posso prima di tutto parlarvi in maniera più specifica del mio rapporto con le ragazze, perché il mio lato sociopatico è soprattutto lì che viene fuori.
nel corso della mia vita sono piaciuto a diverse ragazze, alcune delle quali sono piaciute anche a me, e ne sono stato direi anche innamorato. tuttavia, ogni tentativo di relazione è sempre stato per me una sofferenza. nonostante la ragazza mi piacesse e sapessi di piacere a lei, avevo ogni volta timore e soggezione nel proporle di uscire o di stare con me, e tutte le volte finivo con il rovinare il rapporto in ogni modo possibile, quasi lo volessi, quasi fosse per me la liberazione da una sofferenza.
nella mia prima esperienza con una ragazza ho avuto la fortuna che fu lei a prendere l'iniziativa: mi chiese di stare con lei ed io accettai. tuttavia lo stare insieme a lei mi rendeva un blocco di ghiaccio, quasi mi faceva star male e mi dava spesso fastidio ogni suo tentativo di entrare in intimità. il risultato è che troncai la relazione dopo poco tempo arrivando alla conclusione che quella ragazza non mi piaceva particolarmente. tuttavia con il tempo il mo interesse verso di lei è cresciuto, tanto che me ne sono innamorato, ma pur sapendo che lei probabilmente sarebbe tornata con me, non ho mai avuto il coraggio di fare un passo avanti e propormi. con il tempo ci siamo persi di vista, e se la incontro per caso muoio dentro.
la seconda esperienza fu con un una ragazza che mi piaceva molto fin dall'inizio, e che non pensavo mi avrebbe mai dato spago. invece cominciò ad uscire con me, a propormi continuamente che ci vedessimo. io ci uscivo, mi comportavo come un amico, ma non facevo niente per entrare in intimità con lei, anzi evitavo ogni suo segnale e ogni suo tentativo di offrirsi a me. non so poi cosa sia successo, forse mi sono stufato di quella situazione di stallo e di imbarazzo, ma alla fine ho perso interesse per lei. una sera le ho fatto capire che non mi interessava.. lei ci è rimasta evidentemente male, e da quella sera non mi ha più chiamato, ed io ho fatto lo stesso. era una buona amica e a distanza di anni questo lascia ancora un vuoto dentro di me che non riesco a metabolizzare.
c'è stata poi una terza esperienza con una ragazza. anche lei mi piaceva molto, non so come feci ma riuscii ad invitarla ad uscire, e lei accettò. quando una sera, accompagnandola a casa, davanti alla porta tentò di baciarmi, io scansai le sue labbra e la salutai. ci rimase piuttosto male ma continuò ad uscire con me e una sera mi baciò velocemente, quasi volesse anticipare ogni mio tentativo di sfuggirle. poi se ne andò via e dopo circa una settimana, durante la quale non ci siamo visti perché lontani fisicamente, era tutto finito, senza che fra noi fosse successo altro.
dopo di questa ultima esperienza non c'è stato nient'altro di significativo, anche perché l'età degli amori giovanili è ormai passata. adesso è difficile che una ragazza sia libera, e se è libera è difficile che si proponga di sua iniziativa ad una persona chiusa come me. io da parte mia non riesco a provarci con nessuna. non ho esperienza, non ho il carattere e sono in una situazione di stallo dalla quale non riesco a vedere una via di uscita.
un'altra occasione in cui viene fuori la mia sociopatia è il rapporto con i colleghi ed i superiori in ambito professionale. ancora non ho mai lavorato veramente in quanto ho sempre studiato e mi sono appena laureato. tuttavia ho svolto diversi tirocini in cui svolgevo un'attività equivalente a quella lavorativa. il mio rapporto con le altre persone sul lavoro tende ad essere chiuso, almeno inizialmente, e appaio timoroso a relazionarmi con i colleghi e con i superiori, tanto che entrambi tendono a prendermi inizialmente in antipatia. solo con il tempo riesco a stabilire un rapporto e ad aprirmi un po', e tutti mi dicono che sono una persona diversa da quella che sembro all'inizio. in ogni caso non riesco ad essere professionalmente intraprendente, e sul luogo del lavoro mi sento generalmente a disagio e con la continua angoscia di poter causare qualche problema o combinare un guaio.
infine la mia sociopatia viene fuori nel rapporto con le altre persone che nella vita mi capita di incontrare. se mi presentano una persona nuova, è difficile che riesca a stabilire una conversazione normale con questa persona. accade a volte, soprattutto con le persone che condividono i miei stessi interessi, che riesca a portare avanti una conversazione e apparire normale. ma il più delle volte che cerco di rapportarmi con un estraneo non so cosa dire, dico cose stupide senza volerlo e appaio goffo e impacciato, oppure sto semplicemente zitto. il risultato è che spesso la gente mi vede come una persona strana, a volte ha quasi timore di me.
questa mia situazione mi angoscia molto, perché io sono una persona che vorrebbe osare, mettersi in gioco, fare esperienze. invece invecchio sempre di più e la vita si fa sempre più monotona e ripetitiva, vorrei riuscire a trovare una via di uscita.
questo è tutto, per il momento non mi viene in mente altro da aggiungere..
spero di poter affrontare insieme a voi i miei problemi partecipando al forum