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01-01-2012, 15:58
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Mi sento proprio a terra.
Mi chiedo se ne verrò mai fuori, purtroppo o per fortuna sono una persona che conserva sempre un briciolo di speranza e che forse crede che i miracoli possano accadere; non posso però non domandarmi se la situazione in cui mi trovo è destinata a perdurare a tempo indeterminato.
Un incontro con un mio amico, l'unico, m'ha buttato decisamente giù di morale. Questo amico è anch'esso timido e a causa di una situazione lavorativa alienante ha una vita sociale direi scarsa, io pensavo che non fosse molto distante da me; invece mi sono reso conto che conosce moltissima gente, specie nostri coetanei e "simili". Nel quartiere conosce praticamente tutti, io invece non conosco nemmeno chi sta a 100 metri da casa mia. Da ciò che ho potuto appurare la maggior parte delle sue conoscenze derivano dal mondo parrocchiale, mondo che io ho abbandonato dopo la cresima. Un po sentendo le sue parole mi sono pentito di aver abbandonato la chiesa. Il fatto è che, nonostante sia credente non sopporto la falsità di molti che frequentano la parrocchia, non riesco a seguire una messa, detesto l'omelia, e più di tutto odio l'ipocrisia di tantissimi che ogni domenica frequentano la messa e poi nella vita di tutti i giorni non hanno nulla dello spirito cristiano. Insomma non mi piace il tanto marcio che c'è all'interno dell'istituzione chiesa cattolica (probabilmente fosse vissuto più a lungo papa Luciani avrebbe fatto un po di pulizia). Purtroppo per quello che è il mio carattere non riesco a venir meno ai miei ideali; poi probabilmente la questione chiesa è dovuta al fatto che non ho mai conosciuto buoni preti, è stato solo uno il prete che sentivo amico, ma alle vecchiacce del quartiere non gli andava e dovette andarsene. In passato ho anche pensato di farmi protestante, ma si è trattato di un momento estemporaneo.
Tornando al mio amico, l'ho visto quasi preoccupato per me, mi chiedo se potrei mai confidargli i miei problemi, magari rateizzando la cosa. So che lui potrebbe essere un buon tramite per tentare di uscire dal guscio, per conoscere gente; il problema è che nel corso degli anni il mio isolamento m'ha portato a diventare un po misantropo, se non mi piace qualcuno non riesco a nasconderlo, non riesco a far buon viso a cattivo gioco. Eppoi mi vergogno a morte, come posso giustificare la mia situazione, come posso giustificare il fatto che vivo da sempre nel mio quartiere e non conosco nessuno? Fossero poi solo questi i problemi forse sarebbe il minimo, per me è una vera faticaccia socializzare con qualcuno, se ad una persona normale bastano 5 minuti a me ci vuole 1 settimana, mi trovo in disagio al di là di una conversazione 1 a 1.
Beh adesso che ho buttato fuori un po di roba mi sento meglio, spero di non avervi tediato.
Pensando al mio amico m'è venuta in mente questa canzone:
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Ultima modifica di Otago; 01-01-2012 a 16:16.
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01-01-2012, 16:11
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 1,773
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Quote:
Originariamente inviata da Otago
e più di tutto odio l'ipocrisia di tantissimi che ogni domenica frequentano la messa e poi nella vita di tutti i giorni non hanno nulla dello spirito cristiano. Insomma non mi piace il tanto marcio che c'è all'interno dell'istituzione chiesa cattolica
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concordo,infatti non sono pentito di aver abbandonato quel mondo.
Quote:
Originariamente inviata da Otago
Tornando al mio amico, l'ho visto quasi preoccupato per me, mi chiedo se potrei mai confidargli i miei problemi, magari rateizzando la cosa. So che lui potrebbe essere un buon tramite per tentare di uscire dal guscio, per conoscere gente; il problema è che nel corso degli anni il mio isolamento m'ha portato a diventare un po misantropo, se non mi piace qualcuno non riesco a nasconderlo, non riesco a far buon viso a cattivo gioco. Eppoi mi vergogno a morte, come posso giustificare la mia situazione, come posso giustificare il fatto che vivo da sempre nel mio quartiere e non conosco nessuno? Fossero poi solo questi i problemi forse sarebbe il minimo, per me è una vera faticaccia socializzare con qualcuno, se ad una persona normale bastano 5 minuti a me ci vuole 1 settimana, mi trovo in disagio al di là di una conversazione 1 a 1.
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mi rivedo in questo discorso, spero di riuscire a trovare il coraggio un giorno, cazzo questo forum va usato per reagire non per deprimersi ulteriormente
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01-01-2012, 16:16
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Otago
mi chiedo se potrei mai confidargli i miei problemi, magari rateizzando la cosa. So che lui potrebbe essere un buon tramite per tentare di uscire dal guscio, per conoscere gente;
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se appena appena senti di riuscire a farlo te lo consiglio assolutamente, il fatto che lui sia timido ti aiuterà, provaci, è una bella opportunità....
oppure più semplicemente non dire nulla, cerca solo con il suo aiuto di trovare un occasioni per aprirti un pò...
mi sono pentito anche io di aver lasciato l'ambiente parrocchiale ai tempi....io ero misantropo ai massimi livelli, non sopportavo nessuno, trovavo tutti falsi, stupidi, superficiali tranne me, per uno strano senso di superiorità cha a volte mi segue anche oggi....
lascia stare le menate cattolico/protestante/indù/eccetera...quella era la tua scusa a parer mio...le persone non sono mai buone o cattive a seconda della religione che praticano...
Quote:
Eppoi mi vergogno a morte, come posso giustificare la mia situazione, come posso giustificare il fatto che vivo da sempre nel mio quartiere e non conosco nessuno?
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questa la risolvi preparandoti prima le "giustificazioni"......
potresti dire che frequentavi gente di un'altro ambiente, che poi ti hanno deluso ed ora sei rimasto un pò isolato...oppure dire che hai avuto un periodo nero in cui hai voluto allontanarti da tutti....
alla fine a nessuno importerà più di tanto fidati....
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01-01-2012, 16:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Grazie per i consigli inosservato. Purtroppo il fatto è che io sono una persona che non si fida di nessuno, sento però che questo mia amico non essendo un gran chiaccherone non andrebbe a raccontare in giro i fatti miei.
Io di solito come giustificazione tendo a dire che sono un orso.
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02-01-2012, 11:48
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
se appena appena senti di riuscire a farlo te lo consiglio assolutamente, il fatto che lui sia timido ti aiuterà, provaci, è una bella opportunità....
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Penso che potrei dirgli sai in questi anni mi sono isolato e ho perso i contatti e poi non sono molto bravo a socializzare, non mi trovo a mio agio con sconosciuti o con persone estroverse. Mi rendo conto che devo girarci intorno alla larga, non posso dirgli di botto sai negli anni ho sviluppato una fobia sociale.
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questa la risolvi preparandoti prima le "giustificazioni"......
potresti dire che frequentavi gente di un'altro ambiente, che poi ti hanno deluso ed ora sei rimasto un pò isolato...oppure dire che hai avuto un periodo nero in cui hai voluto allontanarti da tutti....
alla fine a nessuno importerà più di tanto fidati....
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Io di solito dico che tutti gli amici che avevo sono andati a vivere distanti. In buona parte è vero, quei rarissimi amici che avevo, nonostante fuori dall'ambito scolastico non li vedessi mai, sono tutti distanti: In realtà avevo anche un'amica che ora vive all'estero.
Il fatto è che io ignoro totalmente le "convenzioni" sociali, come ci si pone quando si conosce qualcuno, cosa bisogna dire e/o fare. Faccio una fatica incredibile a socializzare, alle superiori, in prima, ci misi un sacco ad aprirmi, avresti dovuto vedermi poi in quinta, ero il più casinista della classe, si potrebbe dire che ne ero il buffone, anzi potevo essere quello che tirava su il morale. All'epoca comunque mi ero corazzato con una parvenza di durezza e cinismo. Comunque alldilà dell'ambiente "sicuro" della classe rimanevo un ragazzo molto chiuso.
Per quelle che sono le mie problematiche sociali nei confronti dei coetanei, direi che non ho evidenti manifestazioni di disagio, è un evento estremamente raro che su di me traspaiano i sentimenti, eccezion fatta per la rabbia, unico sentimento che non riesco a celare. Mi accelera un pò il cuore, tre volte mi è capitato invece; 2 volte parlando davanti ad una "platea" ed una volta ad una ragazza, un offuscamento della visione laterale, in pratica come nel caso della ragazza vedevo solo lei e tutto intorno era offuscato. Non ho mai avuto attacchi di panico ma in compenso provo costantemente vergogna, mi vergogno perchè non conosco nessuno, mi vergogno se qualcuno mi guarda mentre faccio qualcosa ecc ecc; il problema è, ma come cavolo si elimina la vergogna?
Pensandoci bene forse mi vergogno per la mia natura sensibile.
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02-01-2012, 12:00
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#6
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: ˜°º ÌŞĦţäŖ º°˜
Messaggi: 1,967
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Io alla mia unica amica/conoscente che mi e' rimasta nella mia chiesa, gliel'ho detto dei miei problemi nel socializzare. E' stata comprensiva, ma non mi ha mai inclusa nella sua cerchia di amiche, tiene le due cose separate. Si limita a uscire con me una volta al mese e a parlarmi delle sue amiche e di come senza di loro impazzirebbe.
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02-01-2012, 12:11
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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una cosa buona l'hai fatta:abbandonare la Chiesa.troppo corrotta per i miei gusti,io ci vado quando voglio,per il resto esistono i testi,basta leggerseli da soli.almeno se si va all'inferno non ci porta dietro miliardi di persone. una volta sola tentai anni fa di parlare di miei problemi con un prete e poco ci mancava che mi condannasse a morte.da allora mai più confessato.
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