Moonwatcher

Ma l'intrattenimento non è fatto da intellettuali, sennò che intellettuali sono.

Cmq volendo c'è "Il buono, il matto, il cattivo" (2008) che non ho visto ma dicono essere niente male, tanto plagio per plagio...

Pima

Michelangelo c'era riuscito peró ...

Manteniamo ancora la speranza, potrebbe essere non ancora nato in fondo :^)

Franz86

L' ho visto e mi è parso un film guardabile ma nulla più, comunque il titolo trae in inganno, non è affatto una sorta di remake, ha una trama completamente diversa con solo qualche ammiccamento al western leoniano. Quello che uno potrebbe essere tentato di far rientrare in questa definizione è "Last man standing" con Bruce Willis, che è praticamente un "Per un pugno di dollari" in salsa gangster, però in realtà il più recente è più originale dell' originale, in quanto realizzato sotto supervisione di Kurosawa, a differenza della furbata di Leone.

lauretum

Tra quelli più in vista, il numero uno per me è Cacciari

Poi un altro nome che vi farà ridere, ma secondo me ogni tanto scrive cose molto interessanti e coraggiose, Valentina Nappi

lauretum

Cmq non posso fare a meno di notare che quando si parla di intellettuali italiani passati, in tv e ovunque si cita sempre Pasolini

O la gente conosce solo lui, oppure anche in passato non è che avevamo tutti questi intellettuali in circolazione

Moonwatcher

Quello l'avevo visto ma stiamo cercando intrattenimento degli anni 2000.

Franz86

La Nappi intellettuale a me pare un fenomeno molto costruito, avrei potuto usare il termine montato ma vabbè.
Comunque seriamente a me sembra molto fasulla, mi pare che le idee siano funzionali alla promozione del personaggio più che il contrario, poi boh, una volta l' ho vista in un video in cui ( molto scorrettamente ) non la lasciavano parlare e mi pareva strafatta, ma non è che la segua assiduamente ( neanche nel campo in cui mette maggior impegno ).

Baby Lemonade

Quotone per Valentina. (anche se non condivido alcune sue idee)

Scusate l'intrusione.

Teach83

Valentina Nappi è una che non ha peli sulla ligua. Anche perchè a lei piacciono depilati/e. 🤣

Franz86

Io comunque non sono d' accordo con la stroncatura dei film Marvel, certo che se si vive in una nostalgia intellettuale del novecento i prodotti di quel tempo tenderanno facilmente a risultare più gradevoli.

Winston_Smith

Ma non c'era riuscito Manzoni (Piero)?

lauretum

Secondo me la sinistra dovrebbe ripartire da questi giovani che hanno uno spirito vivo e si fanno portavoce di una lotta per i diritti che i rappresentanti anziani non sanno più o non vogliono interpretare

La preoccupazione recente del brontosauro zanda, personaggio di spicco del pd, è quella di adeguare gli stipendi dei parlamentari (al rialzo ovviamente), tanto per dire

Che intellettuali vogliamo partorire in questo contesto storico in cui i vecchi lottano per mantenere i privilegi, ed i giovani lottano per i pochi diritti rimasti .

La questione culturale è annegata nella questione della sopravvivenza

lauretum

XD

lauretum

Perché ti scusi?

Labocania

Non è solo un po' paraculo ed è uno scrittore del livello di Moccia, questo è il problema: dal pigiama penzolava una chiara erezione .

I contenuti e l'articolazione del suo pensiero in merito all'attualità è del livello delle invettive e della "satira" della Litizzetto, della quale condivide il richiamo mediatico e il pubblico.

Franz86

Secondo me uno dei problemi della sinistra in un certo senso è proprio il nappismo, quanto è credibile una critica radicale alla società contemporanea da parte di una persona che campa di uno dei fenomeni più emblematici dell' era contemporanea ( l' industria del porno )?

Gummo

Saviano sceglie i 'luoghi comuni' contro cui scagliarsi a fasi alterne, come un interruttore. Su alcune cose si fa domande, su altre no. Su alcune ingiustizie si accende, su altre rimane spento, a seconda degli interessi di parte che serve (interessi ideologici e interessi monetari, perché se cambiasse il suo target dubito che la Feltrinelli gli venderebbe i libri con la stessa gioia.) Questo, secondo me, basta già a squalificarlo come intellettuale degno del suo nome. L'intellettuale si fa sempre domande, non solo sulle cose che gli sembrano ingiuste, ma anche su quelle che gli sembrano giuste, per arrivare a capire qual'è la verità.
Come hanno detto altri, è un esempio fra i tanti. Purtroppo, il decadimento dell'arte più alta, ha portato anche ad abbassare i livelli dell'intrattenimento. Una volta c'era Tarkovskij, e intanto faceva i film pure Sergio Leone; oggi non c'è un Tarkovskij, e questo si riflette anche sulla pochezza dei film di intrattenimento che fanno incassi da capogiro.

Teach83

Io considero Saviano più un giornalista di cronaca contemporanea, che un vero e proprio intellettuale. Specializzato in inchieste sull'ambiente criminale.
La cronaca è un racconto didascalico e asciutto, ( come la foto di un fotografo) non un raggionamento sui massimi sistemi.

Labocania

Comunque un chiaro segno del degrado del dibattito culturale nell'epoca odierna me lo diedero qualche mese fa le due pagine di Repubblica dedicate al volume di poesie di Scalfari appena pubblicato .

Gummo

"Uno che cerca di fare del bene" mi sembra una frase da libro dei sogni. Saviano, come altri intellettuali liberal, è uno di quelli che ha accusato Bashar al-Assad di aver usato gas chimici contro la popolazione. Quando poi è arrivata la smentita, ed è stato chiaro che i gas fossero stati utilizzati da dei terroristi, Saviano non ha fatto alcun passo indietro. Perché questo? Perché cerca di fare un Bene particolare , ovverosia il Bene di alcuni che vorrebbero una certa guerra, decretando il Male per altri. Per carità, il Bene è sempre relativo, non ne esiste uno assoluto, ma gli 'intellettuali' che manipolano le masse, mettendo una nazione contro l'altra (magari mentre si elogia l'integrazione, come fa Saviano!), sfruttando i sentimenti delle persone per poterle giostrare a proprio piacimento, mi fanno schifo. Saviano, alla fine dei conti, è come Salvini; il primo usa le emozioni positive ("ci dev'essere la pace, la mafia è una merda, evviva i migranti che cercano di salvarsi dalla guerra", il tutto per poi spingere le persone a pensare: "dobbiamo liberare il mondo dai nemici della democrazia, dobbiamo stare con i golpisti che vogliono la libertà, dobbiamo fare la guerra per avere la pace!"), il secondo usa le emozioni negative ("c'è un'invasione di migranti; dobbiamo difenderci; serve la violenza per fermare i ladri; ecc ecc", il tutto per ottenere consenso elettorale e portare le persone ad agire contro i propri stessi interessi.) E' una delle basi del marketing; usare le emozioni nella pubblicità per togliere razionalità alle masse.