Mi presento: sono una donna di quasi 34 anni, la cui vita è completamente distrutta. Soffro di ansia, e penso depressione (anche se non diagnosticata). Il tutto nasce da un carattere schifo, dal mio essere molto timida e chiusa, ma questo stato di malessere e di chiusura è peggiorato a seguito dei gravi problemi familiari ed economici che sto avendo da ben 17 anni. Mio padre fini in galera che avevo appena 16/17 anni, motivo peculato sul lavoro, essendo lui dipendente pubblico. Rimase lì per 9 mesi, per via dell' indulto. Nel 2009 venne riarrestato e rimase dentro ben 2 anni.Evaporò il suo TFR, e andò in pensione 3 anni dopo con meno soldi di quelli che avrebbe dovuto prendere. Mia madre faceva lavori di pulizia in una ditta, che però nel 2010 falli e comunque lei per causa professionale ebbe un'ernia del disco e altri problemi di salute. Nel 2011 mio padre uscì di prigione, ma come dicevo prima si ritrovò in braghe di tela. Mia madre si mise a cercare lavoricchi vari per tamponare, io studiavo ing all'università, ma non ho mai concluso anche perché ho avuto difficoltà di pagare le tasse, e avevo troppi problemi di ansia, che sono degenerati in disturbi fisici. Attualmente la situazione è gravissima, non ho nessuna esperienza lavorativa, in quanto non ho nessun titolo di studio spendibile, né tanto meno un mestiere in mano. I miei hanno rispettivamente 79 e 71 anni, acciaccati, mia madre l'anno scorso è stata ricoverata 3 mesi per una malattia rara della pelle. Ora ha ripreso a fare lavoretti in giro, non ha diritto a nessuna pensione. Mio padre anche sta avendo problemi. Abbiamo uno sfratto esecutivo per morosità. La pensione di mio padre, già misera, è erosa dai debiti. Siamo in mano agli assistenti sociali. Avrei anche un moroso, ma abita a circa 200km da me, e data la mia situazione le cose non evolvono, anzi, tutt'altro. Lui dà la colpa principalmente a mio padre, che ha mandato sul lastrico una famiglia ed infatti anche per me è così. In ogni caso non mi sento accettata. In casa i miei litigano di continuo, ed io con loro. Siamo ai minimi termini anche come rapporti. Penso spesso al suicidio, perché vivo una disperazione molto forte. Purtroppo non avendo una professionalità, e un'età avanzata, sono fuori dal mercato del lavoro, a meno di fare lavori molto pesanti, mal pagati e che comunque col mio stato mentale e fisico (soffro di continue vertigini e nausea) non sarei in grado di sopportare. Spero di non trovare persone giudicanti. Mi sento molto sola e non so con chi parlare, tedio troppo i miei pochi amici, che però vivono distanti. Grazie