FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > Presentazioni
Rispondi
 
Vecchio 27-04-2014, 17:47   #1
Principiante
 

Ciao iscritti a Fobiasociale.com,
mi chiamo Sabrina, ho 27 anni, sono una studentessa universitaria. In un altro forum di psicologia che frequento da anni mi hanno parlato di questo sito, l'ho visitato. cosi ho letto alcuni post in questo forum e li ho trovati molto familiari. Familiare l'uso delle frasi “mi sento aliena”, “senso di inferiorità”, “difficoltà a legare con gli altri” familiari anche le paure e le difficoltà ad affrontare situazioni piccole e grandi...

Da quando sono bambina soffro di ansia, “ansia” parola che all'epoca non sapevo minimamente l'esistenza...per cui ho sempre indossato l'etichetta di “semplice timida” che tra l'altro mi calzata talmente bene che c'ho creduto anch'io. Mi calzava bene perché mio malgrado sono sempre stata fisicamente piccola, graziosa nei modi, dolce e sensibile. I miei erano e sono sempre stati incapaci di capire che la mia non è timidezza ma insicurezza. Il meccanismo che si è instaurato nell'infanzia è stato a grandi linee questo: l'idea di chiudermi in casa e proteggermi dell'esterno quando quest'ultimo mi faceva paura, mi ha fatto formare una idea di me di persona “non capace di affrontare le cose”. Insomma proprio quando pensavano di aiutarmi, di proteggermi, di farmi del bene, di amarmi, mi hanno aiutato a non farlo. Chiudendomi mentalmente e a volte fisicamente in una dolce gabbia “d'oro” mi hanno permesso di convincermi senza ombra di dubbio che non sono capace di fare nulla e che non valgo. Inoltre non ci sono stati solo loro che mi hanno protetto ma una grossa rete di familiari. Sono l'unica femmina tra molti cugini e un fratello. Per cui ero e sono sempre stata la dolce bambina da portare con sé, e che se non parla e che se non gioca con gli altri è solo perché timida.
Poi finalmente è arrivata l'adolescenza, con la scoperta e/o la formazione di una identità. Tra le classiche urla di pianti in camera, sola e incazzata con il mondo, ho scoperto la mia “vera” me, ho scoperto che non era quella che vedovo riflessa degli occhi degli altri. Mi sono iscritta in una palestra per praticare karate. L'ho fatto per 10 anni, raggiungendo un livello buono per poi mollare quando mi si cominciava a chiedermi di insegnarlo. Mi sono iscritta all'università per “dovere” ma l'ho principalmente utilizzata come un mezzo per uscire via di casa, per uscire da quella gabbia dorata. Mi sono iscritta alla facoltà di sociologia. Frequentandola mi sono innamorata della disciplina, mi piace e piaceva l'idea di capire i meccanismi della società, di quei famosi “altri” che tanto mi spaventano. Con molta difficoltà e con il doppio degli anni previsti, mi sono laureata. La laurea mi ha regalato un po' di autostima. Questa novità (l'autostima) mi ha dato la forza per trasferirmi di nuovo in un altra città per finire e specializzarmi in questo ambito di studi. Attualmente mi sono iscritta ad una scuola di teatro, e tra un po' avrò il mio primo approccio in scena con un piccolo spettacolo.

In tutto questo ho omesso il particolare che l'ansia e l'insicurezza che mi hanno accompagnato o meglio frenato/fatto soffrire in tutto e per tutto. Quella costate e inopinabile idea di sé cosi negativa che fa remare contro se stessi, quella che rende difficile entrate in una stanza, mettere il piede fuori dal letto, fare quella telefona, parlare con gli altri, fare una domanda in classe, parlare con gli altri...ecc
La sensazione è sempre quella...quella di estraneità, di esser fuori luogo, di esser malati e diversi.

Da quando mi sono trasferita (due anni fa) ho deciso di fare terapia, e di affidarmi all'aiuto di qualcuno, la mia idea era quella di intraprendere un percorso di cambiamento. In terapia raccontandomi si è venuto lentamente a delineare il profile e le caratteristiche della fobia sociale. Ed da li che ho scoperto il volto del mio “nemico”.
Ho fatto cose nuove in questi anni, ma il tono di umore continua ad esser molto basso. Anche la solitudine e lo stato di infelicità, e il commetter gli stessi errori sono rimasti costanti e molto presenti nella mia vita.

Sono qui perché spero di trovare in questo sito, in questo forum un punto di ascolto e di dialogo con persone che vivono le miei difficoltà quotidianamente. Un modo per confrontarsi tra simili, farsi forza o aiutarsi. Leggere e partecipare, informarmi ed informare.
Vecchio 30-04-2014, 16:13   #2
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

Quote:
Originariamente inviata da Brina Visualizza il messaggio
In un altro forum di psicologia che frequento da anni mi hanno parlato di questo sito, l'ho visitato.
Modestamente questo forum è uno dei più famosi in Italia
Se dal confronto con gli altri forum da te frequentati trovassi alcunché dammeno, mi piacerebbe ce lo facessi presente


Ti attivo Sabrina e benvenuta su FS.com.

Quote:
Come nuova utente ti invito a leggere il Regolamento e le modalità di segnalazione scorrettezze del forum.
Buona permanenza ^^

Ultima modifica di Pluvia; 30-04-2014 a 16:18.
Vecchio 30-04-2014, 20:01   #3
Banned
 

Benvenuta
Vecchio 30-04-2014, 21:04   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuta
Vecchio 30-04-2014, 22:58   #5
Esperto
L'avatar di unmalatodicuore
 

Ciao e benvenuta
Vecchio 01-05-2014, 11:32   #6
Principiante
 

grazie a tutti
Rispondi




Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:24.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2