trademarko

Apro questa discussione per ironizzare sfogandosi, sugli atteggiamenti delle persone "normali" (o che noi definiamo tali) che hanno nei nostri confronti.
Faccio un esempio, anticipato da una premessa.
Credo che le persone "normali", nei momenti di difficoltà, non si facciano scrupoli a mettere in mezzo una persona sensibile, proprio per togliere l' attenzione da loro.
Un episodio che ricordo è di una mia collega che un giorno, in un momento di silenzio tra noi colleghi mi chiese ad alta voce "E tu quando è che ti sposi?" con quella voce da grandissima antipatica.
Ma insomma, dico io, ma come ti viene?
Questo genere di persone, pur di uscire dai propri momenti di difficoltà, è disposta a tutto, secondo me.
Le persone sensibili, invece, ( e non so se è un elemento positivo o negativo) si accorgono di cosa gli accade intorno e provano spesso a dare una mano a chi è in difficoltà.

Un saluto.
Luigi.

Strange Man

Basta rispondere a tono, spesso queste persone rimangono interdette se gli rispondi male, specialmente se le attacchi.
A questa gli potevi rispondere giocando sui suoi difetti, se per esempio era grassa, potevi rispondergli: "Mi sposerò quando tu diventerai magra", o comunque giocando su qualsiasi altro difetto.
Essere sensibili paga solo con altri sensibili, con le persone di quel tipo bisogna semplicemente essere bastardi.

Hazel Grace

ho smesso da tempo di spiegarmi il motivo di tanti comportamenti dei normali, non hanno logica a volte, non pensano che facendo in un certo modo potrebbero ferire qualcuno. L'empatia è una cosa rara oggi giorno, si sente troppo quello che si è dentro e meno quello che hanno dentro gli altri e non si pensa mai alle conseguenze delle proprie azioni, menefreghisti

Sambuco

Trovo che sia un po' insensato distinguere tra "normali" con poca empatia e persone con disagi più o meno gravi che ne hanno. Le cose non vanno putroppo di pari passo: ci sono persone mentalmente sane con una straordinaria sensibilità e persone che, nonostante i problemi condivisi, come detto prima di me, peccano di logica e non si curano delle conseguenze delle proprie azioni.

paccello

L'empatia non tutti l'hanno. Personalmente non amo affatto mettere in imbarazzo (almeno volontariamente) gli altri, così come non mi piace esserci io. In questo senso non faccio agli altri ciò che non vorrei fosse fatto a me, mettendomi nei panni altrui. Esempio: se qualcuno vicino a me sta per scivolare e volarsene a terra, poi non sto a riderci su e sfotterlo per un po'. Eppure, anche tra gli amici, c'è chi fa il contrario. Ho in mente soprattutto un amico che su queste cose era (è?) pesante, tra risate non stop che sembrano forzate dopo una tua figura di cacca oppure reminders di tale figura a distanza di anni.
Più che questione di normali vs. fobici penso sia un comportamento da introversi (quindi empatici), quello di non tirare a mezzo le persone dando loro fastidio.

lupetto2017

ognuno ha i suoi difetti, sia normali che fobici.
saranno pure menefreghisti i normali (dal nostro punto di vista ), ma in fondo noi siamo degli egoisti (dal loro punto di vista)
Noi non possiamo fare questo o quello ... perchè abbiamo dei problemi (problemi a cui loro non danno una logica), e in questo modo non facendo quella cosa a volte la priviamo anche a chi ci sta accanto. E poi, chi è che non ha mai pensato al suicidio? se lo facciamo ... siamo oltre che egoisti, anche menefreghisti ... nel rispetto degli altri.

Sarà che ho un'autostima bassa, ma come fobico non mi sento di criticare i normali ... al limite tanta invidia!