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02-03-2017, 10:26
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#1
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 206
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Si parla spesso di questa fantomatica comfort zone..ma di cosa stiamo parlando? In teoria dovrebbe essere una situazione che ci fa stare bene..invece a quanto pare è il male. Si può definire quella particolare condizione in cui siamo a nostro agio ma che ci fa sentire sbagliati? cosa dovremmo fare ? buttarci in situazioni che odiamo?
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02-03-2017, 11:08
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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Non mi pare che comfort zone significhi che fa star bene, o meglio, fa star bene ma in modo illusorio, in fin dei conti è quel limite al cui interno si sono consolidati schemi, abitudini, paure che comunque fanno sopravvivere e che rassicurano in quanto conosciuti e controllabili, ma non è detto che sia quello che fa star bene. Comfort zone è assenza di tentativo di cambiamento, miglioramento e avanzamento. Spesso quello che fa stare bene è realizzarsi e per farlo bisogna rompere certi schemi e abitudini, fare qualcosa di diverso, superare alcune paure per provare ad essere e avere più di quello che si è e si ha nello stato presente.
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02-03-2017, 11:08
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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È quella che tutti tentano di farsi:uno spazio vitale dove soffrire il meno possibile.
Per un fobico questa può diventare isolamento totale e provocare comunque sofferenza,cane che si morde la coda.Non è meno pericolosa dei rapporti di coppia esclusivi con dipendenza affettiva.
Uno ci prova,poi la vita ti cambia le carte in tavola:malattie,lutti,abbandoni,rovesci economici e la comfort zone non serve più a niente.
Insomma,chi è sfigato soffrirà sempre.
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02-03-2017, 12:07
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#4
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 743
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La "comfort zone", ovvero quella cosa che hanno tutte le generazioni di viziati nati dagli anni '50 in poi, con il boom economico e che non hanno mai vissuto una guerra né un vero disagio economico da povertà vera (cioè la miseria, il fare la fame)
Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando che c'è chi non c'è l'ha nemmeno la comfort zone.
Tutto ruota intorno al fatto che ci preme tantissimo accaparraci ogni bene possibile per il nostro proprio godimento personale, maiali ingordi che si abbuffano come porci di ogni cosa fino a vomitare, per poi ingurgitare lo stesso vomito poc'anzi rigurgitato.
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02-03-2017, 13:45
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: A 2 passi dalla provincia di Milano
Messaggi: 470
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Quote:
Originariamente inviata da Aree
Non mi pare che comfort zone significhi che fa star bene, o meglio, fa star bene ma in modo illusorio, in fin dei conti è quel limite al cui interno si sono consolidati schemi, abitudini, paure che comunque fanno sopravvivere e che rassicurano in quanto conosciuti e controllabili, ma non è detto che sia quello che fa star bene. Comfort zone è assenza di tentativo di cambiamento, miglioramento e avanzamento. Spesso quello che fa stare bene è realizzarsi e per farlo bisogna rompere certi schemi e abitudini, fare qualcosa di diverso, superare alcune paure per provare ad essere e avere più di quello che si è e si ha nello stato presente.
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Penso sia la risposta più azzeccata: è una bolla nel quale pensi (o ti illudi) di stare bene, ma nel profondo sai che è sbagliato. La soluzione più comoda e meno efficace per farti stare davvero bene
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02-03-2017, 14:25
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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per usare una metafora, può essere come un bunker (non l'ex utente-_-) sicuro, protegge dai "nemici", però dopo un pò uno rischia di farti impazzire se è troppo stretta
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02-03-2017, 16:08
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#8
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 206
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mi sa che ci sono dentro fino al collo..
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02-03-2017, 16:41
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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È uno stato d'essere nel quale si ha paura di prendere rischi.
Come le coperte al mattino sono calde e soffici, sono anche soffocanti, perché non ti permettono di fare quello che vuoi fare, si ha troppo timore e insicurezza per quel freddo che si prova quando le coperte si muovono e si scoprono.
Poi si prende consapevolezza che quel calore diviene in realtà una trappola soffocante e illusoria, e che scoprirsi non è che un piccolo pegno da pagare per realizzare qualsiasi cosa.
C'è chi questa sensazione non l'ha mai provata, affrontano tutto di petto e io li invidio.
È una delle cause principali dei miei problemi sociali e della mia mancanza di disciplina, non a caso sono un procrastinatore cronico
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09-03-2017, 20:10
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 206
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A quanto pare dovrò cercare una nuova casa..Immagino sia un buon movente per uscire dalla comfort zone. Sarà per questo che mi da tanto fastidio anche solo l idea..
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09-03-2017, 20:19
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 540
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Quote:
Originariamente inviata da Kronos
cosa dovremmo fare ? buttarci in situazioni che odiamo?
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si...
il fatto è che per una persona energica e vitale viene naturale "buttarsi" in nuove situazioni, mentre per un malaticcio depresso è una costrizione
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09-03-2017, 20:28
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#12
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 206
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Vero..più che altro è il disinteresse verso quasi tutto..persone cose eventi..
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09-03-2017, 20:58
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 735
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La comfort zone è come essere un formaggino con facoltà di camminare, coperto dalla parte superiore della confezione già aperta. Dovresti poter uscire ma l'ambiente con gli altri formaggini ti è molto più familiare e non ti va di rischiare. Finché non esci dalla confezione, stai là, ad ascoltare i rumori provenienti dal frigorifero e fuori, con curiosità ma circospezione. Poi però un giorno, a meno che non sia tu a usare i piedini per scendere, ci pensa il qualcuno a scoperchiare la tua casetta cartonata. E lì so' cazzi. Se ti va male male, poi, ti toglie pure l'involucro e rimani scoperto. E vieni divorato.
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09-03-2017, 21:38
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 540
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Quote:
Originariamente inviata da Kronos
Vero..più che altro è il disinteresse verso quasi tutto..persone cose eventi..
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il mio commento si riferisce più alla mia situazione e al fatto che do poco peso ai disturbi emotivi psicologici
per quanto riguarda il tuo commento, il mondo è vario, è molto difficile non essere interessati a niente a meno di non avere voglia di vivere
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