppure un amico fra gli invitati.

confusa86

Ma la tua ragazza cosa ne pensa? Lei ha una vita sociale? Parli con lei di questo tuo disagio?

nn90

Si lei vita sociale ne ha. Ha poche amiche per sua scelta, ma si vedono e sentono molto spesso, più vari conoscenti che sente più o meno frequentemente.

Una volta gliene ho parlato ma non mi ha saputo dire nulla. Lei dice che in me non c'è niente di così strano.

P.s. mi è successo almeno due, forse tre, volte, che due "amici/conoscenti" mi confidassero di ritenermi una persona sincera e affidabile. Quindi non capisco proprio perché il mio whatsapp sia sempre, costantemente, muto. L'ultimo Capodanno poi è stato l'apoteosi, perché non ho ricevuto neppure un augurio se non da miei familiari e da un'amica della mia fidanzata. Mi sono sentito sprofondare

Sophiehatter

Se la gente ti saluta con piacere, se uscivi nei gruppi in cui eri etc etc vuol dire che hai molti conoscenti a cui farebbe piacere vederti (il che é assolutamente positivo) però nessuna amicizia stretta.
In quei contesti avevi provato a cercare tu singolarmente le persone e non eri stato poi ricambiato o la cosa era reciproca per cui loro non cercavo te e tu non cercavi loro?
Capisco come ci si senta a non essere cercati ma le amicizie profonde fanno fatica a crearsi e serve il giusto contesto, oltre che tanta tanta dedizione. Se anche in reparto nessuno prova ad avvicinarti tu fallo al posto loro, trova qualcuno che condivida i tuoi stessi interessi oltre che qualcosa come "frequentiamo lo stesso corso.
É banale eppure aiuta. Hai detto di aver appena iniziato a lavorare, datti tempo; non mi sembra neppure il periodo migliore per riuscire a fare amicizie in ospedale onestamente.

nn90

Quando, negli ultimi anni, ho provato io a cercare attivamente, ho quasi sempre ricevuto picche. Cercavo di continuare via messaggi conoscenze di università e sport, ma dall'altra parte si alzava il muro, per poi riprendere la volta dopo come se nulla fosse accaduto.
Avevo instaurato un minimo di rapporto con una che ritenevo amica all'università, ma che, dopo la laurea, ha smesso di salutarmi non so per quale motivo.
È come se fossi fuori tempo massimo, ognuno ha già i suoi giri e io sono sempre e solo arrivato tardi.

nn90

Non lo so, non so più nulla. So soltanto che mi sento solo. Mi sono sempre sentito solo e da un po' di tempo non lo sopporto più.
Meno male che ho trovato una ragazza che mi ama.

Forse sto solo esagerando... Non lo so ma più vado avanti e più, quando guardo indietro, vedo solo me stesso. Molti altri quando parlano al passato rivangano tante persone, io vedo me, la mia famiglia, la mia fidanzata e tante ombre di passaggio

nn90

Non voglio avere amici a tutti i costi, ne sono rassegnato... Vorrei capire perché non ne ho mai avuti e se può essere anche colpa mia

Trinacria

Ti capisco benissimo. Anche io ho sempre avuto difficoltà a creare amicizie e soprattutto a tenermele.
Nel mio caso però sono consapevole che la colpa è mia. Sono io che allontano le persone, che non le cerco e, di conseguenza, gli altri dopo un po' si stancano.
Visto che sei fidanzato forse insieme a lei può essere più facile trovare qualche amico. Hai detto che lei qualche amica ce l'ha quindi magari può aiutarti a inserirti in un gruppo.
Poi potresti provare tu a chiedere per esempio a qualche collega di pranzare insieme o qualcosa del genere. So benissimo che non è facile (io sono la prima a non riuscirci) ma spesso basta fare solo il primo passo verso qualcuno.

confusa86

Allora ti consiglio come qualcun altro di provare ad avvicinare tu i colleghi. Ok che in passato ti è andata male, ma non sono le stesse persone del calcio o del liceo o dell'università, la gente della nostra età al massimo ha altri giri, e su quello sono d'accordo che è difficile entrarci, ma non credo che ti neghi un caffè e due chiacchiere, poi se sono fidanzati puoi proporre un'uscita a 4 (quando si potrà) e via così.

Michiru-1990

Io credo che sia molto difficile mantenere le amicizie. Anche quelle che durano da anni e anni.
Questo perché la vita delle persone si evolve quindi stare dietro a tutti gli impegni non é semplice. Io stessa non ho più rapporti stretti come li avevo alle superiori o nei pochi anni a seguire.
Non sempre il problema siamo noi, semplicemente gli altri non hanno tempo o voglia di coltivare relazioni.
Per il fatto che la gente metta un muro nei tuoi confronti non saprei...possono essere mille i motivi.
Da quello che scrivi non mi sembra che tu abbia particolari problemi a relazionarti, visto le tue varie conoscenze che hai avuto negli anni passati.

Vento

Credo sia un problema interno, difficilmente risolvibile attraverso consigli pratici. È un tipico problema di cui parlare con uno psicoterapeuta, fidati che aiutano moltissimo se lo trovi bravo. Se ti fa star male è giusto che tu ne parli con qualcuno. Anche se per te può sembrare un pò troppo iniziare un percorso per questo. Potresti andare e fare semplicemente qualche seduta senza impegno. Io ho fatto cosí per un periodo ed ha aiutato, per quanto poi lo sforzo vero nel capirsi e migliorarsi è sempre proprio.

nn90

Grazie a tutti per i consigli. Prenderò in considerazione l'idea di uno psicoterapeuta.

Wolf5

ciao, capisco la situazione poichè la mia è molto simile (nel mio caso aggravata anche da problemi psicologici).
Mi è capitato spesso all'università di cercare di parlare con qualcuno chiedendo qualcosa ad esempio, e poi magari il giorno dopo non venivo nemmeno salutata.
Cerca di capire però se è solo " colpa " degli altri, o se anche tu metti in atto una serie di comportamenti evitanti e se alcune paure e insicurezze ti bloccano in qualche modo. Potresti prendere in considerazione l'idea di fare psicoterapia che sicuramente ti aiuterà.

Masterplan92

Strana questa storia però..comunque nessuno li fuori ha veri amici,spesso sono solo conoscenti..

Milo

Ma a 30 anni con una relazione che funziona e un lavoro senti davvero così tanto il bisogno di avere amici? non è che hai un pò idealizzato l'amicizia perchè non nè hai avuti da ragazzo?

nn90

Non lo so, può essere.

Negli anni mi sono sempre scontrato con questa mia difficoltà a relazionare e forse il buttarmi nello studio (e nei videogame prima dell'università) è stato un modo per scampare al problema. Ora gli studi sono "finiti" e mi rendo conto che il problema non l'ho mai davvero superato.

Quello che mi fa stare male è che in qualsiasi ambiente mi trovi, mi sento un pesce fuor d'acqua. In università c'è un tipo di persone, in reparto un tipo diverso e palestra un tipo completamente diverso; e riesco sempre a sentirmi, alla fin fine, poco coinvolto. Ci provo a integrarmi, anzi da alcuni anni sono decisamente più spigliato (grazie alla mia ragazza sono tornato estroverso come quando ero bambino prima di trasferirmi), ma oltre alla semplice conoscenza non riesco ad arrivare.

Non sono affatto un tipo che se ne sta in disparte, ma col tempo lo sto diventando perché mi sembra non serva a nulla...

Oppure sono io che ho un ideale fasullo di conoscenza e amicizia e penso di essere l'unico sfigato quando in realtà sono anche gli altri nella mia situazione... Da solo non so darmi risposta

eely

Ma penso che la risposta la trovi in quello che dici in queste righe... Cioè si vede che sei una persona introversa e quindi non ti apri facilmente, magari sei insicuro e quindi la gente non ti conosce e non sa le tue opinioni/come la pensi te, ciò che desideri, ciò che ti piace /non ti piace.
Da ciò che scrivi sei una brava persona e sono certa che piaci alle persone ma visto che ti vedono chiuso pensano che sei arrogante oppure che vuoi stare da solo.... Questo si capisce quando dici che aspetti che siano gli altri a prendere iniziative, dici che nessuno ti chiede di bere un caffè, nessuno ti cerca... Prova a vedere chi ti sta simpatico e prova a chiedere te di bere un caffè e cerca te le persone... Se fossi il mio collega lo berrei volentieri un caffè con te