Ciao a tutti, compagni di sventure. Mi chiamo Giusy e sono una Siciliana, si con la S maiuscola. Ho 22 anni e studio giurisprudenza. Sono una persona terribilmente complessa. Mi sono imbattuta qui per caso, mentre intenta a studiare diritto del lavoro sentivo la mia mente andar altrove. Ciò che credo mi abbia sempre caratterizzata di più è la grande voglia di vivere, di sorridere, di rompere le scatole! Questa mia indole però mal si concilia con il mio carattere timido, il tutto condito con una buona dose di fobia sociale.
Il termine fobia sociale spuntò fuori una notte d'estate quando cercavo di capire il perché di molti miei comportamenti. Ho sempre amato conoscere nuove persone, certo con i miei tempi, con i miei modi. A me piace instaurare rapporti profondi, mi piace condividere le mie esperienze di vita, mi interesso veramente alle persone e cerco sempre di dare il mio sostegno e aiuto.
Visto che sono introversa non mi sento a mio agio con grossi gruppi di persone, per me uscire in comitiva è peggio di conficcarmi un chiodo arrugginito nel piede. Incomincio a preoccuparmi perché non so cosa dire,non so come intervenire nei discorsi, temo di essere terribilmente noiosa! Tutti questi pensieri, di fatto, mi bloccano! E allora ecco che la Giusy sorridente diventa uno zombie-mummia mestruato. Incomincio ad incupirmi, non so cosa dire, pensieri su pensieri negativi e così non riesco più a dire nulla, mi sento a disagio e ciò traspare. La cosa strana è che non è sempre così, dipende dalle circostanze!
Io sostengo di essere affetta da ZITELLAGINE SOCIALE. Oltre a questo comportamento ambivalente, alla mia timidezza, insicurezza, zitellagine sociale, fobia sociale, il tutto è amabilmente accompagnato dal fatto che ho avuto moltissime delusioni in amicizia. Cosa accadeva? esattamente questo: stringevo molta amicizia con una persona, con quella persona si crea un rapporto affiatato, completo, soddisfacente, metto quella persona al centro del mio universo e la tratto come una Dea, poi quella persona perde interesse per me e ciao. Oppure, moltissime volte capita che io trovi simpatica qualcuna e voglia farci amicizia, però a quella persona non gliene frega una ceppa di me. Nella maggior parte dei miei rapporti sono stata rifiutata, erano tutti rapporti unilaterali, mancava di interesse da parte loro. Questo ha consolidato in me l'idea di essere noiosa, asociale, sfigata.
La verità è che adesso mi sento tanto sola. Desiderosa di fare tanta amicizia ma di fatto non ci riesco, nessuno vuole stringere rapporti con me. Credo spesso di esser andata dietro a persone sbagliate e di aver instaurato rapporti non alla pari dove io davo 150% e gli altri 20%. Sono una persona che ama divertirsi con poco, che ama passeggiare in una giornata di sole, guardare l'alba, fare cose semplici ma significative. Invece tutti pensano ad andare a ballare, a rimorchiare questo o quello, ti usano per adescare e poi ciao. Io sono stanca di rapporti superficiali, vorrei qualcuno che sia in grado di vedere il buio dentro me e riportare la luce, con la sua amicizia. Non ho mai creduto di chiedere molto. Adesso la botta definitiva è stata data dalla mia migliore amica che piano piano ha incominciato ad escludermi dalla sua vita, frequentando persone che mi hanno sempre derisa e maltrattata. Per me è stato un tradimento epocale e duro da accettare. Non so bene quale sia l'origine dei miei problemi, però cerco ogni giorno di affrontarli, di superarli, di guardare il lato positivo. Ultimamente però questa inadeguatezza e solitudine stanno incidendo troppo sui miei studi e sul mio umore, vorrei una stabilità, vorrei superare una volta per tutte i miei problemi! Io ho il buio dentro, qualcuno di voi magari che ci vede bene può dirmi quanto è bella la luce?