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19-01-2013, 12:10
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#1
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Avanzato
Qui dal: May 2012
Messaggi: 329
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Leggevo da qualche parte che sognare ad occhi aperti sia un buon metodo per diventare la persona che vogliamo. La risposta automatica che mi e venuta e che io lo faccio gia ma il cambiamento non avviene. Pensandoci meglio poi sono arrivata alla conclusione che solitamente io non sogno una me con un carattere piu aperto , socievole ma sogno una me im una situazione straordinaria o con qualche capacita straordinaria o che arrivi la strega cattiva a lanciarmi qualche maledizione e mi faccia diventare incredibilmente bella per impartirmi qualche strana lezione .
In breve e come se sognassi delle situazioni straordinarie che gustificano o rendano accetabile la mia natura debole .
E voi chi siete quando sognate ? Siete voi ma con una storia incredibile oppure siete voi con un altro carattere (quello che vorreste avere)?
In questa ultima ipotesi pensate che sia di aiuto oppure non fa alcuna differenza?
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19-01-2013, 12:21
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da miakeli
Leggevo da qualche parte che sognare ad occhi aperti sia un buon metodo per diventare la persona che vogliamo. La risposta automatica che mi e venuta e che io lo faccio gia ma il cambiamento non avviene. Pensandoci meglio poi sono arrivata alla conclusione che solitamente io non sogno una me con un carattere piu aperto , socievole ma sogno una me im una situazione straordinaria o con qualche capacita straordinaria o che arrivi la strega cattiva a lanciarmi qualche maledizione e mi faccia diventare incredibilmente bella per impartirmi qualche strana lezione .
In breve e come se sognassi delle situazioni straordinarie che gustificano o rendano accetabile la mia natura debole .
E voi chi siete quando sognate ? Siete voi ma con una storia incredibile oppure siete voi con un altro carattere (quello che vorreste avere)?
In questa ultima ipotesi pensate che sia di aiuto oppure non fa alcuna differenza?
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Mi sono trovato spesso a immaginare situazioni simili.
Lessi su questo forum di un concetto interessante: soffrire di bisogno di "accettazione condizionata".
E' una conseguenza della scarsa autostima. Quando non ci riteniamo abbastanza, sognamo di essere straordinari; in questo modo pensiamo di poter ricevere il riconoscimento e l'affetto che bramiamo. Quindi questo ci porta a ritenere che l'accettazione altrui sia condizionata da nostre supercapacità, che non possediamo, e che dobbiamo cercare, altrimenti non saremmo mai voluti bene.
Dopo aver letto questo concetto mi guardai attorno. Persone che ricevevano riconoscimento e affetto senza nessuna dote da supereroe o protagonista di un film.
Persone che lavorano, giocano, scherzano e chiaccherano. Nessuno di loro fa cose straordinarie. C'è qualcuno bravo in qualcosa, c'è chi invece non ha particolari meriti, se non quello di essere socievole.
Ma tanto basta.
Non c'è bisogno che sia in grado di essere un ballerino provetto perché gli altri mi ammirino e vogliano stare con me, non è necessario che sia in grado di disarmare un rapinatore con un coltello:
e non è neanche necessario che sia un genio della programmazione, parlando del mio ambito lavorativo.
Quando ho preso coscienza di questo meccanismo psicologico ho capito perché al lavoro ero sempre insoddisfatto. Pretendevo da me capacità che non possedevo, e che non intendevo sviluppare per interesse diretto, ma per essere accettato dagli altri.
Da quando ho apportato questa modifica al mio modo di rapportarmi agli altri, cerco di essere accettato per quello che sono (ed eventualmente quello che voglio diventare, ma internamente e non su spinta dell'accettazione altrui), senza farmi condizionare dalle pressioni psicologiche di chi invece vorrebbe farmi svolgere attività fuori dalle mie corde con ricatti psicologici (successo veramente al lavoro).
E le cose vanno molto meglio, soprattutto fantastico molto meno e sogno molto di più in termini realistici.
Miakeli dovresti provare a fare quest'esame, guardare le altre persone e vedere se per essere accettate fanno cose straordinarie. Può darsi che qualcuno ci sia, ma la maggior parte no. E anche quel qualcuno, non viene certo accettato per le sue attitudini sopra la media.
Non hai niente che non va, davvero, se non la tua paura di avere qualcosa che non va, e che compromette i tuoi rapporti interpersonali: se riuscirai a sconfiggere questa paura, vedrai che i tuoi rapporti miglioreranno visibilmente.
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19-01-2013, 12:26
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nothingness
Messaggi: 1,300
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Io fantastico e sogno tutti i giorni, e immagino di essere l'eccellenza nelle cose che amo, come un grande musicista, oppure un sapientissimo fisico teorico, un essere bellissimo capace di ammaliare ogni creatura. Nell'ultima descrizione riaffiora anche la mia voglia di immaginare l'esatto contrario delle mie debolezze e delle mie difficoltá.
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19-01-2013, 13:08
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#4
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 241
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ho letto che molte persone immaginano di ritrovarsi in situazioni irreali e altra qualsiasi cosa dove diventano protagonisti vincenti delle cose della vita perché nn riescono a risolvere i loro problemi reali, è un meccanismo mentale di autodifesa che serve per ridurre lo stress, nn si risolvono i problemi reali ma quelli immaginati si, sono piccoli sospiri di sollievo della mente XD
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19-01-2013, 13:25
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#5
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Avanzato
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nel palazzo degli zombi
Messaggi: 305
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Quote:
Originariamente inviata da miakeli
E voi chi siete quando sognate ?
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Da ragazzino sognavo anch'io di avere capacità straordinarie.
Ora sogno di essere me stesso... e michiedo cosa sarebbe accaduto se avessi fatto questo invece di quello... questo mi aiuta ad analizzare i miei fallimenti e capire il perchè...
Oppure sogno di essere me stesso e mi proietto in quello che farò fra un ora un giorno settimane, questo mi aiuta a prepararmi ad affrontare le situazioni.
Quote:
Originariamente inviata da miakeli
Siete voi ma con una storia incredibile oppure siete voi con un altro carattere (quello che vorreste avere)?
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Quando mi proietto nel "futuro" evito di pensare agli attacchi di ansia, se in caso penso a come risolverli... vedo di concentrarmi sulla situazione da affrontare come viverla non sul essere... cioè penso a quello che dovrò fare e quando lo farò, il fare mi tiene lontano dalle ansie. Penso,progetto faccio...
Quote:
Originariamente inviata da miakeli
In questa ultima ipotesi pensate che sia di aiuto oppure non fa alcuna differenza?
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Per me è utile...il pensare al passato mi ha insegnato a capire i miei errori e le persone con cui mi sono rapportato.
Pensare al futuro mi aiuta a capire le persone presenti e affrontare certe situazioni, inoltre mi aiuta a vivere di più diciamo....
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19-01-2013, 14:05
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#6
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Boh, ne ho diversi, uno tra i quali è quello di essere il membro di una rock-band.
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19-01-2013, 14:18
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,525
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io piu' che sognare che qualcuno mi faccia incantesimo, mi capitato di sognare di possedere ogetti magici. mi vengono in mente 3 in particolare, me li ricordo ancora dalle favole lette nel infanzia.
1. tovaglia che se la distendi sopra appare ogni pietanza che desideri, ogni volta che vuoi. questo mi aiuterebbe a sopravvivere senza dipendere da qualcuno e senza paura di non trovare mai un lavoro, in piu' mi eviterebbe dovere di cucinare, che detesto
2. un libro che ti da risposte a ogni domanda. tipo stabiilire una diagnosi per qualcuno e anche la cura, risolvere e prevenire i crimini, ecc..
3. capacita' di apparire in ogni posto che si desidera una specie di teletrasporto, non mi ricordo piu' che ogetto lo faceva fare. in questo modo eviterei di dover prendere patente, e potersi spostare dove voglio, anche a distanze lunge senza spendere tempo e denaro, e senza chiede permesso a nessuno.
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19-01-2013, 17:16
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#8
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Banned
Qui dal: May 2012
Messaggi: 1,349
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Oddio, non mi son mai trovata a sognare di essere "super" in qualcosa.
Piuttosto di essere molto meno timida, questo sì.
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19-01-2013, 18:12
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Lessi su questo forum di un concetto interessante: soffrire di bisogno di "accettazione condizionata".
E' una conseguenza della scarsa autostima. Quando non ci riteniamo abbastanza, sognamo di essere straordinari; in questo modo pensiamo di poter ricevere il riconoscimento e l'affetto che bramiamo. Quindi questo ci porta a ritenere che l'accettazione altrui sia condizionata da nostre supercapacità, che non possediamo, e che dobbiamo cercare, altrimenti non saremmo mai voluti bene.
Dopo aver letto questo concetto mi guardai attorno. Persone che ricevevano riconoscimento e affetto senza nessuna dote da supereroe o protagonista di un film.
Persone che lavorano, giocano, scherzano e chiaccherano. Nessuno di loro fa cose straordinarie. C'è qualcuno bravo in qualcosa, c'è chi invece non ha particolari meriti, se non quello di essere socievole.
Ma tanto basta.
Non c'è bisogno che sia in grado di essere un ballerino provetto perché gli altri mi ammirino e vogliano stare con me, non è necessario che sia in grado di disarmare un rapinatore con un coltello:
e non è neanche necessario che sia un genio della programmazione, parlando del mio ambito lavorativo.
Quando ho preso coscienza di questo meccanismo psicologico ho capito perché al lavoro ero sempre insoddisfatto. Pretendevo da me capacità che non possedevo, e che non intendevo sviluppare per interesse diretto, ma per essere accettato dagli altri.
Da quando ho apportato questa modifica al mio modo di rapportarmi agli altri, cerco di essere accettato per quello che sono (ed eventualmente quello che voglio diventare, ma internamente e non su spinta dell'accettazione altrui), senza farmi condizionare dalle pressioni psicologiche di chi invece vorrebbe farmi svolgere attività fuori dalle mie corde con ricatti psicologici (successo veramente al lavoro).
E le cose vanno molto meglio, soprattutto fantastico molto meno e sogno molto di più in termini realistici.
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Caspita Marco, molto bello ed interessante il tuo post, mi riconosco pienamente in quel tipo di sogni-ad-occhi-aperti da te descritti, soprattutto per quanto riguarda i due esempi del ballo o dell'aggressione! Anche nel mio caso infatti le fantasie più ricorrenti sono quelle in cui mi immagino capace di reazioni straordinarie, reazioni capaci, in un solo attimo, di rovesciare una situazione che mi vede inizialmente in svantaggio, ma che poi io sono miracolosamente in grado di raddrizzare tirando fuori all'improvviso una serie di qualità di cui prima né io né gli altri soggetti presenti nella fantasia potevamo sospettare in alcun modo l'esistenza...
Tu come ti sei reso conto dell'azione di questo meccanismo psicologico? Pensi di averlo superato? E se sì, in che modo?
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20-01-2013, 20:59
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Io sogno spesso ad occhi aperti,ma lo faccio più per ingannare il tempo in momenti particolarmente noiosi (in coda alle poste, per fare un esempio) che per immaginare un futuro o un presente diverso. Del resto se si tratta di me difficilmente sogno che qualcosa cambi, più che altro per esempio se ho in programma un viaggio sogno di essere già in viaggio, oppure se ho vissuto da poco una bella situazione me la rivivo mentalmente... le situazioni straordinarie le sogno in genere nei panni di altri personaggi che non esistono... di qualche membro del mio affollatissimo universo immaginario (di cui pure il personaggio da cui ho tratto il mio nick fa parte )
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26-01-2013, 13:03
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#11
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 183
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Sono anni ormai che mi rifugio nelle mie fantasie per evadere dalla realtà.
Se ti capita di farlo ogni tanto non è un problema ma io nel corso degli anni ne ho sempre abusato.
Per evadere ho bisogno di ascoltare musica ed essere da solo. Spesso mi ritrovo a fantasticare di cantare o suonare davanti ad un vasto pubblico le mie canzone preferite, per lo più a persone che conosco a cui voglio dimostrare quanto valgo, quanto sono bravo e speciale.
Altre forme di escapismo di cui ho abusato sono stati i videogiochi online. Penso che questi siano stati anche una concausa del mio isolamento sociale perchè ad un certo punto erano diventati come una droga.
Passavo gran parte della giornata su questi giochi fregandomene di tutto e tutti.
Sul web ho trovato un'articolo interessante che parla di escapismo\addiction e del circolo vizioso che si crea e da cui è molto difficile uscire.
Vi riporto uno stralcio tradotto dove parla proprio di questo:
Quote:
The Cycle of Escapism
Tutti sentono il desiderio di evadere. Non importa quanto tu sia forte, ci sono dei momenti in cui al posto di affrontare i problemi preferisci pensare che non esistano. Ci buttiamo nelle cattive abitudine(in questo caso oltre alla fantasie parla anche di addiction come alcol droga etc) perchè ci aiutano a dimenticare. Ci danno una sensazione di piacere che spinge i problemi fuori dalle nostre menti. L'unico inconveniente di questa soluzione è che è solo temporanea. L'effetto svanisce e i problemi rimangono, spesso peggiorati dalla nostra indulgenza. Quando si affrontano di nuovi problemi la reazione naturale è scappare di nuovo.
Questo è il circolo dell'escapismo. Soffriamo ogni volta che affrontiamo la realtà cosi troviamo qualcosa che ci permetta di evadere ma che alla fine incrementa soltanto il nostro dolore, facendoci evadere ancora di più. Quando sei intrappolato in questo circolo vizioso, ti sembra impossibile uscirne.
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L'articolo contiene anche spunti interessanti sul come provare a spezzare questo meccanismo.
L'articolo completo lo potete trovare qui:
http://www.pickthebrain.com/blog/ove...ping-escapism/
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Ultima modifica di Evitante88; 26-01-2013 a 19:16.
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26-01-2013, 17:48
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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non avrei saputo esprimere meglio il concetto di Evitante88.
quoto e sottoscrivo ogni lettera
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26-01-2013, 18:07
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Quote:
Originariamente inviata da Evitante88
Sono anni ormai che mi rifugio nelle mie fantasie per evadere dalla realtà.
Se ti capita di farlo ogni tanto non è un problema ma io nel corso degli anni ne ho sempre abusato.
Per evadere ho bisogno di ascoltare musica ed essere da solo. Spesso mi ritrovo a fantasticare di cantare o suonare davanti ad un vasto pubblico le mie canzone preferite, per lo più a persone che conosco a cui voglio dimostrare quanto valgo, quanto sono bravo e speciale.
Altre forme di escapismo di cui ho abusato sono stati i videogiochi online. Penso che questi siano stati anche una concausa del mio isolamento sociale perchè ad un certo punto erano diventati come una droga.
Passavo gran parte della giornata su questi giochi fregandomene di tutto e tutti.
Sul web ho trovato un'articolo interessante che parla di escapismo\addiction e del circolo vizioso che si crea e da cui è molto difficile uscire.
Vi riporto uno stralcio tradotto dove parla proprio di questo:
L'articolo contiene anche spunti interessanti sul come provare a spezzare questo meccanismo.
L'articolo completo lo potete trovare qui:
http://www.pickthebrain.com/blog/ove...ping-escapism/
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Porca vacca questo è il maggior problema
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