Arciere

*_*

Melancholia

Tempo fa pensai, per il tuo stesso motivo, di frequentare un corso di fotografia (poi lasciai perdere per il costo più che altro ).
Secondo me tutti i corsi che hai elencato possono rivelarsi ottime situazioni per socializzare (ovviamente andandoci parecchie volte).
Riguardo le biblioteche non saprei. Forse l'unico luogo che vedo adatto è la zona fumatori (ad esempio in quelle che conosco io ci sono delle terrazze, dove c'è sempre gente). Anche in questo caso non basta andarci un paio di volte.

berserk

Il supermercato,reparto frigoriferi!Oggi son tentato dalle banalità

Yumenohashi

In che modo!?

goodenough

Un corso o un ambiente in cui si obbligati a socializzare e c'è un motivo per farlo si. Interazioni libere (bar,frequentare per molto gli stessi luoghi(biblioteche,luoghi di villeggiatura, il palazzo in cui si vive) per me assolutamente no. Potrei frequentare un posto per una vita intera rimanendo sempre ai margini

Infinite Jest

Credo che qualsiasi luogo sia adatto, volendo anche la cassa di un supermercato.. il problema è che io non mi sento adatta a socializzare.
Comunque io ho conosciuto qualche persona frequentando dei gruppi di volontariato.

lizbon

secondo me tutti i posti sono buoni e c'è chi riuscirebbe a socializzare pure su Marte, quello che conta non è il luogo ma la tua capacità di farlo.

berserk

C'è un mio amico(uno di quelli che per inclinazione fa casistiche umane)che lavora in un supermercato e mi diceva che nel predisporre la disposizione dei cibi
studiano attentamente i campioni di persone che comprano questo o quello...qualcosa alla shoppology insomma;ebbene, specie tra le donne,chi ama tenersi in forma e mostrarsi(non c'è niente di male,ovviamente) o meglio chi(nelle sue teorie)sarebbe più predisposto all'estroversione costantemente si reca in determinati reparti più che altri:secondo Lui ()basterebbe bazzicare queste zone,avere un pò di faccia tosta e sicuramente si acchiappa.Semplice no?!Io personalmente non ne sono tanto sicuro.

miakeli

Credo che abbia ragione Lizbon dipende dalle capacita di socializzare . I corsi sarebbero una bella idea oppure qualche bel lavoretto in un ambiente giovanile

pesco

il proprio centro di salute mentale.

a.a.a

No mi dispiace non li conosco.

Marco Russo

Io non sono così d'accordo: chi è superiore alla media a socializzare non fa testo e chi è impedito da problemi di timidezza patologici o fobia non fa testo uguale: ma una persona "media", con le sue insicurezze e le sue capacità sociali, avrà più o meno facilità a socializzare in certi posti piuttosto che in altre.

Io mi ritengo sotto la media ma ancora sopra il "patologico", e sono riuscito a non socializzare in:
1) palestre;
2) corsi di teatro;
3) corsi di canto;
4) posti di lavoro;
5) piscina (anche se per lo meno qui ho partecipato alla pizzata di fine corso);
5) università;
6) locali notturni, salvo il mio periodo dark (lì in effetti sono riuscito per lo meno a conoscere i nomi delle persone abbastanza da poter loro dire "ciao");

Secondo me comunque tra tutti i luoghi le palestre sono le più sopravvalutate.

c'è da dire che forse sottovaluto la patologicità della mia timidezza, in quanto tendo a "far media" con le mie fasi up, che mi portano a diventare uber-estroverso e ad attaccare bottone persino con la gente per strada.
Specialmente credo di sottovalutare la patologicità della timidezza che avevo fino a 4 anni fa... ho davvero risolto così tante cose, ma in un lasso di tempo così lungo che senza farci davvero caso non riesco a realizzare quanto sono cambiato.
Boh, adesso proverò a iscrivermi a un corso di kickboxe e a un corso di ballo, e vedremo quanto socializzerò!

Ravanello

Secondo me dipende da come ti senti tu, dall'intensità della tue paure e blocchi e da a che punto sei rispetto alla tuo percorso personale.

Ti faccio il mio esempio: anni fa la mia fobiasociale era molto più intensa di quella che sento ora, ho provato a partecipare a vari gruppi ma con risultati molto scarsi, ero troppo chiusa, insicura e terrorizzata. In quel periodo mi ha aiutato molto frequentare quotidianamente la biblioteca: lì ho potuto avere tutto il tempo che mi era necessario, non ero obbligata ad interagire con gli altri, tutti stavamo zitti, quindi ho potuto prima studiare l'ambiente in solitaria ed arrivare a non sentirmi più a disagio solo per il fatto di essere lì.
Una volta arrivata a questo step del sentirmi a mio agio in quel luogo senza interagire, ho provato a passare allo step successivo, ovvero tentare di socializzare.
Ho osservato un po' come facevano gli altri e ho iniziato ad imitarli, ovvero non sedendomi sempre in disparte in un angolino ma cercando di sedermi vicino a chi conoscevo di vista, cercando di non fare la pausa caffè sempre da sola ma cercando di farla "casualmente" con gli altri, salutando chi conoscevo solo di vista, cercando di interagire coi miei compagni di corso, ecc.
E devo dire che c'è voluto del tempo ma sono riuscita a fare alcune amicizie!

Ora invece, che sono passati alcuni anni da quei tempi e mi sento più sicura di me, non credo che andrei in biblioteca per cercare di socializzare, ci vuole troppo tempo e ora lo vivrei come tempo "sprecato".

Quindi dipende un po' come ti senti tu.

barclay

Concordo pienamente

Barretta

Mah, secondo me il posto perfetto per socializzare è quello dove la gente deve interagire per forza. E quindi, se si è fobici, non di certo un corso di ballo, palestra o cose così dove lo scopo primario sarebbe quello di concentrarsi su ciò che si deve fare e non è inevitabile l'interazione tra i membri.
Penso che, come aveva detto qualcuno prima, un gruppo di volontariato sia un'idea molto carina. Ho sempre pensato di entrare a farne parte (non solo per la socializzazione) ma per il momento sono concentrata su altre cose.

liuk76

Dipende dai rapporti interpersonali.
Se parliamo di rapporti finalizzati all'amicizia, qualsiasi luogo dove si può scambiare quattro chiacchiere con Tizio va bene.

Io ho fatto amicizie sul lavoro, praticando sport e facendo volontariato.

Se parliamo di rapporti finalizzati al sesso o ad una relazione sentimentale, a meno di non essere particolarmente intraprendenti, trovo che sia una questione di contesto.
I contesti migliori sono amicizie comuni e luoghi "tranquilli" (casa di amici, vacanze insieme, festa privata) oppure contesti "abituali" (lavoro, scuola/università, sport, ecc.).

Sì ma solo come effetto collaterale.
Frequentare un corso con lo scopo di conoscere è una forzatura. Preferisco il conoscere spontaneamente.

Si tratta sempre di prendere l'iniziativa e conoscere oppure non apparire troppo introversi, taciturni ed evitanti quando qualcuno si avvicina.

pesco

una volta feci colpo ad "arte terapia"...lei aveva tipo 10 anni di più...veniva sempre in bagno con me, mentre lavavo i pennelli...

rimasi fedele alla ragazza ma più che a lei forse alle miei abitudini.
Come perdere tutto insomma.
Ogni tanto mi viene mente lei e mi vedo sorridere con il suo perizoma che nulla maschera.

Winston_Smith

Attenzione al doppio senso

liuk76

Qui, fortunatamente, ho socializzato molto, mi trovo relativamente bene (anche se non ho stretto le migliori amicizie) e, per certi versi, sono leader e dominante agli occhi di alcuni in alcuni contesti.

Purtroppo a livello di socializzazione non solo amicale, zero. Pur avendo conosciuto donne/ragazze che mi attraggono sessualmente (il 90% circa) e che trovo interessanti come persone (il 5% circa), nessuna ha un interesse per me in tal senso ed alcune hanno addirittura manifestato un giudizio negativo su di me in tal senso.

Qui invece mi aggrego. Anch'io non ho mai conosciuto quasi nessuno in questi luoghi.
In università sono stato solo avvicinato dai nerd nei laboratori didattici ed ho conosciuto, per proprietà transitiva, altre persone.
Di fondo, però, ho vissuto i molti anni d'università sempre da solo in aula, aula studio, ho sempre preparato da solo (e spesso a casa) gli esami e non ho mai avvicinato nessuno nel quarto d'ora accademico. Serate universitarie? Mai partecipato. Erasmus? Mai fatto.

Il discorso locali notturni invece è molto più semplice: da solo non ci vado e, in compagnia, non si è mai avvicinato/a Tizio/a a rivolgermi la parole e, onestamente, come ho sempre detto per un maschio l'unico motivo di un avvicinamento sarebbe stato per una frase detta o un argomento che stimolava il mio interesse.
Per una ragazza, oltre a ciò, il fatto che fosse carina per conoscersi ed aumentare le possibilità di un qualcosa di non amicale, ammesso che risultasse interessante.

Però, per mia natura, non mi verrebbe mai da avvicinare.

rainy

Il modo migliore per conoscere persone è frequentare corsi che ci interessino particolarmente.
Se ci piace cucinare andiamo a corsi di cucina; se ci piace leggere iniziamo a frequentare librerie, biblioteche o circoli letterari; se ci piace il cinema spazi critici o cinesale ecc...
Così saremo sicuri che la persona (o le persone) che ci apprestiamo a conoscere condividono i nostri stessi interessi