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Originariamente inviata da insider
Partirei col dire che il paragone col diabete non mi sembra molto calzante. Il diabete è una malattia organica che se trascurata può portare a conseguenze molto gravi, inclusa la morte. Di ansia sociale invece non mi risulta sia mai morto nessuno. E non è una differenza di poco conto.
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Ho letto con estrema attenzione tutto il tuo messaggio, ricco di spunti molto intelligenti e di grande esperienza. Ma continuo a non essere completamente d’accordo: il paragone con il diabete può essere eccessivo, non lo metto in dubbio, ma in termini di conseguenze può (e ti assicuro che è così) non essere troppo diverso. Un esempio: come ti dicevo io soffro di DAP, un problema assolutamente invalidante che procura limitazioni che vanno BEN oltre la timidezza o la difficoltà d’interfacciarsi con le persone. Io sono rimasto chiuso in casa in preda ai DAP, svenendo in continuazione e non riuscendo a uscire da un letto per 6 mesi. Secondo te, non avrei scambiato immediatamente la mia condizione con un diabete? Poi, una mattina (dopo un numero impressionante di visite psichiatriche e neurologiche, sempre in casa) mi sono detto: “ADESSO INIZIA LA RISALITA” con grinta e determinazione. Sono uscito, ho avuto DAP a ripetizione ovunque e in ogni condizione, ho iniziato dopo un mese a riprendere la macchina, poi l’autobus, poi il treno, poi l’aereo, poi mi sono trasferito, adesso vivo da solo a 200 km dai miei. È stata durissima, ma un miglioramento netto c’è stato. Allora ti chiedo: cosa sarebbe successo se io, nelle condizioni pietose in cui ero, avessi solo per un attimo pensato “sono fatto così, pazienza, è un disagio psicologico, si può vivere anche in questo modo…?”. Avrei alimentato la depressione e sarei – forse – in un centro di igiene mentale a fare muffa…
Questo per dirti che da ogni condizione psicologica c’è possibilità di fuga e di guarigione, basta intraprendere la giusta via che non sempre è il solo carattere e non sempre è la sola psicoterapia. Bisogna imparare a ragionare in modo diverso, a piccoli passi e poco per volta, magari con l’aiuto di qualcuno che ti faccia capire che sbagli e che puoi “crescere”. Io, ti assicuro, non posso e non voglio fare un ragionamento del tipo “sono fatto così”, perché è la cosa che critico alle persone che preferiscono coesistere con quello che hanno invece di mettersi in discussione per un bene (molto) migliore. Io ho mia madre che ha paura di tutto (avrò pur preso da qualcuno :-), che ha difficoltà a fare qualsiasi cosa e non riesce a uscire dal suo “micro-mondo” di sicurezza che si è creata nel corso degli anni. Bene, se le dici “prova a fare qualcosa, vai a parlare con qualcuno, mettiti in discussione, cerca di migliorare…” ti risponde “sono fatta così!”, precludendosi di fatto la possibilità di migliorare anche solo di un briciolo. E non ti dico che “ridere” poi quando mio padre le propone una vacanza al mare raggiungibile con 1 ora di aereo…
Poi non metto in dubbio il fatto che, una volta raggiunta una discreta condizione, si possa smettere di lottare e accettare quello che si è, felici del progresso fatto. Ma fino a quando le limitazioni sono COSI’ forti, così violente e pressanti (ragazzi, si parla di TERRORE a tirare su una cornetta… e io dovrei accettarlo????), continuo a lottare e a perseguire il mio fine. Ce l’ho fatta una volta, perché non posso ripetere? Cosa hanno di diverso gli altri? Hanno geni diversi e hanno percorso una storia diversa, ma non vedo perché non potrei – una volta realizzato ciò – parificarmi a loro… Per ora mi tengo il mio lavoro facendo salti mortali e spero domani di avere il Physique du role, impegnandomi notte e giorno per migliorare ed essere più forte, maturo e sicuro. Ce la farò? Non lo so, magari è tempo perso e sacrifici inutili, ma almeno in questo modo coltivo dei sogni e delle speranze che mi fanno andare avanti, che mi hanno permesso di passare da una condizione quasi vegetale ad avere una vita mia, ad essere in grado di badare a me stesso e a programmare i miei giorni. Per chi non riusciva a uscire da un letto, ti assicuro che è un progresso incredibile… e vuoi che non ce la faccia ora a superare un po’ di fobia sociale? Madddaaiii… ;-))) Solo un problema, che poi è ciò che mi ha portato qui: come?????
Grazie ancora di tutto
TM