A parte il titolo spiritoso trovato tra i ricordi di uno spettacolo di Aldo Giovanni e Giacomo...
Ho un po' di nostalgia/tristezza/non so nemmeno io cosa addosso.
Stavo pensando che non so più chi sono. Forse non l'ho mai saputo eppure credevo di si. Non mi è mai mancata l'autostima, nonostante la timidezza esagerata mi ha condizionato tutta la vita al punto di essere sul limite dell'isolamento. Ho sempre saputo cosa mi piaceva e cosa no ma per 'spirito di adattamento' (cioè = voglia di non discutere, di non litigare, di ottenere qualcosa che altrimenti a causa della timidezza non avrei mai avuto), ho sempre saputo cosa avrei voluto o cosa no. Insomma, nonostante i comportamenti ho sempre saputo o creduto di conoscermi. Adesso no.
Forse perchè inizio a non accettare più che mi si dica "ti conosco, lo so cosa vuoi" oppure "non facciamo questo perchè tu non puoi/vuoi".
Ma se non lo so più nemmeno io cosa voglio o posso... come fa a saperlo qualcun altro, anche se famigliare?
Come posso imparare a capire chi sono?
So di per certo che gran parte della mia condizione, per esempio, è dovuta alla timidezza e alle abitudini ma altrettanti parti del mio carattere lo sono indipendentemente da essa. Cioè come dire... io sono sia il risultato di una vita passata ad evitare certe situazioni ma anche la mia vita passata a evitare è dovuta a certe parti del mio carattere...
Che casino...
Fatto sta che non riesco ad aprirmi, non riesco a "lasciarmi amare" come era stato consigliato in un post sconclusionato, non riesco più a capire chi sono...
E la mia confusione è agli occhi di tutti... chi ha capito qualcosa qui in questo discorso è bravo!