Ultimamente ogni volta che incrocio il mio unico amico poi mi ritrovo depresso.
Poi dopo che ci ho parlato insieme mi dico che era meglio se non lo incrociavo.
Negli ultimi tempi quando lo incrocio mi chiede sempre se ho trovato lavoro e poi fa la faccia di quello preoccupato. Si vede che si preoccupa, ed è evidente, almeno credo, che abbia capito che c'è qualcosa che non va. Io però quelle rare volte che lo incrocio vorrei parlare del più e del meno e non delle solite cose.
Ogni tanto mi dico che dovrei dirgli qualcosa ma poi la mia solita mancanza di fiducia in qualsiasi persona mi porta a dirmi di no. E' mia profonda convinzione che chi non ci è dentro o comunque chi non lo ha provato non può comprendere e ti eticchetta come non sano di mente o senza qualche rotella; e purtroppo, una volta eticchettato lo rimani per tutta la vita.
Forse non gli dico niente anche perché ho paura di perdere l'unica cosa che si avvicina di più all'amicizia. Siamo amici dalla prima elementare, poi dalle superiori ci siamo visti sempre di meno a causa di studi diversi, devo dire che alle medie m'ha tirato anche dei bei bidoni e sinceramente mi sembra che quelle rare volte che mi cerca lo faccia solo perché non sa cosa fare o comunque come ruota di scorta. Forse è anche colpa mia che spesso di fronte a sue richieste di uscire a fare un giro ha spesso (quasi sempre) trovato mie risposte negative, mi inventavo sempre la scusa che avevo impegni (ma quali impegni?
).
Insomma magari non è nemmeno sta grande amicizia, però almeno anche se a periodi alterni la sua presenza di amico, o almeno così lo considero, c'è stata.
Non ho mai detto a nessuno dei miei problemi; vabbè lo sanno i miei ed anche mio fratello e mia sorella, ma comunque so che non aprono bocca. Anni fa dissi infilandoci in un discorso ad una mia ex compagna di classe delle superiori:
sai per un sociofobico non è il massimo.
A lui invece non riesco a dirlo, forse anche perché sono cresciuto con il pensiero che i maschi non si confidano, non devono dimostrare apparenti debolezze, credo che con una ragazza riuscirei ad aprirmi di più, ma nei confronti di un uomo non ci riesco forse perché credo che la cosa mi renderebbe debole ai suoi occhi, non so nemmeno bene io, ma credo che c'entri anche il fatto che gli altri uomini vengano inconsciamente percepiti da me come potenziali rivali.
Alla fine dunque, finisce che ogni volta che lo incrocio torno a casa depresso, con il groppo in gola e mi viene da piangere, e me ne sto per un po' di giorni depresso; sinceramente a questo punto spero di non incrociarlo se ogni volta sto cosi male.