Ciao a tutti, sono una ragazza di 27 anni che soffre da qualche anno (3??4??) di attacchi di panico e ansia. Sonoqui perchè spero di trovare un aiuto e un confronto. Ho vissuto diverse fasi di questo disturbo, in passato ho preso farmaci, non ho tratto giovamento e poi gradualmente ho smesso di prenderli. La mia vita sociale è pian piano scomparsa, frequento poche persone "selezionate", cioè di cui ho fiducia e con le quali ho molta confidenza: la mia famiglia, il mio ragazzo, e alcuni amici. Provo a riassumere le mie fobie:
- Paura di vomitare: purtoppo l'ansia anticipatoria si manifesta vomitando, infatti spesso prima di uscire di casa mi faccio una spiacevole vomitata. Quando accumulo ansia a causa di un evento che mi crea disagio, molto spesso, poco prima dell'evento, l'accumulo si sfoga così. E dunque nei momenti importanti (es. esami) scappo in bagno a vomitare o , cercando di controllare il respiro, evito il disastro (ma comunque scappo e in genere non ritorno).Per questo in genere evito i luoghi senza un bagno "di riferimento", o in cui non sono sicura che ci sia un bagno.
-Per la paura di vomitare evito i luoghi che non conosco(es.locali perchè, anche se provvisti di bagno, gli altri potrebbero accorgersi del disastro), oppure i luoghi lontani da casa in cui potrei non avere un "rifugio"in caso di malessere.
-Paura di dover spiegare a tutti il mio disagio: temo di uscire con sconosciuti, o di parlare con un estraneo, perchè , se mi sentissi male, dovrei addurre motivazioni al tizio in questione...temo il dover stare in una stanza con persone che potrebbero notare un mio allontanamento (paradossalmente non si verifica nei posti affollati ma in cui posso entrare e uscire quando voglio, sempre che ovviamente rispettino determinati requisiti di sicurezza per me)
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma per adesso mi fermo qui (un'altra mia paura è quella di dilungarmi troppo
)
Grazie per l'attenzione