Salve a tutti
sono un uomo di 34 anni che non ha nessuna prospettiva. Non so se ce l'ho mai avuta, se l'ho persa oppure se è il periodo, la crisi economica, una crisi di mezza età anticipata, l'emancipazione femminile, la fine dei tempi o perchè non ci sono più le mezze stagioni. E' il risultato quello che conta: mi sento annullato, confuso e spaventato. Se dovessi fare una presentazione in cui vi esponessi il vero me stesso scriverei un trattato e avrei paura io a rileggerlo per il suo contenuto. Non ho più interessi costruttivi, dico non ho più perchè ricordo di averne avuti e qualcuno ce l'ho ancora, ma sono schiacciati sotto la rassegnazione per l'inutilità dei desideri materiali mista a una forma di fatalismo degli umani rapporti (ho paura della felicità perchè poi non vorrei perderla e allora vi rinuncio). Gli unici desideri che mi concedo è il cibo e la pornografia, praticamente 2 bisogni primari di cui mi sento dipendente perchè a qeusto punto nn so più dove finisce la consolazione e dove inizia la compulsione. Questa condizione si protrae da anni, ma in passato avevo una vita sociale più soddisfacente e riuscivo a "sopportarla". Poi ho perso il lavoro perchè la mia azienda ha chiuso, pur di lavorare mi sono lasciato sfruttare, i miei genitori si sono ammalati, ho raccolto solo fallimenti sentimentali e i miei amici sono diventati famiglie. Alla fine mi sono scollato prima dai sentimenti per paura e disistima e ora mi sto scollando dalla realtà, mi rifugio sempre di più nella fantasia sopratutto tramite il cinema (uno dei miei ultimi interessi): per fare un esempio sono diventato freddo nei confronti delle persone reali ma ho esplosioni emotive nelle scene madri dei miei film, son arrivato al punto che la realtà mi sembra finta al confronto di quella filmica. La mattina riuscire ad alzarsi è una impresa fuori dalla mia portata e il resto della giornata la passo con una carogna indigeribile, tutto mi viene difficile e qeusto si ripercuote sulla mia efficienza ingenerando un circolo vizioso in ogni aspetto della mia vita. Probabilmente sono depresso, vorrei almeno togliermi di dosso la sofferenza fisica che ne comporta, sarei pronto a prendere qualsiasi sostanza se fossi sicuro che come un pulsante "spegnesse" la mia emotività frustrata, ma so fin troppo bene che un temporaneo sollievo porta con se conseguenze anche più gravi, ho visto cosa possono fare droghe e psicofarmaci. Ripetendo l'inizio: non ho più prospettive di un futuro perchè non ho più speranza. Non cerco aiuto perchè sono certo che l'unico che può aiutarmi sono io, questo è solo un piagnisteo. Sono 15 anni che volevo sfogarmi ma forse ora è troppo tardi.