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Vecchio 08-11-2007, 17:50   #1
Principiante
L'avatar di Mikalis
 

Non è breve,ma vi prego,date una letta e se possibile una vostra risposta.
Ho 28 anni,e sono stato adottato a 9 mesi,l'ho saputo quando avevo 8 anni.
Non è mai stato un problema per me nè l'ho vissuto come tale.
Però a 12 anni ho avuto un attacco di panico (nel 1991,erano ancora sconosciuti),poi con la crescita altri fastidi via via spariti da soli fino al 2003 quando iniziai ad avere disturbi somatici allo stomaco e fobia nel mangiare con la gente,e addirittura ansia al momento di mangiare a casa (2004).Dopo un tourbillon di farmaci l'assetto giusto:Efexor 75 r.p.(Venlafaxina) poi scalato da un anno e mezzo a 1 a giorni alterni,rivotril (da 4 mg a 0.5 di quest'ultimo anno e mezzo) e rimedi omeopatici.
Ma di fatto non stò bene.
Riesco ora a mangiare con la gente,è un problema oramai sorpassato,anche se talvolta (ma oramai raramente) mi occorre dello Xanax,il problema più grande è la stanchezza cronica e la rigidità muscolare.
Al mattino non mi alzerei mai dal letto e ultimamente alla sera ho poca motivazione di uscire perchè troppo stanco.
Il mio psichiatra sostiene che non sarà un farmaco a cambiarmi la situazione,ma devo trovare qualcosa per cui sia motivato (lavoro dai miei,ma lavoricchio),però ricordo che quando stavo meglio rendevo di più;un psicoterapeuta attribuì i miei disagi a dei possibili traumi dovuti alla mancanza di una figura materna e all'allattamento e al fatto di esser stato estrapolato nel periodo più critico (9 mesi).
A riguardo leggete questo:http://www.body-shop.it/psicologia/p..._nevrosi.shtml
Ora io mi son prefissato che per amore verso mio padre cercherò in tutte le maniere di darmi da fare di più,per non passare da ingrato,pur ammettendo che questo non sia il lavoro che più mi piaccia ma ripeto,una volta ero più attivo;dall'altra comunque c'è volenti o nolenti stà stanchezza da nevrosi.
A livello farmacologico il mio psichiatra mi ha detto di riprovare a prendere l'Efexor tutti i giorni (già provato un anno e mezzo fa,mi ritornava l'ansia) ed eventualmente di provare con Xeristar (duloxetina).
Che ne dite a riguardo?
Qualcuno ha avuto esperienze con Xeristar?
Grazie per l'attenzione,Michele
Vecchio 08-11-2007, 20:12   #2
Principiante
L'avatar di illa
 

si e' vero molte volte si risalealle cause infantili ma adesso si è grandi e capaci di ragionare da soli.
Intanot un lavoro per conto tuo forse tiresponsabilizerebbe....non so tuo padre comela prenderebbe ma capirebbe ne sono certa.
Poi pe ri medicinali nonlo os io deov anco ra provare l'efexor e chido a voi come funziona... figurati..
pe rl oXeristar io so che lo danno anch ein caso di fibromialgia cheprobabimente e' anchela causa dei miei dolori articolare...fai un avisita dal reumatologo per escludere chenache a te cisisa aqualcosa di simile.
Per ultimo tanta forza di volonta' e forse terapia di gruppo oltre che ai farmaci per trovare le tecniche che cambiano in ns modo di agire e pensare e ci danno piu' autostima lavorando sul presente e non sul passato.
Vecchio 08-11-2007, 22:27   #3
Esperto
L'avatar di devilinside
 

ascolta lo psichiatra e lo psicologo.....

e cerca di fare vita sociale....l'unico consiglio
Vecchio 08-11-2007, 22:54   #4
Principiante
L'avatar di akiko
 

Fidati del tuo psichiatra. E' lui che ti aiuterà a trovare la chiave di tutto
E' dentro di te, ma da solo non puoi vederla.
Fidati
Vecchio 08-11-2007, 22:58   #5
Principiante
L'avatar di ayrton
 

ti sono vicino...
mi dispiace molto che tu non stia bene.. ma non sei il solo...
a parer mio... dovresti cercare ovviamente di seguire le cure dei medici, ma anche di concentrarti molto sul lavoro... che tiene la mente occupata.

Credimi che la soluzione esiste sempre, sta solo in noi volerlo!
Vecchio 09-11-2007, 16:36   #6
Principiante
L'avatar di Mikalis
 

Dando un'occhio ad internet ho letto di questo libro "Il potere dell'amore" di Arthur janov",
l'autore sostiene che gli eventi traumatici incorsi durante la vita intrauterina e anche nel periodo critico(dopo il parto), vengono registrati dal nostro tronco encefalico "cervello antico", il quale mette in allarme il nostro organismo per il resto della vita perche' "lui" non percependo il concetto del tempo rimane sempre in allarme e lo segnala al resto del nostro organismo attraverso nevrosi, crisi di ansia, depressione ed altro ancora.
Vi chiedo 2 pareri:
ma se foste in me riprovereste con l'efexor tutti i giorni (farmaco che forse ha già "dato" prendendolo da settembre 2004)o vi buttereste su una nuova strada che un pò mi terrorizza vale a dire Duloxetina,più incline a problemi di somatizzazione?Cavoli ogni volta che si prova un'antidepressivo nuovo è sempre un rebus e si devono mettere in preventivo belle scoppole a livello di effetti collaterali...
E come mai sono di un nervosismo quasi isterico delle volte?
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