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Vecchio 05-04-2017, 04:05   #1
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Ciao a tutti apro questa discussione in preda alla disperazione poichè non riesco più a sopportarla, sono 20 anni che già lo faccio e ormai il vaso e traboccato troppe volte. Me ne ha fatte talmente tante che ho perso il conto, ma proverò a descrivere il suo atteggiamento: (premessa, farò un discorso lungo ma è il modo migliore con cui posso spiegarvi la situazione) allora partendo dal presupposto che i miei genitori sono sempre stati problematici ed insicuri, molte volte penso che se io ho avuto problemi a relazionarmi con le persone in parte è anche colpa loro di come si sono posti in certe situazioni di difficoltà e del loro carattere.
Allora i miei si sono conosciuti ad un incontro buddista poichè entrambi all epoca facevano parte di questa variazione del buddismo chiamata soga gakkai,mio padre è sempre stato di carattere impacciato, rigido ed insicuro, ma è sempre stata una persona altruista e generosa, mia madre anche lei ha avuto un passato da timida cronica nell adolescenza, dovuta anche all eccessiva severità dei miei nonni siciliani che hanno condizionato parte della sua vita, però col tempo è riuscita a superare la sua timidezza ed a diventare addirittura l'opposto, di essere sempre la persona piu considerata e sempre al centro del discorso,ma col tempo crolla psicologicamente ed inizia a prendere peso fino ad arrivare a 110 kili. Insomma uno dei motivi per cui è entrata a far parte di questa religione, i miei si conoscono e dopo un anno si mettono insieme, mia madre era reduce da storie sentimentali disastrose, mentre mio padre probabilmente ne ha avute poche, vi dico questo perchè i miei sono separati da 11 anni e mia madre mi ha detto che non ha mai provato vero amore nei confronti di mio padre,pensava che fosse un "amore adulto" e quindi ha provato a starci insieme, mentre probabilmente per mio padre era il contrario. passano gli anni si sposano vanno a convivere e dopo qualche anno mi mettono al mondo e già li iniziano i problemi, dio vuole che io sia un neonato difficile e che pianga spesso e con qualche allergia da prevenire,questo lo so poichè mia madre spesso e volentieri racconta alle amice di quando ero piccolo che la facevo impazzire, a volte lo racconta anche a me come se volesse farmi sentire in colpa, come se lo facessi apposta.
passa qualche anno e verso i 3 anni ero parecchio capriccioso e irascibile, probabilmente ero iperattivo, ad esempio mi ricordo che mi hanno raccontato che da piccolo quando sentivo un altro bambino piangere lo picchiavo, facevo macelli in casa ecc. , mia madre dice che facevo cosi perchè erano troppo permissivi che poi quando ha iniziato a darmi gli schiaffi la smettevo. Cresco a 5 anni vado alla materna ed inizio ad avere i primi problemi a relazionarmi ero scontroso con gli altri e mi mettevano in castigo perchè non facevo tipo i disegni o i lavoretti delle materne (infatti ora ho una scrittura di merda), quindi da li le maestre si lamentano del mio comportamento e consigliano ai miei genitori di mandarmi da uno psicologo infantile.
gia verso i 5 anni incomincio la mia prima esperienza con gli psicologi, e destino vuole che incontri dei veri e propri coglioni. da qui mia madre poi farà un cambiamento che gli cambierà completamente la vita, decide di operarsi per tornare a pesare 50 kg, ma essendo la 7 ma in italia(all epoca erano i primi anni del 2000) l'operazione non andò benissimo, dopo aver rischiato di morire di emorragia interna durante l'intervento tornera si magra, ma con lo stomaco danneggiato per sempre, infatti le cose difficili da digerire come la carne non le puo mangiare ancora adesso, altrimenti sta male tutto il giorno e vomita. infatti i primi anni dopo l'operazione praticamente vomitava tutti i giorni e ogni volta a pranzo e a cena era sempre li sullo stare male. tornano allo psicologo di prima che mi era stato assegnato, questo genio ha iniziato a dire a mia madre che il mio disagio era dovuto al fatto che lei fosse cambiata fisicamente, che il fatto che lei fosse dimagrita alla mia vista non era segno di protezione. dopo questa perla di saggezza i miei decidono di interrompere queste sedute.Anche alle elementari rimango sempre quello strano ed escluso in terza elementare mi affidano la maestra di sostegno e mi rimandano da un altra psicologa questa volta piu brava e che mi auterà a cambiare e a relazionarmi. Quell anno i miei si separano bruscamente dopo che mio padre, stufo degli scleri di mia madre le alzo le mani tornò a vivere da sua madre.
Dopo che il giudice da le carte del divorzio e decidono i giorni che sto da mia madre e quelli che sto da mio padre i miei torneranno comunque a rivolgersi la parola e ad avere un comportamento civile quando si incontrano.
Da qui mia madre cambia vita e diventa piu libertina, va in discoteca torna ad uscire con le amiche e si permette i lussi e le cose che non poteva fare prima quando era grassa e sposata, e in estate c erano giorni che passavo in giro con lei a fare compere e che andava dal parrucchiere, a volte queste cose duravano dalla mattina fino alla sera tardi.
Passa il tempo faccio miglioramenti con la psicologa inizio a relazionarmi meglio con gli altri e a sentirmi piu felice, fino a quando non incomincerò le medie,dove mi troverò malissimo e preso in giro dai bulletti, che era tutta gente di periferia, quindi zarri e arroganti(uno di loro a distanza di anni dalle medie l'avevo incontrato al pane quotidiano a fare i lavori socialmente utili perchè l'avevano beccato a fare una rapina).Da li inizio a diventare timidissimo e a parlare poco, fino in seconda media, poi dalla 3 in poi inizio a fare il gradasso anchio per essere accettato dagli altri,quindi inizio a fare casino in classe ed a insultare i prof, a fumare i bagno e altre cose che facevano i bimbiminchia,e da questo periodo iniziano le prime litigate serie con mia madre che hanno reso il nostro rapporto sempre teso ed ostile ancora oggi. Dopo che un giorno ho spaccato il vetro della finestra di una vecchia con un pugno mia madre mi manda da mio padre a vivere per 6 mesi a casa sua, senza piu parlarmi fino a che non abbiamo fatto la pace dopo la fine della scuola media e quando finalmente mi sono calmato. durante le superiori praticamente tutti e 5 gli anni ho ripetuto la stessa cosa che per un periodo stavo da mio padre perchè io e mia madre litigavamo sempre, per qualsiasi cosa anche di poca rilevanza anche se il motivo principale era che non riuscivo ad andare bene a scuola. cercando di finire il discorso perchè se vi racconto anche tutte le litigate non finisco più questo via vai l'ho ripetuto per 5 anni fino alla fine delle superiori, dove ho deciso di mantenere dei rapporti con lei ma di vivere con mio padre, poichè non volevo più essere stressato per colpa sua e i suoi sbalzi d'umore. Dall inizio delle superiori in poi per mia madre oltre tutti i problemi che ho scritto prima iniziano anche quelli economici che continuano ancora adesso,mentre mio padre è infermiere mia madre ha smesso di lavorare poco prima dell operazione e di ricevere dei soldi da mio nonno che è ragioniere e che gli gestiva al suo posto degli affitti in cambio che lei potesse fare da prestanome per il suo ufficio e di usare la sua firma digitale. mio nonno che non pagherà l'iva per anni ha fatto accumulare una marea di debiti sulla testa di mia madre che le hanno provocato uno stress eccessivo, tanto che l'anno scorso gli è venuta l'ischemia che fortunatamente era transitoria. Mia madre odia i suoi genitori perchè dice che l'hanno sempre maltrattata fin da quando era bambina fino a crearle dei debiti e di rovinargli la vita. Tutto questo insieme di cose l'hanno resa un po matta e non ragiona piu responsabilmente, non che in passato sia stato il suo punto di forza ma ultimamente nonostate io viva da mio padre quando vado a mangiare da lei continua ad insistere che io devo tornare a casa sua, a volte mi chiama 2 3 volte al giorno e mi assilla o con i suoi problemi o semplicemente per dirmi stronzate. Il succo del discorso è che io sono da mio padre apposta per poter stare tranquillo e distante da lei, mantenendo un rapporto civile ma che la sento magari qualche ora in tutta la settimana, ma lei continua ad essere opprimente e a farsi odiare. Io sinceramente non so se è meglio mantenere anche un rapporto minimo con lei o se semplicemente la mandassi a fanculo una volta per tutte per poter finalmente vivere in pace e sereno. Io non so piu a che santo rivolgermi sono stufo di questa situazione, voi cosa mi consigliate di fare?
(scusate la lunghezza del messaggio e soprattutto se scritto un po male, ma voglio sfogarmi e voglio far capire bene la situazione, anche per non sentirmi dire la banale frase " ah ma è sempre tua madre, ti ha messo al mondo quindi devi andarci d'accordo per forza".)
Vecchio 05-04-2017, 05:09   #2
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Ciao GHOSTER.
La mia storia è un po' simile alla tua ma nel mio caso ad essere un po' matto è mio padre.
Intorno ai 9 anni ha cominciato a opprimermi ripetendomi i propri problemi, sensi di colpa, critiche e offese nei miei confronti: un monologo inarrestabile che per anni ho cercato di far diventare almeno dialogo... ma niente, credo abbia un disturbo che lo rende incapace di ascoltare e parlare di altri argomenti. Gli davo pure gli ultimatum: o smetti di criticarmi oppure sparisco; niente.. non riusciva a cambiare. anche la psicologa da cui andavo durante l'adolescenza, mi consigliò di allontanarmene il prima possibile.
Per 5 anni ho smesso totalmente di frequentarlo, sul mio stato di salute veniva comunque informato dai parenti, idem io su di lui.
Con gli anni si è calmato, almeno spero.
Mi ha sempre lasciato regali o biglietti...
Ora che è anziano ho deciso di rispondere con un biglietto anch'io...
Fai quello che non ti fa stare male: sparisci oppure comunica con lei solo telefonicamente, anche solo sms.. e se si lamenta dille che tu preferisci così e o lo accetta o rinuncia a te.
Vecchio 05-04-2017, 11:43   #3
Esperto
L'avatar di Jacksparrow
 

Continua a stare da tuo padre così sei più tranquillo.
Tua madre ha grossi problemi ma è sempre tua madre quindi ogni tanto una telefonata non guasta.
Cerca di vivere la tua vita anche se i traumi poco o tanto rimarranno x sempre.
Io ho avuto un padre oppressivo, anche se fondamentalmente non era cattivo ma voleva comandare lui e dire l'ultima parola su tutto.
Ovviamente apprezzamenti e incoraggiamenti per i figli zero anzi si lamentava che non eravamo i migliori della classe o più intelligenti.
Solo dopo la sua morte per malattia, ho riacquistato fiducia in me stesso e più tranquillità.
Per fortuna con mia madre ho avuto sempre e anche adesso un rapporto splendido, mi capisce e si preoccupa x me anche se non vivo più con lei.
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