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Vecchio 10-02-2013, 10:01   #1
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L'avatar di Quinzio
 

Ieri mi è toccato unmeeting con parenti e affini.
E' duranto dalle 15.30 alle 19.30, un incubo.
Quando sono tornato stavo bestemmiando anche i santi dei cinesi.

La solita storia:
alla fine in 4 ore avrò parlato si e no per 15 minuti. Il resto del tempo è come se ascoltassi la radio.
Alla fine avevo mani e piedi gelati (causa ansia), è una reazione che conosco bene. Avevo freddo fino alle ginocchia, pur avendo calze, scarpe alte, maglione.
Verso la fine avevo l'impressione di avere la vista annebbiata e mi sentivo pallido, sbadigliavo anche se erano le 18.30.
Prima avevo anche preso un ansiolitico, ma evidentemente ne dovrei prendere 5 volte tanto.

Il motivo della visita era di accompagnare mia madre a trovare mia sorella (che si è rotta una gamba) che abita presso la casa dei genitori del suo compagno.
Sul set c'erano: io, mia madre, mio fratello con figlia, mia sorella, il suo compagno, i genitori del suo compagno.

I miei fratelli non mi considerano, per loro sono mezzo deficiente. Per carità, hanno anche qualche ragione.
La famiglia del compagno mi sta un p' sulle balle perchè è la classica famigliola benestante, con figlio unico, il figlio abita al piano di sopra della casa, e spende i soldi in viaggi. Adesso anche mia sorella si è trasferita li (mica scema). Io col cazzo che trovo una che mi ospita a casa sua, seeee.....

Il momento più tragico arriva quando in sala eravamo in 7. Si erano magicamente formate diciamo 3 coppie, di gente che a due a due parlavano tra di loro. Ovviamente essendo in 7 indovinate chi era rimasto fuori da questo giochino ?
Risposta esatta.
Inquel momento volevo prendermi su e andare via. Purtroppo non ne sono capace perchè queste situazioni mi prendono troppo di sorpresa.

Tanto per far capire:
l'unica persona gentile li in mezzo era il compagno di mia sorella.
I miei fratelli rimanevano li anche a cena.
Ovviamente a me non mi aveva invitato nessuno, manco i miei fratelli.
Il compagno è stato l'unico che mi aveva chiesto di rimanere a cena. Ovviamente ero in condizioni pietose causa stress e rabbia e sono andato via, anche perchè i miei fratelli non mi avrebbero voluto.
Il compagno mi ha anche chiesto di andare la a mangiare oggi a pranzo (ovviamente con i miei fratelli). Ovviamente siccome ai miei fratelli non gliene importa nulla, spero che la cosa non torni fuori.
Sono le 9 e il cell è spento.

Tanto per far capire lo stress che avevo accumulato stanotte ho dormito 9 ore senza svegliarmi. Di solito dormo 2 ore poi mi sveglio per 1 ora e mezzo poi dormo altre 4 ore.
La prossima volta che capita una roba del genere faccio quel cazzo che mi pare. Mi alzo in piedi e vado via. Fanculo, ma cosa devo sopporare queste umiliazioni e queste torture ? Per chi ?
Spero di non rivederli per 2 anni almeno, sti stronzi.

Ultima modifica di Quinzio; 10-02-2013 a 10:03.
Vecchio 10-02-2013, 11:44   #2
Esperto
 

io ho appena evitato na roba del genere ,sto esultando con la classica

scivolata di potenza

Vecchio 10-02-2013, 13:26   #3
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L'avatar di Sentry
 

I parenti sono il male. Buona parte dei miei parenti pensa che io sia uno stronzo che non li vuol vedere. E hanno ragione
Chi me lo fa fare di sottopormi a situazioni, domande e discorsi umilianti? Si fottano se non hanno l'intelligenza e la sensibilità di capire quando e su cosa tacere.
Vecchio 10-02-2013, 13:45   #4
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L'avatar di Quinzio
 

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Originariamente inviata da Sentry Visualizza il messaggio
I parenti sono il male. Buona parte dei miei parenti pensa che io sia uno stronzo che non li vuol vedere. E hanno ragione
Chi me lo fa fare di sottopormi a situazioni, domande e discorsi umilianti? Si fottano se non hanno l'intelligenza e la sensibilità di capire quando e su cosa tacere.
Beh, si. Diciamo che i parenti del cazzo sono il male.
Avere dei parenti che sono persone in gamba è una vera fortuna.
Comunque questo 3d si ricollega a questo
http://www.fobiasociale.com/mia-sore...a-nulla-33134/

Voglio solo fare un paragone tra quello che è successo a mia sorella e quello che potrebbe succedere a me.

Mia sorella si è fatta male e come tutti è stata soccorsa e portata all'ospedale. Il suo compagno ovviamente non l'ha lasciata sola 1 minuto. Dall'ospedale di Bolzano l'ha portata giù in auto.
Siccome dice che la pista da sci non era adeguatamente protetta, due giorni dopo il suo compagno con suo padre sono tornati sulla pista per fare delle foto (a 350 km da qui), e per parlare con la stazione dei carabinieri che avevano fatto il soccorso. Poi sempre il padre del suo compagno dice che va a parlare con sua cugina (un avvocato) per vedere se si può ottenere qualche risarcimento.
Mia sorella adesso vive nella casa col suo compagno e i genitori di lui che sono persone ancora in gamba, hanno l'auto, ecc.

Ecco, questi sono parenti validi.

Io penso solo a cosa sarebbe successo a me in un caso simile, nel caso vivessi da solo. Sarebbero tutti cazzi miei e una volta dimesso dall'ospedale, cioè una settimana dopo, sarei costretto a pagare qualcuno per fare qualsiasi cosa. Avrei mia madre che ha più di 80 anni e non ha mai guidato ovviamente.

E io dovrei dispiacermi se mia sorella ha una gamba rotta ?
Ma che vadano a quel paese. Di me non gliene importa mai una sega.

Anni fa andavo ogni tanto con la MTB a fare dei giri vicino al Lago di Garda. Una volta ho messo male un piede e ho preso una storta. Sono riuscito a tornare a casa, da solo, ma me la sono fatta addosso. E non ho fatto chissa cosa (sentieri pericolosi).
Da allora non ci sono più andato. Metti che mi slogo la caviglia e il cell non prende, trovano i miei resti dopo 5 anni.

Ultima modifica di Quinzio; 10-02-2013 a 13:51.
Vecchio 10-02-2013, 13:57   #5
Esperto
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Originariamente inviata da Quinzio Visualizza il messaggio
Beh, si. Diciamo che i parenti del cazzo sono il male.
Avere dei parenti che sono persone in gamba è una vera fortuna.
Comunque questo 3d si ricollega a questo
http://www.fobiasociale.com/mia-sore...a-nulla-33134/

Voglio solo fare un paragone tra quello che è successo a mia sorella e quello che potrebbe succedere a me.

Mia sorella si è fatta male e come tutti è stata soccorsa e portata all'ospedale. Il suo compagno ovviamente non l'ha lasciata sola 1 minuto. Dall'ospedale di Bolzano l'ha portata giù in auto.
Siccome dice che la pista da sci non era adeguatamente protetta, due giorni dopo il suo compagno con suo padre sono tornati sulla pista per fare delle foto (a 350 km da qui), e per parlare con la stazione dei carabinieri che avevano fatto il soccorso. Poi sempre il padre del suo compagno dice che va a parlare con sua cugina (un avvocato) per vedere se si può ottenere qualche risarcimento.
Mia sorella adesso vive nella casa col suo compagno e i genitori di lui che sono persone ancora in gamba, hanno l'auto, ecc.

Ecco, questi sono parenti validi.

Io penso solo a cosa sarebbe successo a me in un caso simile, nel caso vivessi da solo. Sarebbero tutti cazzi miei e una volta dimesso dall'ospedale, cioè una settimana dopo, sarei costretto a pagare qualcuno per fare qualsiasi cosa. Avrei mia madre che ha più di 80 anni e non ha mai guidato ovviamente.

E io dovrei dispiacermi se mia sorella ha una gamba rotta ?
Ma che vadano a quel paese. Di me non gliene importa mai una sega.
Io credo che i miei parenti sarebbero anche disposti ad aiutarmi in caso di difficoltà. Quando ero piccolo e li frequentavo spesso, più volte mi hanno fatto qualche favore o hanno dimostrato la loro premura. Probabilmente dal punto di vista utilitaristico ho fatto un errore a bruciarmi tutti i ponti. Però a che prezzo avrei dovuto tenermeli buoni? Vederli 2/3 volte al mese, sentir tirar fuori le solite storie su amici/fidanzate ecc? Umiliazioni continue. Allora fanculo.
Avere parenti in gamba è una fortuna se sono intelligenti/sensibili. Se sono in gamba ma sono persone di merda o irrispettose allora io non ce la faccio a tenermeli buoni.
Vecchio 10-02-2013, 14:12   #6
Esperto
L'avatar di Sentry
 

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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Fatti una famiglia tutta tua che si prenderà cura di te.
Mi sembra un ottimo consiglio. Quinzio come mai non ci hai pensato prima!?
Vecchio 10-02-2013, 14:17   #7
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L'avatar di Quinzio
 

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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Se ti è possibile, se ci riesci, se te la senti, se già non lo hai fatto (bene) ti consiglio di chiarire l'origine dei tuoi problemi con i "parenti".
Funziona, credimi. Perchè metti le cose in chiaro. E' una liberazione.
Li vuoi vedere... non li vuoi vedere in seguito poco importa.
Fatti una famiglia tutta tua che si prenderà cura di te. Lo hanno fatto gli altri, che ti manca a te?
Dici a me dicred ? Stai parlando con me ?

Ma se non ho neanche una donna e un paio di amici ?

Come fai a dirmi una cosa simile ?
Vecchio 10-02-2013, 14:21   #8
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L'avatar di Quinzio
 

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Originariamente inviata da Sentry Visualizza il messaggio
Mi sembra un ottimo consiglio. Quinzio come mai non ci hai pensato prima!?
Giaà, chissa perchè ?
Forse a 40 anni quello che posso trovare è una badante placca che per 400€ al mese viene a darmi una medicina una volta al giorno e a vedere se sono ancora vivo.
Vecchio 10-02-2013, 15:33   #9
Intermedio
 

Anch'io quando ci sono molti parenti faccio scena muta, e anche delle grandi figuracce
Vecchio 10-02-2013, 21:04   #10
Esperto
L'avatar di lizbon
 

ehe ti capisco....anch'io sono reduce da uno di questi incontri col parentado...ne sono uscita abbastanza devastata...
Vecchio 10-02-2013, 21:04   #11
Banned
 

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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Cosa desideri? Compassione? Elemosina? Essere compreso ed avere una pacca sulla spalla? La vedi talmente strana la mia proposta?
Diciamo che anche io ho avuto la "sfortuna" di stare a contatto con dei parenti diciamo... diversi di mentalità. Bene, arrivato ad un certo punto non ho resistito più ed ho cercato di chiarire, parlare e comprendere civilmente prendendoli ad uno ad uno.
Con qualcuno mi sono chiarito positivamente, con altri no.
Fatto stà che anche io, come te, ho deciso di separarmi. Sono stato io ad allontanarmi e non sono stato scacciato.
Ma la situazione, credimi, era insostenibile.

A quel punto... solo soletto... che potevo fare? Due cose potevo fare, starmene in disparte a piangere oppure cercare compagnia anche stando da solo. Perchè... se uno stà da solo allora è condannato per l'eternità?
Scrivi come se tu avessi chissà quali handicap...
Se, come mi auguro, è solo un problema mentale, ti assicuro che qualcosa si può ancora combinare. Se invece vuoi passare il tempo a lamentarti accomodati pure.
Pare che qui... uno più si lamenta e meglio è... mah... un lamento fine a sè stesso però.
No, è solo che è difficile cancellare e rinnegare 40 anni di solitudine resettando tutto da un giorno all'altro.
Vecchio 10-02-2013, 23:09   #12
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L'avatar di Quinzio
 

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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Scrivi come se tu avessi chissà quali handicap...
Se, come mi auguro, è solo un problema mentale, ti assicuro che qualcosa si può ancora combinare. Se invece vuoi passare il tempo a lamentarti accomodati pure.
Chiaro che è un handicap. O una disabilità, Ma tu come la chiami ?
Non riesco ad avere uno straccio di vita sociale e tu pensi che sia una cosetta da niente ?
E chi l'ha detto che i problemi mentali si possono risolvere, sempre e tutti ?

Forse dovrei essere per terra coperto di sangue per far capire che c'è qualcosa che non va.
Vecchio 10-02-2013, 23:24   #13
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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Beh se non altro è un ottimo rimedio contro l'insonnia
cmq lasciatelo dire: hai dei fratelli piuttosto str....! ma perchè ti snobbano così?
Una teoria ce l'ho. Sarà sbagliata, ma i osono convinto che sia giusta.
Io sono l'ultimo di 5 fratelli. In una famiglia dove i soldi bastavano a malapena per mangiare e vestirsi. Quando sono arrivato io, non sono stato "accettato con gioia". I miei genitori erano già piuttosto anziani per avere un altro figlio ed erano già stanchi, sia fisicamente che mentalmente. Dopo pochi anni hannoiniziato a litigare pesantemente.
I miei fratelli non mi hanno mai voluto. Per loro io ero solo un impiccio, un bimbo piccolo di cui dovevano prendersi cura (per le mie sorelle più grandi), un altro figlio che toglieva risorse alla famiglia.
Le mie due sorelle più grandi hanno due anni di differenza, come pure gli altri due tra di loro. Quindi a due a due crescevano insieme e dividevano amicizie e attività da fare. Ad esempio tra me e mia sorella ci sono giaà 7 anni di differenza. Tra un bimbo di 10 anni e lei di 17 non fai cose in comune. Tra lei di 17 e mio fratello di 19 invece puoi uscire con gli stessi amici, come infatti facevano.
Mia sorella più grande ha 20 anni più di me. Forse mi ha cresciuto più lei che mia madre, ma non lo faceva volentieri.
Guarda, credimi, te spiego brevemente, di me non glien'è mai fregato un cazzo, credimi. Gli davo solo fastidio. specialmente a mio fratello.
Quando sei una figlia, sei già in una famiglia numerosa e hai 20 anni, e tua madre fa un altro figlio, non dici "oh che bello un fratellino". Dici "che due palle, ma un altro bambino ?".
Vecchio 10-02-2013, 23:45   #14
Esperto
 

Posso chiederti da dove deriva questa problematica comunicazione con i tuoi fratelli? perche non riuscite a parlare? Avete questioni irrisolte? io e i miei fratelli ci confidiamo poco,ma sento sempre il loro affetto
E' davvero brutto sentire come estranei o quasi i propri cari
Vecchio 11-02-2013, 00:25   #15
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Originariamente inviata da Melvin II Visualizza il messaggio
Posso chiederti da dove deriva questa problematica comunicazione con i tuoi fratelli? perche non riuscite a parlare? Avete questioni irrisolte? io e i miei fratelli ci confidiamo poco,ma sento sempre il loro affetto
E' davvero brutto sentire come estranei o quasi i propri cari
Si certo, è brutto.
In parte penso di aver risposto alla tua domanda nel mio post precedente a Ciarliera.
Ma guarda, nell'89, quando è morto mio padre, io avevo 16 anni e non me ne è importato più di tanto. Ma non per cattiveria. Perchè era come se fosse morto un estraneo. Semplice.
Due giorni dopo ero in giro per il mio paese che stavo girando e incontrai uno che conoscevo e mi misi a parlare normalmente. Poi gli dissi della morte di mio padre e lui mi guardò preoccupato e mi disse : "Ma e sei qui che scherzi ?"
Nel 2007 purtoppo anche mia sorella (una di quelle grandi) è morta di cancro.
Anche li stesso copione. Quando io avevo 5-6 anni lei si è sposata e io non l'ho quasi mai frequentata. Le uniche volte che la vedevo era sempre in compagnia di mia madre e della sua famiglia. Tra me e lei non c'è mai stata una sola volta che abbiamo parlato tra di noi, come fratello e sorella.
Chiaro, e cosa vuoi che me ne freghi se se ne va all'altro mondo ?
Quando ha saputo di essere malata a un certo punto mi è stato riferito che ha detto: "Adesso voglio avere attorno tutta la mia famiglia, compreso Davide, che non so neanche chi è".
Davide sono io, e queste sono state le sue parole. Non sa neanche chi sono io ? Suo fratello ? E allora che vuoi che me ne importi...

Tu forse penserai che sono una specie di persone molto fredda e insensibile, che non gliene importa nulla se qualcuno crepa, anche se è suo fratello.
Non è così, davvero. Quando al telegiornale sento di barboni che muoiono dal freddo, sento di gente che muore sola, mi vengono le lacrime agli occhi e spengo perchè non voglio piangere.
Mi dispiace di più quando muore uno che non conosco, specialmente se muore come un cane.
Mi è dispiaciuto quando è morto il papa Woytila, lo vedevo come una specie di nonno, io i miei nonni non li ho mai conosciuti, era già tutti morti quando sono nato io. Mi è dispiaciuto di Lucio Dalla, e della Montalcini.
Ma quando è morto uno della mia famiglia fino ad adesso non me n'è importato nulla.
Perchè di me a loro, non gliene frega un cazzo. E' semplice.
A casa mia i figli non erano voluti, semplicemente nascevano perchè marito e moglie dormivano assieme. Mia madre è del 1929, mio padre era del 1919. Sono figli di un'altra era, figli del fascismo, della guerra e della chiesa cattolica. Nel mondo di mia madre le donne erano più o meno delle incubatrici per fare figli, come piaceva al Duce. Questo li giustifica solo in parte. Un figlio non era pianificato e voluto, semplicemente "arrivava".
Io sono arrivato, ma gli ho solo dato fastidio.
Ecco credo che sia un po' tutto qui.
Ce ne avrei ancora molto da raccontare, ma non credo che interessi a molti.

Ultima modifica di Quinzio; 11-02-2013 a 00:31.
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