giovanni

8O 8O 8O 8O ciao a tutti. Spero questa volta di non combinare cazzate e riuscire a spedire questo messaggio. Insomma, quello che mi angustia è il terrore di essere un mediocre e che la gente se ne accorga. Anche perchè E' POSSIBILE che io sia di intelligenza e aspetto mediocri.Esistono persone che non brillano in niente; magari hanno la fortuna di non rendersene conto. Io credo invece di riusciree a sentire le circostanze, le persone e le dinamiche che si creano e spesso mi sento fuori gioco.
Poi non ho ancora ben capito chi sono (vabbè, non sono certo il solo) nè cosa mi riguarda e mi attrae, soprattutto non mi conosco bene sessualmente.

Anonymous-User

Lo sai benissimo di non essere un mediocre e sono proprio i tuoi blocchi dovuti alla fobia sociale che non ti permettono di spiccare il volo. E' questo secondo me che ti fa paura!! Ciao

giovanni

ciao!!! grazie della risposta. Beh, spero sia così; la propria personalità dovrebbe fluire senza intoppi. A volte però non sono sicuro che siano i miei blocchi ma i miei limiti, piuttosto profondi. Bah, Che cos'è la felicità? La sensazione che la potenza cresce che si sta superando una resistenza. (Friedrich Nietzsche). E così sia!!! ciao ancora, non deve essere che la nostra intelligenza sia piu' debole dei nostri problemi

LeonardoDaFobic

per molto tempo ho avuto questa sensazione, di non riuscire a fare le cose bene come le facevano gli altri
le mie erano sempre sporche, imprecise, diverse
ora questa sensazione è calata moltissimo... eppure anche nell'ultima cosa che ho fatto in competizione con gli altri, anche se ho vinto, c'è qualcosa che non mi convince :p
sarà insicurezza congenita

harmattan

Essere mediocri. Pensandoci ho un intimo timore di esprimere, "aprendomi" nei vari aspetti ed opportunità di ogni genere(anche chessò scrivere qui!)...tutta la mediocrità che mi sento.La considero forse il peggiore dei difetti, e magari evitare/chiudermi in me stesso dipende da ciò. Poi è anche un circolo vizioso, più ti estranei alla vita meno rendi qualcosa, e si passa al sopravvivere non al vivere