Ciao a tutti, sono un ragazzo di Catania di 25 anni, da sempre molto timido. Nel corso di questi 25 anni ho fatto dei discreti progressi, anzi ci sono stati periodi in cui pensavo di avere risolto gran parte dei miei problemi, però c'è stato sempre qualche evento negativo che mi ha bloccato o che mi ha fatto tornare molto indietro.
Non ho mai avuto molti amici, nemmeno nel significato più comune di amici, cioè "persone con cui si esce assieme". Li potrei contare sulle dita di una mano. Ci sentiamo soprattutto per telefono, qualche volta siamo anche andati in giro insieme, ma in questi casi la mia timidezza si fa sentire.
Non parliamo poi di ragazze. Sono un disastro completo. Non ho mai avuto la forza d'animo per fare una dichiarazione, ma mi viene difficile anche solo chiaccherare con una ragazza qualsiasi.
E, come ho detto prima, ho fatto discreti progressi. Provate a immaginare come era la mia situazione alle superiori o alle medie.
Adesso sono all'università, molto indietro con le materie. La strada diventa sempre più ripida, e mi sa tanto che non arriverò alla laurea (quinquennale - quella triennale vale poco e niente). Però lasciando l'università che lavoro potrei fare? In Sicilia, poi? Per giunta ho il diploma di liceo classico (ho maledetto mille volte il giorno in cui mi sono iscritto a quella scuola).
Ho moltissimi difetti, ma tra questi forse il più grosso è che parlo spesso a voce bassa e con un tono noioso. Nonostante tutti gli sforzi, non riesco proprio ad eliminarlo, è come se avessi le corde vocali paralizzate. Per questo tendo a parlare il meno possibile, a dire solo il necessario, per evitare di mettere in disagio le altre persone.
Sono anche incapace di prendere la parola in un gruppo. Devono essere gli altri a chiedermi di parlare, altrimenti posso restare in silenzio per ore.
Nonostante tutto, in questa fase sono abbastanza ottimista, e penso che poco alla volta riuscirò ad ottenere qualcosa. Però mi scoraggio facilmente, è anche per questo che mi sono iscritto a questo forum. Spero di ricevere il vostro incoraggiamento quando qualcosa va storto, e me ne capitano spesso, di cose che non vanno.
Ora vi saluto, forse ho scritto anche troppo
F. C.