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Originariamente inviata da Jes
la filosofia e le sue regole non mi aiuta perchè è lo stesso uomo ad averla inventata questi sono ragionamenti umani..
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La logica non è una facoltà umana, è una proprietà naturale.
Se neghi questo fatto neghi la tua stessa rappresentazione della realtà: se neghi che la logica sia una proprietà della realtà non potresti spiegare perchè funzionano i computer, perchè funziona la scienza.
Cosa intendi per filosofia? Una serie di argomentazioni logiche fatte dall'osservazione della realtà? Allora anche tu stai facendo filosofia, per il solo fatto di argomentarmi logicamente il tuo pensiero.
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Originariamente inviata da Jes
io cerco di avvicinarmi il più possibile a qualcosa che di ragionamenti uomani non ha niente cioè la natura per questo devo perdere ogni pregiudizio umano per avvicinarmi ad essa.
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La logica però non è un pregiudizio umano, è questo che ti sfugge: la logica è una proprietà della realtà.
Sono i simboli logici usati dall'uomo (le lettere, i simboli per descrivere i numeri, etc...) ad essere umani, ma la logica che rappresentano è reale, altrimenti non ci sarebbe una spiegazione migliore per spiegare perchè funziona la tecnologia e perchè la realtà presenta un ordine logico e non caotico.
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Originariamente inviata da Jes
io vorrei poter dire esiste Dio esiste solo uno spirito.. sarebbe troppo facile il fatto è che è più semplice credere che l'uomo sia solo un ammasso di cellule perchè in questo trovo una risposta..
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non è così scontato: dire che la coscienza sia un epifenomeno delle cellule e nient'altro sposterebbe solo il problema all'analisi di cosa sono le cellule.
Il teorema di Godel poi ha dimostrato come sia bassa la plausibilità che la coscienza possa essere uno stato completamente immanente alle cellule.
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Originariamente inviata da Jes
infatti io penso perchè se viene lesionata una parte del cervello noi perdiamo una capacità? perchè una persona che ha difetti genetici resta menomata e non può sviluppare la personalità di una persona normale?
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perdere delle facoltà non vuol dire perdere l'esistenza.
Immagina che perdiamo piano piano tutte le parti del cervello, una dopo l'altra, finchè le perdiamo tutte... a questo punto sei sicura che ci sia il nulla? Magari avremmo perso solo i sensi fisici che ci fanno captare la realtà con quei sensi particolari del cervello.
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Originariamente inviata da Jes
ok potresti dirmi tutti hanno uno spirito.. va bene.. ma se quello spirito esiste perde totalmente la personalità fuori dal corpo.. perde la memoria.. e che cosa resta? una luce? che cosa sono io senza il mio carattere, il mio modo di essere il mio modo di ragionare? non sn forse identica ad altre insulse luci? ?
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Lasciamo perdere termini come "spirito" che evocano figure che confondono le idee.
Puoi però definire la tua essenza, come quella proprietà da cui derivano tutte le tue proprietà, in questo caso, noi perdiamo tutte le nostre proprietà (che definiscono la nostra identità) solo se perdiamo la nostra essenza (e l'essenza non è qualcosa di metafisico, è quella proprietà concreta da cui derivano tutte le altre)
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Originariamente inviata da Jes
abbiamo una scadenza fa parte delle vita l'uomo non vuole accettarlo per istinto di conservazione ma il fatto è che noi un giorno moriremo e non saremo più niente.. il nostro corpo ritornerà terra e poi fiori alberi piante..
l'individualità non esiste siamo una immensa massa che ora si divide ora si riunisce il fatto è che tutto questo per me non ha senso perchè vorrei restare un individuo per sempre ma non mi sarà possibile non ci sarà possibile.
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Non è l'istinto di conservazione che mi fa rifiutare la tesi che la coscienza cessa con la morte, è la logica.
Non esiste nessun passaggio logico, nei modelli scientifici ortodossi, che permetta di dedurre che la coscienza cessi con la morte del cervello.
Inoltre, non ha senso dire che qualcosa diventa nulla, perchè il nulla non esiste, è solo un segno, un simbolo che tracciamo per definire l'assenza di qualcosa.
Sono sottigliezze logiche, ma il fatto che siano sottigliezze non vuol dire che siano meno logiche dell'affermazione 1+1=2.
Il teorema di Godel dimostra che nessun sistema assiomatico può raggiungere le proprietà della coscienza (tipo la proprietà di costruire continui meta-linguaggi): questo implica che la cosicenza non può essere la risultante di un processo immanente del cervello, ma che ci debba essere un collegamento tra due livelli diversi (infatti Godel esprimeva questo fatto dicendo che il cervello è un calcolatore connesso a uno spirito).
La logica è universale, i simboli sono casuali e soggettivi.
Le lettere che ci stiamo scambiando sono simboli casuali, ma le deduzioni logiche che rappresentano sono oggettive.
Per questo i corpi fisici vengono chiamati "corpi logici".
La coerenza è una proprietà logica, questo significa che un sistema di pensiero che permette un incoerenza non può essere reale (non gli si può associare un corpo logico).
Anche un sistema logico coerente può essere falso, se non è associato a un corpo logico (la teologia può essere coerente, ma non ha corpo logico).
Sicuramente la coscienza umana ha un limite a cui tende senza raggiungerlo: questo limite non può essere il nulla.
Possiamo dire che questo limite è qualcosa, senza sbilanciarci a tentare di dire cos'è, così non cadiamo nell'errore di costruire teorie senza corpo logico.
Ma il limite è una certezza, e è una certezza anche il fatto che il limite non può essere il nulla.