Mi è stato detto che non so cosa sia il VERO Piacere
"Sai perchè non mangi più carne?
Perchè per te è una soddisfazione riuscire a resisterle"
Per me è diventato anche questo.
Uso questo esempio perchè ho già parlato della carne in questo post
http://www.fobiasociale.com/smettere...e-carne-27250/
Dunque ieri sera me ne sono state dette di cotte e di crude
"Se fossi una persona più stabile, con una forte personalità potrei condividere la tua scelta, ma non lo sei e non puoi permetterti di fare una cosa del genere, tu ormai hai paura di questo alimento, ma non della carne in sè, ma di ciò che per te significa. Hai deciso di non mangiarne per buone ragioni, ma il rifiuto e l'imposizione sono iniziati a piacerti, queste si chiamano "doverizzazioni" in genere trovi il piacere in ciò che t'imponi e quando riesci in ciò che ti sei imposta ti senti soddisfatta, la cosa peggiore però è che di tutto ciò ti resta tanta infelicità, perchè le "doverizzazioni", i limiti estremi, i divieti, gli obblighi senza una forte motivazione e senza un buon terreno su cui coltivarli portano all'auto-distruzione"
Mi è stato detto che sono cresciuta con queste "doverizzazioni" e che non conosco il "vero piacere" quello che deriva dalle piccole cose che mi farebbero star bene DEVVERO e che poi mi fanno essere serena fuori casa e con le persone che mi circondano
ho risposto
"Beh io non saprei dove cercarlo questo piacere, non so di cosa tu stia parlando"
e mi è stato detto
"E' normale non saperlo se non l'hai mai provato e se non inizi da qualche parte, prova a fare una prima cosa es dipingere, se quella tela alla fine non ti dà la giusta soddisfazione cambia, crea borse, se neanche quella ti piace cambia ancora.
Devi allenarti a riconoscere le cose che ti piacciono, a cui poter dedicare un pezzo della giornata per darle un senso, per sentirti soddisfatta, utile, per sentire che anche tu sai fare qualcosa, perchè sono questi i piccoli piaceri che partono da noi stessi e arrivano a noi stessi, quelli che ci fanno dire "wow posso anche bastarmi, ora esco e vedo se oltre ad aver trovato qualcosa in me stessa la trovo anche negli altri" è così che poi diventa possibile stare bene quando si esce e ci si trova tra la gente.
Smettila solo di importi cose da fare e "persone da essere""
Dopo tutte queste parole sono entrata in paranoia, mi sono fatta ancora più schifo, mi sono sentita ancora più lontana da chi mi stava intorno e da me stessa e mi sono sentita profondamente fuori luogo, volevo sono tornarmene a casa sprofondare nel materasso, accendere le cuffie e voltarmi dalla parte del muro.
Non so fino a che punto siano vere tutte queste cose, qualcosa di vero c'è sicuramente, ma a me questo discorso ha fatto paura.
Ho paura di affrontare queste cose e di scoprire alla fine che sono vere, che non so dove sia il vero piacere, che non so neanche cosa sia e per me diventa davvero faticoso cercare e cercare , forse ci sto bene nei miei doveri, forse, paradossalmente, richiedono meno impegno. Le cose da fare son quelle, mi vengono imposte (e ora me le impongo anche, perchè conosco solo quelle), le faccio senza sbattermi troppo e stop.