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24-07-2020, 11:19
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#1
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Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
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Ho pensato a lungo alla mia situazione, che come descritto si traduce con nausea e impossibilità di mangiare, pena vomito, quando devo uscire con una ragazza.
Quando ero alle medie ero molto fobico sociale, non parlavo con nessuno dei miei compagni di classe, alle superiori, dopo una bocciatura e dopo 1 anno in cui venivo preso in giro, mi sono rimboccato le maniche facendo tanti progressi sia a scuola (diplomato con 100) che dal punto di vista sociale (ero un punto di riferimento nella mia classe, tutti mi volevano bene e io ero ben adattato), anche se uscivo pochissimo e mi terrorizzavano molte situazioni sociali, poi andando all'università e con una terapia cognitivo comportamentale ho acquisito più sicurezza, tanto che ad oggi ho diversi amici e amiche, soprattutto con le ragazze io rido, scherzo anche se le sto conoscendo da poco, ho pure fatto una presentazione universitaria di fronte a circa 100 persone e tenuto una lezione di psicologia (studiando questo) in una classe della mi ex scuola. Insomma, io credo di essere ad un ottimo punto.
Tuttavia, a casa vige una immagine di me, da parte di tutta la mia famiglia compresi fratelli e sorelle, di una persona debole, fragile, destinato a stare solo in futuro. Non me lo dicono direttamente, ma frasi tipo "se non ti sposi questa casa rimarrà a te visto che i tuoi fratelli sono sposati" mi danno inconsciamente il messaggio che rimarrò solo. Inoltre ogni volta che devo fare qualcosa di nuovo, ad esempio andare a mare con un amico, mia madre mi dice preoccupata che tornerò tutto ustionato e lo dice ai miei fratelli. Insomma, mi tratta come se avessi 10 anni. Se esco alle 22 salta in aria perchè dice che è tardi e poi aggiorna i miei fratelli sull'orario in cui torno. Tutto questo sapete a cosa mi porta? Al fatto che ogni volta che qualcuno mi chiede di fare qualcosa di nuovo, es andare al cinema di sera etc etc io evito perchè so già come romperà mia madre (pur non vietandomi certe situazioni), questo mi porta ad avere un pacco esperienziale completamente nullo visto che non ho visitato chissà quanti luoghi e, ovviamente, sentirmi inferiore ad altri ragazzi in ambito sentimentale con una ragazza. Gli altri guidano la macchina, io 3 mesi fa dovevo solo mettere la macchina in moto e mia madre guardava spaventata perchè aveva paura mi partisse e tamponassi l'auto davanti. Questo mi porta anche a indossare una maschera fuori, perchè fuori io appaio simpatico e socievole ma mi porto fuori queste insicurezze di dentro ed è come se avessi paura di essere scoperto nelle mie inesperienze (causate da tutti gli evitamenti), infatti ci sono tante cose che io non ho mai fatto, è ovvio che questo mi porta poi ad aver paura di essere smascherato e giudicato negativamente con conseguente ansia e vomito. Ovviamente, a causa di questo, è come se vi fosse una frattura tra il mio sè a casa e il mio sè fuori, a casa non parlo mai della mia vita fuori e fuori non parlo mai della mia vita a casa. A casa sono chiuso, fuori dialogo e tutto. Se devo parlare al cell con un amico non deve esserci nessuno della mia famiglia a sentirmi. Invitare un amico a casa mia sarebbe una roba impensabile perchè mi mette ansia.
Io credo che per risolvere questo problema devo prima di tutto evitare di evitare tutte le situazioni nuove, che tra l'altro a me non mettono ansia perchè sono andato tranquillamente a mare con il mio amico e un suo amico che non conoscevo, ma è come se dentro qualcosa mi dicesse di evitare perchè mia madre rompe poi. Inoltre, devo cercare di ridurre questa frattura tra dentro e fuori, ed ecco che a fine mese farò venire una mia collega universitaria a casa mia a studiare insieme. Ovviamente sto anche guidando la macchina. È ovvio che finchè fuori è come se portassi una maschera coprendomi dalle mie inesperienze e da come sono considerato a casa la conseguenza sarà nausea e vomito in situazioni con ragazze visto che in ambito sentimentale mi sento inferiore agli altri ragazzi. A gennaio una ragazza sembrava interessata a me e io mi sono svegliato con tremolii e vomito, ma ricordo i miei pensjeri: "non guido nemmeno la macchina, come potrò mai avere una relazione? Non saprò in quale luoghi portarla quando usciamo", i miei problemi infatti riguardano l'ambito prettamente sentimentale, in cui io vorrei essere una persona con un minimo di sicurezza, alla fine le altre cose come parlare di fronte a 100 persone le faccio, seppur con qualche ansia, ma i veri problemi nascono con le donne, ripeto non tanto perchè mi vergogno visto che quando esco parlo e socializzo, è il pacco esperienziale il problema e le insicurezze che mi porto da casa. Cosa ne pensate?
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Ultima modifica di Luca97ct; 24-07-2020 a 11:25.
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24-07-2020, 11:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,423
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In parte mi sembra il rapporto che ha avuto mia madre con noi figli.
Anche lei non ha mai accettato la nostra crescita, cercando di sabotarci, anche se con modi subdoli e sottili. I risultati si sono visti. Io in qualche modo me la sono cavata (si fa per dire...), ma alle mie sorelle è andata peggio: più grandi di me, non sono riuscite a integrarsi nella società, non hanno un lavoro ed economicamente dipendono ancora dai genitori.
Leggendo la tua situazione, mi sembra però che tu sia "ben messo", nel senso che hai una vita sociale e funzionale all'esterno della famiglia e i problemi siano all'interno.
In casi del genere il mio suggerimento è sempre lo stesso, ovvero quello di allontanarsi dalla famiglia e dal suo ambiente disfunzionale, per quanto a volte questo allontanamento possa essere traumatico.
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24-07-2020, 12:29
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Penso che la tua fortuna sia anche la tua sfortuna, sembri essere cresciuto bene secondo quello che racconti, hai conseguito successi scolastici e sembri prossimo a coronare il tutto in campo universitario, ma questo ti costa l'esperienza nel vivere perché la famiglia ti blocca, e forse va bene cosi.
Al contrario tuo ho fatto tanta festa da giovane e ho visto la mia vita andare a pezzi, avevo genitori opprimenti ma ero una forza inarrestabile e loro sono stati spezzati come la marea travolgente, ho abbandonato la scuola, iniziato a fare il randagio scappando di casa e ritornandoci dopo giornate, mi sono ubriacato tanto, mi sono buttato in situazioni allucinanti, e infine adesso sono qui a raccogliere i pezzi imprigionato da me stesso.
Tu forse non avrai di questi problemi.
Non avere una relazione non è un invalidità, lo è invece ritrovarsi senza nessuna base e intrappolati in vite allo sbaraglio, quindi puoi pure ignorare le ragazze e concentrarti su te stesso che faresti un affare.
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Più o meno o avuto una storia simile, ho sempre lavorato ma al di la di questo tanto cazzeggio e nessun progetto per il futuro. Ora mi trovo a 43 anni con un pugno di mosche in mano.
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24-07-2020, 12:59
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#4
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Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
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Esatto diciamo che io ho il terrore di rimanere dipendente a vita da mia madre e che lo studio si ora lasci il tempo che trovi. 2 anni fa avevo trovato un lavoro per il fine settimana e mi ha scoraggiato dicendomi che non era lavoro per me, perché non ero in grado etc e ho evitato. Oggi non lo avrei fatto ovviamente. Voglio cambiare questa situazione perchè comunque noto che certe situazioni sociali soprattutto, nonostante a me possano mettermi ansia, riesco a fronteggiarle ma le evito a causa sua. Devo riuscire a mio avviso a distaccarmi, fare nuove esperienze, continuare appunto gli studi che sono il mio punto forte e riuscire poi a sconfiggere questa nausea che si presenta ogni volta che esco con una ragazza.
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24-07-2020, 13:15
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
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Quote:
Originariamente inviata da Luca97ct
Ho pensato a lungo alla mia situazione, che come descritto si traduce con nausea e impossibilità di mangiare, pena vomito, quando devo uscire con una ragazza.
Quando ero alle medie ero molto fobico sociale, non parlavo con nessuno dei miei compagni di classe, alle superiori, dopo una bocciatura e dopo 1 anno in cui venivo preso in giro, mi sono rimboccato le maniche facendo tanti progressi sia a scuola (diplomato con 100) che dal punto di vista sociale (ero un punto di riferimento nella mia classe, tutti mi volevano bene e io ero ben adattato), anche se uscivo pochissimo e mi terrorizzavano molte situazioni sociali, poi andando all'università e con una terapia cognitivo comportamentale ho acquisito più sicurezza, tanto che ad oggi ho diversi amici e amiche, soprattutto con le ragazze io rido, scherzo anche se le sto conoscendo da poco, ho pure fatto una presentazione universitaria di fronte a circa 100 persone e tenuto una lezione di psicologia (studiando questo) in una classe della mi ex scuola. Insomma, io credo di essere ad un ottimo punto.
Tuttavia, a casa vige una immagine di me, da parte di tutta la mia famiglia compresi fratelli e sorelle, di una persona debole, fragile, destinato a stare solo in futuro. Non me lo dicono direttamente, ma frasi tipo "se non ti sposi questa casa rimarrà a te visto che i tuoi fratelli sono sposati" mi danno inconsciamente il messaggio che rimarrò solo. Inoltre ogni volta che devo fare qualcosa di nuovo, ad esempio andare a mare con un amico, mia madre mi dice preoccupata che tornerò tutto ustionato e lo dice ai miei fratelli. Insomma, mi tratta come se avessi 10 anni. Se esco alle 22 salta in aria perchè dice che è tardi e poi aggiorna i miei fratelli sull'orario in cui torno. Tutto questo sapete a cosa mi porta? Al fatto che ogni volta che qualcuno mi chiede di fare qualcosa di nuovo, es andare al cinema di sera etc etc io evito perchè so già come romperà mia madre (pur non vietandomi certe situazioni), questo mi porta ad avere un pacco esperienziale completamente nullo visto che non ho visitato chissà quanti luoghi e, ovviamente, sentirmi inferiore ad altri ragazzi in ambito sentimentale con una ragazza. Gli altri guidano la macchina, io 3 mesi fa dovevo solo mettere la macchina in moto e mia madre guardava spaventata perchè aveva paura mi partisse e tamponassi l'auto davanti. Questo mi porta anche a indossare una maschera fuori, perchè fuori io appaio simpatico e socievole ma mi porto fuori queste insicurezze di dentro ed è come se avessi paura di essere scoperto nelle mie inesperienze (causate da tutti gli evitamenti), infatti ci sono tante cose che io non ho mai fatto, è ovvio che questo mi porta poi ad aver paura di essere smascherato e giudicato negativamente con conseguente ansia e vomito. Ovviamente, a causa di questo, è come se vi fosse una frattura tra il mio sè a casa e il mio sè fuori, a casa non parlo mai della mia vita fuori e fuori non parlo mai della mia vita a casa. A casa sono chiuso, fuori dialogo e tutto. Se devo parlare al cell con un amico non deve esserci nessuno della mia famiglia a sentirmi. Invitare un amico a casa mia sarebbe una roba impensabile perchè mi mette ansia.
Io credo che per risolvere questo problema devo prima di tutto evitare di evitare tutte le situazioni nuove, che tra l'altro a me non mettono ansia perchè sono andato tranquillamente a mare con il mio amico e un suo amico che non conoscevo, ma è come se dentro qualcosa mi dicesse di evitare perchè mia madre rompe poi. Inoltre, devo cercare di ridurre questa frattura tra dentro e fuori, ed ecco che a fine mese farò venire una mia collega universitaria a casa mia a studiare insieme. Ovviamente sto anche guidando la macchina. È ovvio che finchè fuori è come se portassi una maschera coprendomi dalle mie inesperienze e da come sono considerato a casa la conseguenza sarà nausea e vomito in situazioni con ragazze visto che in ambito sentimentale mi sento inferiore agli altri ragazzi. A gennaio una ragazza sembrava interessata a me e io mi sono svegliato con tremolii e vomito, ma ricordo i miei pensjeri: "non guido nemmeno la macchina, come potrò mai avere una relazione? Non saprò in quale luoghi portarla quando usciamo", i miei problemi infatti riguardano l'ambito prettamente sentimentale, in cui io vorrei essere una persona con un minimo di sicurezza, alla fine le altre cose come parlare di fronte a 100 persone le faccio, seppur con qualche ansia, ma i veri problemi nascono con le donne, ripeto non tanto perchè mi vergogno visto che quando esco parlo e socializzo, è il pacco esperienziale il problema e le insicurezze che mi porto da casa. Cosa ne pensate?
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Magari tutta mamma ha le sue di ansie e te le percepisci e ti rendono insicure. Sarebbe funzionale riconoscere i confini tra le tue di paure e le sue,se a lei spaventa una cosa è una sua preoccupazione, non tua.
Poi dicevi una cosa interessante cioè che non parli mai a casa della tua vita sociale, sarebbe molto utile se te ci parlassi e racontassi le esperienze positive per far vedere alla mamma che sei cresciuto e che non sei più un bambino, devi farle vedere che puoi prenderti cura di te stesso e che sei maturato molto. Sembra che i tuoi progressi sono notevoli e ti faccio i miei complimenti!!!
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24-07-2020, 16:24
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#6
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Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
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Quote:
Originariamente inviata da eely
Magari tutta mamma ha le sue di ansie e te le percepisci e ti rendono insicure. Sarebbe funzionale riconoscere i confini tra le tue di paure e le sue,se a lei spaventa una cosa è una sua preoccupazione, non tua.
Poi dicevi una cosa interessante cioè che non parli mai a casa della tua vita sociale, sarebbe molto utile se te ci parlassi e racontassi le esperienze positive per far vedere alla mamma che sei cresciuto e che non sei più un bambino, devi farle vedere che puoi prenderti cura di te stesso e che sei maturato molto. Sembra che i tuoi progressi sono notevoli e ti faccio i miei complimenti!!!
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Grazie mille! 🙂 infatti un paio di mesi fa misi una foto su WhatsApp che ritraeva me con una ragazza, visibile solo alla mia famiglia, ricordo che la prima volta in cui la misi tremavo e morivo dall'ansia, che poi è una paura irrazionale, fatto sta che mi imbarazzava enormemente che loro vedessero questa cosa, l'ho ripetuta un paio di volte e ora mi è indifferente, non mi causa più ansia. Devo a mio avviso per forza ridurre questo gap tra dentro e fuori, pensavo appunto per fine mese di far venire una mia collega a casa mia, questo mi darebbe maggiore sicurezza, ridurrebbe questi due mondi diversi con conseguenze positive.
E spesso comunque si, è come se mi trasmettesse le sue ansie e di conseguenza evitassi le nuove situazioni. Stavo rifiutando, sabato scorso, di andare al mare con un mio amico nonostante a me di fatti non mi mettesse ansia ma sapevo che poi mia madre avesse detto "ti ustioni" etc etc, ma l'ho affrontata e devo fare sempre cosi
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24-07-2020, 17:31
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Mia madre era e forse è ancora ansiosa e pure un po' depressa..un influenza a me sicuro l ha data
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24-07-2020, 18:12
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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La mia quando ero ragazzino, gli altri mi aggredivano e tentavo di reagire, ogni tanto dava le botte A ME perché "non ci si deve mettere a quel livello", così sono cresciuto timoroso di ogni cosa e incapace di difendermi in modo equilibrato. O subisco oppure scatto con reazioni sproporzionate.
Per certi aspetti invidio gli orfani che forse a causa della mancanza di genitori poi hanno dato tutto loro stessi e hanno avuto successo nella vita. Non credo che farei cambio con la situazione, parlo così per paradosso e perché sto paragonando una situazione incerta e di fantasia a una certa che è anche accaduta ed è stata disastrosa. Però ogni tanto questo genere di ucronie mi assalgono e mi chiedo cosa sarebbe stata la mia vita con una madre meno ansiosa di ascendere la scala sociale esibendo un figlio-ameba e un padre assente prima e fin troppo presente e stronzo negli ultimi 20 anni. Non sono stati cattivi genitori ma gli è capitato un figlio con predisposizioni caratteriali del tutto incompatibili con le loro.
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24-07-2020, 23:51
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#9
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Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
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Tipo domani pomeriggio sto andando a mare con un mio amico, ho avvisato mia madre, una madre qualunque ti direbbe ok, a me ha detto "ora ti ustioni peggio dell'ultima volta, potevi evitare di andarci domani e far passare un'altra settimana", credetemi non ce la faccio più ad essere trattato come un bambino di 12 anni, non ci sarebbe nemmeno da domandarmi perchè mi viene nausea e vomito quando esco con ragazze. E 2 anni fa trovo lavoro e mi dice di non andarci perchè non è cosa per me... e dico di voler vivere da solo o studiare altrove tra qualche anno e mi dice che me pentirò e tornerò sicuro perchè non sono in grado...e torno alle 2 di notte dopo essere uscito con una ragazza e mi chiede perchè sto tornando cosi tardi e poi dice ai miei fratelli se hanno visto una foto di questa ragazza perchè vuole assolutamente sapere chi è... 23 anni ho, mi fanno sentire mentalmente un bambino, vi giuro. Non ho niente contro perchè mi vuole bene e non mi ha mai fatto mancare nulla, ma con questo modo di fare se non agisco a 40 anni sarò solo, senza amici e senza lavoro e non per mia scelta o per colpa della fobia sociale ma a causa sua, devo quindi agire e fregarmene di quello che dice e fare lo stesso tutto.
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Ultima modifica di Luca97ct; 24-07-2020 a 23:56.
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