Patstuff

Spero di non essere offendere nessuno se scrivo come mamma di una bimba di soli 2 anni definita inibita e con ansia sociale. L indole di mia figlia è così lontana dalla mia che mi trovo molto in difficoltà ad aiutarla e anche se ho chiesto aiuto a uno specialista spesso i suoi consigli mi sembrano troppo "violenti". È sempre stata una bambina che non amava avere troppe persone intorno, i rumori troppo forti e i cambiamenti. Ho cercato di rispettare questa sua indole cercando lo stesso di uscire e non forzandola mai troppo nelle cose. Le cose sono peggiorate con l asilo. Ora non possiamo più andare in ristorante o stare troppo vicino alle persone che inizia a strofinare le mani, tira fuori la lingua... e se non intervengo in qualche modo si mette a piangere. Il suo mondo perfetto è stare con me e suo padre a giocare purchè il resto del mondo non ci parli.Non sale più su uno scivolo se ci sono bambini. Prima mi arrabbiavo. Non capivo... se sai fare una cosa perché d un tratto non la sai fare più? Poi ho letto nei suoi occhi la paura. Se le prendo la mano e la stringo forte forte cercando il contatto oculare lei si tranquillizza. A volte mi sento anche giudicata dalle altre mamme.... secondo loro dovrei lasciarla piangere. Io non mi definisco una mamma iper protettiva anzi direi che ho sempre promosso l autonomia. Esiste una componente genetica ma sicuramente l ambiente in cui cresci ti aiuta. Mi piacerebbe tanto leggere le esperienze di persone e magari capire quali caratteristiche genitoriali possono aiutare e quali invece possono peggiorare il suo modo di vedere e sentire il mondo. Entro qui dentro in punta di piedi con il cuore di una mamma che desidera rispettare la sua individualità ma allo stesso tempo aiutarla a vivere in questo mondo. Grazie.

Weltschmerz

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andrea1979

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SimpleBreakfast

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Sickle

Patstuff

Il suo sviluppo è nella norma. Ha gattonato per tantissimo tempo e a 14 mesi ha iniziato a camminare. Ha però un ritardo di linguaggio. Ora dice frasi semplici ma parla male. Questo è sicuramente una barriera. A settembre dobbiamo andare dalla logopedista per una valutazione. Mantiene il contatto oculare con le persone che conosce. È stata la pediatra a indirizzarmi verso uno psicologo dopo che è riuscita a trattenere la pipi dalle 9 alle 15all asilo per tregiorni. Poi tutto si è risolto. Se le chiedo se vuole tornare all asilo mi dice di si e a casa non ha mai fatto storie per andarci tranne un po di tristeria al momento del saluto. Le maestre dicono che smette subito. Alla asilo resta ferma in un punto tutto il tempo e gioca. Quando vanno a mangiare lei non segue gli altri amichetti. La maestra deve darle la mano e Accompagnarla. Tutto è successo a giugno.... dopo l'episodio dellapipi da bimba timida che faceva lo scivolo stando alla larga dai bambini più agitati è diventata una altra. Ieri sono andata in farmacia e dopo un paio di minuti ha iniziato a meter in atto i suoi comportamenti strani e poi ha piangere urlando. La farmacista le ha fatto pure un Regalo ma non c'è stato nulla da fare. Appena usciti ha smesso. Sono sempre stata comprensiva con lei ultimamente ma ieri le ho proprio detto che non si piange per attirare l'attenzione e che la tata ci era rimasta male che non le Avevo detto grazie. Poi le ho detto: ADESSO andiamo in gelateria, mi prendo un gelato e subito dopo andiamo al par o giochi. Etu non devi piangere..... ed non ha pianto. Poi al parco giochi una signorasi è avvicinato troppo e dinuovo è andata in crisi. Ce sempre stata una timidezza di fondo ma ora posso avere contatti con il mondo. A casa ride salta balla canta e fa i capricci come una dueenne.

È stata definita inibita dalle maestre, la parola fobia sociale l ho usata io per descrivere l atteggiamento che ha messo in atto nei confronti del mondo. Sono abbastanza demoralizzata ma non mi arrendo.....

Pensieroso

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Crystal

Intanto benvenuta

Se dici che è cambiato dopo l'episodio della pipì, evidentemente da bambina sensibile e timorosa qual'è di carattere, è stato un trauma molto forte dal suo punto di vista difficile da archiviare. Uno psicologo bravo è l'ideale.
Se pensi che sia gran parte legato a quel trauma devi farla aiutare e aiutarla come stai facendo supportandola e aiutandola al massimo, ma senza proteggerla in maniera esagerata, ma soprattutto lavorando molto con uno psicologo.
Sicuramente era/è una bambina introversa ma proprio per questo bisogna evitarle traumi forti, per quel che si riesce, e valutare volta per volta il lavoro che lo psicologo stà facendo con lei, premiare i risultati positivi ottenuti, che è una cosa fondamentale e proteggerla con aiuto delle persone che gli stanno vicino e che tollera (maestre, parenti stretti ecc.) e ovviamente mamma e papà.
Ciao^^

Patstuff

Grazie per le vostre parole e i vostri consigli. Per ora nessuno ha mai parlato di autismo. Lo psicologa l ha vista e ha riscontrato uno stato generale di ansia ma non una chiusura verso il mondo. Ci sono delle occasioni in cui l ho pensato anche io ma sinceramente ho deciso di non essere io a tirare fuori questa diagnosi perché l iter per arrivarci è lungo e mai definitivo. Per ora sia la pediatra e la psicologa non ne hanno parlato. In questi giorni le cose stanno andando meglio, affronta le sue paure (paura del mare: ora entra in acqua con me) ha ripreso a mangiare e assaggiare cibo... e sembra molto più affettuosa e felice. I suoi comportamenti strani sono molto diminuiti.... MA mette spesso in atto dei comportamenti per allontanare gli altri. l ho capito solo da pochi giorni. Andiamo in giro giochiamo e scherziamo ma appena qualcuno inizia a parlarmi comincia a urlare. La porto via smette e un paio di volte le ho pure visto un bel sorriso stampato in faccia. Evidentemente dopo l asilo lei ha deciso vuole stare sempre e solo con la mamma. Dico questo perché se una signora si rivolge a lei non urla a volte risponde oppure si intimidisce, ride e poi si nasconde. È una situazione surreale per me. I bambini sono delle spugne.. ha capito che eravamo tutti preoccupati per lei e ha approfittato della mia totale dedizione per lei in questo periodo per manipolarmi. Devo ancora parlare con la psicologa di questo. Perché così facendo non potrà mai imparare a stare con gli altri se sta solo con me.