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04-04-2012, 11:40
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Questo è un punto della mia vita in cui penso che è meglio per me cambiare molto di me e della vita che faccio ancora una volta.
Mi è successo spesso, altre 4-5 volte nella vita, di cambiare totalmente direzione perchè sentivo un malessere interiore insostenibile e incontrollabile, come adesso d'altronde.
Io agisco così: taglio netto e mescolamento di istinti, sentimenti, ambienti, persone, situazioni. Sperimento la nuova situazione, mi ci butto a capofitto,e rifletto su cosa vedo , sento , tocco, penso, sento. Se mi piace resto. Se non mi piace vado via.
Mi rendo conto che non potrò continuare così per molto tempo.
Volevo avere un riscontro su quanta gente in questo forum ha avuto modo e possibilità e desiderio e realizzazione di un cambiamento radicale di direzione nella sua esistenza.Ascoltare storie e racconti.
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04-04-2012, 12:35
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Ho avuto un cambiamento radicale della mia vita e un mutamento del mio modo di essere quando ho scelto di andare a fare l'università fuori di casa.
Non so neanche cosa mi è passato per la testa quando ho deciso di farlo, dato che prima di allora avevo sempre vissuto la mia vita nello stesso modo abitudinario e, per paura del cambiamento, mai avrei voluto rompere questo equilibrio, per quanto mi portasse a vivere la quotidianità nella mediocrità.
Comunque devo dire che mi ha fatto bene cambiare, anche se in futuro, terminata questa esperienza, tornerò alla vecchia abitudinarietà della vita nella mia piccola città, che in fondo mi piace, magari con qualche complesso in meno e più sicurezza derivante dall'aver visto e vissuto in posti diversi, più caotici.
Insomma spero che sopportare questa esperienza mi tempri abbastanza per consentirmi di affrontare la mia città natale in modo più tranquillo.
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04-04-2012, 12:56
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Ho avuto un cambiamento radicale della mia vita e un mutamento del mio modo di essere quando ho scelto di andare a fare l'università fuori di casa.
Non so neanche cosa mi è passato per la testa quando ho deciso di farlo, dato che prima di allora avevo sempre vissuto la mia vita nello stesso modo abitudinario e, per paura del cambiamento, mai avrei voluto rompere questo equilibrio, per quanto mi portasse a vivere la quotidianità nella mediocrità.
Comunque devo dire che mi ha fatto bene cambiare, anche se in futuro, terminata questa esperienza, tornerò alla vecchia abitudinarietà della vita nella mia piccola città, che in fondo mi piace, magari con qualche complesso in meno e più sicurezza derivante dall'aver visto e vissuto in posti diversi, più caotici.
Insomma spero che sopportare questa esperienza mi tempri abbastanza per consentirmi di affrontare la mia città natale in modo più tranquillo.
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Spero che tu non torni a casa. Nel senso come stile di vita non sarebbe meglio stare nel mondo esterno ad affrontare i pericoli. Ormai non ti serve più l'ovatta, devi cavartela da solo
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04-04-2012, 13:14
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Per tornare a casa intendo il prendere casa nella mia città, quindi vita indipendente ma nei posti che apprezzo.
Il fatto è che a me vivere in una cittadina nè troppo piccola nè troppo grande mi piace, ho tutto quello che mi serve e poi sono affezionato a questi luoghi, che sono quelli della mia infanzia.
Il problema è quando hai complessi e paure come timidezza o fobia, e non riesci a vivere bene dove vorresti (come era/è nel mio caso). Se cambiare vita per qualche anno mi può far bene, ed è funzionale al mio scopo che resta quello di passare la mia esistenza vivendo nella città a cui sono affezionato, non vedo perchè non cambiare solo per un tempo limitato.
Un conto è decidere di rimanere nei luoghi di sempre per paura del mondo esterno, un conto è restarci perchè ci piacciono. Il mio è il secondo caso, ma sento appunto il bisogno di acquisire sicurezza per godermeli al meglio, sicurezza che mi può dare un'esperienza forte come il cambiamento di città e abitudini col conseguente imparare a cavarmela da solo.
Spero di aver trasmesso il messaggio, e la differenza, che è per me fondamentale, tra il restare dove si è per paura o per piacere.
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04-04-2012, 13:17
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Per tornare a casa intendo il prendere casa nella mia città, quindi vita indipendente ma nei posti che apprezzo.
Il fatto è che a me vivere in una cittadina nè troppo piccola nè troppo grande mi piace, ho tutto quello che mi serve e poi sono affezionato a questi luoghi, che sono quelli della mia infanzia.
Il problema è quando hai complessi e paure come timidezza o fobia, e non riesci a vivere bene dove vorresti (come era/è nel mio caso). Se cambiare vita per qualche anno mi può far bene, ed è funzionale al mio scopo che resta quello di passare la mia esistenza vivendo nella città a cui sono affezionato, non vedo perchè non cambiare solo per un tempo limitato.
Un conto è decidere di rimanere nei luoghi di sempre per paura del mondo esterno, un conto è restarci perchè ci piacciono. Il mio è il secondo caso, ma sento appunto il bisogno di acquisire sicurezza per godermeli al meglio, sicurezza che mi può dare un'esperienza forte come il cambiamento di città e abitudini col conseguente imparare a cavarmela da solo.
Spero di aver trasmesso il messaggio, e la differenza, che è per me fondamentale, tra il restare dove si è per paura o per piacere.
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Adesso è tutto molto chiaro: direi che hai ottimi progetti, indipendente e nei luoghi che ti piacciono.
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