Luoghi pubblici per fare nuove conoscenze. - Pagina 3

bunker · 06-09-2012, 20:58

Quote:

Originariamente inviata da pesco

il proprio centro di salute mentale.

cosa che tutti gli psicologi sconsigliano....

bunker · 06-09-2012, 21:00

Quote:

Originariamente inviata da Ravanello

Secondo me dipende da come ti senti tu, dall'intensità della tue paure e blocchi e da a che punto sei rispetto alla tuo percorso personale.

Ti faccio il mio esempio: anni fa la mia fobiasociale era molto più intensa di quella che sento ora, ho provato a partecipare a vari gruppi ma con risultati molto scarsi, ero troppo chiusa, insicura e terrorizzata. In quel periodo mi ha aiutato molto frequentare quotidianamente la biblioteca: lì ho potuto avere tutto il tempo che mi era necessario, non ero obbligata ad interagire con gli altri, tutti stavamo zitti, quindi ho potuto prima studiare l'ambiente in solitaria ed arrivare a non sentirmi più a disagio solo per il fatto di essere lì.
Una volta arrivata a questo step del sentirmi a mio agio in quel luogo senza interagire, ho provato a passare allo step successivo, ovvero tentare di socializzare.
Ho osservato un po' come facevano gli altri e ho iniziato ad imitarli, ovvero non sedendomi sempre in disparte in un angolino ma cercando di sedermi vicino a chi conoscevo di vista, cercando di non fare la pausa caffè sempre da sola ma cercando di farla "casualmente" con gli altri, salutando chi conoscevo solo di vista, cercando di interagire coi miei compagni di corso, ecc.
E devo dire che c'è voluto del tempo ma sono riuscita a fare alcune amicizie!

Ora invece, che sono passati alcuni anni da quei tempi e mi sento più sicura di me, non credo che andrei in biblioteca per cercare di socializzare, ci vuole troppo tempo e ora lo vivrei come tempo "sprecato".

Quindi dipende un po' come ti senti tu.

proverò

Herzeleid · 06-09-2012, 21:01

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

Ma io poi non è che ci credo tanto in queste cose, cioè una volta ci credevo ma dopo che vado in biblioteca e a parte qualche parola sporadica con qualcuno nisba, una volta che vado in piscina e nisba, una volta che vado al frigo dei surgelati e nisba nemmeno in stile Miky, allora mi sorgono dei dubbi. Forse ho veramente qualche malattia contagiosa evidente a tutti fuorchè a me e invece il resto del mondo sarebbe in grado di instaurare rapporti duraturi pure al cesso pubblico, che ne so.

Non ho mai capito se questo è il genere di cose che accadono solo agli altri, oppure è semplicemente una leggenda.

Poi sinceramente anche se il mio vicino in biblioteca mi chiede un info non è che io mi posso attaccare a quella per raccontargli la mia vita, che ne so che la sua intenzione era attaccar bottone per chiacchierare. Bho, se io non son sicura delle buone intenzioni altrui tendo a chiudermi e basta per paura di risultare inopportuna e allarmare l'altro che magari non aveva intenzione di avere a che fare con me

Se una persona è timida, d'altronde, difficilmente coglie l'occasione episodica, come ad esempio quella della biblioteca (capitata anche al sottoscritto). Invece già un corso crea degli effetti oggettivi di socializzazione, sui quali poi bisogna (bisognerebbe) impegnarsi.

Herzeleid · 06-09-2012, 21:03

Quote:

Originariamente inviata da bunker

esiste a conselve (evitato anche quello, anche se fui invitato) 10.000 anime, figurati a napoli....

A Napoli non esiste, almeno per quello che ne so, e sì che io frequento l'ambiente universitario. Alla Feltrinelli vi sono degli incontri periodici ma per la presentazione di libri o per un dialogo con gli autori.

Nemo978 · 06-09-2012, 21:04

Cimitero, almeno è possibile trovare qualche vedova

liuk76 · 06-09-2012, 21:07

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

ma dopo che vado in biblioteca e a parte qualche parola sporadica con qualcuno nisba, una volta che vado in piscina e nisba, una volta che vado al frigo dei surgelati e nisba nemmeno in stile Miky, allora mi sorgono dei dubbi. Forse ho veramente qualche malattia contagiosa evidente a tutti fuorchè a me e invece il resto del mondo sarebbe in grado di instaurare rapporti duraturi pure al cesso pubblico, che ne so.

Vabbeh, adesso non esageriamo con la semplicità nell'instaurare rapporti

Bisogna anche avere qualcosa da scambiare.

Se vedo una ragazza carina in biblioteca sola, che interesse di socializzazione posso avere nei suoi confronti? Nessuno perché non ho nessuna informazione su ciò che è la persona e sarebbe anche estremo che mi metta a fermare ogni persona sulla faccia della Terra.

Nel caso specifico, per quanto materiale sia, l'unica informazione che ho è che è carina, quindi attraente ai miei occhi e, di conseguenza, l'unico motivo per socializzare (fino a che non si ha modo di parlare e conoscersi) sarebbe il vedere se l'attrazione può avere un seguito e se ha senso assecondarla.

Oppure, ancora, se sento che la ragazza (o ragazzo in questo caso) parla di qualcosa che m'interessa, origlio e, magari, m'introduco nel discorso fino a che non arriva il fatidico "scusa ma tu... Chi caz*o sei?"

.

Inoltre l'essere carine, secondo me, ha l'effetto collaterale di frenare le persone: c'è spesso la convinzione che una carina sia anche un po' "classista" e si parte dal presupposto di dire "figurati se mi cag*erà...".
L'aggravante è che se poi la persona è carina e magari introversa/timida/sociofobica/evitante/insicura/ecc. il risultato è, involontariamente, sarà monosillabica, poco loquace, trasmetterà poca empatia lasciando intendere ERRONEAMENTE un atteggiamento sostenuto e refrattario.

In certi contesti poi la conoscenza avviene per broccolo.
Se io attacco bottone con una ragazza al banco dei gelati al supermercato probabilmente l'approccio sarà in stile

"...se stai prendendo un gelato, ti consiglio di prendere il Liuk... Cioè no? Il ghiacciolo Liuk lo conosci? Ma sai che IO mi chiamo Liuk? Potresti prendere me, no? Hai visto che oggi è il tuo giorno fortunato? Hai trovato l'uomo della tua vita... No, eh? Il senso dell'umorismo l'abbiamo dimenticato a casa? Abbiamo il pH a 0? Ma fatti una risata che magari domani ti svegli sotto un cipresso..."

(Ovviamente scherzo... Non sarei mai così se non quando faccio il mio spettacolo di cabaret su richiesta

)

Onestamente a me è capitato di conoscere in 'sti contesti ma solo ed esclusivamente per i soliti luoghi comuni e funzionali al contesto (parlare col vicino di coda dell'adempimento che deve svolgere o fornire informazioni ad es.).

Quote:

Bho, se io non son sicura delle buone intenzioni altrui tendo a chiudermi e basta per paura di risultare inopportuna e allarmare l'altro che magari non aveva intenzione di avere a che fare con me

Ecco, il succo è modulare questa introversione.
Nemmeno io ci riesco in certi casi, in altri invece finisco con l'essere logorroico

liuk76 · 06-09-2012, 21:07

Quote:

Originariamente inviata da bunker

esiste a conselve (evitato anche quello, anche se fui invitato) 10.000 anime, figurati a napoli....

Ma tu... Sei Veneto?

bunker · 06-09-2012, 21:10

Quote:

Originariamente inviata da liuk76

Ma tu... Sei Veneto?

ho scritto pure la frazione sul topic del fantacalcio

sì, son della provincia di padova, perchè?

Herzeleid · 06-09-2012, 21:12

Quote:

Originariamente inviata da liuk76

Oppure, ancora, se sento che la ragazza (o ragazzo in questo caso) parla di qualcosa che m'interessa, origlio e, magari, m'introduco nel discorso fino a che non arriva il fatidico "scusa ma tu... Chi caz*o sei?"

.

Ci vuole un po' di sfacciataggine per questo, non tutti ce l'hanno.

bunker · 06-09-2012, 21:13

Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid

A Napoli non esiste, almeno per quello che ne so, e sì che io frequento l'ambiente universitario. Alla Feltrinelli vi sono degli incontri periodici ma per la presentazione di libri o per un dialogo con gli autori.

son piccoli gruppetti... io personalmente l'ho trovato al negozio equosolidale dove faccio volontariato, praticamente siamo il minimagazzino dei libri del gruppo di lettura.... son gruppi abbastanza chiusi in effetti e poco pubblicizzati anche perchè se poi ci vanno in massa si rischia di leggere moccia

Yumenohashi · 06-09-2012, 21:15

Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid

Ci vuole un po' di sfacciataggine per questo, non tutti ce l'hanno.

Infatti, io tutt'al più posso intromettermi nei discorsi sull'autobus del tipo
Tizio chiede a Caio un informazione che io saprei fornirgli e gliela spiego al posto di Caio perchè son terribilmente saccente, ma la cosa finisce li e di solito Tizio e Caio sono signore attempate.
Ma non potrei mai inserirmi nelle discussioni altrui a random specie se miei coetanei

Herzeleid · 06-09-2012, 21:23

Quote:

Originariamente inviata da bunker

son piccoli gruppetti... io personalmente l'ho trovato al negozio equosolidale dove faccio volontariato, praticamente siamo il minimagazzino dei libri del gruppo di lettura.... son gruppi abbastanza chiusi in effetti e poco pubblicizzati anche perchè se poi ci vanno in massa si rischia di leggere moccia

Per questo dicevo, anche l'accessibilità di un contesto dipende molto dalle passioni di ognuno. Un tempo i circoli di lettura erano luoghi pubblici e pubblicizzati in determinati ambienti culturali; oggi, chi come me ha l'amore della lettura, non riesce a "scovarli".

Herzeleid · 06-09-2012, 21:25

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

Infatti, io tutt'al più posso intromettermi nei discorsi sull'autobus del tipo
Tizio chiede a Caio un informazione che io saprei fornirgli e gliela spiego al posto di Caio perchè son terribilmente saccente, ma la cosa finisce li e di solito Tizio e Caio sono signore attempate.
Ma non potrei mai inserirmi nelle discussioni altrui a random specie se miei coetanei

In una situazione simile, io avrei e il timore di essere molesto, e quello di apparire ridicolo.

liuk76 · 06-09-2012, 21:30

Quote:

Originariamente inviata da bunker

sì, son della provincia di padova, perchè?

Perché sono per metà proprio di quelle origini ed ho parenti sparsi per tutta la provincia

liuk76 · 06-09-2012, 21:34

Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid

Ci vuole un po' di sfacciataggine per questo, non tutti ce l'hanno.

Beh, se non si ha un po' di proattività nei confronti del prossimo non ha alcun senso discutere di luoghi per fare nuove conoscenze.

Yumenohashi · 06-09-2012, 21:35

Quote:

Originariamente inviata da liuk76

Beh, se non si ha un po' di proattività nei confronti del prossimo non ha alcun senso discutere di luoghi per fare nuove conoscenze.

Penso che la maggior parte della gente qui ( me compresa ) preferirebbe di gran lunga trovarsi il piatto pronto, piuttosto che esser costretto a esser proattivo

Ravanello · 06-09-2012, 21:42

Quote:

Originariamente inviata da bunker

proverò

Bravo Bunker, sono contenta! ^^
Fammi poi sapere come ti va.

Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid

Se una persona è timida, d'altronde, difficilmente coglie l'occasione episodica, come ad esempio quella della biblioteca (capitata anche al sottoscritto).

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

Poi sinceramente anche se il mio vicino in biblioteca mi chiede un info non è che io mi posso attaccare a quella per raccontargli la mia vita

Quote:

Originariamente inviata da jwhite

si ,l ho letto, mi sembra un procedimento troppo articolato
anch'io vado spesso in blibioteca , ma ci vado solo per leggere
non ci sono mai andato per socializzare
anche perchè vedo che ognuno sta per i fatti suoi, sarebbe strano avvicinarsi e cominciare a parlare, la gente ti guaderebbe strano
un po come quando attacchi bottone in metropolitana(mai fatto personalmete)

Occasione episodica? Raccontare la propria vita? Attaccare bottone?
Ragazzi, o non avete letto bene il mio post (bè nell'occasione episodica sicuramente non hai letto, ho detto espressamente che ci ho messo parecchio tempo e i vari step li ho quasi studiati e me li sono imposti) oppure proprio non riuscite a capire come mi sentivo io all'epoca (in tal caso beati voi).

Per spiegarvi: per me all'epoca è stato un traguardo riuscire semplicemente a stare seduta in una tavolata insieme ad altre 5 o 6 persone che erano lì per i fatti loro, senza che io venissi assalita dall'ansia. Per me è stato un traguardo poi riuscire a non scappare ma a dare una breve risposta e magari un sorriso a chi mi faceva una domanda del tipo "scusa, hai una gomma per cancellare da prestarmi?". E' stato un traguardo riuscire a prendermi un caffè nella macchinetta più frequentata e non dover andare a prendermelo in quella più sperduta. E' stata poi un'impresa riuscire a chiedere ad un mio collega gli appunti di una lezione che avevo perso. E cose di questo tipo insomma.

Vi assicuro che sono tutte cose che io un tempo non riuscivo a fare.

Però poi, piano piano, man mano che riuscivo a superare prove sempre un pochino più difficili, cresceva in me anche la fiducia nelle mie capacità. ^^

Herzeleid · 06-09-2012, 21:42

Quote:

Originariamente inviata da liuk76

Beh, se non si ha un po' di proattività nei confronti del prossimo non ha alcun senso discutere di luoghi per fare nuove conoscenze.

Per questo penso che quella di un corso, dove i momenti formali della conoscenza avvengono per necessità, sia un'opzione migliore rispetto a, come definirlo, un approccio da "faccia tosta" in biblioteca o in altro luogo?

Herzeleid · 06-09-2012, 21:45

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

Penso che la maggior parte della gente qui ( me compresa ) preferirebbe di gran lunga trovarsi il piatto pronto, piuttosto che esser costretto a esser proattivo

Apprezzerei molto se una ragazza facesse il primo passo evitandomi improbabili situazioni alla Woody Allen.

nothing · 06-09-2012, 21:47

Sedersi su una panchina in un parco ed aspettare