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Vecchio 20-04-2017, 00:56   #1
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Ciao a tutti, ho 21 anni di milano e sto affronando un periodo un po' strano:
Dai 14 ai 17 anni sono stato in casa a giocare al computer, grazie a episodi di bullismo e una volta uscito ho passato 3 anni ad una scuola serale dove mi sono diplomato.
A novembre dell'anno scorso ho conosciuto una ragazza veneta di 17 anni, la quale mi sono subito innamorato di lei (ragazza super egocentrica e narcisista). Lei cercava in tutti i modi di farmi capire che per me non provava niente però io niente, cieco completamente però lei invece che fermare tutto le andava bene e quindi alla fine mi ha fatto star malissimo.
Subito dopo ho conosciuto una ragaza matura, milanese di 19 che anche qui c'erano dei problemi perché si stava già frequentando con uno e da me voleva amicizia, a me non è stato bene e l'ho "ammazzata", lei mi ha bloccato dicendomi che sono un egoista però la nostra conversazione si è conclusa diciamo bene.
Bene, ora mi sento libero, non ho più problemi amorosi e non sento più quell'esigenza di trovare una fidanzata e sarebbe tutto normale se non avessi un pensiero di natura pessimistica.
Vado a lavoro da lunedì a venerdì e mi piace, i weekend li dedico a giocare un po' al computer, uscire con qualche amico o far fotografie però mi sento che c'è qualcosa che non va: vedo in giro le persone e io mi sento molto distante da loro, non in senso inferiore, al contrario superiore: penso frasi del tipo "guarda questi, tutti uguali, tutti col telefono in mano, tutti che avranno avuto tante esperienze mentre io non ho mai baciato una ragazza, sono unico e raro". Fino a qualche mese vedevo non aver mai baciato una ragazza come una mancanza, mentre oggi ne vado fiero, forse aver frequentato quella ragazza super narcisista mi ha traslato un po' con la sua natura però il punto della questione è che, si vado a lavoro, faccio il mio dovere e tutto ma non mi sento bene: quando avevo i problemi amorosi almeno c'era qualcosa a cui pensare, anche se mi facevano star male però mi sentivo vivo (sono anche un po' masochista).
Mi sono reso conto che con le persone parlo solo di me quando mi dicono qualcosa, io non faccio domande, se non trovo altro da dire che riguarda la mia esperienza, preferisco tacere, infatti non ho molti amici, non riesco a creare un rapporto da zero, penso solo a me stesso.
Non so se può aiutare ma quando magari sono insieme a un amico/a e sento della musica, io non ascolto più le sue parole e la musica mi avvolge completamente.
Non so se può aiutare ma cerco di farvi più esempi possibili per capire che cos'ho.
Ci manca solo il narcisismo...
Secondo voi è tutto normale? Cosa c'è che non va?


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Vecchio 20-04-2017, 01:01   #2
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Ho un anno più di te e sto messo molto peggio,anzi non mi sembri stare molto male per fortuna tua,tu sei contento così o no?Se sei sereno allora non hai niente che non va,il resto pippe mentali
Vecchio 20-04-2017, 01:14   #3
Banned
 

Nessuno è superiore a nessuno, facciamo tutti schifo allo stesso livello .
Scherzi a parte, questa sensazione di diversità ce l'hai da fin l'adolescenza? o a quell'età eri più "normale" a tuo parere?
Saper descrivere e dubitare di se stessi è una nobile dote, ma non per forza significa che tu abbia qualche sorta di problema. Devi riempire questo vuoto che hai, ed è una cosa che capita a molti, chi più chi meno.
Approfondisci meglio però, dici che non senti un'esigenza di una fidanzata però dici che quando ti preoccupavi al riguardo ti sentivi più vivo.
Vecchio 20-04-2017, 10:52   #4
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Cerco di rispondere a entrambi:
Si, non sto male ma non sono neanche contento, sto vivendo la mia vita in maniera molto tranquilla, accettando quello che mi offre senza crearmi aspettative da nessuno; Samuele la tua battuta mi ha fatto morire dal ridere comunque rispondendo alla tua domanda, si l'ho vissuta anche ai 14 anni, ecco il motivo per il quale mi sono messo attaccato ad un computer 12 ore al giorno tutti i giorni: nella vita non mi sentivo accettato dagli altri mentre sul gioco mi rispettavano, aiutavano e facevano star bene (comunicavo grazie a cuffie e microfono con persone sconosciute) quindi dopo poco tempo si è creata una dipendenza rinunciando alla scuola e a "scoprire il mondo", dopo 3 anni le persone di cui mi "fidavo" sono sparite e io ho immediatamente lasciato quel mondo terminando gli studi. L'adolescenza l'ho iniziata a 17 anni, infatti ad oggi sono molto più consapevole, anche se quei 3 anni mi hanno segnato purtroppo: ho qualche problema a concentrarmi.
A lavoro vado forte perché faccio il programmatore e le mie pippe mentali mi sono di aiuto per trovare le falle nel sistema ma nella vita ha un effetto davvero brutto: ogni situazione, problema, io devo sempre trovare una soluzione e la mia tecnica è che cerco milioni di soluzioni, le salvo nel cervello e dopo riesamino la lista e prendo la migliore, questo processo avviene in pochi secondi e molti mi dicono che è una dote.
Il problema è che comunque mi sembra di vivere in maniera passiva, niente mi da soddisfazione e non mi sembra di avere obiettivi nella vita. Ad oggi guardare le foto del primo amore non mi fa star più molto male e quindi mi da fastidio perché almeno prima sentivo delle emozioni, positive o negative mentre ora è morto anche quello.
Forse dovrei essere contento ma che ti devo dire, non lo sono. Penso di essere il contrario di tutto, non mi piace utilizzare il telefono, non ho facebook e disprezzo tutti questi mezzi di comunicazione, non mi dispiace andare in giro da solo anzi a breve mi comprerò una macchina fotografica e ho intenzione di girare l'italia e non voglio nessuno perché crerebbe solo problemi.
Da quando è finito tutto con le ragazze, soprattutto con l'ultima mi è cambiata completamente la vita. Se prima adoravo scrivere su whatsapp per ore, (con la prima ragazza ci siamo scambiati 9000 messaggi in 2 mesi) ad oggi mi da noia e non vedo l'ora di vedere e conoscere la persona dal vivo ma anche qui non lo prendo come un peso, cioè se si esce bene se no vivo lo stesso infatti mi sto sentendo con una ragazza da circa una settimana ed è palese di quanto già sia presa da me. Però io non voglio una fidanzata attualmente, sto bene così pero più non ci penso e più le ragazze si attaccano a me.


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Ultima modifica di Alessandro95; 20-04-2017 a 10:55.
Vecchio 20-04-2017, 11:24   #5
Avanzato
 

succede anche a me di sentirmi diverso a volte...
ma la presunta 'diversità' nasce dal confronto con l'altro, non bisogna cadere in questa trappola a spirale.
ognuno di noi è un essere unico e irripetibile, con aspirazioni, desideri e immancabili problemi...
il 'confronto' bisogna averlo con se stessi, l'unico modo di crescere.

detto questo, continua a coltivare i tuoi interessi e passioni e come dico a tutti e a me stesso:non mollare mai!
Vecchio 20-04-2017, 14:03   #6
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Originariamente inviata da Gilliant Visualizza il messaggio
succede anche a me di sentirmi diverso a volte...

ma la presunta 'diversità' nasce dal confronto con l'altro, non bisogna cadere in questa trappola a spirale.

ognuno di noi è un essere unico e irripetibile, con aspirazioni, desideri e immancabili problemi...

il 'confronto' bisogna averlo con se stessi, l'unico modo di crescere.



detto questo, continua a coltivare i tuoi interessi e passioni e come dico a tutti e a me stesso:non mollare mai!


Grazie del consiglio ma come puoi confrontare te stesso?
Ovvero confronti te con che cosa?


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Vecchio 20-04-2017, 14:28   #7
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
Grazie del consiglio ma come puoi confrontare te stesso?
Ovvero confronti te con che cosa?


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infatti era un confronto virgolettato...intendevo il significato di: dialogo aperto.
di cercare di capire quali sono le tue vere esigenze, quali sono i tuoi punti di forza e su quali migliorare, di far emergere le qualità caratteriali migliori.
è questo il 'confronto' che intendevo.
Vecchio 20-04-2017, 15:26   #8
Intermedio
 

Ok chiaro e grazie.
Per quanto riguarda le relazioni con gli altri? Io sono in una fase che penso che gli altri creino solo problemi che da soli si sta meglio perché ogni cosa dipende da te ed è tua responsabilità.
È normale che se la gente mi chiede di uscire, dentro di me penso "no no sto bene così"? Che strana sta vita, fino a qualche mese fa piangevo perché desideravo avere amici/fidanzata..


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Vecchio 20-04-2017, 15:59   #9
Avanzato
 

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Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
Ok chiaro e grazie.
Per quanto riguarda le relazioni con gli altri? Io sono in una fase che penso che gli altri creino solo problemi che da soli si sta meglio perché ogni cosa dipende da te ed è tua responsabilità.
È normale che se la gente mi chiede di uscire, dentro di me penso "no no sto bene così"? Che strana sta vita, fino a qualche mese fa piangevo perché desideravo avere amici/fidanzata..


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é importante cercare e trovare momenti tutti per se, dove si è soli con se stessi.
utili per ricaricarsi, accedere al 'confronto' di cui sopra, dedicarsi agli hobbies (lettura, scrittura, computer, ecc...) o semplicemente per staccare da tutto e da tutti.
comunque è di primaria importanza frequentare amici...quindi non rifiutare le proposte di uscita...ovviamente devi aver voglia, magari esci solo con le persone a te 'affini' e qualche volta anche con quelle 'meno affini'...
che importa! credimi, ormai sto chiudendo la decade dei 40 (ahime!), l'isolamento completo, che sia o meno volontario ,è da evitare...la solitudine (sopra tutto quella affettiva) è soffocante più dello stare in compagnia...
ho sperimentato anni fa' la tua esperienza (isolarmi da tutto tranne l'interazione minima necessaria), non sono stato benissimo,eh!
per fortuna ho una famiglia (genitori,fratello, sorelle, nipoti) che mi vuole bene e qualche amico fidato...ma vivo solo (e male) senza una relazione affettiva...

ti capisco che la 'gente' possa sembrarti superficiale, non interessante, odiosa talvolta...
per farti un esempio sul lavoro strozzerei volentieri qualche collega, solo per i suoi discorsi insulsi!
comunque il recidere qualsiasi rapporto con l'altro e' volersi 'tagliare' una parte della propria umanità.
se sei responsabile (come scrivi e penso tu lo sia), con convinzioni salde il contatto col mondo esterno non ti 'contaminerà'.
sei giovane, non precluderti nulla...anche una eventuale fidanzata.
nulla è deciso, nulla è scontato...

Ultima modifica di Gilliant; 20-04-2017 a 16:08.
Ringraziamenti da
Alessandro95 (20-04-2017)
Vecchio 20-04-2017, 16:31   #10
Esperto
 

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Mi sono reso conto che con le persone parlo solo di me quando mi dicono qualcosa, io non faccio domande, se non trovo altro da dire che riguarda la mia esperienza, preferisco tacere, infatti non ho molti amici, non riesco a creare un rapporto da zero, penso solo a me stesso.
Non so se può aiutare ma quando magari sono insieme a un amico/a e sento della musica, io non ascolto più le sue parole e la musica mi avvolge completamente.
A me sembri un ragazzo introverso da quello che racconti. Vedi il bicchiere messo pieno, non sembri timido, fobico e neanche tanto insicuro. Sei ancora giovane e le occasioni mi sembra non ti manchino.

Quote:
Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
Vado a lavoro da lunedì a venerdì e mi piace, i weekend li dedico a giocare un po' al computer, uscire con qualche amico o far fotografie però mi sento che c'è qualcosa che non va:
Io l'ho sempre detto che non si vive di solo lavoro. Probabilmente ti senti depresso, hai preso qualche due di picche, hai difficoltà ad accettare il tuo essere introverso.

Quote:
Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
vedo in giro le persone e io mi sento molto distante da loro, non in senso inferiore, al contrario superiore: penso frasi del tipo "guarda questi, tutti uguali, tutti col telefono in mano, tutti che avranno avuto tante esperienze mentre io non ho mai baciato una ragazza, sono unico e raro". Fino a qualche mese vedevo non aver mai baciato una ragazza come una mancanza, mentre oggi ne vado fiero,
Questo è un pensiero disfunzionale.

Dovresti cercare di eliminare quei pensieri disfunzionali e cercare un maggiore equilibrio anche capendo di più te stesso.

Quote:
Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
penso che gli altri creino solo problemi
Altro pensiero disfunzionale.

Quote:
Originariamente inviata da Alessandro95 Visualizza il messaggio
A lavoro vado forte perché faccio il programmatore e le mie pippe mentali mi sono di aiuto per trovare le falle nel sistema ma nella vita ha un effetto davvero brutto: ogni situazione, problema, io devo sempre trovare una soluzione e la mia tecnica è che cerco milioni di soluzioni, le salvo nel cervello e dopo riesamino la lista e prendo la migliore, questo processo avviene in pochi secondi e molti mi dicono che è una dote.
Pensare troppo alle cose è un arma doppio taglio, dovresti cercare di pensarci meno ed essere più spontaneo.

Ultima modifica di Doomguy; 20-04-2017 a 16:33.
Vecchio 20-04-2017, 16:55   #11
Intermedio
 

Vorrei davvero guarda: quando mi si presenta un problema non faccio neanche a tempo a esaminarlo che nella mia testa arrivano 10 mila soluzioni, te le dico tutte a raffica e mentre parlo e tu stai ancora ragionando sulla prima, io arrivo in fondo, rielaboro e ti tiro fuori la migliore, se non va riprovo con la seconda classificata. Sai quante volte ho ricevuto un bel "oh ma ti vuoi dare una calmata?". Questo quando sto bene, quando sto male, ti porto all'esasperazione: quando capisco che non ottengo quello che voglio dalle persone inizio a piangere e a buttarti addosso tutti i miei problemi. Hai due soluzioni: bloccarmi oppure dirmi quello che voglio sentire... se mi continui a tenere nel limbo (ovvero non mi dici quello che voglio sentire), l'agitazione aumenta finchè non si finisce in una litigata.
Devo dare la colpa a mia mamma perché mi ha insegnato che se piango e faccio il prepotente ottengo quello che voglio, infatti nella vita mi massacrano perché non funziona proprio così.
Mia mamma è una persona troppo buona e non farebbe del male a nessuno e mi raccontava che da piccolo la portavo all'esasperazione e alla fine lei cedeva, stessa cosa sul gioco: le chiedevo soldi su soldi e lei me li dava perché probabilmente aveva paura che io stessi male per colpa sua. Mia mamma mi vuole un gran bene, troppo, al contrario di mio padre: completamente assente.
Come puoi notare sono perfettamente consapevole di come sono ma non so cosa fare per cambiare, poi l'informatica mi incrementa questa problematica.


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