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07-04-2013, 17:53
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#1
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Sono piuttosto fiero della mia intelligenza, è una dote che mi viene riconosciuta da molti. Immagino risalti anche grazie al fatto che non frequento molti dottori e ingegneri , comunque non posso negare di sentire come mia almeno questa caratteristica.
Stavo rispondendo a un post ma non mi veniva la parola. Ce l'avevo sulla punta della lingua.
Non sapete quanto mi faccia incarognire, se mi fisso con un termine specifico non posso sostituirlo con un sinonimo, mi sembra di abbozzare un tentativo comunicativo, se scelgo una parola e non un'altra è perché le sfumature di significato per me racchiudono un potenziale espressivo di valore pari o superiore alla frase stessa che intendo pronunciare/scrivere, e quindi sento che potrei essere frainteso.
Mi è successo anche l'altro ieri, live, con un'amica di amici presentatami nell'occasione, ma dal vivo non c'è molta scelta, o balbettare e fare la figura del cretino (cosa che tra l'altro penso di aver fatto), o sostituire le parole con termini affini ma non completamente congruenti: forse qualcuno non nota la differenza, ma io sono convinto che a livello più o meno conscio a seconda della sensibilità delle persone, il messaggio sia percepito in maniera sensibilmente diversa.
Riflettendo mi sono reso conto che mi sento instupidito, quasi allo stesso modo in cui mi sentivo quando assumevo xanax, e devo dire che non sto facendo uso di nessun farmaco al momento.
Vi domando quindi se notate anche voi fluttuazioni delle vostre capacità intellettive in funzione degli sviluppi dei vostri disturbi: domanda volta specialmente a chi come me ha momenti di down e momenti dove le problematiche sociali/psicologiche ci abbandonano lasciandoci liberi di esprimere tutto il nostro potenziale.
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07-04-2013, 18:15
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#2
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nothingness
Messaggi: 1,300
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Sono piuttosto fiero della mia intelligenza, è una dote che mi viene riconosciuta da molti. Immagino risalti anche grazie al fatto che non frequento molti dottori e ingegneri , comunque non posso negare di sentire come mia almeno questa caratteristica.
Stavo rispondendo a un post ma non mi veniva la parola. Ce l'avevo sulla punta della lingua.
Non sapete quanto mi faccia incarognire, se mi fisso con un termine specifico non posso sostituirlo con un sinonimo, mi sembra di abbozzare un tentativo comunicativo, se scelgo una parola e non un'altra è perché le sfumature di significato per me racchiudono un potenziale espressivo di valore pari o superiore alla frase stessa che intendo pronunciare/scrivere, e quindi sento che potrei essere frainteso.
Mi è successo anche l'altro ieri, live, con un'amica di amici presentatami nell'occasione, ma dal vivo non c'è molta scelta, o balbettare e fare la figura del cretino (cosa che tra l'altro penso di aver fatto), o sostituire le parole con termini affini ma non completamente congruenti: forse qualcuno non nota la differenza, ma io sono convinto che a livello più o meno conscio a seconda della sensibilità delle persone, il messaggio sia percepito in maniera sensibilmente diversa.
Riflettendo mi sono reso conto che mi sento instupidito, quasi allo stesso modo in cui mi sentivo quando assumevo xanax, e devo dire che non sto facendo uso di nessun farmaco al momento.
Vi domando quindi se notate anche voi fluttuazioni delle vostre capacità intellettive in funzione degli sviluppi dei vostri disturbi: domanda volta specialmente a chi come me ha momenti di down e momenti dove le problematiche sociali/psicologiche ci abbandonano lasciandoci liberi di esprimere tutto il nostro potenziale.
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Si, certo, il primo sintomo immediato del mio sviluppo depressivo è stata la riduzione delle capacitá mnemoniche. Progressivamente ho notato un calo della concentrazione che ora come ora mi porta ad abbandonare la lettura di un libro dopo quattro righe neanche.
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07-04-2013, 18:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Una sera mi fu chiesto di andare a mare l'indomani, io avevo abbastanza ansia di questa situazione sociale così per tutta la sera domandavo al mio amico cosa avrebbe fatto il giorno dopo; e ogni volta mi ripeteva che dovevamo andare a mare, alla fine è uscita a tarantella la cosa. Io DIMENTICAVO sistematicamente che avrei partecipato a quella scampagnata.
Dunque Sì, mi rincoglionisco quando noto qualcosa di strano, può essere uno sguardo, una voce, un atteggiamento o semplicemente un mio pregiudizio verso l'aspetto della persona...anche pensare che abbia avuto una vita più soddisfacente della mia.
Con le parole ho un rapporto abbastanza sereno, a volte esprimo concetti confusi oppure uso un papiro di parole per esprimerne di basilari. A come mi viene.
Spesso sdrammatizzo io stesso la situazione...perché magari noto che le persone aspettano; oppure l'ansia mi fa raccontare le cose in maniera essenziale e veloce....la gente puntualmente mi chiede di ripetere.
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07-04-2013, 18:23
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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io mi ritenevo molto intelligente quando andavo a scuola. Era l'unico aspetto di me stesso di cui andavo fiero e che mi dava sicurezza da quel punto di vista. A scuola studiavo poco ed ero uno dei piu bravi. Gli esami dell'università li preparavo da solo pochi giorni prima e a lezione ci andavo molto poco. Era "famoso" per questo. Finita la scuola ho iniziato a capire che l'intelligenza va oltre lo studio e la bravura a scuola. Ora non mi sento proprio intelligente anzi mi rendo conto che sono scemo e banale in molti settori e in molti ambiti della vita (ad esempio nel linguaggio, ecc).
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07-04-2013, 18:27
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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dovresti sentire me quando parlo...
a volte non mi vengono le parole, non terminoni, ma anche parole semplici
oppure non mi vengono in mente i nomi di alcuni posti, ecc...
sì a sentirmi parlare sembrerei un mezzo ritardato a volte
io sinceramente non ci do peso, anzi la prendo sul ridere
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07-04-2013, 18:30
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Quote:
Originariamente inviata da Christopher
Si, certo, il primo sintomo immediato del mio sviluppo depressivo è stata la riduzione delle capacitá mnemoniche. Progressivamente ho notato un calo della concentrazione che ora come ora mi porta ad abbandonare la lettura di un libro dopo quattro righe neanche.
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bè in effetti anche io ho avuto un calo progressivo della mia capacità di concentrazione, con picchi nei periodi più neri dove ero sommerso dall'apatia
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07-04-2013, 18:32
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#7
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Boringville, Piemonte.
Messaggi: 245
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Oddio mi sento rincuorata da questo post! Oggi ero in gelateria e non veniva la parola 'cono' -_- le faccio "vorrei un.... un..." mi giro verso il moroso dicendogli (tra l'altro ad alta voce ma vabè haha) "come cazzo si chiama???" e lui "un cono!".
Ma mi capita spessissimo ultimamente, credevo di stare impazzendo! Eppure sono sempre stata sciolta nel linguaggio e anche abbastanza forbita. Sì beh quando sono timida e mi sento in soggezione vado a funghi e inizio a balbettare, ma ultimamente mi capita anche in situazioni tranquille
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07-04-2013, 18:33
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 264
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Sono piuttosto fiero della mia intelligenza, è una dote che mi viene riconosciuta da molti. Immagino risalti anche grazie al fatto che non frequento molti dottori e ingegneri , comunque non posso negare di sentire come mia almeno questa caratteristica.
Stavo rispondendo a un post ma non mi veniva la parola. Ce l'avevo sulla punta della lingua.
Non sapete quanto mi faccia incarognire, se mi fisso con un termine specifico non posso sostituirlo con un sinonimo, mi sembra di abbozzare un tentativo comunicativo, se scelgo una parola e non un'altra è perché le sfumature di significato per me racchiudono un potenziale espressivo di valore pari o superiore alla frase stessa che intendo pronunciare/scrivere, e quindi sento che potrei essere frainteso.
Mi è successo anche l'altro ieri, live, con un'amica di amici presentatami nell'occasione, ma dal vivo non c'è molta scelta, o balbettare e fare la figura del cretino (cosa che tra l'altro penso di aver fatto), o sostituire le parole con termini affini ma non completamente congruenti: forse qualcuno non nota la differenza, ma io sono convinto che a livello più o meno conscio a seconda della sensibilità delle persone, il messaggio sia percepito in maniera sensibilmente diversa.
Riflettendo mi sono reso conto che mi sento instupidito, quasi allo stesso modo in cui mi sentivo quando assumevo xanax, e devo dire che non sto facendo uso di nessun farmaco al momento.
Vi domando quindi se notate anche voi fluttuazioni delle vostre capacità intellettive in funzione degli sviluppi dei vostri disturbi: domanda volta specialmente a chi come me ha momenti di down e momenti dove le problematiche sociali/psicologiche ci abbandonano lasciandoci liberi di esprimere tutto il nostro potenziale.
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Oltre ad essere molto portato per le lingue, anche per quanto riguarda la mia "intelligenza comunicativa", utilizzo determinate parole per i loro significati particolari/unici, e certe volte mi sembra di essere troppo perfettino.
Anche a me capitano figure del cavolo nel parlato, perciò ogni tanto addirittura ho quasi cercato di parlare peggio, credo che l' importante comunque sia usare le parole che si vuole in modo affabile.
Io non trovo interesse nello studio e non sono per niente portato in concentrazione e sforzo di volontà, a causa della solitudine che mi ha portato a sua volta depressione…
Anche di me pensano che sono intelligente ma non credo ne siano particolarmente convinti, forse è solo perché sembro spesso triste e introverso (cosa che mi irrita).
Sono un gran pensatore ma uno scarso oratore, la cosa è molto fastidiosa. Penso che ci voglia solo pratica, però.
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07-04-2013, 18:36
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Quote:
Originariamente inviata da Sid1986
Oddio mi sento rincuorata da questo post! Oggi ero in gelateria e non veniva la parola 'cono' -_- le faccio "vorrei un.... un..." mi giro verso il moroso dicendogli (tra l'altro ad alta voce ma vabè haha) "come cazzo si chiama???" e lui "un cono!".
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lol, capitano scene del genere anche a me
(anche ad un mio compaesano, solo che lui è decisamente peggio in questo senso )
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07-04-2013, 18:38
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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Volevo rispondere al topic ma non mi vengono nemmeno le parole adatte.
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07-04-2013, 19:03
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Io sento che col tempo mi sto rincoglionendo, ne ho avuto dei riscontri oggettivi non so da cosa dipenda, non faccio uso di psicofarmaci...
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07-04-2013, 23:58
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Purtroppo anch'io ho dei vuoti di memoria e ogni tanto arrivo persino a parlare a scatti
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08-04-2013, 22:07
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#13
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 152
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Anch'io ho lo stesso problema ma negli ultimi tempi sembra stia migliorando... non so esattamente perché, forse sono più tranquilla. È imbarazzante quando non viene in mente una parola o dei sinonimi... ma capita a tutti, anche ai "normali", magari non con la stessa frequenza. Ricordo un periodo in particolare, c'era questa persona di cui ero fortemente (e sottolineo fortemente) infatuata: mi bloccavo completamente e avevo difficoltà anche a pronunciare le frasi più banali
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