Sono un ragazzo di 32 anni. Da dove iniziamo? Nell’ordine: famiglia, amici, amore, lavoro, ansia e panico.
Famiglia: genitori separati da 8 anni. Magari l’avessero fatto prima. Mi sarei risparmiato ore e ore di pianti da bambino, mentre origliavo le loro furiose e inconcludenti litigate. Non ho ricordi di un singolo bacio tra di loro. Attualmente ho rapporti freddi con mio padre e mio fratello ma li rispetto e voglio bene loro anche se non lo dimostro un gran chè. Con mia madre invece non parlo più da tempo e nutro parecchio rancore nei suoi confronti.
Amici: sono la mia ancora di salvezza. Faccio molta fatica a fare nuove amicizie per cui ne ho pochi ma preziosi. Non sono mai riuscito a confidarmi con nessuno di loro per quanto riguarda i miei problemi familiari e psicologici. Me ne vergogno troppo.
Amore: mi sono innamorato una volta sola nella mia vita, ma ahime non ero corrisposto o almeno credo... Ho quasi sempre rifiutato le ragazze che hanno flirtato con me, sia che mi piacessero o meno per questo gli amici a volte hanno dubitato della mia eterosessualità. La spiegazione vera è che sono timidissimo, per usare un eufemismo e non sono mai riuscito a vincere le mie paure, ma ho fatto molti progressi a riguardo negli ultimi tempi.
Lavoro: ho un lavoro stabile e appagante grazie al cielo. Ma è qui che i miei disturbi di ansia si fanno più invadenti tanto che sono dovuto ricorrere alla psicoterapia per evitare il tracollo. Dal 2011 infatti ho iniziato ad avere attacchi di ansia nelle circostanze in cui sentivo troppa attenzione su di me. Da li ho iniziato ad evitare di espormi davanti a un numero significativo di persone per evitare crisi di panico. La mia era e in parte lo è ancora, la paura di avere un attacco di panico davanti ad un pubblico e di fare la figura del matto. Devo dire che la psicoterapia cognitiva mi ha aiutato molto in questo aspetto e se non fosse così costosa non l’avrei mai interrotta.
Panico: già in passato avevo avuto crisi di panico ma mai in situazioni sociali. Quando ero alle elementari/medie ho provato attacchi di ansia sporadici che allora, da ingenuo fanciullo, temevo fossero segnali di pazzia o possessione demoniaca. Maledetta passione per il cinema horror
Di notte per molti anni ho sofferto di paralisi notturne (dette paralisi ipnagogiche) che mi provocavano una forte ansia e una forte sensazione di morire. Immaginate di essere in una fase di dormiveglia ma coscienti e incapaci di muoversi. Un incubo!
Nel 2006 una notte mi sono svegliato con la tachicardia convinto di avere un infarto in atto. Credevo di morire e mi sono fatto portare al pronto soccorso. Quello è stato il mio primo vero attacco di panico. Per 2 o 3 mesi ho sofferto di attacchi di panico notturno. Per superarli mi sono documentato su libri e siti specializzati così ho ridimensionato il problema, mi sono calmato e gli attacchi sono scemati piano piano.
In questo forum cerco un libero scambio di consigli ed esperienze come strumento complementare al miglioramento di me stesso. Sono sicuro che avere a che fare con persone con problemi simili ai miei mi farà bene.
