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Originariamente inviata da lauretum
Io penso che la colpa è nostra, inteso come genere maschile
Abbiamo il cervello ma siamo come gli animali nelle lotte per l' accoppiamento
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Mah, volendo fare il paragone - che ci sta perfettamente - col mondo animale :
Le donne hanno ( si parla in generale, non per casi singoli) la possibilità di scelta e una minore necessità di compiere il famoso PPI, anche perchè sono quelle che rischiano sicuramente di più in un rapporto sessuale dovendosi assumere l'onere di possibili gravidanze ed i rischi ad esse collegate.
Gli uomini devono "competere" e mostrar interesse più attivamente, con tutto ciò che ne consegue. Di base è una situazione molto simile ad una forma di selezione naturale, cambiano solo i criteri divenuti rilevanti.
Non trovo neanche necessario identificare dove sta la colpa tra i due generi, è di base nella Natura stessa che ha creato due diverse sessualità con diverse caratteristiche. Su di queste si è costruita poi la società.
L'ambito sessuale, e per estensione relazionale, è per sua stessa natura fortemente ingiusto, origina da un necessità di garantire la sopravvivenza della specie ed il trasmettere i migliori caratteri possibili alla prole, non di garantire la felicità e soddisfazione dei singoli.
Questo determina un vantaggio per le donne ed uno svantaggio per gli uomini in questo campo, attualmente ? Probabilmente sì.
Non penso ci sia una colpa da attribuire ad uno dei due sessi per questo. Chi ha un vantaggio, giustamente, ne gode, lo sfrutta e difficilmente è disposto a rinunciare ad esso.
Pienamente comprensibile, non credo proprio che un uomo nella posizione di ricevere approcci e poter scegliere tra le varie contendenti vi rinuncerebbe a favore di altri uomini. Anzi, verosimilmente farebbe di tutto per mantenere questo stato delle cose ( che più o meno è ciò che accade).
Poi, che nell'attuale società ormai certi concetti potrebbero essere superati e non ci siano esigenze di sopravvivenza a giustificare certi comportamenti è palese, ma la vedo molto dura cambiare le carte in tavola quando non è nell'interesse di tutte le parti coinvolte.
Comunque qualche cambiamento c'è stato e la concezione dei ruoli legati al genere è decisamente mutata negli anni.
Però ricordiamo che non esiste nessun diritto ad avere una vita sessuale e relazionale appagante, e quindi nessuna colpa ( o dolo, visto com'è stato usato il termine) da attribuire.
Si nasce uomini o donne e tocca accettare che le cose vanno così ed adattarsi. Al limite nel proprio piccolo comportarsi affinchè la situazione possa mutare e certi ruoli venire abbattuti, se si trova il tutto limitante e portatore d'infelicità.
IT
Mi è dispiaciuto solo una volta d'aver ricevuto un approccio inequivocabile e non aver ad esso risposto. Anche perchè alla ragazza in questione ero realmente interessato.
Del resto no, anche quando potrei aver avuto tutte le ragioni di credere che le ragazze fossero a me interessate e avrei potuto avere rapporti sessuali, relazioni etc. - vuoi perchè non ero interessato alla controparte, vuoi perchè sul momento neanche valutavo la cosa. Semplicemente non è accaduto e non m'importa.
Ad ogni modo cerco di mantenermi un po' fuori dalla logica del provarci e dei vari " segnali". Non mi piace, spesso non li colgo questi segnali o se li colgo decido di non considerarli volontariamente. Mi crea un po' fastidio per natura tutta la parte relativa al misurare l'interesse altrui. Purtroppo la dinamica dei corteggiamenti, con tutte le varie mosse a mo di partita di scacchi, non la reggo proprio.
Per me è significativo e valido l'interesse espresso chiaramente ed in modo inequivocabile a parole o coi fatti, se veramente si ha voglia di stare con quella determinata persona, il resto è di contorno.
Le mie relazioni sono nate in quel modo tutte le volte : ci si è conosciuti, piaciuti ed uno dei due ad un certo punto ha chiaramente espresso il suo interesse per l'altro.