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Originariamente inviata da Winston_Smith
Sia pure.
Ma come mai è arrivato a 18 anni vergine in una società che dà così tanta importanza al sesso?
E' una sua scelta o una scelta "altrui"? Nel primo caso dovrebbe fregarsene dei complessi, nel secondo molto probabilmente ci sono insicurezze caratteriali a monte.
Dipende molto anche dal motivo per cui l'operaio single puttaniere sceglie di andare a Cuba regolarmente (vedi sopra). Ci sarà anche un circolo vizioso (non mi cagano, quindi vado a Cuba; vado a Cuba, quindi non mi cagano), ma penso che prima di maturare un periodo di singletudine così lungo e frustrante da decidere di sputtanarsi lo stipendio a Cuba ce ne voglia, e ci deve essere qualcosa che ha avviato questo circolo vizioso. Non è che uno nasce "operaio single puttaniere" o "fidanzato di Belen".
E' un po' il discorso della calvizie, di cui si parlava poco tempo fa in un altro topic.
Un estroverso calvo ce lo vedo di più poco a restare single a lungo "per colpa" della calvizie.
Un fobico/insicuro/timido ce lo vedo invece ad accumulare maggiori insicurezze relative alla paura di non piacere perché calvo, o a elaborare teorie assolutiste sulla calvizie.
Poi, se mi vieni a dire che nella maggior parte dei casi la verginità maschile è una scelta altrui e la nonchalance è impraticabile, concordo, ma ancora non posso che ribadire che molto probabilmente in quei casi ci sono insicurezze caratteriali all'origine (altrimenti per quali altri motivi uno sarebbe rimasto vergine fino a x anni non per sua scelta? mi vengono in mente giusto dei problemi fisici, ma si deve trattare di menomazioni davvero gravi e invalidanti, non certo la calvizie per dire). In questo il discorso di Moon fila.
Quello che aggiungo io è che gli stereotipi sociali hanno comunque un peso in tutto questo, perché per me lo stigma sull'insicurezza maschile non è meno grave di quello eventuale sulla verginità.
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E' ovvio che si parte tutti vergini, poi c'è chi matura prima, chi piace prima. Il punto non è che quelli che sostengono che la verginità è causa di insuccesso affermano che non è una conseguenza: è sia causa che conseguenza.
Hai presente la scalata dell'Empire State Building? Partono insieme, vince chi arriva primo. Però se sei lento alla partenza, rimani intruppato e quindi puoi essere resistente quando vuoi ma non riesci a passare e quindi la tua andatura sarà influenzata negativamente.
Qui non si sostiene che fare la scalata del ESB non necessita di doti fisiche e di allenamento e che conta solo partire bene, assolutamente. Si parla di un fattore fondamentale che caratterizza la prestazione in quel tipo di competizione e cioè il partire bene. Poi magari se parti bene è anche un merito, è dovuto all'allenamento ecc ecc, però semplicemente la classifica è influenzata dal quel fattore, per cui posso essere il più forte potenzialmente, ma non vincere.
Nel sesso, se per qualche ragione rimani intruppato, con i valori attuali e le pressioni che sono plasmate dal vero Decalogo della nostra società, che corrisponde ai gusti sessuali femminili, si entra nel circolo dell'insuccesso. Quindi l'insuccesso è una sovrastima del value nudo e crudo (decurricolizzato, tenendo conto che il curriculum è una skill un po' particolare, perché di conferma).