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29-03-2015, 20:31
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Trovo che alcuni di voi non abbiano capito esattamente di cosa parlavo.
Vi siete soffermati su Facebook quando io l'ho solo nominato all'inizio del post perché è da quello che è partita la mia riflessione che, sia chiaro, riguarda me stessa nei confronti della vita, non degli altri.
Quello che noto da Fecebook è questo:
Quote:
Originariamente inviata da alien boy
E che quel sentimento di vuoto che si prova guardando le vite di altri non sia tanto dovuto al fatto che si vogliono fare le stesse cose, ma che si nota come gli altri riescano a seguire e mettere in atto i loro desideri, anche quelli più semplici, senza troppi ostacoli, mentre chi è fobico o ha altri problemi rimane fermo al punto di partenza, bloccato spesso prima ancora di sapere cosa è bene per lui.
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Poi certo, ci sono cose che vedo fare agli altri che sono magari tipiche di adolescenti e che mi fanno dire "accidenti, vorrei averle fatte anche io", ma ormai mi sento ti non poterle più fare perché il momento è passato.
Probabilmente avete ragione voi a dire che è meglio tardi che mai, ma non penso che una persona a 25 anni possa fare alcune cose da 15enne, no?
Per dire.
E apro una parentesi. Conosco persone adulte che sono rimaste "indietro" e hanno compagnie di persone della mia età o più giovani. É inutile dirvi che agli occhi degli altri appaiono un po' come dei bambinoni. Non è bello, penso, esser visti così, come un "poverino". Per cui credo che per certi aspetti bisogna rassegnarsi a essere troppo grandi.
Una delle mie paure é anche di finire così, a fare l'adulta tra i ragazzini, perché quelli della mia età sono più avanti di me e io per ora sono in un limbo.
Non so se mi sono spiegata.
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29-03-2015, 20:47
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Jupiter, ma l'importante è fare "quello che fanno gli altri" o quello che ti piace?
In questi mesi devo dire ad esempio che mi sono fatto un po' di domande sulla mia vita. Mi scorgo sempre più spesso ad essere uno dei più anziani in discoteca, molti dei miei amici e conoscenti sono accasati e qualcuno sta pure smarmocchiando. Mi domandavo se non fosse ridicolo, andare in discoteca tra adolescenti con un discreto numero di capelli bianchi in testa.
Ieri sono uscito con un amico, un "ragazzo" di 40 e passa anni. Lo chiamo "ragazzo" perché per me è così. Giovanile, energico, affamato di vita. Siamo andati a ballare e ci siamo divertiti un casino. E chi se ne fotte se è una cosa che la società ritiene passabile in un range di età dai 18 ai 25, e che i 30 enni debbano essere tutti dei pantofolai.
Ora, ti racconto un aneddoto. Avevo 7-8 anni e c'era un negozio di giocattoli, si chiamava Bidibodibù. In un raro slancio di assertività, chiesi a mio padre di accompagnarmi lì, per prendere un giocattolo. Avevo visto la pubblicità tempo addietro, era una specie di gioco di costruzioni dove si creavano dei binari e si facevano cadere delle biglie. Mi intrigava molto.
Cercammo tra le corsie e finalmente lo trovai. Mio padre guardò la scatola con attenzione e mi disse: "Sei sicuro che lo vuoi?"
"sì babbo!"
"sicuro sicuro??"
iniziai a sospettare qualcosa. "Che c'è?"
Mi indicò una scritta. "Età consigliata: 4+ anni".
"Se lo vuoi lo compriamo lo stesso..."
"No, non lo voglio più!"
"Guarda che non c'è nessun problema!"
"No, è da piccoli, non lo voglio più!"
Me ne pento tutt'ora.
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29-03-2015, 21:26
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#23
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Principiante
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Torino
Messaggi: 57
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ciao,
capisco bene il tuo senso di inadeguatezza dovuto alle poche esperienze maturate, una sorta di complesso di inferiorità da cui e difficile uscire...ma poi penso che coloro che apparentemente hanno avuto una vita normale non hanno provato le mie ansie e il mio malessere, li considero perciò semplicemente più fortunati.
Non è detto che entrare nel mondo del lavoro debba precluderti l'opportunità di fare nuove esperienze, anzi per me è stato l'opposto, ho fatto nuove esperienze e ampliato il mio giro di conoscenze. Forse dovresti posticipare il tuo progetto di diventare mamma, ed iniziare a pensare più a te stessa, impara ad organizzare meglio il tuo tempo vedrai che poi non ti sembrerà più cosi poco. Anch'io vivo una situazione molto simile alla tua è immagino che questa tua voglia di recuperare il tempo perso ti stia logorando...invece di rimuginare sul tempo perso inizia a pianificare il futuro prossimo (lo sò sembra facile a dirsi...ma puoi sempre farti aiutare!).
Comunque Fb in periodi di malessere non può far altro che peggiorare il tuo stato, non è altro che una vetrina in cui viene inserito solo ciò che fa più comodo, spesso si tratta di finzione e nulla più.
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Ultima modifica di marco_; 29-03-2015 a 23:12.
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29-03-2015, 22:27
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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in un parola "rimpianti" li abbiamo tutti, io penso le stesse cose che hai scritto tu, solo che io di anni ne ho 30, dobbiamo analizzare la cosa dal punto di vista razionale (o almeno provarci)... ma alla fine tutte quelle cose che vedi fare ai tuoi contatti facebook ti interessano veramente? ti interessa viaggiare, fare volontariato, cambiare spesso partner... se si, prova a farle adesso queste cose, ormai il passato è andato puoi pensare solo al domani, non c'è scritto da nessuna parte che tutte queste cose si devono fare prima dei 30...
è difficile lo so, lo capisco, io ci sto ancora provando, dobbiamo superare i nostri blocchi, senza restare ancorati a delle soglie irrilevanti...
recentemente ho conosciuto una persona che a 38 anni ha mollato la sua attività e si è messo a studiare, si laureato e si è messo a fare un altro lavoro, è ripartito da zero, ha resettato la sua vita...
ma se anche non fai tutte quelle cose, non c'è un vero problema, mica è un obbligo, la battaglia non sta nel tentare di fare quello che fanno gli altri, ma tentare (e cercare di essere in grado) di fare quello che più ti piace...
fatti uno schema, voglio fare questa determinata cosa > analizza quali sono i problemi e gli impedimenti > fai una lista di cosa ti servono
in poche parole scomponi il problema in piccole parti, cerca di risolverli 1 ad 1 e quando ci sarai riuscita potrai finalmente fare quello per cui hai lavorato tanto
spero di non essere stato ne troppo banale ne troppo "maestrino" non era il mi intento, è semplicemente il modo in cui sto tentando di risolvere delle mie situazioni, molto simili al contenuto del tuo post...
se ci riesci poi magari mi dici anche come hai fatto
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29-03-2015, 22:29
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#25
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Poi certo, ci sono cose che vedo fare agli altri che sono magari tipiche di adolescenti e che mi fanno dire "accidenti, vorrei averle fatte anche io", ma ormai mi sento ti non poterle più fare perché il momento è passato.
Probabilmente avete ragione voi a dire che è meglio tardi che mai, ma non penso che una persona a 25 anni possa fare alcune cose da 15enne, no?
Per dire.
E apro una parentesi. Conosco persone adulte che sono rimaste "indietro" e hanno compagnie di persone della mia età o più giovani. É inutile dirvi che agli occhi degli altri appaiono un po' come dei bambinoni. Non è bello, penso, esser visti così, come un "poverino". Per cui credo che per certi aspetti bisogna rassegnarsi a essere troppo grandi.
Una delle mie paure é anche di finire così, a fare l'adulta tra i ragazzini, perché quelli della mia età sono più avanti di me e io per ora sono in un limbo.
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Fare cose da 15 anni forse no, anche perchè, per quanto tu possa aver avuto mancanza di esperienze, non credo che sia rimasta mentalmente a quella età, si matura anche senza fare un percorso 'attivo', ma magari più sofferto.
Ma è eccessivo vedersi come una persona ormai andata avanti con l'età che non ha più possibilità di fare esperienze da giovani: hai solo 24 anni.
E se trovi qualche persona un po' più giovane di te con cui ti trovi bene, non vedo cosa ci sia di male; nelle compagnie mica c'è per forza un range ristretto di età da rispettare?
Ad esempio, io dopo circa 10 anni di isolamento, mi sono ritrovato, seppur solo per pochi mesi, a frequentare persone dai 5 ai 10 anni più giovani di me (non erano ragazzini avendo io 34 anni): non l'ho trovata affatto una situazione negativa, anzi...
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Ultima modifica di alien boy; 29-03-2015 a 22:33.
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29-03-2015, 22:44
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#26
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Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 81
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Mi sono posta anch'io molte delle tue domande...anch'io spesso ho dei rimpianti per momenti mai vissuti e occasioni non colte...ma è il nostro passato e dobbiamo lasciarcelo alle spalle...Non vedo altra via d'uscita. Dopo la laurea gli anni volano e vedi le vite degli altri realizzarsi in campo sentimentale e lavorativo. Il rischio è restare fermi mentre il mondo fuori scorre: non possiamo permetterlo...dobbiamo concederci almeno una possibilità.
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30-03-2015, 00:59
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#27
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Fare cose da 15 anni forse no, anche perchè, per quanto tu possa aver avuto mancanza di esperienze, non credo che sia rimasta mentalmente a quella età, si matura anche senza fare un percorso 'attivo', ma magari più sofferto.
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Questo è vero. Ci sono esperienze tipicamente adolescenziali (o pre-adolescenziali!) che io non ho vissuto, e la cosa mi dispiace, però se oggi avessi la possibilità di farle non mi interesserebbero più, ovviamente.
Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Ma è eccessivo vedersi come una persona ormai andata avanti con l'età che non ha più possibilità di fare esperienze da giovani: hai solo 24 anni.
E se trovi qualche persona un po' più giovane di te con cui ti trovi bene, non vedo cosa ci sia di male; nelle compagnie mica c'è per forza un range ristretto di età da rispettare?
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E anche questo è vero.
Lessi da qualche parte (Wayne Dyer) che bisogna entrare in quest'ottica: noi non dobbiamo dare nessuna giustificazione per ciò che facciamo. Facciamo una cosa per il solo motivo che in quel momento la vogliamo fare. Non deve esistere una "ragione" per ciò che facciamo. Non bisogna dichiarare niente a nessuno, nemmeno a noi stessi.
Se io ho un amico con cui andare in discoteca e voglio farlo, faccio bene a farlo. Se voglio passare una notte di baldoria come si faceva a 18 anni, faccio bene a farlo. Allo stesso modo, se voglio improvvisarmi scrittore perché penso di avere una vena narrativa che magari nemmeno ho, faccio bene a farlo.
Alla base di tutto sta il capire cosa vogliamo fare. Se una certa esperienza è del tipo di quelle che ho citato sopra, se insomma non mi interessa neanche più, va bene guardare altrove e avanti. Ma se pensiamo che una certa esperienza ci possa dare qualcosa, facciamola senza esitare e senza paura di sbagliare. Il problema per molti di noi (me per primo) nasce proprio nel non trovare questo coraggio, ma la strada giusta secondo me è questa.
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30-03-2015, 20:47
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#28
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Jupiter, ma l'importante è fare "quello che fanno gli altri" o quello che ti piace?
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Quello che mi piace, che talvolta corrisponde a ciò che gli altri hanno e riescono a fare, a differenza mia.
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30-03-2015, 22:15
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#29
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Quello che mi piace, che talvolta corrisponde a ciò che gli altri hanno e riescono a fare, a differenza mia.
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Sì ma cosa ti impedisce di farle ste cose? E cosa ti impedirebbe di farle in futuro, una volta risolti gli impedimenti contingenti? Aiutami a capirti, fa' un esempio (anche non tuo, giusto per poter immaginare qualcosa).
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