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Vecchio 18-11-2015, 20:26   #1
Esperto
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Non posso crederci...ci sono ricascato
Ho 26 anni, sono laureato e ho avuto esperienze lavorative al dir poco disastrose. Ci tengo a precisare che ogni volta la colpa è stata interamente mia.
Prima esperienza: stage, dopo una settimana mi licenzio senza nessun motivo apparente. In realtà stavo malissimo e non riuscivo a capire il perché.
Seconda esperienza: vinco un concorso nel settore pubblico, durata contratto 3 anni, dopo una settimana mi licenzio perché sto male di nuovo.
Il malessere è sempre il solito: insopportabile irritabilità, astenia, ansia e insonnia. Vado da un medico, dice che non ho nulla. Mi licenzio.
Terza esperienza (ora): corso di formazione professionale. Passo la selezione, frequento il corso, dopo soli due giorni sto già malissimo.
Mi convinco nuovamente di essere malato, sento un dolore sospetto alla gola che mi convinco essere una malattia tiroidea. Vado dal medico e praticamente dice che non ho nulla.
Che diavolo mi prende? Io sto malissimo e non capisco che cosa ho di concreto. Sono sicuro di essere in qualche modo malato, di cosa non so.
I medici sembrano prendersi gioco di me. Ho fatto due sedute dallo psichiatra e poi non ci sono più andato. Io gli chiedevo quale fosse il mio disturbo, lui evadeva continuamente la domanda. Mi prescrisse la paroxetina che ho preso per pochi giorni e poi ho smesso di prenderla per ripicca verso lo psichiatra.
In realtà credevo di sentirmi meglio, invece incomincio a pensare che il mio sia un disturbo cronico che si acutizza in situazioni "stressanti".
Pensavo di frequentare il corso per approcciarmi in maniera soft al mondo del lavoro, ma ne sono con le ossa a pezzi di nuovo.
Ho fatto scuola e università abbastanza tranquillamente, ma ora non reggerei nemmeno a una settimana di corsi. Sono peggiorato drasticamente, tanto da pensare ogni volta di essere colpito da una grave malattia che poi si rivela illusoria.
Ciò che mi piacerebbe ricevere è un esame obiettivo, una risonanza al cervello per esempio, che mi dicesse una volta per tutte che cos'ho.
In modo da intraprendere una cura. Invece continuo a dibattermi nell'incertezza di una probabile malattia tra medici incuranti e psichiatri criptici che mi irritano e basta.
Come se non bastasse oggi ho anche ricevuto una multa dal controllore perché nonostante avessi l'abbonamento, non possedevo il tesserino di riconoscimento. Ho preso il verbale e l'ho stracciato.
Sono davvero stanco e mi comporto se non avessi niente da perdere, ma ciò che mi dispiace maggiormente è continuare a deludere le persone che mi circondano. La mia famiglia in primis.

Help
Vecchio 18-11-2015, 21:04   #2
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Se ho capito bene ti capita di stare male solo in relazione al fatto di dover stare sul lavoro.
Se è così è chiaro che non hai un problema fisico.
Io la prima volta che ho avuto una depressione credevo di essere malato, mi inventavo mille malattie che non esistevano,ho fatto anche esami,infine niente: ero paranoico e depresso.
Vecchio 18-11-2015, 22:27   #3
Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Escher Visualizza il messaggio
Il medico ti ha mai prescritto delle semplici analisi per vedere come stan messi gli ormoni tiroidei?
Voleva prescrivermele, poi gli ho domandato se secondo lui avessi qualcosa e mi ha detto di no. Così ho pensato bene di evitarmi inutili esami che ho già fatto in passato per niente. Tra l'altro non era nemmeno il mio medico curante, ho voluto sentire un parere diverso dal solito ma anche questa volta ho fatto la figura del malato immaginario.
Vecchio 18-11-2015, 22:30   #4
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Se ho capito bene ti capita di stare male solo in relazione al fatto di dover stare sul lavoro.
Se è così è chiaro che non hai un problema fisico.
Io la prima volta che ho avuto una depressione credevo di essere malato, mi inventavo mille malattie che non esistevano,ho fatto anche esami,infine niente: ero paranoico e depresso.
Non si tratta nemmeno più di stare male solo al lavoro. Ora non riesco neppure a reggere in un tranquillo contesto scolastico.
Posso chiederti come e dopo quanto tempo hai avuto la diagnosi di depressione paranoica?
Vecchio 18-11-2015, 23:14   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Non si tratta nemmeno più di stare male solo al lavoro. Ora non riesco neppure a reggere in un tranquillo contesto scolastico.
Posso chiederti come e dopo quanto tempo hai avuto la diagnosi di depressione paranoica?
No,niente diagnosi.
Dopo aver fatto esami medici per cose inesistenti mi sono reso conto che erano paranoie mie. Quando ti inventi cose che non esistono non credo che siano necessarie diagnosi.
Io mi sono sempre tenuto la mia depressione-fobia-evitamento(diagnosi mie,ma non sono cose difficili da capire) con alti e bassi e finora non ho mai consultato uno specialista,anche se potrei essere sul punto di farlo.

Io sentivo un'enorme stanchezza,bruciore agli occhi,non riuscivo a leggere più di una facciata,(credevo di avere un'influenza permanente) senso di oppressione al petto. Un periodo ho avuto anche dolori al braccio tipo come per problemi cardiaci, ma non avevo niente.
In aggiunta tutta una serie di cose che non scriverò nemmeno,che mi inventavo di sana pianta.
Vecchio 06-12-2015, 19:49   #6
Avanzato
L'avatar di maralgiu
 

Credo bisogna sfatare dei miti sulla psicoterapia. Un psicoterapeuta che ti da risposte su cos'hai o chi sei, deve cambiare mestiere perché dichiara o la sua incapacità professionale o la sua presunzione da signor so tutto senza sapere un tubo.
Un buon psicoterapeuta deve aiutare te a trovare da solo le risposte, e questo per una ragione molto semplice: l'unico che può conoscere te, sei tu stesso.
Lo psicoterapeuta è un compagno di viaggio esperto che conosce metodi e strategie operative e ti fa evitare di andare in vicoli ciechi, ma sei tu quello che deve capire se stesso.
La psicoterapia è innanzitutto un percorso di auto scoperta, poi di terapia.
Il tuo è chiaramente un problema psicologico e non biologico, ma se credi che si possano risolvere questi problemi all'istante sbagli di grosso. La prima virtù che ci vuole è la motivazione, la seconda è la pazienza. Credo che debba prima convincere te stesso a impegnarti davvero, perché la tua fuga dallo psichiatra ha tutto l'impressione di essere la classica "resistenza al cambiamento" che è molto frequente quando si fa psicoterapia, ed è un meccanismo di difesa del sistema cognitivo, nei suoi livelli inconsci, e che cerca di mantenere lo status quo.
I tuoi licenziamenti sono comportamenti di evitamento. Questo significa che hai paura di qualcosa (di fallire? di mostrarti incapace? di percepirti non abile a relazionarti?), e quindi devi scoprire queste cose. I sintomi che lamenti sono di ansia, e questa è sempre e soltanto attivata da pensieri negativi.
Prova con la psicoterapia cognitivo comportamentale, ma non aspettarti risposte.
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