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13-10-2015, 01:12
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 126
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Io sono un medio.
Non ho capacità innate, non ho talenti nascosti nè grandi passioni.
La vita mi scivola sulla pelle, le ansie, le preoccupazioni, le cose brutte, le cose belle, è tutto un minimo puntino nella mia inquietudine generale.
Nulla è in grado di turbare la mia mente perchè è tutto poco più che qualcosa
Tuttavia sono un medio, ed è forse questa la maledizione maggiore
Ho imparato da solo a non farmi turbare (ci sono arrivato da solo, forse), ma vividamente riesco a vedere i miei limiti.
Li conosco, so di non essere in grado di star dietro a molti, non sono abbastanza stupido da bearmi di me stesso senza accorgermi le meraviglie che l'uomo può raggiungere ma non sono un organismo abbastanza raffinato da raggiungere determinati risultati
E' forse la condizione peggiore
Senza arte nè parte, senza talenti, senza capacità, solo una discreta intelligenza che ti permette di vedere a cosa non potrai mai arrivare, ti fa osservare come ci sono limiti umani dettati dal talento individuale che tu non raggiungerai mai.
E nulla, è una delle poche cose che realmente riesce a scalfirmi, perchè ci devo convivere ogni ora della mia vita.
Senza passioni, senza interessi particolari, senza voglie.
Tutto ciò che mi sfiora la mente di botto diventa una noia e una semplice fantasticheria.
Ogni tanto mi viene voglia di cimentarmi in qualcosa e mi accorgo di quanto io sia limitato, che sia una passione o un obbiettivo specifico
Ed è una scocciatura perchè tutto ciò che faccio lo faccio unicamente per me, e vedere che i risultati non arrivano mai è una noia.
Vorrei creare qualcosa di bello, ma tutto ciò che partorisco mi fa schifo mentre invidio terribilmente il genio di molta altra gente.
Oppure mi sforzo, mi sforzo con tutto me stesso di migliorare e di lavorare su me stesso o su cose che mi riguardano e finisco sempre con non raggiungerei mai nessun cambiamento
Rimango nella media, nulla di eccezionale in nessun ambito, anzi, molte cose (malgrado gli sforzi) in difetto ma immagino che questo sia normale.
Potevo riassumere il topic in una frase ("La maledizione dei medi, troppo limitati per eccellere, troppo intelligenti per bearsi della propria condizione") ma avevo voglia di scrivere
Chapeau
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13-10-2015, 01:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Sicuro che tutto quello che fai lo fai unicamente per te?
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13-10-2015, 03:01
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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e se ci stava qualcuno che ti diceva... bravo continua cosi?
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13-10-2015, 08:47
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Mi identifico molto in questo... Ma proprio tanto. Senza vocazioni, senza eccellere in niente. L'ho vissuto con grande risonanza emotiva quando ho capito che non sarei arrivato al concorso per ricercatore. Son stato abbastanza intelligente per prendere laurea e dottorato, ma non abbastanza per il gradino più basso della carriera universitaria. Se leggo un testo di fisica o ingegneria, anche abbastanza complesso so di cosa si parla ma se mi si chiedesse di ricostruire la catena di ragionamenti e deduzioni non saprei da che parte iniziare. Potrei fare lo stesso esempio per i mille sport che ho tentato, o per il pianoforte; riesco a suonare pezzi di medio livello ma mai dall'inizio alla fine, sempre con mille stecche e se voglio registrare qualcosa devo fare un taglia e cuci degno della sartoria Armani sul montaggio audio/video. Non sono deforme ma comunque bruttino, le ragazze non si voltano né per ammirarmi né per deridermi.
Ovviamente la consapevolezza di quello che vedo accadere non fa che distruggermi ancora di più. Fossi stato stupido forse mi sarei "accontentato" della mia condizione. Così invece vedo che "quasi-potrei" in tutti i campi di mio interesse, ma non riesco a quagliare. Un aspetto fisicamente constatabile di questa mia condanna sono le tante volte che ero a pochi metri dal passo o dalla vetta in montagna poi le forze mi sono mancate e son tornato indietro. Per ogni montagnetta cui sono arrivato in cima, 20 le ho mancate (se non era evidente, non sto parlando in modo figurato).
Penso che nascere con capacità medie, proprio per constatare che nessun obiettivo è realizzabile secondo le proprie aspirazioni sia molto peggio che nascere stupidi.
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13-10-2015, 08:58
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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non sopravvalutare gli altri
pure io sono medio, ma non ho ancora trovato nessuno che riesca a staccarsi dalla media facendomi sentire realmente inferiore
può essere che qualcuno abbia dei talenti distribuiti meno uniformemente dei tuoi
(non so, il poeta sa scrivere bene ma è uno str...., lo sportivo vince medaglie ma magari non sa fare 1+1, lo scienziato è geniale ma ha un alito pestifero e nessuno gli si avvicina)
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13-10-2015, 09:02
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Non credo che questo sia solo questione di intelligenza. C'è anche la componente sociale che vale tantissimo.
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E' vero ma io considero alla fine il risultato. Intendo dire, a meno di non poter ricattare la commissione, passare o meno è la somma di intelligenza, capacità di lavoro e capacità di rendersi indispensabili (in questo ambiente tutti/e nessuno escluso hanno dovuto fare gli "yes man/woman" per alcuni anni).
A me andò proprio così, ovvero si riconfermò la necessità che tutte le componenti siano presenti. I posti erano due e i concorrenti tre. Uno di essi era un mostro di memoria, tecnica, inventiva... per carità uno dei posti era suo senza discussioni, sarebbe passato anche con gente chiave contro di lui. Restava un posto per due, l'altro aveva appunto maggiori skills sociali rispetto a me ed è passato (o meglio, faceva l'assistente di cantiere del prof mentre io no).
Morale: perché non ho mai saputo fare l'assistente di cantiere? Perché io non sono un alpha, non ho carisma e per far funzionare un cantiere di "animali" (nel senso buono) di carattere e faccia di bronzo ne servono a bizzeffe.
Mi dirai che ti sto dando ragione, ed è così'. Ma io "guardo" al tizio ultra intelligente che sarebbe passato in ogni condizione. Perché non sono nato anche io così?
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13-10-2015, 09:47
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Come giocare a un videogame e stravincere in difficoltà livello 1 per poi non riuscire a superare la difficoltà livello 2, trovando l'ultima comparsa della classifica alla difficoltà livello 8.
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13-10-2015, 10:59
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 126
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
e se ci stava qualcuno che ti diceva... bravo continua cosi?
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Non fa differenza, gli obbiettivi che mi pongo li voglio raggiungere per migliorare me stesso, non per una gratificazione sociale.
Del tipo, potrei diventare il 100 metrista più veloce del mondo ma sarebbe più la soddisfazione di aver spinto i miei limiti tanto lontano che la gratificazione del successo e la fama.
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13-10-2015, 12:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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mi identifico molto in quello che hai scritto, capisco benissimo come ti senti, è come non sapere di preciso quale sia il proprio ruolo in questa società, o meglio ancora non sapere di preciso dove andare a posizionarsi, come un ingranaggio che non riesce ad entrare in nessun meccanismo...
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13-10-2015, 12:40
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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Medio? Io se sono un "medio" è tanto, sono a un livello ancora inferiore...
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13-10-2015, 12:57
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#11
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 57
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E se la maggior parte della popolazione fosse composta da medi ? Quante eccellenze vedi in giro ? E di queste eccellenze quante sono felici e appagate? Vivere vuol dire trovare un campo in cui eccellere oppure trovare un modo per stare bene con sè stessi e con gli altri ? Io direi la seconda .
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13-10-2015, 13:03
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Sennar
E se la maggior parte della popolazione fosse composta da medi ? Quante eccellenze vedi in giro ? E di queste eccellenze quante sono felici e appagate? Vivere vuol dire trovare un campo in cui eccellere oppure trovare un modo per stare bene con sè stessi e con gli altri ? Io direi la seconda .
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Esistono persone che sono contente di quel che hanno e quel che sono, ma io penso che siano rare. Sì, come dici, la maggior parte della popolazione sono "medi", proprio per definizione, è quasi una tautologia. Ma non leggiamo nella mente del prossimo e se guardiamo la tanta maleducazione, cattiveria, frustrazione e pazzia che c'è in giro, se anche non sappiamo leggere nella mente degli altri, penso che la maggior parte delle persone che sembrano appagate alla fine non lo sono. Chi non vorrebbe avere un lavoro di altissimo livello, essere bello o bella, eccellente in qualche campo?
Sicuramente anche gli eccellenti sono frustrati; ma io penso che lo siano un po' meno dei medi. Non troppo, ma un po' meno.
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13-10-2015, 17:13
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#13
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 57
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Chi non vorrebbe avere un lavoro di altissimo livello, essere bello o bella, eccellente in qualche campo?
Sicuramente anche gli eccellenti sono frustrati; ma io penso che lo siano un po' meno dei medi. Non troppo, ma un po' meno.
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Concordo ..
Al di là dei talenti naturali forse quei pochi che riescono ad eccellere in qualche campo sono animati da una passione che in altre persone , parlo per me , manca . Io per esempio riconosco di non riuscire ad impegnarmi veramente in nulla perchè non c'è niente che mi spinge, nessuna motivazione forte a raggiungere un obbiettivo piuttosto che un altro . Sono sicuro che comunque sia un discorso personale , c'è anche chi la passione ce l'ha ma comunque non riesce a raggiungere l'obbiettivo sperato e i motivi si perdono dentro variabili infinite (la fortuna in primis) .
Questo discorso mi ha fatto venire in mente un film:
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13-10-2015, 17:56
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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Quote:
Originariamente inviata da sato
è come non sapere di preciso quale sia il proprio ruolo in questa società, o meglio ancora non sapere di preciso dove andare a posizionarsi, come un ingranaggio che non riesce ad entrare in nessun meccanismo...
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Quoto questa frase per dire che capisco il problema. E' come sentire di essere nato per fare qualcosa o stare da qualche parte (in modo molto indefinito e astratto) ma non hai ancora capito e gli altri vanno avanti e cambiano e migliorano, acquisiscono nuove certezze sulla loro vita. Io ho in testa solo un grande BOH, questo da sempre e ho compiuto 27 anni e le cose rimangono sempre uguali, uno prova tante cose ma nessuna viene mai bene, non è mai quella la strada
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13-10-2015, 20:20
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
come sentire di essere nato per fare qualcosa o stare da qualche parte
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secondo me questo dipende dal fatto che la nostra mente cerca di razionalizzare in qualche modo la nostra esistenza, e quindi ci illudiamo di servire a qualcosa...
Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
gli altri vanno avanti e cambiano e migliorano, acquisiscono nuove certezze sulla loro vita
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questo passaggio invece lo quoto io, è impietoso vedere gli altri evolversi in un modo o in un altro, mentre noi si resta immobili al centro dell'incrocio...
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13-10-2015, 21:45
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#16
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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Quote:
Originariamente inviata da sato
questo passaggio invece lo quoto io, è impietoso vedere gli altri evolversi in un modo o in un altro, mentre noi si resta immobili al centro dell'incrocio...
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Si proprio sempre in mezzo al vuoto più totale
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13-10-2015, 22:12
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#17
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 496
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Quote:
Originariamente inviata da Static
Potevo riassumere il topic in una frase ("La maledizione dei medi, troppo limitati per eccellere, troppo intelligenti per bearsi della propria condizione")
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Quanto è vera sta frase, quanto mi fa soffrire tutt'ora. L'unica cosa è che non sono medio, ma in ogni cosa che faccio sono sempre fra gli ultimi. Ogni cosa che riesco a ottenere devo sudare il doppio o il triplo degli altri per ottenere il loro stesso risultato. Mi vergogno troppo di me, anche perché qualcuno che crede in me c'è e non sa però davvero come sono in realtà. Sarà traumatico quando quel qualcuno scoprirà la verità sul mio conto. Spero di non ammazzarmi per la mazzata ._.
Quote:
Originariamente inviata da Sennar
Concordo ..
Questo discorso mi ha fatto venire in mente un film:
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Bellisima vignetta cavolo. Che film è?
Talvolta, soprattutto in questo periodo, mi verrebbe la voglia di esplodere e di mostrare quello che sono, ma coi mezzi che ho a disposizione faccio davvero fatica.
La verità è che ci insegnano: tutti avete un dono, un talento. Io ci ho sperato tanto e invece adesso a malapena accetto quello che sono, una stupida, brutta creatura venuta al mondo solo per dolersi e per fare del male ._.
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14-10-2015, 14:57
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#18
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Principiante
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 57
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Quote:
Originariamente inviata da Etairos
Bellisima vignetta cavolo. Che film è?
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Il film è Vicky Cristina Barcelona , consigliato
Quote:
Originariamente inviata da Etairos
La verità è che ci insegnano: tutti avete un dono, un talento. Io ci ho sperato tanto e invece adesso a malapena accetto quello che sono, una stupida, brutta creatura venuta al mondo solo per dolersi e per fare del male ._.
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Penso che sia proprio ciò che si insegna ad essere sbagliato ; bisognerebbe più umilmente ammettere che quasi nessuno nasce con un dono naturale ma l'uomo è troppo egocentrico, deve per forza immaginarsi dotato di chissà quale capacità per essere "felice" e quindi senti film, libri ecc... che ti spiegano che tutti hanno un dono e che basta trovarlo. Siamo tutti speciali in quanto esseri unici e irripetibili , al di là di questo non vedo altro.
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14-10-2015, 16:01
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#19
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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“I’ve met God across his long walnut desk with his diplomas hanging on the wall behind him, and God asks me, “Why?”
Why did I cause so much pain?
Didn’t I realize that each of us is a sacred, unique snowflake of special unique specialness?
Can’t I see how we’re all manifestations of love?
I look at God behind his desk, taking notes on a pad, but God’s got this all wrong.
We are not special.
We are not crap or trash, either.
We just are.
We just are, and what happens just happens.
And God says, “No, that’s not right.”
Yeah. Well. Whatever. You can’t teach God anything.”
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14-10-2015, 16:44
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#20
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 232
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Tutto è relativo. Come fai ad avere la indissolubile certezza di stare nel mezzo? Per qualcuno meno intelligente/capace di te, sarai eccelso. Per qualcun altro meno ecc.
A me non piace classificarmi, specialmente se sei giovane, non ha senso. Hai tempo per crescere, sempre. Quando sarai in punto di morte, potrai tirare le somme. Ma meglio lasciar perdere queste classificazioni che non fanno altro che limitarti dal principio.
La mente è capace di cose orribili. Ad esempio di farti credere che non sei in grado di fare qualcosa e credimi che farà di tutto per fartelo credere. Mai affidarsi alla mente!
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