FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale > Storie Personali
Rispondi
 
Vecchio 04-05-2014, 11:17   #1
Avanzato
L'avatar di Ippo
 

A parte il titolo spiritoso trovato tra i ricordi di uno spettacolo di Aldo Giovanni e Giacomo...

Ho un po' di nostalgia/tristezza/non so nemmeno io cosa addosso.
Stavo pensando che non so più chi sono. Forse non l'ho mai saputo eppure credevo di si. Non mi è mai mancata l'autostima, nonostante la timidezza esagerata mi ha condizionato tutta la vita al punto di essere sul limite dell'isolamento. Ho sempre saputo cosa mi piaceva e cosa no ma per 'spirito di adattamento' (cioè = voglia di non discutere, di non litigare, di ottenere qualcosa che altrimenti a causa della timidezza non avrei mai avuto), ho sempre saputo cosa avrei voluto o cosa no. Insomma, nonostante i comportamenti ho sempre saputo o creduto di conoscermi. Adesso no.
Forse perchè inizio a non accettare più che mi si dica "ti conosco, lo so cosa vuoi" oppure "non facciamo questo perchè tu non puoi/vuoi".
Ma se non lo so più nemmeno io cosa voglio o posso... come fa a saperlo qualcun altro, anche se famigliare?

Come posso imparare a capire chi sono?

So di per certo che gran parte della mia condizione, per esempio, è dovuta alla timidezza e alle abitudini ma altrettanti parti del mio carattere lo sono indipendentemente da essa. Cioè come dire... io sono sia il risultato di una vita passata ad evitare certe situazioni ma anche la mia vita passata a evitare è dovuta a certe parti del mio carattere...
Che casino...
Fatto sta che non riesco ad aprirmi, non riesco a "lasciarmi amare" come era stato consigliato in un post sconclusionato, non riesco più a capire chi sono...

E la mia confusione è agli occhi di tutti... chi ha capito qualcosa qui in questo discorso è bravo!
Vecchio 04-05-2014, 11:55   #2
Esperto
L'avatar di notime
 

io credo che tu lo sappia chi sei (sei tu stessa a dirlo), solo ti senti confusa per il fatto che gli altri ti mettono in discussione. Ma allo stesso tempo sai che questo succede perché, in qualche modo, hai loro lasciato credere di essere diversa da come sei realmente.

La questione è semplice e complicata al tempo stesso: devi iniziare a parlare. Lo so che è difficile, che non ti appartiene, però rifletti: se lo fai puoi dare la possibilità a chi ti sta intorno di conoscere la vera te, e a te stessa di ricucire questo strappo che, naturalmente, sta diventando sempre più largo; se non lo fai, questa contraddizione è destinata a crescere su se stessa, con conseguenze imprevedibili.
Vecchio 04-05-2014, 12:17   #3
Avanzato
L'avatar di Ippo
 

Quote:
Originariamente inviata da notime Visualizza il messaggio
...se non lo fai, questa contraddizione è destinata a crescere su se stessa, con conseguenze imprevedibili.
Bè, di sicuro sono curiosa, visto che a questa frase è scappato un mega sorriso birichino! Grazie delle tue parole, sono interessanti e per certi versi vere.
Ho sempre avuto l'abitudine, con la maggior parte delle persone, a modificare i miei pensieri in modo che nessuno potesse davvero entrare in contatto con me.

Tempo fa ho letto una citazione e mi ci sono ritrovata in pieno.

Ma, piaceri del caffè e del cioccolato a parte, ciò che mi dava soddisfazione era apparire un altro: il fatto che la gente non sapesse chi ero davvero mi dava un senso di superiorità. Possedevo un segreto.
— Umberto Eco, Il cimitero di Praga

Anche se io non lo facevo per essere superiore, ma per comodità, paura, per estraniarmi, mettere un divisorio.
Rispondi




Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:51.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2