Ciao a tutti voi,
Ho 36 anni, sono mamma di un fantastico bimbo di 9 anni... abbiamo vissuto soli per diversi anni dopo la separazione dal suo papà. Due anni fa ho conosciuto il mio attuale compagno, una persona splendida che ora vive con noi. Un matematico con i piedi per terra, la testa tra le nuvole, e che dal punto di vista sociale è una frana forse più di me...
Sono una persona che da sempre ha la tendenza a essere solitaria. Non ho paura di avere contatti con gli altri, sono una persona socievole, ma credo di avere da sempre problemi di autostima che mi hanno dapprima spinta a formarmi per avere poi un lavoro solitario (traduttrice chiusa in una stanza e sommersa dalle sue carte e dai suoi sogni...) e poi ad affrontare con una certa difficoltà il mondo... ho deciso di reagire, di uscire dalla solitudine, anche per il bene del mio piccolino. Quando lui aveva due anni, ho trovato lavoro come insegnante e così mi sono inserita in ambienti di lavoro caratterizzati dalla socialità.... Ho avuto molto successo, sono stata molto apprezzata, le persone mi ammirano e mi stimano ma io mi sento, dentro, sempre inadeguata... È per questo motivo, secondo me, oltre che per il bisogno oggettivo di mantenere me stessa e mio figlio da sola, che ho accettato lavoro in una scuola dove l'ambiente è terrificante... Da 5 anni ci lavoro, ma posso dire di averci perso la salute. Vorrei cambiare, ma ho una folle paura. Paura, forse, del nuovo. Di non essere all'altezza. Paura dei ricatti e delle minacce del mio capo. Cerco aiuto per trovare il coraggio e il supporto per cambiare la mia vita e quella di mio figlio. Dentro di me, so di avere tante risorse. Tutti quelli che mi conoscono non si capacitano di come io possa rimanere in un luogo del genere, dicono che un nuovo lavoro potrei trovarlo domani. So che hanno ragione, so di avere le risorse, di essere brava, ma ho paura, un'immensa paura, che mi blocca e mi fa stare in un posto dove non vengo valorizzata, dove le umiliazioni per tutti sono all'ordine del giorno, dove la gente è trattata malissimo e sta male. Mi sono reiscritta in università perché adoro studiare, è il mio rifugio, e anche se non posso frequentare a causa del lavoro è per me un nutrimento che mi fa stare meglio.
Da un anno seguo una psicoterapia per provare a vivere meglio.
Scusate se forse la mia presentazione è un po' confusa, ma spero di aver reso l'idea del perché sono qui...
Un caro saluto a tutti voi!
Paloma